Agipronews: Giochi, Ginestra (Assosnai): “Se Governo e Monopoli non intervengono, saltano 12mila posti di lavoro
Giochi, Ginestra (Assosnai): "Se Governo e Monopoli non intervengono, saltano 12mila posti di lavoro
16:24 Giochi e politica –16/12/2011
"Prima di parlare delle strategie, del futuro, delle mancanze mi preme lanciare un allarme. Se le cose non cambiano nel settore giochi possono saltare migliaia di posti di lavoro: 5000 soltanto nelle sale Bingo, mentre la ricaduta sul settore scommesse, ippiche e sportive, sarebbe egualmente devastante con quasi 7000 posti di lavoro in gioco, senza considerare gli ippodromi a rischio chiusura, che contano altre centinaia di addetti". Così Francesco Ginestra, presidente di Assosnai sulle probabili conseguenze che l’immobilismo delle istituzioni potrebbe provocare, innescando un effetto domino occupazionale nell’intero settore giochi. "Si può anche sbagliare decidendo – riflette Ginestra – ma senza provvedimenti rapidi il danno è assicurato. Raffaele Ferrara, il Direttore Generale dei Monopoli di Stato, può e deve intervenire per salvare le aziende del settore – dalle agenzie di scommesse ippiche e sportive fino alle sale Bingo – da una crisi altrimenti inevitabile. Come è stato fatto per la tassazione sulle vincite e sulla modifica per il prelievo delle slot machine, sulla quale Aams è intervenuta con celerità attraverso un decreto". Ginestra non va per il sottile e chiede interventi rapidi per trovare una soluzione: "Non solo per il Bingo, che attende la conferma delle misure sperimentali – dichiara ad Agipronews – ma anche per le agenzie di scommesse sportive e ippiche, stritolate dalla concorrenza degli operatori illegali e dalle nuove norme sui bilanci, troppo onerose per le aziende di gioco più piccole. Il Direttore Generale dei Monopoli durante le audizioni in Parlamento aveva manifestato delle intenzioni ben precise: purtroppo i bilanci delle aziende si fondano sulle certezze, non sulle promesse non mantenute".
Per Ginestra i Monopoli non devono essere soltanto una sorta di ’oleodotto’ del prelievo fiscale, ma anche un potente mantice per lo sviluppo e la protezione dell’intero settore giochi: "Non possono credere di assolvere al proprio compito solo raccogliendo il prelievo, ma devono difendere la propria rete di gioco pubblico, in particolare quella fisica, su cui gli operatori hanno investito e non poco, togliendo il terreno all’illegalità e garantendo gran parte degli incassi per lo Stato. Adesso chiediamo che, mentre la politica è ’commissariata’ e al Ministero dell’Economia ancora non è stata assegnata una delega ai giochi, Aams intervenga con azioni concrete senza attendere l’ultimo momento".
PG/Agipro