Agipronews: Giochi, Ginestra (Assosnai): “Raccolta non autorizzata al 75%, nelle agenzie legali si va in cassa integrazione”
Giochi, Ginestra (Assosnai): “Raccolta non autorizzata al 75%, nelle agenzie legali si va in cassa integrazione”
ROMA – La rete di raccolta parallela e non autorizzata per le scommesse è arrivata “al 75% di quella legale e rappresenta uno dei maggiori problemi per il settore, con conseguenze sul piano occupazionale, oltre che sul volume delle giocate, tanto che alcune agenzie hanno dovuto ricorrere alla cassa integrazione“. E` quanto dichiara ad Agipronews Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, che questa mattina ha preso parte al convegno “Gioco consapevole, integrità nello sport e benessere della persona in Italia e in Europa“ organizzato ad Agrigento. Secondo Ginestra la situazione è ulteriormente accentuata dal momento di crisi economica: “C`è fame di lavoro e tanti pensano di trovare una soluzione entrando a far parte della rete parallela. Ci sono punti ovunque, anche nei piccoli centri. Questo sta rendendo ingestibile la concorrenza della rete legale con quella non autorizzata“. Come si potrebbe porre rimedio? “Ci vuole un inasprimento delle pene, sia per i gestori, sia per chi ne usufruisce“. Nel frattempo molte aspettative stanno nascendo per i nuovi giochi, in particolare per le scommesse virtuali: “Possono supplire il calo, in questo momento, ma sono solo dei surrogati. Mi sembrano comunque più giochi di sorte che giochi di abilità, perché manca lo studio come ad esempio nell`ippica o nello sport“. Un pensiero anche per la sentenza della Corte di Giustizia Europea, che il 16 febbraio emetterà la sentenza sulla legittimità del sistema concessorio italiano: “Non so cosa verrà deciso, ma si rischia di ricominciare tutto da zero. A volte con questi provvedimenti si può creare solo confusione“. LL/Agipro