Forum Italpress – Intervista al Presidente AGìSCO – 1
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~~GIOCHI: GINESTRA (AGISCO) "A RISCHIO 25 MILA POSTI DI LAVORO"
PALERMO (ITALPRESS) – "Ci sentiamo trascurati. Lo Stato non ci
degna di attenzione. In tutta Italia, sono a rischio almeno 25
mila posti di lavoro". A parlare e' Francesco Ginestra, presidente
dell'associazione Agisco, l'Associazione Giochi Scommesse nata
sulle ceneri di Assosnai. Un grido d'allarme legato al particolare
momento vissuto dal settore, messo alla frusta dal boom degli
esercizi irregolari, che in tutta Italia, senza distinzione di
regione, lucrano alle spalle delle attivita' regolari.
OggiAggiungi un appuntamento per oggi, stima Agisco, l'evasione, nel settore, in Italia, si aggira
attorno ai 400 milioni di euro. Tutto questo, sottolinea Ginestra,
nel corso di un forum organizzato dall'agenzia ITALPRESS, avviene
mentre la crisi comincia a mordere anche il comparto del gioco.
"Possiamo solo azzardare dei numeri – afferma il manager – si sa
soltanto che quando grazie alla Guardia di finanza o alle forze di
polizia si riesce a chiudere qualcuno di questi punti scommessa
irregolari, quelli regolari vanno almeno al doppio di incasso.
Quindi dire 400 milioni non e' certamente sbagliato. Si parla
comunque di una cifra immensa sottratta al Paese da chi non
garantisce lo sport, non garantisce l'ippica, non garantisce nulla
al fisco. Per questo non si capisce come riusciamo a sopportarli".
(ITALPRESS) – (SEGUE).
abr/red
26-Dic-13 15:06
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GIOCHI: GINESTRA (AGISCO) "A RISCHIO 25 MILA POSTI DI LAVORO"-2-
La soluzione, secondo l'Agisco, e' dunque "in una norma chiara,
puntuale, che consenta di fissare dei paletti e di chiudere le
agenzie irregolari. Evitando pero' che si ripeta quello che e'
successo in passato, che cioe' questi signori riaprano
indisturbati dopo poco tempo e che continuino a massacrare la
rete".
Intanto "i volumi del gioco continuano ad abbassarsi in maniera
esagerata", osserva Ginestra. "Abbiamo dichiarato lo stato di
crisi e non escludiamo una serrata, seppure come ultima spiaggia.
Se non dovesse avvenire nulla entro sei mesi potremmo solo
aspettarci licenziamenti o nella migliore delle ipotesi contratti
di solidarieta' o cassa integrazione. E' sbagliato pensare che
piu' crisi c'e' piu' aumenta il gioco, perche' se la gente non ha
soldi in tasca per pagare le bollette o i ticket sanitari
difficilmente trovera' quelli per scommettere o per il gioco,
quindi sara' costretta a non giocare o a giocare meno".
L'Agisco denuncia anche la disparita' di trattamento tra agenzie
autorizzate e altre tipologie di esercizi commerciali: "subiamo –
dice Ginestra – una pesante disparita'. Se vai al bar o dal
tabaccaio trovi il Gratta e Vinci, il lotto, il superenalotto, le
scommesse sportive, le scommesse nazionali, le slot machine. In
compenso non c'e' la stessa tutela dei minorenni che viene chiesta
a noi. Perche' ad esempio nel caso dei bar non pensare a locali
separati dove svolgere la normale attivita' di vendita ed
esercitare quella legata al gioco?".
(ITALPRESS) – (SEGUE).
abr/red
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GIOCHI: GINESTRA (AGISCO) "A RISCHIO 25 MILA POSTI DI LAVORO"-3-
La soluzione a questo stato di cose? "In attesa dei provvedimenti
che auspichiamo – conclude il presidente di Agisco – abbiamo
chiesto una moratoria dell'imposta. Ne discuteremo dal 7 gennaio
in poi con i rappresentanti delle istituzioni. Da quella data non
ci fermeremo un attimo per cercare di ottenere quello che
chiediamo da tempo".
(ITALPRESS).
abr/red
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