AGIPRONEWS: Scommesse, Snai Servizi chiede a Dogane e Mef autorizzazione per raccolta senza concessione: “Discriminati come i bookmaker esteri”
Scommesse, Snai Servizi chiede a Dogane e Mef autorizzazione per raccolta senza concessione: "Discriminati come i bookmaker esteri"
ROMA – Snai Servizi ha chiesto ai Monopoli di Stato l`autorizzazione alla raccolta di scommesse, anche se la società non dispone di una concessione dello Stato. In una lettera inviata ieri ai vertici dell`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – al Direttore generale Peleggi e a Magistro, Fanelli e Volpe – e al ministro dell`Economia, Pier Carlo Padoan, l`amministratore unico Maurizio Ughi scrive che la società – marchio storico del settore, attivo dall`inizio degli anni `90 prima come fornitore di servizi alle agenzie e poi come “cassaforte“ della maggioranza delle azioni Snai spa prima della cessione a Global Games – “chiede il rilascio di un`apposita autorizzazione, in conformità alle medesime condizioni organizzative, economiche e fiscali imposte – nell`applicazione della libertà di stabilimento Ue – anche ai soggetti privi di concessione ma che dispongono di una licenza estera“.
In caso di mancata risposta o di riscontro negativo, la società avvierà un`azione legale davanti ai giudici amministrativi. Snai Servizi è nella medesima posizione degli operatori esteri, sottolinea la missiva, per non aver potuto partecipare nel 1999 alle procedure del Coni e dell`ex Unire (l`affidamento delle concessioni era precluso a società al cui capitale partecipavano persone giuridiche) e nel 2012 alla gara “Monti“ del Mef per 2000 agenzie, quest`ultima ormai ritenuta dai giudici oggettivamente discriminatoria per l`eccessiva brevità delle concessioni rilasciate. L`autorizzazione richiesta al ministero dell`Economia, secondo Snai servizi, non trova infine ostacolo nella legge italiana, che prevede un numero di concessioni limitato, dal momento che quest`ultima andrebbe integralmente disapplicata: “In caso contrario – è scritto ancora – avverrebbe un effetto discriminatorio rovesciato che penalizzerebbe l`operatore nazionale, che non godrebbe delle libertà di stabilimento garantite in modo diffuso e generalizzato agli operatori transnazionali“. NT/Agipro