Agipronews: Soppressione AAMS e ASSI, il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Soppressione AAMS e ASSI, il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale

ROMA – E` stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge recante “Misure urgenti in materia di efficientamento, valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, di razionalizzazione dell`amministrazione economico-finanziaria, nonchè misure di rafforzamento del patrimonio delle imprese del settore  bancario“ che, all`articolo 3, prevede l`incorporazione dell`Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato e la soppressione dell`Agenzia per lo sviluppo del settore ippico. Ora è necessario che il Parlamento lo converta in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione, pena la sua decadenza, ma è probabile che il provvedimento sarà modificato, dal momento che diversi deputati e senatori si sono schierati contro il provvedimento.

Con decreti di natura non regolamentare del Ministro dell`economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, “sono trasferite le risorse umane strumentali e finanziarie degli enti incorporati“. Fino all`adozione del provvedimento, “per garantire la continuità dei rapporti“ di AAMS,  “l`Agenzia incorporante può delegare uno o più dirigenti per lo svolgimento delle attività di ordinaria amministrazione“. 

Per quanto riguarda il personale, “le dotazioni organiche delle Agenzie incorporanti sono provvisoriamente incrementate di un numero pari alle unità di personale di ruolo trasferite, in servizio presso gli enti incorporati“. Inoltre la nuova Agenzia delle dogane e dei monopoli  istituirà due posti di vicedirettore, di cui uno per i compiti di indirizzo e coordinamento delle funzioni riconducibili all`area di attività dell`Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.

Il Ministero dell`economia e delle finanze e le agenzie fiscali provvederanno anche “ad apportare, entro il 31 ottobre 2012, un`ulteriore riduzione degli uffici dirigenziali di livello generale e di livello non generale, e delle relative dotazioni organiche, in misura tale che il rapporto  tra  personale dirigenziale di livello non generale e personale non dirigente sia non superiore ad 1 su 40 ed il rapporto tra personale dirigenziale di livello generale e personale dirigenziale di livello non generale sia non superiore ad 1 su 15 per l`Agenzia delle dogane e dei monopoli“.

Con lo stesso decreto, infine, “sono ripartite tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e l`Agenzia delle dogane e dei monopoli le funzioni attribuite ad ASSI dalla  normativa  vigente, nonchè  le  relative  risorse umane, finanziarie e strumentali“.

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2009112 – 2012.06.28 – Comunicazione – Ricorso Minimi Garantiti 2006_2011

 

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2009112 – 2012.06.28 – Comunicazione – Richiesta AAMS Minimi Garantiti 2006/2011 – Impugnativa al TAR Lazio +3 allegati

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2009012 – 2012.06.28 – Politiche – Rete VLT Punto SNAI

 

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2009012 – 2012.06.28 – Comunicazione – Rete VLT punto SNAI+1 allegato

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2008912 – 2012.06.28 – Comunicazione – Chiusura uffici Assosnai

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2008812 – 2012.06.28 – Comunicazione – Contratto Snai Spa Gioco a Distanza

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2008812 – 2012.06.28 – Comunicazione – CONTRATTO SNAI SPA GIOCO A DISTANZA

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Circolari: 2008712 – 2012.06.26 – Comunicazione – Errata Corrige – Proroga concessioni rinnovate

 

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2008712 – 2012.06.26 – Comunicazione –  Errata Corrige –  PROROGA CONCESSIONI RINNOVATE

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Circolari: 2008612 – 2012.06.25 – Comunicazione – PROROGA CONCESSIONI RINNOVATE

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2008612 – 2012.06.25 – Comunicazione – PROROGA CONCESSIONI RINNOVATE

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2008512 – 2012.06.22 – Comunicazione – Minimi Garantiti 2006 2011

 

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2008512 – 2012.06.22 – Comunicazione – Richieste AAMS Minimi Garantiti 2006_2011

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GIOCONEWS: Richiesta pagamento imposte a Ctd esteri, Assosnai: “Primo passo, ma ora risarcimento per mancata tutela rete Aams”

 

Richiesta pagamento imposte a Ctd esteri, Assosnai: “Primo passo, ma ora risarcimento per mancata tutela rete Aams”

 

La recente circolare Aams sul pagamento dell’Imposta Unica da parte dei Ctd (Centri Trasmissione Dati collegati con operatori esteri), seguita dall’invio di formali richieste agli operatori privi di concessione, è un tentativo di ristabilire il corretto funzionamento del mercato delle scommesse, per il recupero di una situazione già da troppo tempo drammaticamente compromessa: finalmente saranno obbligati al pagamento dell’Imposta Unica e delle relative sanzioni anche i soggetti che esercitano la raccolta senza concessione Aams.

È quanto si legge in una nota di Assosnai, secondo la quale però, al di là delle buone intenzioni, adesso la norma deve essere applicata o, in caso contrario anche i concessionari Aams devono smettere di versare l’Imposta Unica sui Giochi.

Perdura comunque, a giudizio di Assosnai, una situazione di evidente confusione, confermata anche dalla recente sentenza della Cassazione che ha evidenziato gli errori compiuti dallo Stato italiano nella gestione del regime concessorio. Ciò ha portato al proliferare di un sistema ‘autogestito’ che affianca da anni la rete Aams: da un lato, i concessionari che nel rispetto delle leggi nazionali sostengono gli elevati costi di concessione e di imposte sui giochi e si sottopongono a un sistema di rigidi controlli per il mantenimento di adeguati livelli di servizio; dall’altro alcune imprese che, seguendo unicamente procedure private e senza avere l’obbligo di contribuire alle entrate erariali, hanno la possibilità di offrire condizioni più vantaggiose alla clientela, praticando una concorrenza sleale nei confronti della rete Aams. Tutto ciò lascia il consumatore abbandonato a se stesso in prodotti di gioco dove, la salute pubblica deve essere tutelata e quindi controllata.

La causa della sofferenza della rete Aams è da dunque da imputare agli errori ed alla mancata tutela da parte dello Stato: i bandi di gara emanati dal 2000 in poi sono stati puntualmente censurati dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea e ciò ha creato ingenti danni principalmente alle società concessionarie italiane: a quelle del 2000, che si sono aggiudicate le gare pagando cospicue somme per acquistare una ‘esclusiva’ sui Giochi che in realtà lo Stato non possedeva; a quelle del 2006 che, in più, sono state limitate nell’attività d’impresa dovendo sottostare a contingentamenti, distanze, limiti territoriali che in seguito sono stati disapplicati dalle Sentenze della Corte Europea.

Secondo Assnosnai dunque il modello di accettazione scommesse in Italia deve essere dunque completamente ridisegnato, stabilendo un modello unico e valido per tutti, considerando che lo Stato Italiano non può vendere un diritto di esclusiva che non ha di fatto e che risulta non avere mai avuto neppure di diritto. Se ciò dovesse portare ad un regime autorizzativo, dovranno essere rimborsate le somme versate dalle imprese concessionarie per l’acquisto dei diritti e il pagamento dell’imposta unica, lasciando spazio all’iniziativa privata, prevedendo le regole mancanti nel nostro ordinamento a tutela dello scommettitore-consumatore.

È necessario che ciò avvenga prima dell’emanazione di una gara che porterà a nuovi contenziosi e inevitabili responsabilità dello Stato Italiano e dei dirigenti coinvolti.

Agicos: ASSOSNAI, RETE AAMS VITTIMA ERRORI STATO

ASSOSNAI, RETE AAMS VITTIMA ERRORI STATO

Assosnai parla della situazione della rete di agenzie in seguito alla sentenza della Cassazione e alla recente circolare dei Monopoli sul pagamento dell'Imposta Unica da parte dei CTD

"La recente circolare AAMS sul pagamento dell'Imposta Unica da parte dei CTD (Centri Trasmissione Dati collegati con operatori esteri), seguita dall'invio di formali richieste agli operatori privi di concessione, è un tentativo di ristabilire il corretto funzionamento del mercato delle scommesse, per il recupero di una situazione già da troppo tempo drammaticamente compromessa: finalmente saranno obbligati al pagamento dell'Imposta Unica e delle relative sanzioni anche i soggetti che esercitano la raccolta senza concessione AAMS. Al di la delle buone intenzioni però, riporta una nota Assosnai, adesso la norma deve essere applicata o, in caso contrario anche i concessionari AAMS devono smettere di versare l'Imposta Unica sui Giochi.

Perdura comunque una situazione di evidente confusione, confermata anche dalla recente sentenza della Cassazione che ha evidenziato gli errori compiuti dallo Stato italiano nella gestione del regime concessorio. Ciò ha portato al proliferare di un sistema "autogestito" che affianca da anni la rete AAMS: da un lato, i concessionari che nel rispetto delle leggi nazionali sostengono gli elevati costi di concessione e di imposte sui giochi e si sottopongono a un sistema di rigidi controlli per il mantenimento di adeguati livelli di servizio; dall'altro alcune imprese che, seguendo unicamente procedure private e senza avere l'obbligo di contribuire alle entrate erariali, hanno la possibilità di offrire condizioni più vantaggiose alla clientela, praticando una concorrenza sleale nei confronti della rete AAMS. Tutto ciò lascia il consumatore abbandonato a se stesso in prodotti di gioco dove, la salute pubblica deve essere tutelata e quindi controllata. 

La causa della sofferenza della rete AAMS – si legge ancora nella nota Assosnai – è da dunque da imputare agli errori ed alla mancata tutela da parte dello Stato: i bandi di gara emanati dal 2000 in poi sono stati puntualmente censurati dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea e ciò  ha creato ingenti danni principalmente alle società concessionarie italiane: a quelle del 2000, che si sono aggiudicate le gare pagando cospicue somme per acquistare una "esclusiva" sui Giochi che in realtà lo Stato non possedeva; a quelle del 2006 che, in più, sono state limitate nell'attività d'impresa dovendo sottostare a contingentamenti, distanze, limiti territoriali che in seguito sono stati disapplicati dalle Sentenze della Corte Europea.

Il modello di accettazione scommesse in Italia deve essere dunque completamente ridisegnato, stabilendo un modello unico e valido per tutti, considerando che lo Stato Italiano non può vendere un diritto di esclusiva che non ha di fatto e che risulta non avere mai avuto neppure di diritto.  Se ciò dovesse portare ad un regime autorizzativo, dovranno essere rimborsate le somme versate dalle imprese concessionarie per l'acquisto dei diritti e il pagamento dell'imposta unica, lasciando spazio all'iniziativa privata, prevedendo le regole mancanti nel nostro ordinamento a tutela dello scommettitore-consumatore. 

E' necessario che ciò avvenga prima dell'emanazione di una gara che porterà a nuovi contenziosi e inevitabili responsabilità dello Stato Italiano e dei dirigenti coinvolti".