Agicoscommesse: MATALONI “RETE LEGALE RISCHIA CHIUSURA”

MATALONI "RETE LEGALE RISCHIA CHIUSURA"

 

"Una follia le nuove norme a tutto vantaggio degli operatori illegali"

“La rete legale rischia la chiusura. E gli unici a beneficiare degli effetti della legge di Stabilità saranno gli operatori illegali, che continuano ad operare nell’impunità”. Marco Mataloni, titolare di una grande agenzia di scommesse Snai attiva in Emilia Romagna, si aggiunge al coro degli scontenti in vista dei nuovi oneri previsti dal pacchetto di norme (Stabilità, Manovra 2011, legge Antiriciclaggio) emanate a partire dal prossimo anno. “Mi sembra di sognare” ha detto ad Agicos Mataloni. “Quello che si sta facendo è una follia assoluta. Si vanno a colpire i migliori investimenti in Italia, e se si distruggono quelli, crolla l’intero sistema. È un danno enorme non solo per le piccole, ma anche per le grandi aziende. In questo modo si va verso il collasso della rete legale, questo sarebbe il meraviglioso risultato di questi provvedimenti. Il tutto a vantaggio degli operatori illegali che continuano e continueranno ad operare indisturbati. Sì – ha concluso Mataloni – paradossalmente sono proprio loro gli unici a trarre vantaggio da questa situazione”.

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Agicoscommesse: VICENZA SCOMMESSE: STOP DIETRO L’ANGOLO

 

VICENZA SCOMMESSE: STOP DIETRO L'ANGOLO

L'amministratore unico di Vicenza Scommesse prospetta un futuro nero per le agenzie di scommesse

L'amministratore unico di Vicenza Scommesse, Mirko Dalla Valle, invita lo Stato a riflettere sulle nuove norme emanate già a partire dallo scorso anno e che nel loro insieme implicano un innalzamento dei costi di gestione delle aziende nel settore di giochi e scommesse. In merito all’insieme di oneri, quantificabili in circa 160.000 euro l'anno in più, che gli attuali operatori sono chiamati a sostenere, Dalla Valle afferma: "Di fronte a simili cifre non sappiamo come agire: 160.000 euro è una cifra talmente elevata da far rischiare la chiusura delle nostre aziende o il passaggio ad altri operatori". In merito alle possibili strategie da adottare per far fronte a questi costi, l'amministratore unico afferma che: "Attualmente non abbiamo ancora studiato nessuna strategia ed oggi l'unica soluzione è la chiusura. Aspettiamo il bando per capire come agire". "L'unica speranza – riferisce Dalla Valle ad Agicos – è che lo Stato possa riflettere su queste leggi che ogni anno mettono sempre più a rischio il settore di giochi e scommesse, un settore che ormai non dà più guadagno". "Questa nuova norma – continua l'amministratore di Vicenza Scommesse, da 12 anni operante nel settore – favorisce solo le grandi aziende ma oggigiorno sono le piccole società che dovrebbero essere tutelate perché hanno la capacità di seguire fisicamente le aziende e quindi di muoversi meglio sul mercato mentre le grandi aziende non hanno gli affiliati che portano guadagno".

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Agicoscommesse: RETICO (CORGIP), NUOVE NORME PERICOLOSE

 

RETICO (CORGIP), NUOVE NORME PERICOLOSE
Si può condividere la ratio delle nuove norme, ma si deve riflettere sull'impatto economico. Questo effetto, se non contrastato, rischia di spazzare via le piccole e medie imprese che rappresentano il 30% del settore"

Posti di lavoro a rischio, maggiori costi, pericolo chiusura. Sono questi gli ostacoli che le piccole e medie imprese del settore giochi e scommesse si trovano a dover affrontare per l'applicazione delle nuove norme volute dalla Stabilità, dalla Manovra 2011, dalla legge sull'Antiriciclaggio e da tutti i decreti attuativi emanati dall'Amministrazione. Le società concessionarie sono così chiamate ad adottare nuove regole di gestione che comportano rilevanti incrementi di costi. "Condividiamo pienamente la ratio di questa produzione normativa, ma è necessario anche capire e riflettere sull'impatto economico, considerando anche il particolare momento di crisi generalizzata sì, ma anche del settore". Esprime una posizione comune a molte piccole e medie imprese che si trovano a confrontarsi con questa nuova situazione, il titolare dell'agenzia Talenti a Roma – uno delle più grandi d'Italia e presidente del Corgip – Valerio Retico. Retico esprime ad Agicos la necessità di "una reale riflessione del mondo politico sull'impatto di queste norme". E' l'intero pacchetto di leggi susseguitesi da qui a un anno che viene criticato dalle piccole e medie imprese di settore, e che "comporta un effetto che, se non contrastato, rischia di spazzare via questo tipo di azienda che rappresenta il 30-35% del segmento", spiega Retico. "Siamo d'accordo con la battaglia legale intrapresa da Assosnai e siamo pronti a proseguire su questo fronte, fiduciosi comunque in una eventuale sospensione laddove si dovesse arrivare al tanto auspicato tavolo di confronto che permetterebbe di riflettere e valutare al meglio come ovviare questa situazione". Ma le piccole e medie imprese italiane non stanno a guardare, e se da una parte chiedono la parola e danno battaglia, dall'altro si organizzano per stare dietro al mercato: "per rispondere meglio non tanto a richieste specifiche, quanto alle nuove regole di mercato, si cerca di creare nuovi organismi di sintesi, nuove aggregazioni che siano maggiormente strutturate e che riescano a rispondere meglio alle richieste. Costituiranno senza dubbio, nel medio termine, lo scenario futuro", afferma ancora. Un riferimento va anche alla "concorrenza sleale di chi non sta alle stesse regole dei concessionari italiani che devono rispondere a una serie di stringenti requisiti e che pagano le tasse. Non siamo assolutamente per un mercato protezionista – sostiene ancora Retico – se necessario siamo d'accordo su una revisione dell'intero sistema, bisogna valutare come la Corte di Giustizia si pronuncerà. Ma tutto a pari condizioni, senza discriminazioni di partenza. Perché se alla crisi economica aggiungiamo anche la rete parallela e le infiltrazioni sul territorio, i problemi non ce li hanno solo le piccole imprese, ma anche quelle più grandi, ben solide e strutturate", conclude.

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GiocoNews: crisi Ippica, posizione società di corse

Agipro: Giochi e politica, Giorgetti (MEF): “In decreto sviluppo possibili interventi su giochi”

 

12:36 Giochi e politica – 12/10/2011 

ROMA – In merito a un Testo Unico, sui giochi, di cui tanto si discusso, Giorgetti ha specificato: "Il testo pronto, ma al momento c’ un po’ di ingolfamento nei provvedimenti, e questa questione non la priorit. E’ possibile, invece – ha aggiunto che nel decreto sviluppo e nella legge di stabilit si intervenga sui giochi, ma non con grandi stravolgimenti. Stiamo pensando a un intervento che concerne, pi che altro, il buon funzionamento dell’intero settore". Per quanto riguarda, invece, la lotteria da resto che dovrebbe partire il prossimo anno, Giorgetti ha concluso che, al momento, "i tempi non si conoscono".

SA/Agipro

Agipro: Giochi e politica, Giorgetti (MEF): “Agenzia dei Monopoli prima di gennaio”

 

12:35 Giochi e politica – 12/10/2011 

ROMA – "L’Agenzia dei Monopoli vedr la luce molto presto, la bozza di decreto pronta e presto arriver alla firma del Ministro. Si tratta di una trasformazione che contribuir a migliorare e fare un nuovo salto di livello verso l’eccellenza, per costruire un sistema ancora pi autorevole". Cos il Sottosegretario al Ministero dellEconomia e Finanze con delega ai Giochi, Alberto Giorgietti, nel corso della conferenza stampa di apertura di ENADA, la Mostra Internazionale degli Apparecchi da Intrattenimento e da Gioco, alla Fiera di Roma. "Mi auguro che questa trasformazione avvenga anche prima di gennaio 2012, se il Governo c’, perch tutto pronto", ha spiegato Giorgetti, a margine, ad Agipronews. 

SA/Agipro