ACCORDO STATO REGIONI SUI GIOCHI – RIMANDATO AL 15 DICEMBRE

ACCORDO STATO REGIONI SUI GIOCHI – RIMANDATO AL 15 DICEMBRE

Dopo l'incontro di oggi fra Governo e Conferenza Unificata Stato Regioni nuovo appuntamento per il 15 dicembre.

Di seguito il testo integrale proposto dal Governo.

RIORDINO DEL SETTORE DEL GIOCO

Proposta del Governo alla Conferenza unificata il 17/11/2016

PREMESSA

La Conferenza unificata ha avviato, il 5 maggio scorso, il confronto sulla regolazione del settore dei giochi.

La legge di stabilità 2016 (articolo 1, comma 936) dispone, infatti, che, in sede di Conferenza unificata, siano definite:

  1. le caratteristiche dei punti vendita ove si raccoglie gioco pubblico;
  2. i criteri per la distribuzione e concentrazione territoriale dei punti vendita ove si raccoglie gioco pubblico.

La finalità delle relative scelte è quella “di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età”.

GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE

In coerenza con questa impostazione l'obiettivo che si propone il Governo è regolare la distribuzione dell'offerta di gioco diffusa nel territorio, tenendo conto delle accresciute esigenze sociali.

Nel passato, nel tentativo, giusto, di porre argine alla diffusione incontrollata dell’offerta di gioco illegale, si è pensato che bastasse aumentare quello legale moltiplicando l’offerta nel territorio, in particolare delle slot. Tutto ciò ha indotto a scelte, in generale restrittive, messe in atto dagli enti locali.

A fronte di questo quadro la soluzione prospettata dal Governo è quella di ridurre l’offerta di gioco pubblico e, dunque, l'esposizione dello Stato, in un settore che se, da un lato, garantisce importanti entrate erariali (8,7 miliardi nel 2015; 4,5 miliardi dai soli apparecchi slot), dall'altro misura conseguenze sociali che non possono più essere trascurate.

LE SCELTE GIÀ FATTE

Nel percorso in parte tracciato dall'articolo 14 della delega fiscale abbiamo provveduto ad adottare, nella legge di stabilità 2016, alcuni provvedimenti coerenti con la suddetta impostazione e in particolare:

  • la riduzione di almeno il 30% delle AWP in circolazione, attraverso la riduzione effettiva delle macchine disponibili;
  • la determinazione di un numero massimo consentito di 10.000 sale e di 5.000 corner per le scommesse, con la conseguente concentrazione dei punti vendita;
  • il passaggio alle AWP esclusivamente da remoto (upgrade tecnologico);
  • la drastica riduzione degli spazi pubblicitari;
  • l'innalzamento del PREU.

GLI ULTERIORI PASSI

Si tratta ora di concludere, con una intesa, il confronto con gli enti locali.

A tale scopo il Governo propone una serie di misure il cui fine è quello di realizzare una forte riduzione dell'offerta attraverso una sensibile contrazione e concentrazione dei punti vendita e un innalzamento dei loro standard qualitativi in un’ottica di contrasto alla ludopatia.

LA PROPOSTA

La proposta del Governo, anche dopo i vari incontri con gli Enti locali e tenendo conto delle istanze da loro formulate, si articola come segue:

  1. ridurre l'offerta di gioco, sia dei volumi che dei punti vendita. Attraverso:

    • la eliminazione dell’offerta di gioco dai c.d. esercizi generalisti secondari (alberghi, esercizi commerciali, edicole, ristoranti, stabilimenti balneari, rifugi alpini, e altri);
    • la eliminazione progressiva delle AWP nei pubblici esercizi (bar) e nelle rivendite di tabacchi.
    • allo scopo di rendere credibili questi obiettivi proponiamo di anticipare (con un emendamento alla legge di bilancio) al 31 dicembre 2017 la prevista riduzione di almeno il 30% delle Awp, a partire dai generalisti secondari e dai bar e dai tabacchi, con criteri dimensionali relativi alla superficie dei locali da definire con decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze entro il 28 febbraio 2017.

I punti vendita oggi abilitati alla installazione di AWP (non tutti necessariamente ne detengono attualmente) sono 98.600 ca, così suddivisi:

  1. 69.000 ca tra bar e tabacchi (di cui 56.000 bar ca e oltre 13.000 tabacchi);
  2. 29.600 ca sale e punti gioco così suddivisi:
  • 8.000 ca esercizi generalisti secondari,
  • 2.800 ca sale VLT,
  • 200 ca sale Bingo,
  • 5.000 ca sale giochi,
  • 5.600 ca negozi,
  • 8.000 ca corner.

L'effetto del provvedimento di anticipazione al 2017 della riduzione di AWP, a cominciare dai bar e tabacchi e dai generalisti secondari, comporta, in un anno, come evidenziato nella tabella di seguito riportata, la riduzione a 264.674 macchine ca (in quanto il 30% si applica ai 378.109 ca apparecchi esistenti al 31 luglio 2015). Considerando che attualmente gli apparecchi presenti sul mercato sono ca 397.211, la riduzione effettiva sarà di oltre il 33%.

Ciò significa togliere definitivamente dal mercato 132.537 ca macchine così suddivise: 114.000 ca AWP da bar e tabacchi (oggi ne sono installate 221.000 ca) e 19.000 ca dai generalisti secondari.

Di conseguenza dal 1° gennaio 2018 il numero delle AWP sarà così distribuito sul territorio nazionale:

Regione

Nr. Apparecchi attivi in esercizio 31/7/2015

Nr. Apparecchi attivi in esercizio 9/11/2016

Nr. Apparecchi attivi al 31.12.2017

ABRUZZO

10.201

10.717

7.141

BASILICATA

3.730

3.918

2.611

CALABRIA

16.853

17.705

11.797

CAMPANIA

39.171

41.151

27.420

EMILIA ROMAGNA

31.781

33.387

22.247

FRIULIVENEZIAGIULIA

8.466

8.894

5.926

LAZIO

37.831

39.743

26.482

LIGURIA

10.129

10.640

7.090

LOMBARDIA

58.790

61.757

41.151

MARCHE

9.396

9.871

6.577

MOLISE

2.449

2.573

1.714

PIEMONTE

27.284

28.663

19.099

PUGLIA

23.296

24.473

16.307

SARDEGNA

13.816

14.514

9.671

SICILIA

20.101

21.117

14.071

TOSCANA

22.941

24.100

16.059

TRENTINOALTOADIGE

4.020

4.223

2.814

UMBRIA

5.319

5.587

3.723

VAL D'AOSTA

749

787

524

VENETO

31.786

33.391

22.250

Totale

378.109

397.211

264.674

 

Tutto ciò comporta anche la realistica previsione di riduzione di circa il 30/35% complessivo dei punti vendita tra bar e tabacchi e generalisti secondari che ospitano Awp.

Successivamente, a seguito della programmata eliminazione degli apparecchi AWP da bar e tabacchi, i punti vendita si ridurranno ulteriormente.

Perciò, a regime, i punti vendita in cui potranno essere presenti le AWP, rispetto agli attuali 98.600 ca, saranno così distribuiti:

un numero massimo di 18.000 ca sale e punti gioco, rispetto ai 29.600 attuali, (con una effettiva riduzione di oltre 10.000 punti vendita ca), così articolati:

  • 10.000 agenzie o negozi aventi come attività prevalente la vendita di prodotti di gioco pubblici (come previsto dalla legge di stabilità 2016),
  • 5.000 ca sale giochi,
  • 3.000 ca sale VLT e Bingo

e la quota residua di esercizi che disporranno di aree o locali dedicati secondo i criteri dimensionali relativi alla superficie dei locali.

Entro tale data andrà pure definita la distribuzione territoriale dei punti gioco, in maniera omogenea, sul territorio nazionale, in proporzione al numero, alla densità e alla composizione anagrafica della popolazione di ciascuna Regione o area territorialmente individuata. I suddetti criteri e la loro applicazione saranno definiti in sede tecnica della Conferenza unificata.

2) innalzare il livello qualitativo dei punti gioco.

A tal fine introdurre, per i punti gioco che rimangono dopo la riduzione di cui sopra, una certificazione di doppio livello (classe A e classe B) e un rigoroso sistema di controlli.

In questo nuovo contesto vanno considerate valide, in materia di distanze, le decisioni normative adottate finora dagli enti locali, con la eccezione dei punti gioco di tipo A, nei limiti del numero di punti gioco che saranno ammessi nelle Regioni o aree, come previsti al punto 1), così come definiti in sede tecnica della Conferenza unificata.

  • Sono ricompresi nella classe A i punti di vendita gioco che rispondano alle seguenti caratteristiche e/o ad altri criteri che verranno condivisi in sede di Conferenza con gli Enti locali:

    • controllo all’ingresso, con documento d’identità e videosorveglianza;
    • eliminazione di immagini eccessive che inducano al gioco;
    • standard di arredo interno e luci, più segnaletica esterna che attesta la certificazione pubblica (modello “T” di tabacchi);
    • rispetto di vincoli architettonici;
    • formazione specifica per gli addetti anche con approccio di contrasto alla ludopatia;
    • rispetto di limiti minimi sui volumi di spazio dedicati al gioco e sui numeri minimi e massimi di apparecchi adibiti al gioco;
    • trasparenza delle comunicazioni in materia di gioco;
    • obbligo di segnalazione di soggetti patologici ai servizi sociali del comune e divieto di accesso per persone soggette alla ludopatia ed inserite in programma di recupero dalla ludopatia stessa.
  • i punti gioco che superino i limiti numerici territorialmente stabiliti (come indicato nel punto 1) o non rispettino le caratteristiche previste per la classe A saranno classificati di tipo B e per essi varrebbero i vincoli di distanza imposti dagli enti territoriali e, in aggiunta, si dovrebbero comunque imporre limiti minimi sui volumi considerati necessari e idonei ad offrire gioco pubblico (metrature e numero apparecchi), ivi compresi le aree dedicate dei corner e il loro arredo/accesso; nonché sulla trasparenza delle comunicazioni in materia di gioco.
  1. definire un sistema di regole in materia di orari e di controlli.
  • Stabilire per tutti i punti gioco, in materia di orari, una apertura minima di 10 ore per le AWP, dalle 14 alle 16 ore per le sale scommesse e per le sale bingo , la cui distribuzione nell'arco della giornata va definita in una prospettiva il più omogenea possibile nel territorio nazionale, anche ai fini del futuro monitoraggio telematico del rispetto dei limiti  che verranno definiti.
  • Inasprire i controlli contro il gioco illegale, attribuendo competenze specifiche anche agli organi di polizia locale, prevedendo un apposito potere sanzionatorio e l’attribuzione dei relativi proventi ai comuni.
  1. accentuare l'azione preventiva e di contrasto alla ludopatia. A tal fine:
  • Impegnare il Governo all'apertura di un confronto a livello europeo per favorire una legislazione comunitaria omogenea sulla pubblicità.
  • Prevedere, che le nuove AWP da remoto mantengano le caratteristiche attuali di bassa giocata e bassa vincita escludendo, pertanto, la possibilità di utilizzare banconote o qualsiasi altra forma di moneta elettronica ed inoltre contengano nuovi interventi tecnologici a salvaguardia del giocatore e di prevenzione e contrasto agli effetti della ludopatia, quali ad esempio:
  1. strumenti di autolimitazione in termini di tempo e di spesa;
  2. messaggi automatici durante il gioco che evidenziano la durata dello stesso;
  3. abbassamento degli importi minimi delle giocate;
  • Per le VLT eliminare la possibilità di effettuare giocate di valore superiore a 200 (duecento) euro;
  • Adottare regole e incentivi per la rottamazione delle AWP che vengono dismesse a seguito sia della riduzione prevista di almeno il 30%, sia della sostituzione con la  adozione delle AWPR.
  1. completare l'intervento normativo e di modernizzazione del settore dei giochi.

A tal fine, oltre ad applicare tutte le decisioni di cui sopra:

  • predisporre le normative necessarie per il passaggio al sistema del "margine" per il calcolo delle entrate pubbliche;
  • realizzare, in collaborazione col Ministero degli Interni e gli enti locali interessati, una revisione dell'attuale disciplina dei Casinò, finalizzata al risanamento del settore e a una razionale distribuzione nel territorio nazionale, anche allo scopo di aiutare la scelta di ridurre la frammentazione della attuale diffusione territoriale del gioco.
  • completare con il Ministero dell'Agricoltura le modalità di rilancio del settore ippico e della Lega ippica.

6) assicurare un costante monitoraggio dell’applicazione della riforma; il monitoraggio è affidato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che si avvarrà del partner tecnologico Sogei. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze riferirà periodicamente sui risultati del monitoraggio alla Conferenza Unificata che potrà decidere di consultare esperti ed istituti specializzati.

La conclusione dei lavori della Conferenza Unificata verrà tradotta in un decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze.

17/11/2016

RASSEGNA STAMPA: AGIPRONEWS: Legge di bilancio 2017: dall’ippica all’aumento del preu, da domenica al voto gli emendamenti sui giochi

RASSEGNA STAMPA: AGIPRONEWS: Legge di bilancio 2017: dall’ippica all’aumento del preu, da domenica al voto gli emendamenti sui giochi

Legge di bilancio 2017: dall’ippica all’aumento del preu, da domenica al voto gli emendamenti sui giochi

ROMA – Tra le proposte di modifica alla manovra che hanno superato il vaglio dell’ammissibilità da parte della presidenza della Commissione Bilancio e che saranno votate a partire da domenica prossima, circa trenta riguardano il settore dei giochi.

RILANCIO DELL’IPPICA – La Commissione Agricoltura propone la tassazione sul margine per le scommesse ippiche al 33% (al 37% per il gioco a distanza), destinando il 75% del gettito così conseguito al montepremi, alla gestione degli impianti delle corse e alle provvidenze per l’allevamento dei cavalli. Il deputato di FI Paolo Russo propone – per garantire ulteriori risorse al settore – di consentire ai concessionari di "offrire palinsesti di scommesse complementari al palinsesto ufficiale delle scommesse ippiche". Per accelerare il rilancio del settore ippico, due emendamenti presentati dai deputati Giovanni Falcone (PD) e Giulio Cesare Sottanelli (SC) propongono la tassazione sul margine per le scommesse ippiche al 30% "relativamente alle corse da disputarsi sul territorio italiano organizzate dal Mipaaf" e del 20% con riferimento alle altre corse. Il Ministero "fornisce gratuitamente ai concessionari le immagini relative alle corse da disputarsi sul territorio italiano o incluse nel programma ufficiale" e "con decreto del direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono stabilite le modalità per il versamento dell’imposta unica da parte dei concessionari". Inoltre, "entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge", con un decreto dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli" vengano introdotte "espressamente le corse dei cavalli fra gli avvenimenti che possono essere oggetto di scommesse del programma complementare". Infine, il deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe L’Abbate chiede che sia alzata – da 32mila a 35mila euro – la base d’asta del bando scommesse previsto dalla legge di stabilità 2016 e che, "conseguentemente, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi di concerto con il Ministro delle politiche agricole, siano definiti i criteri per l’assegnazione al settore ippico delle risorse derivanti dalla maggiorazione della base d’asta".

GARA DEL SUPERENALOTTO – La deputata Paola Binetti (AP) chiede di aggiungere che la gara del SuperEnalotto, prevista dalla legge di bilancio 2017, si svolga "nelle more dell’adozione della legge di riordino dei giochi pubblici che preveda una disciplina uniforme delle concessioni delle reti di gioco" e che la la concessione sia affidata "nel rispetto dei princìpi e delle regole europei e nazionali", ma anche rispettando "requisiti di onorabilità e trasparenza del contraente e di controllo dei capitali utilizzati". Il deputato Roberto Capelli (CD) propone di alzare la base d’asta da 100 a 200 milioni di euro. Il deputato Matteo Mantero (M5S) chiede "il divieto per il concessionario di qualsiasi forma, diretta o indiretta, di propaganda pubblicitaria, di ogni comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti".

STOP A NUOVI GIOCHI PER 5 ANNI – Mantero inoltre chiede che sia "vietata l’introduzione di nuovi apparecchi e piattaforme on line per il gioco d’azzardo a valere sulle concessioni già in essere e di nuove tipologie di giochi d’azzardo per un periodo di almeno cinque anni".

MODIFICA AL PAYOUT DEI GIOCHI – Il deputato del M5S Massimo Enrico Baroni chiede anche che "a decorrere dal 1° gennaio 2017, la percentuale minima di restituzione in vincite (pay out) della raccolta derivante da giochi sia trasformata in percentuale massima della raccolta derivante dai giochi ed è fissata nella misura del 72 per cento. Una quota pari a 200 milioni di euro delle maggiori entrate derivanti dall’attuazione" di questa norma "sarà poi destinata ad incrementare il Fondo per la prevenzione e cura del gioco d’azzardo patologico".

PROROGA SANATORIA – Il deputato Paolo Tancredi (AP) chiede un’ulteriore proroga dei termini (al 31 dicembre 2016) della procedura di regolarizzazione in materia di giochi per i bookmaker esteri senza autorizzazione, "con almeno 700 centri non autorizzati, che non hanno aderito entro il 31 gennaio 2016 alla procedura di regolarizzazione di cui al medesimo comma, nonché a quelli attivi successivamente alla data del 30 ottobre 2014, che comunque offrono scommesse con vincite in denaro in Italia, per conto proprio ovvero di soggetti terzi, anche esteri, senza essere collegati al totalizzatore nazionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli".

SCADENZA CONCESSIONI – Il deputato Filippo Piccone (AP) propone una modifica della durata dei contratti di servizio connessi alle concessione sui giochi, secondo cui, "alla scadenza delle concessioni cessano anche i contratti degli attuali concessionari con i loro gestori e con i fornitori di servizio di connettività e, i contratti, sono prorogati fino alla data di sottoscrizione delle nuove concessioni attribuite con la predetta procedura selettiva".

LOTTERIA DELLO SCONTRINO – Sergio Boccadutri (PD) ha presentato un emendamento alla norma sulla lotteria dello scontrino per "incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici da parte dei consumatori", aumentando del 20% "la probabilità di vittoria, rispetto alle transazioni effettuate mediante denaro contante, per le transazioni effettuate attraverso strumenti che consentano il pagamento con carta di debito e di credito".

MAGGIORI ENTRATE DAI GIOCHI – Sono una decina le proposte di modifica che riguardano l’aumento del prelievo erariale delle slot e delle VLT per finanziare diversi provvedimenti, mentre un emendamento di Vittorio Ferraresi (M5S) che chiede di alimentare l’istituzione di un fondo di solidarietà per l’indennizzo delle vittime dei reati intenzionali violenti con "gli introiti derivanti dalla specifica destinazione di un’aliquota delle ritenute erariali dei proventi dei giochi e scommesse determinata annualmente con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della giustizia" e con "i premi vinti e mai incassati del fondo giochi e scommesse istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze".

NUOVE LOTTERIE – Infine l’emendamento di Lara Ricciatti (SI) propone l’indizione di lotterie nazionali per la valorizzazione dei carnevali storici italiani, come pure tutti gli emendamenti arrivati dai gruppi parlamentari di minoranza che chiedevano di modificare il prelievo delle slot e delle VLT.  MSC/Agipro 

COMUNICATO STAMPA – AUTORITA’ GARANTE DEL MERCATO: ANCHE I GESTORI POSSONO PARTECIPARE ALLA PROSSIMA GARA SCOMMESSE

COMUNICATO STAMPA – AUTORITA’ GARANTE DEL MERCATO: ANCHE I GESTORI POSSONO PARTECIPARE ALLA PROSSIMA GARA SCOMMESSE

AUTORITA’ GARANTE DEL MERCATO: ANCHE I GESTORI POSSONO PARTECIPARE ALLA PROSSIMA GARA SCOMMESSE

In merito alla segnalazione di A.GI.SCO., l’Autorità Garante ha invitato ADM a far rimuovere tutti i vincoli contrattuali che impediscono la libera partecipazione degli attuali Gestori al futuro Bando di Gara. A.GI.SCO. Obbligo di ADM verificare.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), a seguito della segnalazione di settembre 2014 dell’Associazione Giochi e Scommesse (A.GI.SCO.), ha invitato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ad intervenire, in virtù dei propri poteri di vigilanza e controllo del comparto, per rimuovere le criticità delle clausole contrattuali in materia di durata e rinnovo del Contratto dei Concessionari scommesse con i propri Gestori.

In particolare l’Autorità Garante ha evidenziato che devono essere rimosse le clausole contrattuali ove “estendendo la durata del rapporto contrattuale tra concessionario e gestore oltre il periodo di vigenza dell'attuale concessione, rischiano sia di impedire la partecipazione alla futura procedura concorsuale di un elevato numero di gestori in grado potenzialmente di esercitare, al margine, una concorrenza anche sensibile in sede di gara, sia di ostacolare la mobilità dei gestori a valle della gara.”

ADM, recependo il parere ricevuto, ha inviato una propria nota a tutti i Concessionari scommesse, invitandoli a “non stipulare, con i propri gestori dei negozi, contratti la cui durata sia superiore a quella delle concessioni” e ad “attenersi alle disposizioni convenzionali in materia al fine di garantire il rispetto dei principi fondamentali che inspirano l’attività di raccolta dei giochi pubblici”.

Francesco Ginestra, Presidente A.GI.SCO.:

Finalmente dopo tre anni di mancate risposte alle richieste inviate a ADM di verificare che i contratti di Gestione dei Concessionari fossero rispondenti all’art. 15 della Convenzione (“Rapporti con i Gestori dei Negozi”) vediamo riconosciute dall’Autorità Garante le nostre ragioni, con l’obbligo di ADM di intervenire su tutte le clausole che limitano la libertà di concorrenza.

ADM deve intervenire affinché i contratti di gestione non proseguano automaticamente dopo la data di scadenza della concessione e non abbiano il rinnovo automatico, poiché queste clausole limitano sia l’eventuale partecipazione al futuro Bando Scommesse sia la possibilità di valutare le offerte di gestione di tutti i Concessionari.

 Abbiamo scritto a ADM di verificare i contratti e di far rimuovere le clausole che limitano la partecipazione dei Gestori, evidenziando che tali clausole possono rappresentare motivi di discriminazione dei Gestori e ciò potrebbe portare all’annullamento del Bando”.

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse ippiche: concessionari di rete individuano i possibili punti di modifica del prodotto ippico da sottoporre all’attenzione del regolatore

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse ippiche: concessionari di rete individuano i possibili punti di modifica del prodotto ippico da sottoporre all’attenzione del regolatore

 Scommesse ippiche: concessionari di rete individuano i possibili punti di modifica del prodotto ippico da sottoporre all’attenzione del regolatore

Il 20 luglio 2016 si è svolta una riunione di alcuni dei più importanti concessionari di rete con un significativo ruolo nella raccolta delle scommesse ippiche, per definire una linea d’azione comune, in previsione delle auspicate e necessarie modifiche dei prodotti di scommesse ippici. 

I concessionari Sisal Match Point, IGT-Better, Snai-Cogetech, Eurobet, BetFlag, Intralot-Gamenet e Isibet hanno innanzitutto condiviso un giudizio positivo sulla recente apparizione all’interno del ddl per la “competitività nel settore agricolo” di quanto previsto nell’art. 15, in relazione all’avvio delle procedure attuative per la riforma del sistema ippico, sulla base di quanto già previsto dall’art. 14 della ex Delega fiscale e attualmente ripreso nel ddl “Mirabelli”, attualmente in corso di discussione al Senato. 

Una riforma improntata alla necessaria capacità imprenditoriale degli operatori non può che trovare favorevoli i concessionari della raccolta di gioco, che da tempo chiedono non solo una riforma della scommessa ippica con strutture più concorrenziali all’interno del mercato del gioco, ma anche il restyling dell’intero contesto entro cui viene presentato il prodotto ippico offerto poi alla rete di raccolta di gioco. In questo senso, i concessionari confermano il loro impegno per contribuire a individuare i punti di possibili revisioni del prodotto ippico da sottoporre all’attenzione del regolatore.

Tra questi in particolare si segnalano:

1. Quota fissa

  • Tassazione calcolata sul margine(Raccolta – Vincite) con un meccanismo di tassazione a scaglioni che abbia come valore massimo il 35% distinto tra canale fisico (più basso) ed online (più alto). Tale contributo va ripartito tra Filiera Ippica (2/3) ed Erario (1/3)
  • Palinsesto complementare definizione eventi aggiuntivi (corse) e tipologie di scommessa aggiuntive (su proposte dai concessionari comunicate secondo modalità da definire ad ADM e Mipaaf) aventi ad oggetto sia corse del palinsesto ordinario sia del palinsesto complementare
  • Palinsesto ordinario gestito secondo le attuali modalità
  • Libera contrattazione da parte dei concessionari dei diritti di trasmissione delle immagini e con divieto di esclusiva ed obbligo di comunicazione a Mipaaf
  • Obbligo del concessionario a trasmettere le corse oggetto di scommessa del palinsesto complementare
  • Ridefinizione del regolamento di alcune scommesse, al fine di commercializzarle anche attraverso il palinsesto complementare (orari di apertura del gioco, arrivi in parità, adeguamento quota fissa a seguito di un ritiro, rapporti di scuderia)

2. â€‹Totalizzatore

  • Rapida eliminazione del doppio totalizzatore
  • Riduzione della posta unitaria di gioco per il quartè ed il quinté a 5 centesimi con inserimento di diverse categorie di vincite, di scommesse e con l’inserimento del jackpot da distribuire progressivamente
  • Ridefinizione dei payout delle diverse formule di scommessa in funzione di mantenere nei limiti più vantaggiosi per lo scommettitore stabiliti dalle normative il ritorno complessivo in vincite.

I concessionari si augurano che i decreti attuativi del Collegato Agricolo pongano quindi effettivamente in essere le basi per un rilancio dell’ippica italiana. cdn/AGIMEG

 

Ippica, Lega ippica: “Bene proposta concessionari di rete, avanti con riforma del comparto”

“Grande soddisfazione nel mondo ippico per l’incontro tra i più importanti concessionari della rete di raccolta delle scommesse ippiche, per definire una linea d’azione comune, in previsione delle auspicate e necessarie modifiche dei prodotti di scommesse ippici”.

Lo rileva la Lega ippica, riferendosi alle proposte avanzate dai concessionari Sisal Match Point, IGT-Better, Snai-Cogetech, Eurobet, BetFlag, Intralot-Gamenet e Isibet, di procedere con tassazione sul margine e ridefinizione del payout per le scommesse ippiche, definizione del palinsesto complementare ed eliminazione del doppio totalizzatore per rilancio il comparto ippico.

“Nel loro comunicato di ieri – prosegue la Lega ippica – i concessionari si augurano che i decreti attuativi del collegato agricolo, ormai prossimi, pongano effettivamente in essere le basi per un rilancio dell’ippica italiana. Lega ippica continuerà a sostenere questo progetto e questa unione di intenti per realizzare uno degli interventi più indispensabili per il futuro rilancio del settore”. dar/AGIMEG

 

RASSEGNA STAMPA – RIORDINO GIOCHI – RACCOLTA NEWS

RASSEGNA STAMPA – RIORDINO GIOCHI – RACCOLTA NEWS

AGIMEG – Giochi, esclusiva Agimeg: ecco tutte le griglie del documento condiviso tra Governo ed Enti Locali, con gli esercizi, divisi per tipologia di gioco, regione e provincia, che violano le distanze dai luoghi sensibili

È certamente l'argomento più caldo dell'estate per quanto riguarda il settore del gioco.

L'accordo tra Governo ed Enti locali è infatti atteso da tutti gli operatori per definire le nuove strategie che disegneranno il mercato del gioco in Italia nei prossimi anni.

Nel documento che il sottosegretario all'Economia con delega ai Giochi, Pier Paolo Baretta, ha illustrato agli enti locali durante il tavolo tecnico della scorsa settimana e che Agimeg ha potuto visionare in anteprima, ci sono anche una serie di griglie sull'indagine fatta sulla distribuzione di sale scommesse, sale bingo ed apparecchi sul territorio italiano.

La distribuzione riguarda le singole regioni e provincie e le violazioni, divise per tipologie di giochi, dai luoghi sensibili quali scuole, sanità, sport e luoghi di culto.

Nelle griglie sono evidenziate anche la distribuzione media degli apparecchi per numero di esercizi.

Ecco in anteprima tutte le tabelle del documento:

  • All. EserciziRegioni all. 1 – Media numero di apparecchi per esercizio diviso per provincia
  • All. EserciziRegioni all. 2 – Totale esercizi, per tipologie di gioco, che violano distanze da luoghi sensibili diviso per regione con percentuale di riduzione
  • All. EserciziRegioni all. 3 – Dettaglio esercizi per tipologia di gioco (scommesse, bingo, apparecchi) presenti vicino a luoghi di sport, scuole, sanità e luoghi di culto
  • All. EserciziRegioni all. 4 – Dettaglio esercizi per tipologia di gioco (scommesse, bingo, apparecchi) violano distanza 500 metri da luoghi di sport, scuole, sanità e luoghi di culto

AGIMEG – Giochi, le distanze minime dai luoghi sensibili possono mettere fuori legge fino al 97,5% delle agenzie di scommesse, il 100% delle sale bingo, e oltre il 94% dei punti slot

Le distanze minime dai luoghi sensibili possono mettere fuori legge fino al 97,5% delle agenzie di scommesse, il 100% delle sale bingo, e oltre il 94% dei punti slot.

Sono dieci le regioni che hanno adottato i distanziometri: Abruzzo, Liguria e Trentino Alto Adige impongono una distanza di almeno 300 metri dai luoghi sensibili; si passa a 500 metri in Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta.

Nel caso delle agenzie di scommesse, la regione con la percentuale più alta di sale a norma è il Trentino Alto Adige (dove comunque il 69% dei punti non rispetta il distanziometro, e quindi 116 punti su 168 non sono a norma).

All'estremo opposto la Puglia, dove addirittura il 97,5% è troppo vicino a un luogo sensibile (1.204 su 1.235).

Nel caso dei bingo, in Abruzzo un terzo delle sale non rispetta le distanze (2 su 6); in Liguria (6 sale), Puglia (7), Trentino Alto Adige (2) e Umbria (2) tutte le sale sono fuorilegge.

Nel caso delle slot, le sale irregolari vanno dal 66,3% della Valle d'Aosta (114 su 172), al 94,2% della Puglia (4.378 su su 4.648). 

Rendere più flessibili le leggi regionali – tagliando l'elenco dei luoghi sensibili – potrebbe produrre effetti contenuti. Se si considerassero solo le scuole ad esempio, nel caso delle agenzie di scommesse si avrebbe una forbice che va dal 50,6% dei punti irregolari in Trentino (la cerchia dei punti irregolari scenderebbe da 116 a 85), al 96,2 della Puglia (ora si arriva al 97,5%, in pratica si passerebbe dalle attuali 1.204 agenzie irregolari, a 1.188).

Una maggiore flessibilità si avrebbe se come luoghi sensibili venissero scelti i soli impianti sportivi come campi da calcio da tennis. In questo caso in Abruzzo solo il 19,3% delle agenzie di scommesse sarebbe fuori norma, contro il 75,1% attuale (in pratica da 327 agenzie fuori norma, si passerebbe a 84). Più marcati gli effetti in Valle d'Aosta, dove il 55,5% delle agenzie violerebbe comunque il distanziometro (ora sono il 77,8%). Tre regioni poi sono comunque vicine al 50%: Liguria (46,1%), Toscana (47,7%) e Friuli Venezia Giulia (49,5%). gr/AGIMEG

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