RASSEGNA STAMPA – SELEZIONE NEWS DEL 21/01/2016

RASSEGNA STAMPA – SELEZIONE NEWS DEL 21/01/2016

Scommesse, Tribunale civile di Sassari: “Nessuna responsabilità per poliziotti che sequestrano agenzie senza concessione”

ROMA – Non c’è alcuna responsabilità civile per gli agenti delle forze dell’ordine incaricati di sequestrare i centri trasmissione dati scommesse collegati a bookmaker senza concessione. Lo ha stabilito la seconda sezione civile del Tribunale di Sassari, in due diverse sentenze, respingendo la domanda di Stanleybet, che aveva citato in giudizio sette militari autori delle azioni chiedendo allo stesso tempo per gli agenti la condanna ad un risarcimento per i danni, da stabilire in un altro giudizio. Secondo il bookmaker, andava accertata la responsabilità dei convenuti “per aver esercitato, in modo illegittimo e con colpa grave, un potere – quello di eseguire sequestri d’iniziativa – che l’ordinamento rimetteva alla loro piena discrezionalità”. Secondo i giudici civili, è obbligo della polizia giudiziaria “prendere notizia dei reati anche di propria iniziativa ed impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, e come per tale intervento non sia necessaria l’assoluta certezza dell’esistenza del reato. Inoltre, il titolare della ricevitoria nella quale è stato effettuato il sequestro era sprovvisto sia della concessione Aams sia della autorizzazione di pubblica sicurezza: i convenuti hanno agito in assoluta conformità ai loro doveri d’ufficio, con conseguente esclusione che nella loro attività potesse rinvenirsi un comportamento avente natura dolosa o colposa”. Non è poi fondato, sempre secondo il Tribunale di Sassari, l’appunto della Stanleybet in merito al fatto che i convenuti “abbiano violato i principi comunitari che consentivano la disapplicazione della normativa interna”. Il giudizio di disapplicazione di una norma interna in favore di una norma comunitaria “appartiene al Giudice e  pertanto l’attività interpretativa non può essere richiesta alle forze dell’ordine quando pongono in essere attività operative”, in particolare dopo una sentenza della Corte di Giustizia che – nel settembre 2013 – ha stabilito che un paese membro dell’UE possa subordinare al possesso di un’autorizzazione rilasciata dalle proprie autorità la possibilità, per un operatore, di “offrire servizi ai consumatori che si trovino nel suo territorio”.

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Scommesse, Whittaker (Ceo Stanleybet): “Chiari errori nella sentenza del Tribunale civile, ricorreremo in appello”

ROMA – “Il giudice autore della sentenza non ha letto le carte oppure era distratto. Infatti, scrive testualmente che Stanleybet è in possesso di un’autorizzazione rilasciata dallo Stato federale del Tirolo, in Austria. Dato che la Stanley non ha mai avuto niente a che vedere con l’Austria, tutti capiscono quanto ci sarà difficile prevalere in appello. Ritengo che chi ha fornito la sentenza alla stampa non capisca nulla del settore o non abbia letto con attenzione il provvedimento. Ricorreremo certamente in appello”. E’ quanto dichiara ad Agipronews John Whittaker, Ceo di Stanleybet, commentando le due decisioni, dal contenuto assai simile, del Tribunale civile di Sassari, che ha respinto la citazione in giudizio presentata contro sette poliziotti autori di sequestri ai danni delle agenzie collegate al bookmaker inglese. 

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Sanatoria scommesse: punti aderenti potranno trasferirsi dalla sede iniziale

ROMA – I punti scommesse non autorizzati che aderiranno alla prossima sanatoria scommesse, una volta completato il processo di regolarizzazione, potranno trasferire la propria sede di attività sul territorio nazionale. E’ quanto si legge nella serie di risposte fornite dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. I titolari di rete – dunque gli operatori che gestiscono più punti – che hanno aderito già alla sanatoria 2015, possono essere considerati come concessionari e dovranno sottoscrivere il nuovo “disciplinare” in caso di inclusione di nuovi punti. Il collegamento delle agenzie sanate al totalizzatore nazionale, si legge ancora, dovrà essere effettuato “entro i tempi tecnici strettamente necessari”.

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Scommesse, dissequestrati centri Stanleybet non condonati: “Aperti fino a scadenza concessioni”

ROMA – Un’agenzia estera non condonata può restare aperta, a patto che faccia parte della rete di un bookmaker senza concessione discriminato e che abbia adempiuto ad una parte degli obblighi indicati della legge di Stabilità 2015. Secondo alcune clamorose decisioni di tribunali italiani, soltanto la mancanza delle condizioni soggettive per il rilascio della licenza di PS al titolare del centro e l’omessa dichiarazione alla Questura – entro sette giorni dall’entrata in vigore della legge di Stabilità 2015 – di svolgere attività di scommesse possono determinare la chiusura di un’agenzia di scommesse collegata ad un bookmaker che ha subìto discriminazioni accertate dalla Corte di Giustizia UE. Se un centro Stanleybet, in altre parole, ha adempiuto alle prescrizioni previste per chi non ha aderito alla sanatoria e il titolare ha i requisiti previsti dall’articolo 88 del Tulps, non può essere chiuso, purché la società a cui fa riferimento sia considerata un soggetto discriminato dai bandi di gara. E’ quanto stabilito in due ordinanze – una del Tribunale del Riesame di Sassari e una del Tribunale del Riesame di Bergamo – nei confronti di centri Stanleybet, rappresentati dall’avvocato Daniela Agnello, sequestrati nei mesi scorsi dall’autorità giudiziaria. I giudici hanno ricordato come la società inglese, con la sentenza Costa-Cifone della Corte di Giustizia Europea, "è stata considerata un soggetto discriminato dai banda di gara indetti nel nostro paese". La stessa Corte, un anno fa, ha poi confermato la legittimità dell’ultima gara del 2012 (Bando Monti), ma in un successivo parere ha ribadito "che il giudice nazionale è tenuto a disapplicare la norma nazionale" nel caso in cui ritenga discriminatoria nei confronti di Stanleybet la clausola di cessione della rete prevista dal bando 2012 al termine della concessione. I titolari dei centri sequestrati avevano presentato l’autodenuncia della propria attività, come stabilisce il comma 644 della legge di Stabilità 2015: non c’è quindi, secondo i giudici di Bergamo, “alcun comportamento illecito che si traduca nella consumazione del reato”. Dunque, sottolinea il Tribunale di Sassari, è possibile operare "quantomeno fino alla scadenza delle concessioni vigenti per la raccolta delle scommesse".

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Scommesse, Agnello (avv. Stanleybet): “Centri esteri regolarizzati e discriminati possono continuare attività sino a nuove gare”

ROMA – Due centri Stanleybet  che hanno regolarizzato la propria posizione, aderendo alla sanatoria del 2015 attraverso il comma 644 della legge di Stabilità (che prevede la comunicazione alla Questura della propria attività e il rispetto di una serie di prescrizioni) e non utilizzando il comma 643 che prevedeva anche l’esborso delle tasse arretrate, sono stati dissequestrati dai Tribunali di Sassari e Bergamo. Decisioni inattese per gli addetti ai lavori, non per l’avvocato Agnello, che difende il bookmaker e i centri affiliati: “Innumerevoli tribunali italiani hanno escluso il reato di raccolta abusiva di scommesse sul presupposto che l’indagato aveva presentato la comunicazione, non vi erano elementi soggettivi squalificanti e, pertanto, la raccolta di scommesse era lecita e regolare sino alle nuove gare, così come disciplinato dal legislatore. Oltre al Tribunale di Bergamo e Sassari, vi sono significativi provvedimenti giudiziari resi, sul punto, dal Tribunale di Vercelli, dalla Procura di Taranto, dal Tribunale di Catania, di Avellino, di Grosseto, di Sassari, di Napoli e tanti altri che hanno consentito, nel corso dell’ultimo anno, l’immediata ripresa dell’attività per l’intervenuta regolarizzazione dei centri Stanleybet.‎ Così l’autorità giudiziaria ha immediatamente ripristinato la legalità”. E’ stata la legge stessa, pare di capire, a consentire la pubblicazione di ordinanze di questo tenore: “A seguito dell’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2015 – spiega il legale – i titolari dei centri Stanleybet hanno trasmesso alla Questura comunicazione di regolarizzazione ai sensi del comma 644 della legge di stabilità 2015. Mentre il comma 643 ha offerto la possibilità, per i soggetti che offrono le scommesse, di collegarsi al totalizzatore e regolarizzare la propria posizione in merito all’Imposta Unica arretrata, il comma 644 ha previsto una seconda modalità di regolarizzazione nei confronti di coloro che offrono scommesse pur non essendo titolari di concessione né collegati al totalizzatore nazionale”.  La posizione di Stanleybet è sempre stata esplicita, ribadisce la Agnello: “La regolarizzazione di cui al comma 643 è stata illegittimamente preclusa alla Stanleybet, con ulteriore grave discriminazione nei confronti dell’operatore già escluso dalle gare del 1999, dalle gare Bersani e dalle successive gare Monti. I titolari dei centri, quindi, sono stati costretti ad aderire alla regolarizzazione prevista dal comma 644 ottemperando alle indicazioni della novella legislativa e ai controlli di ordine pubblico ivi contemplati”. La norma aveva stabilito – anche per chi non aderisse alla sanatoria – misure dettate da esigenze di ordine pubblico e sicurezza, nonchè di tutela dei minori di età e delle fasce sociali più deboli una serie di obblighi e divieti. “I titolari dei centri Stanleybet hanno ottemperato a tutte le prescrizioni legislative e, pertanto, effettuano una raccolta e una trasmissione di dati inerenti prenotazione di giocate prevista e disciplinata dalla legge.  L’applicazione della sanzione penale trova giustificazione solo ed esclusivamente nel caso di sussistenza di requisiti soggettivi squalificanti o comprovati motivi di ordine pubblico”, conclude il legale.

NT/Agipro www.agipronews.it | agipro@agipro.it


Gennaro (Cons. Comune Napoli) a Agimeg: "Blindando i centri storici, vogliamo proteggere la fascia più ampia della popolazione"

"Abbiamo ripreso molti punti del regolamento sul gioco adottato a Genova. Abbiamo però beneficiato delle pronunce dei tribunali amministrativi e della Corte Costituzionale in materia. Ma abbiamo anche aggiunto altre misure come gli orari di esercizio, e il divieto di istallare slot nei centri storici, non solo in quello di Napoli, ma anche in quelli delle altre municipalità che compongono il Comune". Così Gennaro Esposito, consigliere comunale di Napoli e primo firmatario del regolamento – approvato nei giorni scorsi – per limitare la diffusione del gioco illustra i contenuti del testo. "Siamo la prima grande città che adotta un provvedimento del genere" commenta a Agimeg. Questi tipi di normativa, tuttavia, possono finire con il relegare il gioco nei quartieri periferici, dove ci sono un minor numero di luoghi sensibili: "anche nelle periferie si applicano le stesse limitazioni sull'istallazione delle nuove sale da gioco" replica Gennaro, puntualizzando poi che "il regolamento non relega il gioco nelle periferie sic et simpliciter, anche perché i centri storici delle periferie vengono tutelati nello stesso modo". Inoltre, "Blindando i centri, abbiamo cercato di arginare con maggiore efficacia il problema, visto che sono le zone con la maggiore densità di popolazione. Certo, potrebbe avvenire che le periferie si affollino di sale da gioco, ma si tratta di quartieri meno densamente abitati. In questo modo, giocherà chi vuole veramente andare a giocare, non la signora che va a fare la spesa". Gennaro respinge inoltre l'idea che un simile provvedimento possa relegare il gioco nelle aree più disagiate: "Non è detto" ribatte. "In ogni caso bisogna considerare che il provvedimento amministrativo è vivo, e non morto. Vedremo qual è l'impatto sul tessuto sociale, e eventualmente interverremo".

gr/AGIMEG

Pucci (Astro): «La guerra al gioco legale fa aumentare la ludopatia»

ROMA – Le ordinanze locali che impongono distanze e orari limitati per il gioco legale non risolvono i problemi dei cittadini, ma rischiano di avere un effetto boomerang. E’ quanto ribadito da Massimiliano Pucci, presidente di Astro e vicepresidente di Confindustria-Sgi, intervistato dal quotidiano “L’Arena” di Verona. «Siamo abituati ad essere attaccati – spiega Pucci – non è un problema solo veronese. Eppure le regioni che hanno deciso di dichiarare guerra al gioco legale, stanno vedendo un incremento di malati di ludopatia». «La Lombardia, secondo i dati del Serd, ha visto un aumento del 42,1%, la Liguria, dati del Comune di Genova, del 197%, la Provincia di Bolzano, dove non esiste più gioco legale, del 120%». Il rischio è che, se viene meno la possibilità di giocare in modo legale e controllato, si finisca nella rete della criminalità. «I videopoker nel 2000 erano 800mila», prosegue Pucci, «oggi invece abbiamo 340mila new slot, con un indotto di oltre 4 miliardi che prima non c’era. Lo Stato deve decidere se dichiarare il gioco illegale, col rischio che tutto vada in mano alla criminalità, perché la domanda non cala, oppure regolamentare e investire con scelte programmatiche, magari destinando gli introiti del gioco al Sociale, come fanno in altri Paesi europei. Si tratta di scelte, ma chiediamo coerenza. Oggi siamo noi gestori che ci stiamo indebitando, perché ci vengono chiesti sempre nuovi investimenti e tasse più alte. E siamo noi stessi che da anni chiediamo una riduzione del numero delle sale slot».

FP/Agipro www.agipronews.it | agipro@agipro.it


Sanatoria scommesse, Sogno di Tolosa presenta domanda di partecipazione

ROMA – E’ in arrivo una nuova domanda di partecipazione alla sanatoria per i centri scommessi privi di concessione prevista dalla legge di stabilità. La societa? Sogno di Tolosa Ltd, con il brand Betn1, ha comunicato in una nota che presenterà "per tutti i propri Sportelli Virtuali la domanda di partecipazione alla regolamentazione", sottolineando che "l’operativita? contabile, fiscale e amministrativa dei propri affiliati e? sempre stata conforme alle normative italiane". Sogno di Tolosa ha più volte ribadito la particolarità della sua situazione fiscale: pur essendo priva di concessione, la società dal 2011 paga l’imposta unica per i suoi 63 centri. "Rammentiamo che la societa? ed i suoi affiliati hanno sempre adempiuto al versamento dell’imposta unica sulle scommesse, nonostante questa non fosse dovuta". Inoltre, "quanto oggi richiesto dallo Stato italiano, Sogno di Tolosa Ltd lo aveva gia? previsto nel 2012 con l’invio ad AAMS, senza pero? ricevere alcuna risposta, della richiesta di collegamento a Sogei". Betn1, dunque, non si considera un evasore fiscale "e lo dimostrera? con la presentazione di tutti gli f24 effettuati da ogni singolo Sportello Virtuale".

RED/Agipro www.agipronews.it | agipro@agipro.it

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – SPECIALE GARA SCOMMESSE

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – SPECIALE GARA SCOMMESSE

Speciale gara scommesse: 100 giorni per sapere se il bando verrà proposto nei tempi previsti o se verrà posticipato

Il Governo ha ancora 100 giorni per risolvere la questione delle fasce orarie e sulle distanze minime, gli strumenti che Regioni e Comuni hanno adottato per contrastare la diffusione del gioco. Negli ultimi anni si è assistito a un acceso scontro nelle aule di tribunale, gli operatori infatti hanno utilizzato tutti gli strumenti a loro disposizione per cercare di modificare norme locali che variavano di comune in comune. Circa un anno fa il Governo aveva provato a intervenire con una norma simile inserita nel decreto delegato sui giochi, ma senza successo, tanto che alla fine dovette rinunciare all'intero decreto. Il conflitto insomma rimane e adesso – come prima conseguenza – rischia di far saltare l'intera gara delle scommesse. Lo stesso Esecutivo, nell'ultima legge di Stabilità , ha stabilito che "entro il 30 aprile 2016" appunto tra 100 giorni – la Conferenza Unificata dovrà definire "le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell'ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età". E non è un caso che – sempre secondo quanto prevede la Stabilità – la gara delle scommesse possa messere indetta solo successivamente. Anzi, nella Relazione Tecnica si ammette esplicitamente che "la partecipazione al bando di gara Scommesse è correlata alla certezza per i potenziali concorrenti/investitori, di poter attivare concretamente i “Diritti” acquisiti con le gare". In altre parole, se non si risolve il problema delle distanze minime imposte da Comuni e Regioni, gli operatori non potranno aprire le nuove agenzie, e la gara andrà deserta. Il Governo ha comunque già previsto una proroga: i concessionari delle scommesse che hanno partecipato alla gara proseguiranno "le loro attività di raccolta fino alla data di sottoscrizione delle (nuove, ndr) convenzioni". La norma ammette che la gara non potrà mai essere espletata entro la scadenza delle attuali concessioni (che hanno come termine il 30 giugno), ma che potrebbe anche assicurare al Governo una scappatoia qualora il tavolo della Conferenza Unificata saltasse un'altra volta. cr/AGIMEG


Scommesse, Conferenza delle Regioni ad Agimeg: "ancora non in calendario il tema del gioco pubblico". La questione potrebbe passare all’Anci

Mancano poco più di 100 giorni alla dead line dettata dalla Legge di Stabilità 2016 per trovare un’intesa tra Stato ed enti locali in tema di distribuzione territoriale delle sale da gioco e l’argomento non è ancora stato calendarizzato. Secondo fonti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome interpellate da Agimeg, “al momento non sono previste riunioni delle nostre commissioni ma abbiamo ancora un po’ di tempo per organizzarci. La competenza è divisa tra le commissioni Affari finanziari e Attività produttive, bisogna capire quale delle due si occuperà della materia”. Nel testo definitivo della manovra finanziaria si stabilisce che, entro il 30 aprile 2016, in sede di Conferenza unificata Stato, Regioni ed enti locali siano definite “le caratteristiche dei punti vendita dove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico, della pubblica fede dei giocatori e dei soggetti economici e prevenire il rischio di accesso dei minori di età”. Il tema è oggetto di Conferenza unificata tra Stato ed enti locali e riguarda in prima persona le amministrazioni comunali. Per questo negli uffici di via Parigi si starebbe facendo largo l’idea di "passare la palla" all’Anci, attendere le sue osservazioni per poi verificarle. dar/AGIMEG


Speciale gara scommesse: ecco l’attuale divisione del mercato tra negozi, ex ctd e corner ippici e sportivi

I concessionari di gioco affilano le armi in vista della gara per l’assegnazione delle scommesse: con una gara da svolgere dal 1° maggio 2016, saranno assegnate le concessioni – della durata di nove anni – di 10 mila agenzie di scommesse (con base d’asta non inferiore a 32 mila euro) e di 5 mila corner (con base d’asta di 18 mila euro), di cui solo mille potranno essere installati “in bar ed esercizi similari” che hanno come attività principale “la somministrazione di alimenti e bevande”. Con la gara del 2016, in altre parole, verrà azzerata la rete e tutte le concessioni assegnate precedentemente scadranno e dovranno essere riassegnate. Attualmente in Italia vi sono 13.582 diritti, tra agenzie e corner, gestiti dai concessionari. Nel dettaglio, i diritti riguardano 3.187 negozi di gioco, 2.149 ex ctd, 4.238 corner sportivi e poco più di 4 mila corner ippici. E se l’attuale rete di 5.336 diritti di agenzia e anche ipotizzando che entrino in gara altri operatori, rientrerà al di sotto delle 10 mila agenzie previste dalla Legge di Stabilità approvata lo scorso dicembre, il vero scontro tra i concessionari riguarderà i corner. Attualmente, tra quelli ippici e sportivi, sono 8.246, numero ben superiore al tetto dei 5 mila imposto per legge.

 

Tipologia di Concessione

n. diritti

NEGOZIO GIOCO

3.187

EX CTD

2.149

CORNER IPPICA

4.008

CORNER SPORT

4.238

Totale

13.582


Speciale gara scommesse: Sisal principale concessionario per punti raccolta gioco, il 40% delle agenzie in mano agli operatori che hanno aderito alla sanatoria

Dall’analisi dei diritti dei concessionari di scommesse che andranno a gara nei prossimi mesi, emerge che complessivamente, tra agenzie e corner, è Sisal il principale concessionario della rete per diritti di accettazione scommesse, con 4.248 tra corner e agenzie – pari al 31,2% di quota mercato – davanti a Snai, con 2.027, e Lottomatica, con 2.012. Nel dettaglio, per quanto riguarda le sole agenzie attualmente sono SKS 365 e Goldbet a poter contare sul maggior numero di negozi sul territorio, per effetto, rispettivamente, dei 975 e 974 ex ctd sanati, seguiti da Snai ed Eurobet, con 605 e 606 agenzie. In termini percentuali, oltre il 40% della rete di raccolta scommesse in agenzia è costituito dagli ex ctd che hanno aderito alla sanatoria. Sul fronte dei corner sportivi, Lottomatica è in pole position con 1.211 punti (il 28,5% del totale), precedendo in classifica Sisal, che conta 975 corner, e Snai con 875. Per i corner ippici, invece, il mercato è per il 71,6% nelle mani di Sisal, con 2.873 corner sui 4.008 complessivi. Snai (con 530), e Lottomatica (con 509) completano il podio.

CONCESSIONARI

NEGOZI DI GIOCO

EX CTD

CORNER SPORT

CORNER IPPICA

TOTALE

SISAL

400

975

2.873

4.248

SNAI

605

17

875

530

2.027

LOTTOMATICA

292

1.211

509

2.012

SKS 365

1

975

976

GOLDBET

974

974

EUROBET

606

1

264

871

INTRALOT

380

2

173

555

ALTRI

903

180

740

96

1.919

TOT. DIRITTI

3.187

2.149

4.238

4.008

13.582


Speciale gara scommesse: ecco le graduatorie, per operatore, per numero di agenzie, corner ed ex ctd

A meno di quattro mesi dalla gara per l’assegnazione delle scommesse – da svolgere a partire dal 1° maggio – attraverso la quale saranno assegnate le concessioni della durata di nove anni per 10 mila agenzie di scommesse (con base d’asta non inferiore a 32 mila euro) e per 5 mila corner (con base d’asta di 18 mila euro), è Eurobet a guidare la classifica delle agenzie per la raccolta delle scommesse – al netto di quelle che hanno aderito alla sanatoria – con 606 negozi – su un totale di 3.945 – seguita sul podio da Snai con 605 e da Sisal con 400. In top five anche Intralot (con 380) e Lottomatica (con 292). Complessivamente sono 39 i concessionari che raccolgono scommesse in Italia avendo almeno 9 o più punti di accettazione. Con lo stesso criterio, applicato ai corner attualmente presenti sul territorio, i concessionari sono 24, guidati da Sisal con 3.848 corner (su 8.246 totali), poi Lottomatica con 1.720, Snai (1.405), Eurobet (264) e Intralot (173). Otto invece i concessionari che raccolgono gioco attraverso gli ex ctd sanati: testa a testa SKS 365 e Goldbet, rispettivamente con 975 e 974 agenzie (su un totale di 2.149), seguiti da Oia Service Ltd (97) e Admiral Interactive (32).

CONCESSIONARIO

NEGOZI

EUROBET

606

SNAI

605

SISAL

400

INTRALOT

380

LOTTOMATICA

292

COGETECH

171

GAMENET

88

KING BET

61

SPATI

59

HBG

42

SUN BET

41

XBET

28

ADMIRAL INTERACTIVE

27

AGENZIA M3

26

VENETA SERVIZI

25

TIERRE GAME

22

ISIBET

16

TRE ESSE SCOMMESSE

16

SCOMMETTENDO

15

VINCI SEVEN

15

FLASH BET

14

LUDIKA FLY

13

ROMAR

13

TOTALBET

13

GI.LU.PI.

12

REPLATZ

12

BETFIN

11

DOMUS BET

11

PUNTO QUOTA

11

AGENZIA SALVO D'ACQUISTO

10

ALEA

10

SASCOM

10

VENETIAN UNIPERSONALE

10

AGENZIA IPPICA LUCIANO GIOVE

9

CECCA CELESTINA

9

GET BET

9

GIOCOPOLIO

9

IPPICA CIVITAVECCHIA

9

NINEANDNINE

9

CONCESSIONARIO

PUNTI

SISAL

3.848

LOTTOMATICA

1.720

SNAI

1.405

EUROBET

264

INTRALOT

173

GAMENET

96

COGETECH

87

GI.LU.PI.

85

TOTOPARTNERS

70

F.LLI SIMONE

47

SUN BET

41

BETTING 2000

38

VITTORIA BET 2009

36

SCOMMETTENDO

35

ROYALBET

32

ADMIRAL INTERACTIVE

28

SCOMMESSEITALIA

26

BET FOR BET

25

GET BET

18

SEVENBET

14

XBET

13

IPPICA CIVITAVECCHIA

12

SKIRMONY

12

CECCA CELESTINA

11

CONCESSIONARIO

CTD SANATI

SKS365

975

GOLDBET

974

OIA SERVICE

97

ADMIRAL INTERACTIVE

32

SNAI

17

GIERRE GAME

10

GIOCOPOLIO

10

HBG

9

         


Speciale gara scommesse: ecco la divisione, per regione, delle agenzie, degli ex ctd, dei corner ippici e sportivi. Solo in Campania il 20% dei diritti

Sono 13.582 i diritti attualmente gestiti dai concessionari del settore delle scommesse sportive ed ippiche. E’ la Campania la regione che detiene il maggior numero di punti vendita nella rete di raccolta scommesse, ben 2.760, pari a circa il 20%. In altre parole, una scommessa su cinque in Italia – ippica o sportiva – proviene dalla Campania. Sisal è il concessionario con più punti, ben 533, seguito in classifica da Lottomatica (345) ed Eurobet (344). La Campania precede in questa speciale classifica la Lombardia, con 1.708 punti (11,8% di quota mercato) e Sicilia con 1.627 (11,3%). Il Lazio è subito fuori dal podio, con 1.515 punti (10,5%), seguito dalla Puglia con 1.205 (8,3%). In Top ten si piazzano anche Piemonte (740), Toscana (729), Emilia Romagna (698), Veneto (656) e Calabria (621).

Regione – Tipologia di Concessione

n. diritti

ABRUZZO

397

CORNER IPPICA

138

CORNER SPORT

90

EX CTD

100

NEGOZIO GIOCO

69

BASILICATA

150

CORNER IPPICA

62

CORNER SPORT

55

EX CTD

10

NEGOZIO GIOCO

23

CALABRIA

598

CORNER IPPICA

221

CORNER SPORT

162

EX CTD

96

NEGOZIO GIOCO

119

CAMPANIA

2.611

CORNER IPPICA

490

CORNER SPORT

769

EX CTD

412

NEGOZIO GIOCO

940

EMILIA ROMAGNA

647

CORNER IPPICA

185

CORNER SPORT

221

EX CTD

80

NEGOZIO GIOCO

161

FRIULI

199

CORNER IPPICA

92

CORNER SPORT

70

EX CTD

1

NEGOZIO GIOCO

36

LAZIO

1.425

CORNER IPPICA

367

CORNER SPORT

421

EX CTD

272

NEGOZIO GIOCO

365

LIGURIA

268

CORNER IPPICA

93

CORNER SPORT

88

EX CTD

41

NEGOZIO GIOCO

46

LOMBARDIA

1.605

CORNER IPPICA

610

CORNER SPORT

643

EX CTD

81

NEGOZIO GIOCO

271

MARCHE

311

CORNER IPPICA

84

CORNER SPORT

116

EX CTD

48

NEGOZIO GIOCO

63

MOLISE

61

CORNER IPPICA

25

CORNER SPORT

17

EX CTD

7

NEGOZIO GIOCO

12

PIEMONTE

704

CORNER IPPICA

221

CORNER SPORT

241

EX CTD

88

NEGOZIO GIOCO

154

PUGLIA

1.133

CORNER IPPICA

273

CORNER SPORT

373

EX CTD

176

NEGOZIO GIOCO

311

SARDEGNA

308

CORNER IPPICA

157

CORNER SPORT

45

EX CTD

90

NEGOZIO GIOCO

16

SICILIA

1.549

CORNER IPPICA

386

CORNER SPORT

329

EX CTD

564

NEGOZIO GIOCO

270

TOSCANA

676

CORNER IPPICA

247

CORNER SPORT

218

EX CTD

58

NEGOZIO GIOCO

153

TRENTINO

161

CORNER IPPICA

93

CORNER SPORT

48

NEGOZIO GIOCO

20

UMBRIA

151

CORNER IPPICA

28

CORNER SPORT

78

EX CTD

3

NEGOZIO GIOCO

42

VALLE D'AOSTA

9

CORNER IPPICA

3

CORNER SPORT

4

NEGOZIO GIOCO

2

VENETO

619

CORNER IPPICA

233

CORNER SPORT

250

EX CTD

22

NEGOZIO GIOCO

114

Totale complessivo

13.582

 

 

Circolare – 2012115 – 2015.12.31 – Politica – Gestori Snai modifica contratto AWP

Circolare – 2012115 – 2015.12.31 – Politica – Gestori Snai modifica contratto AWP

Nell'area riservata del sito www.assoagisco.it é stata pubblicata la circolare  2012115 – 2015.12.31 – Politica – Gestori Snai modifica contratto AWP, il cui testo si riporta di seguito:

GESTORI SNAI
MODIFICA CONTRATTO RACCOLTA AWP

Gentile Associato, caro collega,

Mi riferisco alla circolare SNAI  n. 1224315 relativa  alla revisione dell’aggio spettante al Gestore per la raccolta delle giocate sulle macchine da intrattenimento denominate “AWP”.
Ho rappresentato all’attuale amministratore delegato Fabio Schiavolin che modifiche agli accordi contrattuali non possono essere assunte unilateralmente.
Abbiamo quindi convenuto di negoziare le nuove condizioni, divenute necessarie a seguito dell’approvazione delle norme sui giochi nella legge di stabilità 2016, in una prossima riunione che dovrà tenersi entro il 15 gennaio, data entro la quale il  gestore è obbligato a versare le somme dovute a SNAI per i saldi di gioco riguardanti gli apparecchi da intrattenimento.
A seguito dell’incontro entro la data suddetta, confido nell’invio di nuova comunicazione  congiunta o comunque concordata con AGISCO. Da quanto esposto consiglio pertanto di non firmare la nota di SNAI avente ad oggetto “legge di stabilità 2016 – variazione PREU”, anche in considerazione che, contrariamente a quanto indicato da Snai, lo svolgimento dell’attività di raccolta non può costituire accettazione del contratto
Colgo l’occasione per augurarTi i miei più sinceri Auguri di Buon Anno.
Un cordiale saluto.

Francesco Ginestra

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): “Con la Stabilità lo Stato ammette la non volontà di risolvere il problema delle doppia rete. Il bando di gara darà vita comunque a contenziosi”

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): “Con la Stabilità lo Stato ammette la non volontà di risolvere il problema delle doppia rete. Il bando di gara darà vita comunque a contenziosi”

Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): “Con la Stabilità lo Stato ammette la non volontà di risolvere il problema delle doppia rete. Il bando di gara darà vita comunque a contenziosi

 “Ogni anno per i giochi c’è un momento – la legge di Stabilità – di forte instabilità. Se lo Stato riordinasse definitivamente il settore dovrebbe rinunciare alla possibilità di fare cassa con i giochi”.

Maurizio Ughi, AD di Obiettivo 2016, non nasconde il profondo disappunto per le norme della Stabilità che dovrebbero gettare le basi per il riordino del settore: “Le istituzioni, ogni volta che devono fare un annuncio sulla situazione del settore, fanno un’analisi perfetta di quali siano i problemi. Poi però non trovano le soluzioni adeguate” commenta a Agimeg. “Io credo che ormai il problema della doppia rete lo Stato non lo voglia risolvere, perché dalla confusione riesce a fare cassa”. E in particolare sull’adesione che avrà la sanatoria non dà anticipazioni: “Difficile dirlo. Ma bisogna considerare che gli operatori paralleli vanno al traino delle battaglie condotte da un bookmaker in particolare – Stanley, NdR – che è l’unico che finora si è dimostrato in grado di portare avanti un simile contenzioso. Anche qualora tutti gli altri sanassero, se l’ideatore del contenzioso non lo fa, nasceranno altri bookmaker paralleli sulla stessa scia”:

E Stanley ha già annunciato che non parteciperà alla sanatoria, visto che ritiene di non avere alcuna situazione irregolare da sanare: “da quello che capisco dei ragionamenti che ha fatto Stanley, parteciperà alla gara ma non alla sanatoria. Le possibilità a questo punto sono due: o lo ammetto o non lo ammettono alla gara. Nel primo caso, saranno gli altri bookmaker ex-paralleli a impugnare il bando, visto che loro hanno dovuto aderire alla sanatoria. Nel secondo sarà Stanley a farlo, e può darsi che nel tempo ottenga una vittoria a livello comunitario”.

Ughi lancia quindi la proposta di un accordo, non solo con gli operatori paralleli discriminati, ma anche con i concessionari che hanno subito una concorrenza irregolare che lo Stato non è riuscito a eliminare. L'obiettivo è che "chi vanta dei diritti lesi rinuncerà a farli valere, e da quel punto si potrà partire con il piede giusto. Non ci sono altre soluzioni" dice a Agimeg. "Lo Stato è stato condannato più volte dalla CGE a rimuovere i provvedimenti discriminatori. Nelle gare successive lo ha fatto, ma probabilmente non è riuscito a rimuovere i disagi in precedenza creati. Adesso si accinge a dare vita al codice dei giochi su queste basi, ma per avere una base di partenza solida, si deve rimuovere tutto quello che di non solido si è creato finora".

I problemi sono due. Da un lato i costi: "Questi accordi nel futuro genereranno cassa, ma nell'immediato provocheranno un esborso. Non si tratta certo di grosse cifre,  i concessionari saranno favorevolissimi a trovare un punto di incontro". Dall'altro, "Lo Stato deve fare un atto di umiltà e ammettere i propri errori". Secondo Ughi, gli operatori, regolari e non, sono i primi a auspicare una simile soluzione: "Per le aziende è meglio un cattivo accordo, una via di mezzo o anche meno, che non l'incertezza perenne". E non c'è un problema di tempi: "La gara è di diritto subordinata all'accordo con gli enti locali che deve essere siglato entro il 30 aprile. Per inciso, occorre vedere se le istituzioni saranno in grado di rispettare questo termine, altrimenti sarà necessaria una proroga tecnica. In ogni caso, lo Stato può contemporaneamente portare avanti le trattative con gli operatori. Oltretutto si tratta di poche decine di soggetti, non sono le migliaia  di Comuni con cui deve discutere delle distanze minime. E' sicuramente una trattativa più facile".

Ughi respinge infine l'idea che la soluzione che prospetta sia molto simile a quella che da tempo suggerisce la StanleyBet: "Io resto dell'idea che serva la concessione di Stato, visto il timore che circonda i prodotti di gioco, è utile che vengano commercializzati sotto la garanzia dello Stato". Ma poi aggiunge: "bisogna partire dall'analisi di quello che è successo negli ultimi anni, e dalla situazione che si è determinata. Ovvero un sistema che non garantisce regole uguali per tutti. L'unica soluzione a mio avviso è l'accordo transattivo".

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Legge di stabilità, via libera del Senato: nessuna modifica alle norme sui giochi

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Legge di stabilità, via libera del Senato: nessuna modifica alle norme sui giochi

22/12/2015 | 17:23

Legge di stabilità, via libera del Senato: nessuna modifica alle norme sui giochi

ROMA –  Via libera del Senato alla fiducia sulla legge di Stabilità. I voti favorevoli sono stati 162, i no 125. L’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato la fiducia sul testo della manovra, identico a quello licenziato la scorsa settimana dalla Camera, che conteneva alcune modifiche relative alle norme sui giochi.

LE NORME SUI GIOCHI

AUMENTO PREU SU SLOT E VLT – La legge di stabilità 2016 prevede un aumento del prelievo sulle VLT al 5,5% e sulle slot al 17,5%, con la percentuale destinata alle vincite (pay-out) fissata in misura non inferiore al 70%.

TASSA DA 500 MILIONI ABROGATA –  La tassa da 500 milioni prevista dalla manovra dello scorso anno è stata abrogata; per il 2015, la quota in capo a ciascun concessionario si dividerà in maniera proporzionale al compenso effettivamente trattenuto dai singoli operatori della filiera (concessionari, gestori ed esercenti), come stabilito sulla base dei relativi accordi contrattuali.

APPARECCHI SCOLLEGATI E TOTEM – Inasprite le sanzioni per chi gestisce slot non collegate al totalizzatore di Sogei e “totem” telematici. Nel primo caso, i titolari degli esercizi in cui sono installati gli apparecchi non regolari – e i proprietari di questi ultimi – saranno multati con una sanzione di 20mila euro. Analoga stangata per chi possiede e per chi ospita nel proprio locale i “totem” telematici, apparecchiature che consentono il collegamento con siti web non autorizzati e premiano i giocatori con il meccanismo dei giochi promozionali (senza premi in denaro), aggirando così le norme in vigore per le slot autorizzate: la sanzione sale fino a 100mila euro per il titolare della piattaforma web.

SANATORIA CTD – Le agenzie di scommesse collegate ai bookmaker esteri che non hanno aderito alla sanatoria prevista dalla manovra 2014 hanno un’altra possibilità per regolarizzare la propria posizione, versando una tantum di 10mila euro e l’imposta unica pregressa. Con questa norma, si prevede di agire sugli operatori senza licenza che abbiano una “stabile organizzazione” nel nostro Paese, tramite gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate: i centri pagheranno – oltre all’imposta unica anche per l’attività pregressa accertata e le relative sanzioni – anche un extraprelievo. E’ previsto un intervento degli “intermediari finanziari” – dunque banche e istituti di credito – sui versamenti dei centri verso gli operatori esteri: dove è verificata la “stabile organizzazione” verrà applicata una “ritenuta d’acconto pari al 25 per cento” sugli importi “generalmente pagati con carte di credito e bonifici internazionali” dai gestori dei punti alle società estere. Le attività svolte dai gestori potranno "essere desunte dai dati, dalle notizie e dalle informazioni comunicate dalla Guardia di finanza".

GARA SCOMMESSE – Con una gara da svolgere dal 1° maggio, saranno assegnate le concessioni – della durata di nove anni – di 10 mila agenzie di scommesse (con base d’asta non inferiore a 32 mila euro) e di 5 mila corner (con base d’asta di 18mila euro), di cui solo mille potranno essere installati “in bar ed esercizi similari” che hanno come attività principale “la somministrazione di alimenti e bevande”. Per evitare interruzioni della raccolta, è prevista la proroga degli attuali concessionari di scommesse e Bingo fino alla firma delle nuove convenzioni siglate dopo il termine delle procedure di gara.  

(Nota: la proroga è prevista ove l’attuale concessionario faccia domanda di partecipazione al nuovo bando)

GARA BINGO E GIOCO ONLINE – Nel 2016 l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli effettuerà una gara per l’attribuzione di 210 concessioni per il bingo con una soglia minima da 350 mila euro, per un totale una tantum di 73,5 milioni. La legge di stabilità prevede anche che "la gara per il gioco online sia bandita per l’attribuzione di 120 concessioni" con base d’asta pari a 200 mila euro. Il Governo prevede di incassare 24 milioni una tantum.

ACCORDO CON ENTI LOCALI – Per risolvere il conflitto normativo tra Stato ed enti locali, la legge di stabilità prevede che, entro il 30 aprile 2016, in sede di Conferenza unificata, siano “definite le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e prevenire il rischio di accesso dei minori di età”. Gli accordi nella Conferenza unificata “sono recepiti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentite le Commissioni parlamentari competenti”.

PUBBLICITA’ – Stretta sulla pubblicità dei giochi, che sarà effettuata “tenendo conto dei principi previsti dalla raccomandazione della Commissione Europea del 14 luglio 2014”, i cui criteri per l’attuazione dovranno essere individuati entro 4 mesi con decreto del MEF da adottare, di concerto con il Ministro della salute, sentita l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. E’ vietata la pubblicità “nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste” dalle 7 alle 22, ad esclusione dei “media specializzati individuati con decreto del MEF, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico” e “le lotterie nazionali ad estrazione differita”, oltre alle “forme di comunicazione indiretta derivanti dalle sponsorizzazioni nei settori della cultura, della ricerca, dello sport, nonché nei settori della sanità e dell’assistenza”. Le violazioni – da 100mila a 500mila euro – saranno “irrogate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni” nei confronti del “soggetto che commissiona la pubblicità, al soggetto che la effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale essa è diffusa”.

SANZIONI DEL DL ABRUZZO – Le sanzioni previste dal decreto Abruzzo saranno applicate "esclusivamente ai concorsi a premio per i quali è stata accertata la coincidenza con attività di gioco riservate allo Stato o l’elusione del monopolio statale". Tali norme "si applicano anche alle sanzioni già irrogate, ma non definitive al momento dell’entrata in vigore della presente legge, in quanto non impugnate o ancora suscettibili di impugnativa".

CAMPAGNE SU GIOCO PATOLOGICO – Il Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, anche attraverso l’utilizzo dei propri siti web, predisporrà "campagne di informazione e sensibilizzazione sui fattori di rischio connessi al gioco d’azzardo, al fine di aumentare la consapevolezza sui fenomeni di dipendenza correlati, nonché sui rischi che ne derivano per la salute, fornendo informazioni sui servizi predisposti dalle strutture pubbliche e del terzo settore per affrontare il problema della dipendenza da gioco d’azzardo".

RIDUZIONE E SOSTITUZIONE APPARECCHI – La legge di stabilità prevede una progressiva riduzione del 30% delle slot nei prossimi anni. Il processo tecnologico di trasformazione dalle attuali slot alle cosiddette AWP 3 "da remoto si potrebbe realizzare nell’arco di due anni, a partire dal gennaio 2017, per concludersi nel 2019. "Al fine di semplificare il processo di certificazione dei sistemi del gioco", le modalità di certificazione di slot e VLT saranno uniformate.

TASSAZIONE SUL MARGINE – Dal 1° gennaio 2016, sulle scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, si applicherà la tassazione sul margine (la differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte): in particolare, l’imposta unica sarà fissata al 18% nei punti fisici e al 22% per l’online. Si allinea al 20% la tassazione sul margine per poker a torneo, skill games e bingo online, che finora erano tassati al 3% della raccolta. A partire dal 2017, anche per il bingo a distanza la tassazione sul margine sarà allineata al 20%.

FONDI A DISABILI E DIPENDENZE – Le maggiori entrate derivanti dalle norme sui giochi serviranno a finanziare un fondo da 70 milioni di euro per l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali”. Inoltre, per “garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico (GAP), sarà un fondo da “50 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016” che si aggiunge ai 50 milioni di euro già assegnati dalla manovra dello scorso anno.

CESSIONE RETE – Abrogata infine la norma che prevede la cessione gratuita della rete di gestione e raccolta del gioco all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, al termine del periodo di concessione. Tale norma – che era stata introdotta per evitare una “carenza” di servizio di raccolta e di “presidio” di ordine pubblico e sicurezza – avrebbe potuto costituire un ostacolo alla partecipazione alle prossime gare per le scommesse, bingo e gioco a distanza. MSC/Agipro   

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Legge di Stabilita: emendamenti sui giochi in Commissione Bilancio

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Legge di Stabilita: emendamenti sui giochi in Commissione Bilancio

Di seguito una rassegna sugli emendamenti presentati in Commissione Bilancio della Camera, non ancora approvati.

 

AGIPRONEWS – LEGGE DI STABILITA': EMENDAMENTI SUI GIOCHI IN COMMISSIONE BILANCIO CAMERA

ROMA – Sono poco più di 60 gli emendamenti sui giochi presentati alla Commissione Bilancio della Camera che Agipronews ha potuto visionare che hanno superato il vaglio dell’ammissibilità di questa mattina. Una quindicina di proposte non ha superato l’esame per problemi di copertura, poche le modifiche bocciate per estraneità di materia: si tratta degli emendamenti Giorgetti 48.4, Pagano 48.13 e Massa 48.63, di quelli Giorgetti 48.5, Pagano 48.11 e Massa 48.62 che elevano la misura dell’aggio dovuto ai rivenditori di tabacchi lavorati e dell’emendamento Braga 48.30, limitatamente al primo periodo, volto a concedere al Comune di Campione d’Italia a decorrere dal 2016 un contributo finalizzato a compensare eventuali minori proventi derivanti dal gioco. 

PRELIEVO SLOT E VLT – Diversi gli emendamenti che chiedono di innalzare il prelievo erariale sulle slot: Rampelli (Fratelli d’Italia) propone una percentuale compresa tra il 17% e il 20%, Formisano (Gruppo Misto) il 20% e, per compensare le eventuali perdite, il maggior gettito per lo Stato è ottenuto "attraverso la decurtazione per due terzi dei profitti per i gestori e per un terzo del montepremi". Gigli, Sammarco e Valiante chiedono invece di intervenire sul payout (non inferiore al 72% e non superiore al 78%). Formisano propone, inoltre, di innalzare il prelievo sulle VLT al 10%, Paglia scende al 7% e Rampelli propone il 6 o il 7%. Di Maio (M5S) chiede di incrementare il prelievo su slot e VLT di un punto percentuale al fine di assicurare entrate non inferiori a 400 milioni di euro per il 2016. Gli emendamenti Abrignani 48.26 e 48.27 propongono di aumentare il prelievo erariale delle slot (al 17% o al 16,3%) e di fissare il payout al 72% e di innalzare la tassa sulle vincite al 7%; inoltre, per assicurare maggiori entrate" chiedono di disciplinare "il processo di evoluzione tecnologica delle slot per la loro integrale sostituzione, senza incrementare il numero degli apparecchi complessivamente installati" con apparecchi che consentano esclusivamente il gioco da remoto, con un costo di un euro a partita, un premio massimo di 100 euro a partita, una percentuale di restituzione in vincite non inferiore al 70%". Inoltre i concessionari potranno installare tali apparecchi in concessione novennale corrispondendo un costo di 2.500 euro ad apparecchio in tre rate annuali.

CONTRIBUTI AI COMUNI – Il deputati Pagano (Ap) chiede di redistribuire ai Comuni, "in misura proporzionale al numero di punti di raccolta di gioco presenti sul territorio", 100 milioni di euro all’anno derivanti all’aumento del prelievo sulle slot e sulle VLT; Massa innalza il contributo ai Comuni fino a 250 milioni, mentre Giorgetti di redistribuire una quota pari all’1% del preu su slot e VLT.

DIVIETO DI PUBBLICITA’E DISTANZIOMETRO – Alcune proposte di modifica chiedono di introdurre il divieto di pubblicità dei giochi: si tratta degli emendamenti Rizzetto, Formisano, Matero, Zaccagnini e Basso che propongono il divieto di "qualsiasi forma di propaganda pubblicitaria di giochi con vincite in denaro, offerti in reti di raccolta sia fisiche che online". I proventi delle sanzioni – variabili da un minimo di 50mila euro a un massimo di 500mila – potranno essere usati per la cura e la prevenzione del gioco patologico. Mantero chiede anche l’introduzione del distanziometro di 500 metri per le sale da gioco.

GARA SCOMMESSE: Formisano propone di abbassare a 5.000 il numero delle agenzie scommesse, a 2.000 i corner e un massimo di 500 bar e tabacchi. Guidesi e L’Abbate vogliono innalzare a 35mila euro la base d’asta per i punti scommesse. Guidesi chiede anche di destinare, per ciascun punto vendita di scommesse, 3.000 euro di premi al traguardo delle corse ippiche. D’Alessandro, Sammarco e Romano chiedono di "predisporre uno schema di contratto tipo recante le clausole minime dei contratti di commercializzazione di servizi di gioco”. Saltamartini propone di dimezzare la rete di accettazione delle scommesse: in particolare chiede di «sostituire le parole "tutte le concessioni" con "un numero di concessioni pari alla metà delle concessioni in scadenza”».

SANATORIA CTD – Formisano, Rampelli e Paglia, inoltre, propongono di sopprimere la sanatoria per i bookmaker esteri non autorizzati prevista dalla manovra. 

STABILE ORGANIZZAZIONE – I deputati Misiani e Mantero chiedono di sopprimere le misure che riguardano l’accertamento di una stabile organizzazione dei soggetti esteri in Italia e l’eventuale ritenuta del 25% sugli importi delle transazioni. Formisano propone di abbassare a 200mila euro invece che 500mila euro la soglia dei flussi finanziari nell’arco di sei mesi e di innalzare la ritenuta al 40%. 

PARERE DELLE COMMISSIONI – Basso chiede che venga ascoltato anche il parere delle Commissioni parlamentari sulle modalità tecniche dei giochi che, secondo la legge di stabilità, sono stabilite con decreto del MEF su proposta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e che, a decorrere dal 1° ottobre 2016, "tutti i pagamenti negli esercizi e nei centri scommesse autorizzati dovranno essere effettuati in forma elettronica”. 

GARA BINGO – Dellai vuole innalzare a 240 il numero delle concessioni per il bingo messe a gara, fissando al 10% il limite massimo delle concessioni alle quali può concorrere lo stesso soggetto. Formisano chiede di abbassare a 6 anni la durata delle concessioni. 

GIOCO ONLINE – Piccone propone di portare al 20% il prelievo erariale sul gioco online. IPPICA – Faenzi propone due emendamenti per assegnare un contributo di 30 milioni di euro all’ippica per il triennio 2016-2018, in attesa della riorganizzazione del settore. 

IPPICA – Diverse le proposte di modifica che vorrebbero incrementare le risorse all’ippica. L’emendamento Lattuca sul «riassetto delle modalità di finanziamento e gestione delle attività di sviluppo e promozione del settore ippico nazionale» prevede l’istituzione della Lega ippica Italiana, oltre ad alcune «disposizioni per il riordino della disciplina sulle scommesse ippiche a totalizzatore ed a quota fissa», prevedendo «una percentuale della raccolta totale destinata al pagamento delle vincite non inferiore al 74 per cento, la stabilità degli attuali livelli di gettito da destinarsi al finanziamento della filiera ippica, nonché le modalità di riduzione delle aliquote destinate all’erario a fronte di un eventuale aumento della raccolta delle suddette scommesse». Con un altro emendamento, Lattuca propone che «le risorse destinate alle spese connesse alla gestione, alla vigilanza e al controllo del settore ippico, nonché quelle destinate agli interventi relativi allo sviluppo dei medesimo settore» siano incrementate, per il 2016, «di un importo pari ai crediti vantati dallo stesso Mipaaf derivanti dalla gestione dell’ex-ASSI e dai crediti maturati nella gestione corrente, valutati in 10 milioni di euro. Le somme eventualmente incassate oltre l’esercizio 2016 saranno pagate agli aventi diritto nell’anno d’incasso». L’Abbate, con due emendamenti, chiede che le spese per gli interventi relativi allo sviluppo del settore ippico siano incrementate di una cifra compresa tra i 9 e i 15 milioni di euro. 

PRELIEVO SU VINCITE VLT – I deputati Patriarca, Venittelli, Romanini chiedono di applicare un prelievo del 3% sulle vincite delle VLT, «operato all’atto del pagamento delle somme a credito del giocatore e versato dal concessionario unitamente al primo versamento utile della quota della raccolta del gioco dovuta all’erario».

APERTURA CASINO’ – L’emendamento Fontana chiede l’apertura del Casinò nei comuni di San Pellegrino Terme in Provincia di Bergamo e Taormina in Provincia di Messina. 

SPOT SU GIOCO PATOLOGICO – L’emendamento Binetti chiede che un massimo di «un milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, sia destinata a progetti sperimentali nel campo del recupero delle dipendenze in particolare delle dipendenze «sine materia», compresa la ludopatia, nonché all’adozione di una campagna di comunicazione pubblica televisiva volta a sensibilizzare i cittadini sui problemi derivanti dal gioco patologico, prevedendo altresì che la trasmissione dei relativi spot sia effettuata immediatamente dopo quella degli spot del gioco online».

COPERTURE FINANZIARE DA AUMENTO PREU – L’emendamento Pelillo chiede di stabilire «l’opportuno aumento della misura del prelievo erariale unico» sulle VLT per finanziare il costo di «ogni terminale POS acquistato nel 2016 da parte di tutti i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi».

ADDIZIONALE APPARECCHI 2015 – Due emendamenti di Librandi e Palese riguardano la tassa da 500 milioni per i concessionari slot contenuta nella legge di stabilità dello scorso anno: i due parlamentari propongono che «la ripartizione da parte dei concessionari delle somme residue disponibili per aggi e compensi» avvenga «in misura proporzionale alle competenze dovute agli operatori, in forza dei contratti al momento di entrata in vigore della legge». Inoltre «i concessionari hanno diritto di rivalsa sui soggetti con essi contrattualizzati per le somme eventualmente anticipate antecedentemente all’avvenuta rideterminazione».

CONTRASTO AL GIOCO PATOLOGICO – La Binetti (PI) propone di riassegnare il finanziamento previsto dalla manovra 2014 per l’adozione di un software che consenta al giocatore di monitorare il proprio comportamento (un milione di euro per gli anni 2015, 2016 e 2017) a «progetti sperimentali nel campo del recupero delle dipendenze», tra cui il gioco patologico.

LOTTERIA DELLO SCONTRINO – Con tre emendamenti, Speranza, Pollastrini e Fassina (PD) chiedono l’introduzione della lotteria dello scontrino, per disciplinare «giochi di sorte con premi in denaro legati al consumo, senza pagamento di alcuna posta di gioco».

RIDUZIONE IRAP – Mantero (M5S) propone che, «a decorrere dal 2016, l’aliquota IRAP sia ridotta al 3,50% per gli esercizi commerciali che provvedono volontariamente, entro il 31 dicembre dell’anno precedente quello a cui si riferisce l’agevolazione, alla completa disinstallazione» di slot, VLT e sparapupazzi.

CANONE SPECIALE – Con tre emendamenti, Giorgetti (FI), Pagano (AP) e Massa (PD) propongono che il canone di abbonamento speciale non sia «dovuto per la detenzione di apparecchi utilizzati esclusivamente come videoterminali per l’esercizio della raccolta del gioco pubblico con vincite in denaro, in forza di concessione rilasciata dall’amministrazione pubblica».

STOP A CONTRATTI PUBBLICITA’ IN RAI – Per «tutelare i minori e di arginare il fenomeno della dipendenza da gioco patologico è fatto divieto dal 1° gennaio 2016 alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo RAI Spa di sottoscrivere contratti pubblicitari con i concessionari del gioco»: è la proposta di Paglia e Bordo (SEL). MSC/Agipro

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