Circolare: 2005015 – 2015.04.20 – SANATORIA CTD – AGGIORNAMENTO ELENCO
Nell'Area Riservata del sito www.assoagisco.it, sezione Politiche e Comunicazioni, è stata pubblicata la circolare:
- 2005015 – 2015.04.20 – SANATORIA CTD – AGGIORNAMENTO ELENCO
Nell'Area Riservata del sito www.assoagisco.it, sezione Politiche e Comunicazioni, è stata pubblicata la circolare:
Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Condono agenzie estere, no a riapertura dei termini"
ROMA – “Non è in programma alcuna riapertura dei termini per il condono fiscale delle agenzie di scommesse: abbiamo appena concluso la procedura, sarebbe un’operazione controproducente”. Lo ha detto ad Agipronews il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta a margine dell’incontro organizzato da Obiettivo 2016 a Roma, smentendo così ogni ipotesi di una nuova sanatoria. La regolarizzazione delle agenzie estere senza concessione ha portato all’emersione di circa 2400 punti vendita, con un incasso iniziale di 24 milioni di euro per lo Stato cui occorrerà aggiungere le tasse arretrate dovute dalle agenzie collegate agli operatori esteri Goldbet, Sks365 e Betaland. NT/Agipro
«Vogliamo arrivare al 2016 con una scommessa uguale per tutti e a una rete unica con regole certe». Così Maurizio Ughi ha aperto il forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma.
«Finora la legge di stabilità e la Corte di Giustizia europea hanno confermato che lo sdoppiamento della rete è finito – ha proseguito Ughi – Però si tratta di piccoli passi: ci auguriamo invece che la legge delega sia un atto risolutorio e definitivo». Un pensiero condiviso da Massimo Passamonti, presidente di Confindustria-Sistema Gioco Italia, il quale chiede: «regole-guida per il mercato: il gioco non può essere basato esclusivamente sul principio della tutela delle entrate erariali, ma si deve considerare anche la tutela della salute pubblica». Fino ad oggi, ha aggiunto Emilio Iaia, presidente di Giochi e Società: «è esistita una rete legale e una 'diversamente legale', ma adesso ci aspettiamo certezza, chiarezza e coerenza, ed è per questo che abbiamo concesso agli operatori non autorizzati la possibilità di regolarizzarsi». Per il futuro, secondo Iaia, «sarà necessario il confronto tra tutti e le linee guida dovranno essere chiare, soprattutto dal punto di vista economico, in modo da determinare l’accesso al mercato». Un mercato che, ha proseguito Ludovico Calvi, head of betting Lottomatica: «ha diversi punti di forza, ma anche di debolezza. Nell’immediato futuro bisognerà lavorare sulla qualità dell’offerta ma anche sulla tutela sociale, che è altrettanto importante. Bisognerà anche alleggerire la burocrazia, ridurre la presenza sul territorio puntando su servizi di qualità e sull’attenzione al giocatore. Sarà importante – ha concluso Calvi – allineare le norme regionali e comunali sul gioco a quelle nazionali e inasprire i controlli sulla rete parallela. Finora abbiamo perso troppo tempo: dobbiamo lavorare insieme per lo sviluppo della rete unica nel prossimo decennio».
Al momento, ha sottolineato il presidente di Snai Giorgio Sandi: «C’è disparità anche all’interno del mercato: chi offre prodotti in esclusiva, come gratta e vinci e scommesse, non dovrebbe anche operare con altri prodotti di mercato. Questa situazione mette in condizioni svantaggiose gli altri operatori». Secondo Sandi, gli operatori autorizzati «hanno competenze eccellenti, ma sono limitati dai problemi che via via incontrano in un mercato difficile. Bisogna puntare ad essere forti come operatori e come aziende perché esistono tante possibilità di lavoro, di indotto, e opportunità anche per i giovani che oggi progettano software per le aziende internazionali.
Non bisogna, dunque, solo disciplinare, ma anche sviluppare le indubbie e ampie capacità progettuali. Se lo Stato _ ha concluso Sandi _ avrà voglia di riconoscerci come suo braccio e non come controparte daremo una grande mano a contrastare l’illegalità».
Il Governo ha «lavorato sodo sul decreto giochi della delega fiscale, e siamo praticamente pronti: credo che in un paio di settimane sarà presentato al Consiglio dei Ministri, insieme agli altri decreti», ha chiarito il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, che ha sottolineato l'esigenza di «trovare un punto di equilibrio tra la tutela della salute pubblica, la lotta all’illegale, che si combatte rafforzando il settore legale, e il mercato». Per quanto riguarda gli apparecchi da gioco, questi «sono distribuiti in maniera irrazionale sul territorio: dobbiamo mettere ordine per salvare il mercato, per questo stiamo lavorando a un testo unico. Rispetto a quanto previsto dal decreto Balduzzi sui cosiddetti luoghi sensibili, è chiaro che il tema delle distanze minime deve essere riaffrontato non pensando solo a bar e tabacchi, ma guardando a tutta la distribuzione territoriale che deve diventare controllata ed equilibrata». Un risultato che però «si ottiene con il dialogo: dobbiamo decidere insieme la strada da percorrere, perché se il Governo è disposto a dialogare e la risposta è un ricorso al Tar, non andiamo da nessuna parte». lp/AGIMEG
Fronte comune nella lotta all'illegalità e confronto costruttivo per fare in modo che la delega fiscale possa mettere ordine definitivamente sull'industria del settore giochi.
Parte da due colonne il dibattito tra concessionari italiani e il sottosegretario all’Economia con delega ai Giochi, Pierpaolo Baretta, in occasione del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Credo i successi ottenuti e le novità normative non bastino, sono tanti piccoli passi, ma non sono il passo conclusivo”, ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, aprendo il Forum. Il riferimento è ai successi riportati di fronte ai giudici – la sentenza della Corte di Giustizia di gennaio e quella del Tar Lazio di alcuni giorni fa che l’ha in sostanza trasposta – e alle novità politiche – la sanatoria dei centri, l’imminente decreto delegato sui giochi e la gara del 2016. “Ci sono troppe differenze tra i due mercati, quello legale e quello irregolare. Noi siamo ingessati, loro invece possono contare sulla flessibilità. Vogliamo una rete unica – riporta Agimeg – dove si combatta tutti a armi pari, e non la prosecuzione dello stato attuale in cui noi concessionari combattiamo con una mano dietro la schiena”. Rassicurazioni arrivano da Baretta.
“Siamo vicini all’alba, abbiamo lavorato sodo, e credo che in un paio di settimane presenteremo il decreto delegato sui giochi, insieme alle altre parti della delega. Seguiranno due mesi di discussioni in Parlamento, il dibattito sarà particolarmente acceso. Adesso la lotta all’illegalità è ancora più efficace. Ma non ci accontentiamo, nel decreto ci sono una serie di interventi che rafforzano questa attività. Vogliamo affermare il principio che tutti coloro che utilizzano forme di gioco devono avere una licenza di gioco, per poter rafforzare i controlli". Anche Ludovico Calvi, a capo della divisione scommesse di Gtech ha chiesto un inasprimento dei controlli sulla rete parallela, e ha auspicato “la creazione di una rete unica nei prossimi 10 anni". E poi ha aggiunto. “La burocrazia deve essere più snella, per garantire processi più agili per il lancio di nuovi prodotti e per differenziare i palinsesti”. Gli fa eco il presidente di Snai Giorgio Sandi. “Ora – ha aggiunti – c’è bisogno di un nuovo quadro di regole che permetta a tutti gli operatori di avere le stesse opportunità, stessi oneri fiscali e stessi palinsesti. Dobbiamo tenere in piedi un sistema che soddisfa il desiderio di gioco dei cittadini e che li tuteli". Tra i nuovi operatori c'era Goldbet, che tramite il direttore generale Paola Bausano ha fatto sapere che “Goldbet ha accettato la sfida proposta dalla Legge di Stabilità con grandi sforzi e grandi investimenti. Posso dire che le novità che potrebbero essere introdotte dalla Delega Fiscale sono fondamentali per la tenuta di chi opera in Italia legalmente. Dal ’96 infatti la situazione è molto cambiata. E’ fondamentale passare ad una tassazione sul margine perché sono cambiati anche i giocatori". lp/AGIMEG
Forum – Futuro della rete dei giochi, Bausano (Goldbet): "Sanatoria grande opportunità, tassazione sul margine imprescindibile"
ROMA – "La tassazione sul margine è un must". Lo ha detto Paola Bausano, managing director di Goldbet durante il dibattito in corso al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. Goldbet è uno degli operatori non autorizzati che ha deciso di aderire alla sanatoria prevista dalla legge di stabilità. "Come boomaker esteri non autorizzati eravamo facilitati dall’offerta più ampia e dall’allibramento più competitivo. – ha ammesso la Bausano – La sanatoria è stata un’opportunità e la tassazione sul margine prevista nella bozza della delega fiscale è un punto imprescindibile, perché tiene alta l’aggressività del bookmaker". "Il problema oggi – ha aggiunto – non sono solo gli introiti assottigliati, ma il cambiamento del cliente. Adesso lo scommettitore è fortemente spostato sul live betting, è più smaliziato, non punta più su tante partite tutte insieme. Con la modalità live, però, il margine degli operatori è sotto il 10%. È per questo – ha concluso – che non è più possibile per i bookmaker pagare con l’imposta unica sul giocato". LL/Agipro
Forum Obiettivo 2016, Bausano (Goldbet) "Fondamentale il passaggio alla tassazione sul margine"
“Goldbet ha accettato la sfida proposta dalla Legge di Stabilità con grandi sforzi e grandi investimenti. Posso dire che le novità che potrebbero essere introdotte dalla Delega Fiscale sono fondamentali per la tenuta di chi opera in Italia legalmente. Dal ’96 infatti la situazione è molto cambiata. E’ fondamentale passare ad una tassazione sul margine perché sono cambiati anche i giocatori. Una volta il cliente classico puntava sulla martingala e garantiva anche un 30% di margine, ora la scommessa è molto più concentrata sul live e su altre tipologie di gioco che ci consentono di avere margini di guadagno molto più bassi. L’imposta unica sul giocato non è più applicabile”. E’ quanto dichiarato da Paola Bausano, managing director di Goldbet. cz/AGIMEG
Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Necessario dialogo per mettere ordine e salvare il mercato"
ROMA – "Gli apparecchi da gioco sono distribuiti in maniera irrazionale sul territorio: dobbiamo mettere ordine per salvare il mercato, per questo stiamo lavorando a un testo unico. Rispetto a quanto previsto dal decreto Balduzzi sui cosiddetti luoghi sensibili, è chiaro che il tema delle distanze mimime deve essere riaffrontato non pensando solo a bar e tabacchi, ma guardando a tutta la distribuzione territoriale che deve diventare controllata ed equilibrata". Lo ha chiarito il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta partecipando al dibattito in corso al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Questo risultato, però, – ha aggiunto Baretta – si ottiene con il dialogo: dobbiamo decidere insieme la strada da percorrere, perché se il Governo è disposto a dialogare e la risposta è un ricorso al Tar, non andiamo da nessuna parte". MSC/Agipro
Forum – Futuro della rete dei giochi, Ginestra (Agisco): "Agenzie autorizzate in crisi e senza certezze"
ROMA – "Bisogna arrivarci al 2016… In questo momento diverse agenzie stanno chiudendo per effetto di un sistema di regole che cambia continuamente e non offre certezze agli operatori legali, mentre le agenzie senza licenza hanno avuto la possibilità di sanarsi e altri continuano a operare indisturbati". Lo ha sottolineato Francesco Ginestra, presidente di Agisco, nel corso del dibattito che si sta svolgendo al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Bisogna anche fare autocritica – ha aggiunto Ginestra – E’ chiaro che nelle agenzie ci deve essere qualcuno che vigila sull’ingresso dei minori e personale specializzato che segua corsi di formazione, per rendere il giocatore consapevole". MSC/Agipro
Forum – Futuro della rete dei giochi, Ughi (Obiettivo 2016): "Regole snelle e operative per le scommesse"
ROMA – "Servono regole snelle e operative per il settore delle scommesse. È essenziale che sul territorio non ci sia scadenza delle concessioni e l’obbligo di apertura predefinito per tutti i centri. Il gestore deve poter rinunciare all’attività senza oneri". Lo ha evidenziato Maurizio Ughi nel corso del dibattito che si sta svolgendo al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Auspichiamo – ha aggiunto Ughi – la concessione perpetua, con verifica sui requisiti anno dopo anno". LL/Agipro
"Ammetto che la tassa su 500 milioni delle slot ha un limite, non ha chiarito che parte dovranno pagare i concessionari, e che parte la filiera. Se ci fosse un'intesa, già dalla seconda trance di pagamento – quella di 300 milioni, che scatterà a obiettivo – si potrebbe partire con quella ripartizione". Lo ha detto Pierpaolo Baretta, sottosegretario all'Economia con delega ai giochi, intervenendo al Forum sul Futuro dei Giochi, organizzato da Obiettivo 2016. gr/AGIMEG
Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Riserva statale è fondamentale, evitare disordine dell'offerta sul territorio"
ROMA – "Bisogna ribadire con chiarezza che la riserva statale nel settore dei giochi è fondamentale: dobbiamo evitare il disordine nella distribuzione dell’offerta sul territorio". Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Lo Stato ha ben chiaro che si sta assumendo un rischio finanziario, – ha aggiunto Baretta ma è necessario trovare un punto di equilibrio tra la tutela della salute pubblica, la lotta all’illegale, che si combatte rafforzando il settore legale, e il mercato". MSC/Agipro
Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Decreto giochi pronto, in Cdm entro due settimane"
ROMA – "Abbiamo lavorato sodo sul decreto giochi della delega fiscale, e siamo praticamente pronti: credo che in un paio di settimane sarà presentato al Consiglio dei Ministri, insieme agli altri decreti". Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Poi ci saranno due mesi di discussione parlamentare per chiarire alcuni punti", ha aggiunto Baretta. MSC/Agipro
Forum – Futuro della rete dei giochi, Sandi (Snai): "Delega fiscale occasione per avere regole chiare e offrire nuove possibilità al settore"
ROMA – "Oggi, come quando le scommesse diventarono legali, lo Stato torna a essere consapevole della realtà e si preoccupa di creare condizioni uniche per chi vuole scommettere. La delega fiscale è uno spunto per dare regole chiare: servirà lo stesso quadro per tutti gli operatori per quanto riguarda la pressione fiscale, i palinsesti e il numero di terminali". Lo ha detto Giorgio Sandi, amministratore delegato di Snai spa, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. Al momento, ha aggiunto Sandi, "c’è disparità anche all’interno del mercato: chi offre prodotti in esclusiva, come gratta e vinci e scommesse, non dovrebbe anche operare con altri prodotti di mercato. Questa situazione mette in condizioni svantaggiose gli altri operatori". In merito, inoltre, alla misura che prevede una tassazione sul margine e che dovrebbe essere prevista dal decreto attuativo della delega fiscale, Sandi ha aggiunto: "Va bene, ma serve anche una misura che renda produttiva l’attività di gioco". "Gli operatori autorizzati – ha concluso – hanno competenze eccellenti, ma sono limitati per i ’buchi’ che hanno, per i problemi che incontrano in un mercato difficile. Bisogna puntare ad essere forti come operatori e come aziende perché esistono tante possibilità di lavoro, di indotto, e opportunità anche per i giovani che oggi scrivono software per le aziende internazionali. Non bisogna, dunque, solo disciplinare, ma anche sviluppare capacità più ampie. Se lo Stato avrà voglia di riconoscerci come suo braccio e non come controparte daremo una grande mano a contrastare l’illegalità". LL/Agipro
“Negli anni ’90 lo Stato ha mostrato grande coraggio sapendo che il gioco era nell’ombra e c’era bisogno di disciplina, messa in atto attraverso punti vendita legali. Lo Stato ci ha dato fiducia ed ora ne chiediamo altra attraverso la Delega Fiscale. Alla politica in questo momento chiediamo che venga riconosciuto il ruolo dei concessionari che lavorano onestamente e che ci aiutino a contrastare il fenomeno del gioco illegale. Non siamo una controparte ma siamo i collaboratori dello Stato che ci deve mettere nelle condizioni ideali per poter operare negli interessi dei cittadini”. E’ quanto dichiarato dal presidente di Snai Giorgio Sandi, in occasione del forum sul futuro della rete dei giochi organizzato a Roma da Obiettivo 2016. "Ora c'è bisogno di un nuovo quadro di regole che permetta a tutti gli operatori di avere le stesse opportunità, stessi oneri fiscali e stessi palinsesti. Dobbiamo tenere in piedi un sistema che soddisfa il desiderio di gioco dei cittadini e che li tuteli. Attualmente molte società che operano legalmente presentano gravi difficoltà economiche anche per cause esterne. Ad esempio in Campania sono più gli operatori illegali rispetto a quelli che lavorano con i concessionari. Questa è una grande occasione onorevole – ha aggiunto Sandi rivolgendosi al sottosegretario Baretta – anche per molti giovani che lavorano nel settore dei giochi ma sono costretti a rivolgersi ad aziende estere. L'Italia ha grandi capacità così come è vero che il nostro settore ha infinite possibilità di sviluppi. Chiediamo solo di combattere tutti insieme contro l'illegalità". cz/AGIMEG
Forum – Futuro della rete dei giochi, Calvi (Lottomatica): "Necessario migliorare qualità dell'offerta e tutela sociale"
ROMA – "Il mercato italiano dei giochi ha diversi punti di forza, ma anche di debolezza: nell’immediato futuro bisognerà lavorare sulla qualità dell’offerta ma anche sulla tutela sociale, che è altrettanto importante. Non tenere conto di questo aspetto rappresenta un problema". Lo ha sottolineato Ludovico Calvi, head of betting Lottomatica, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Bisognerà anche alleggerire la burocrazia, ridurre la presenza sul territorio puntando su servizi di qualità e sull’attenzione al giocatore. – ha aggiunto Calvi – Sarà importante, infine, allineare le norme regionali e comunali sul gioco a quelle nazionali e inasprire i controlli sulla rete parallela. Finora abbiamo perso troppo tempo: dobbiamo lavorare insieme per lo sviluppo della rete unica nel prossimo decennio". MSC/Agipro
Forum – Futuro della rete dei giochi, Iaia (Giochi e Società): "Bene regolarizzazione settore, ma chiediamo chiarezza e coerenza"
ROMA – "Il processo di emersione è uno strumento per regolarizzare settore e rappresenta la sicurezza di regole certe. Fino ad oggi è esistita una rete legale e una diversamente legale, ma adesso ci aspettiamo certezza, chiarezza e coerenza, ed è per questo che abbiamo concesso agli operatori non autorizzati la possibilità di regolarizzarsi". Lo ha sottolineato Emilio Iaia presidente di Giochi e Società, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. In questo modo, ha aggiunto Iaia, ci sarà "una convergenza di reti parallele". "Adesso – ha proseguito – chiediamo alle amministrazioni l’effettiva applicazione delle norme di contrasto nei confronti di chi non ha ritenuto opportuno regolarizzarsi". Per il futuro, ha concluso "vediamo una rete unica basata su un’applicazione rigorosa di tipo fiscale, di ordine pubblico e di prevenzione di comportamenti ludopatici. Sarà necessario il confronto tra tutti, con norme univoche in funzione del mercato e le linee guida dovranno essere chiare, soprattutto dal punto di vista economico, in modo da determinare l’accesso al mercato e il comportamento del mercato stesso. Servirà, infine, una maggiore liberalizzazione del prodotto". LL/Agipro
Forum Obiettivo 2016, Iaia (Intralot): "Adesso si applichino le sanzioni ai centri non sanati"
"Il processo di regolamentazione sentenza della CGE hanno rimesso la chiesa al centro del villaggio. Lo Stato ha finalmente gli strumenti per intervenire sia nell'interesse del giocatore, che di quelli dell'Erario". Lo ha detto Emilio Iaia, Ad di Intralot Italia. "Adesso chiediamo alle Amministrazioni competenti un'effettiva applicazione delle norme di contrasto previste dalla Stabilità, nei confronti di chi non si è regolarizzato". Iaia ha inoltre auspicato "nuovo modello regolatorio delle scommesse che garantisca norme univoche per l'accesso e l'operatività del mercato". E in quest'ottica l'AD ha auspicato vengano definite con esattezza le dimensioni del mercato, per dare certezza agli operatori, e una graduale liberalizzazione dei prodotti".
"Dobbiamo lavorare sulla qualità dell'offerta, visto che il cliente è diventato più maturo". Lo ha chiesto Ludovico Calvi, a capo della divisione scommesse di Gtech, nel corso del Forum organizzato da Obiettivo 2016 sul Futuro del Mercato dei Giochi. "La burocrazia deve essere più snella, per garantire processi più agili per il lancio di nuovi prodotti e per differenziare i palinsesti". E sul modello di tassazione, "Potrebbe essere differenziato in base al canale di commercializzazione. Il gettito – al di là del fatto che la tassazione sia applicata sul margine o sulla raccolta – è a livello degli altri mercati europei. Del resto se così non fosse, gli operatori europei non sarebbero entrati". Anche Calvi ha chiesto un inasprimento dei controlli sulla rete parallela, e ha auspicato "la creazione di una rete unoca nei prossimi 10 anni". gr/AGIMEG
Forum – Futuro della rete dei giochi, Passamonti (SGI): "Servono regole che guidino mercato, delega fiscale grande occasione"
ROMA – "La delega fiscale è una grande occasione: speriamo di non perderla e di mettere a posto le cose, per poter immaginare un futuro per gli operatori del settore in un mercato che possa innanzitutto consolidarsi". Lo ha detto il presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia Massimo Passamonti, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "La tracimazione dell’offerta di gioco pubblico ha provocato la comparsa di leggi e regolamenti che di fatto hanno limitato il gioco sul territorio e in alcuni è stato addirittura espulso. – ha chiarito Passamonti – C’è bisogno di regole che guidino il mercato: il gioco non può essere basato esclusivamente sul principio della tutela delle entrate erariali, ma si deve considerare anche la tutela della salute pubblica". MSC/Agipro
"Siamo alla vigilia di un passo importante che deciderà il settore dei giochi e ci farà capire se nel futuro ci sarà un obiettivo comune per chi opera in questo settore. La delega fiscale deve partire da un presupposto, è necessario un'offerta di gioco che conti più sulla qualità sociale e non quantità. La riserva di legge che lo Stato giustamente rivendica non si può più basare su interessi erariali. Quindi auspichiamo un'offerta legale, controllabile che sia rispettata anche a livello europeo". E' quanto dichiarato da Massimo Passamonti (Presidente di Sistema Gioco Italia) in occasione del Forum sul futuro della rete dei giochi, organizzato a Roma da Obiettivo 2016. "Auspichiamo quindi un mercato che possa consolidarsi e non espandersi come è successo negli ultimi 15 anni attraverso una solidità normativa che possa dare certezze ai concessionari: tutto passa quindi per un rapporto virtuoso tra concedente e concessionario", ha poi concluso. cz/AGIMEG
Forum – Futuro della rete dei giochi, Ughi (Obiettivo 2016): "Vogliamo rete unica con regole certe"
ROMA – "Vogliamo arrivare nel 2016 a una scommessa uguale per tutti e a una rete unica con regole certe". Lo ha detto Maurizio Ughi aprendo il forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Finora la legge di stabilità e la Corte di giustizia europea hanno confermato che lo sdoppiamento della rete è finito. – ha aggiunto Ughi – Però si tratta di piccoli passi: ci auguriamo invece che la legge delega sia un atto risolutorio e definitivo". MSC/Agipro
Forum Obiettivo 2016, Ughi: "Finora tanti piccoli successi, adesso servono atti risolutori"
"Credo i successi ottenuti e le novità normative non bastino, sono tanti piccoli passi, ma non sono il passo conclusivo". LO ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, aprendo il Forum sul Futuro dei giochi che si sta tenendo a Roma. Il riferimento è ai successi riportati di fronte ai giudici – la sentenza della Corte di Giustizia di gennaio e quella del Tar Lazio di alcuni giorni fa che l'ha in sostanza trasposta -e alle novità politiche – la sanatoria dei centri, l'imminente decreto delegato sui giochi e la gara del 2016. "Ci sono troppe differenze tra i due mercati, quello legale e quello irregolare" ha detto ancora Ughi, "noi siamo ingessati, loro invece possono contare sulla flessibilità". E quindi ha chiesto "atti risolutori. Nel 2016 quando ci sarà l'azzeramento della rete, vogliamo una rete unica dove si combatta tutti a armi pari, e non la prosecuzione dello stato attuale in cui noi concessionari combattiamo con una mano dietro la schiena". gr/AGIMEG
10/03/2015 | 13:24
"Non giochiamo coi giochi": Obiettivo 2016 incontra l'industria del gaming al Forum in programma domani a Roma
ROMA – Dopo gli appelli al Premier Matteo Renzi per richiamare l’attenzione sulla situazione degli operatori autorizzati, Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, chiama a raccolta gli operatori italiani ed esteri, per il forum "Futuro della rete dei giochi". L’appuntamento è fissato per domani, 11 marzo, alle ore 11 al Salone Margherita di Roma. Il futuro del settore in Italia, anche alla luce delle novità introdotte con la legge di stabilità 2015 e previste dai decreti attuativi della delega fiscale, sarà al centro del dibattito che vedrà la partecipazione di numerosi rappresentati di aziende del mondo del gioco. Obiettivo 2016 con il movimento "Tuttinsieme" chiede la creazione di una rete unica con regole certe, che garantisca il giocatore. RED/Agipro
Scommesse senza concessione, Ughi (Obiettivo 2016): "Legge e Tar dalla nostra parte, ora passare ai fatti"
ROMA – Passare dalla fase di diritto alla fase di fatto. E’ quanto auspica Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, dopo la sentenza del Tar Lazio in risposta al ricorso della società che chiedeva l’autorizzazione alla raccolta delle scommesse senza il rilascio della concessione. Una richiesta provocatoria avanzata per evidenziare la disparità di trattamento tra i bookmaker italiani e bookmaker esteri privi di concessione statale, a cui il tribunale amministrativo ha risposto sottolineando come il Bando Monti del 2012 abbia superato questa problematica. "Il Tar ha detto quello che auspicavamo – ha spiegato Ughi ad Agipronews – Ma ora è il momento di passare dalla fase di diritto alla fase di fatto. I giudici sono stati chiari, hanno ribadito che il Bando Monti ha messo fine alla discriminazione e che spetta ai Monopoli di Stato controllare che tutti seguano le norme". Una vicenda sulla carta risolta, ma nella realtà ancora spinosa. Per richiamare l’attenzione sulla situazione incerta dei bookmaker autorizzati, Obiettivo 2016 ha chiamato a raccolta gli operatori italiani ed esteri per partecipare al forum "Futuro della rete dei giochi", in programma mercoledì 11 marzo. "Ci auguriamo che il nostro intervento serva ulteriormente a denunciare che malgrado la legge e la sentenza del Tar, di fatto sul territorio permane una doppia rete che non è all’interno delle regole", continua Ughi. La sanatoria dei punti non autorizzati prevista dalla legge di stabilità è stata un passo in avanti, anche la strada è ancora lunga: "Il condono offre un’opportunità di sanarsi ed è utile perché è complementare a quanto detto dal Tar. Vogliamo però regole certe e risposte chiare. Ben venga la concorrenza nel mercato delle scommesse, purché sia alla pari per tutti". LL/Agipro
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Scommesse, Tar Lazio: "Con Bando Monti superata disparità di trattamento tra operatori italiani ed esteri"
ROMA – Non esiste una questione di disparità di trattamento tra i bookmaker italiani e quelli esteri privi di concessione. Così Tar Lazio ha dichiarato improcedibile il ricorso di Obiettivo 2016: la società si era rivolta ai giudici contro la "risposta di cortesia" dei Monopoli di Stato, che alla richiesta di ottenere l’autorizzazione per la raccolta di scommesse avevano ribadito la necessità di una concessione. Secondo Obiettivo 2016 ciò crea una disparità di trattamento tra bookmaker italiani e gli operatori esteri senza autorizzazione statale contraria ai principi costituzionali. Non è così secondo il Collegio della seconda sezione, per il quale il Bando Monti del 2012 ha superato la questione: "La discriminazione a rovescio degli operatori nazionali denunciata dalla società ricorrente, non sussiste rispetto a tutti gli operatori stabiliti in altri Paesi dell’Unione Europea – si legge nella sentenza – ma soltanto a quelli che in passato non abbiano potuto ottenere in Italia le concessioni e le autorizzazioni richieste dalla normativa nazionale a causa dell’illegittimo rifiuto dello Stato italiano di rilasciare tali titoli". E’ dunque decisivo capire se anche dopo la nuova gara persistano i presupposti per disapplicare il meccanismo delle concessioni. A questo proposito il Tar ricorda che la Corte di Giustizia Europea si è recentemente pronunciata a favore del Bando Monti, sottolineando che "le restrizioni alle attività dei giochi d’azzardo possono essere giustificate da motivi imperativi di interesse generale, quali la tutela dei consumatori nonché la prevenzione delle frodi". La gara del 2012 "è stata prevista dal legislatore al dichiarato fine di rendere la legislazione nazionale pienamente coerente con quella degli altri Paesi che concorrono in ambito europeo alla realizzazione della nuova formula di gioco" ed è legittima anche secondo i giudici comunitari. Per questo, conclude il Tar, è superata anche l’obiezione secondo la quale l’Amministrazione "eserciterebbe i suoi poteri di vigilanza solo in una direzione, vale a dire nei confronti delle imprese italiane che intendono svolgere attività di raccolta di giochi e scommesse, e non nei confronti degli operatori transfrontalieri". LL/Agipro
SCOMMESSE, LEGGE DI STABILITÀ E CONTROLLI: LA STANLEY REAGISCE
Chiamati in giudizio gli organi apicali AAMS
Liverpool, 5 marzo 2015 – Sul presupposto completamente errato che l’ultima sentenza della Corte di Giustizia (Causa C-463/13) abbia posto rimedio a tutte le discriminazioni operate negli ultimi 15 anni nei confronti degli operatori esteri, e di Stanleybet in particolare, e che le autorità avrebbero titolo per chiudere i CTD che non hanno aderito al condono, AAMS ha iniziato controlli nei confronti dei CTD, anche quelli collegati a Stanley, finalizzati all’applicazione delle sanzioni previste dalla Legge di Stabilità 2015.
Stanley rende noto che tali controlli si sono svolti avendo ignorato una specifica diffida che era stata notificata agli organi apicali di AAMS il 9 dicembre 2014, quando il primo testo del disegno di Legge di Stabilità era stato reso noto.
Il giorno 25.02.2015, visto l’inizio dei controlli e dei procedimenti d’irrogazione delle relative sanzioni anche nei confronti di propri CTD, Stanley ha immediatamente reagito e notificato un nuovo atto stragiudiziale agli organi apicali di AAMS (specificamente ai signori: Dott. Peleggi, nella sua qualità di Direttore dell’ADM; Dott. ARONICA, nella sua qualità di Vicedirettore Generale Vicario dell’ADM; Dott. VOLPE, nella sua qualità di Direttore della Direzione Centrale Normativa e Affari Legali dell’Area Monopoli dell’ADM; Dott. FANELLI, nella sua qualità di Direttore ad interim della Direzione Centrale Gestione Tributi e Monopolio Giochi dell’Area Monopoli dell’ADM; Dott. CARDUCCI, anche nelle sua qualità di Direttore Centrale per l’accertamento, e Dott. MACCARONI, nella sua qualità di Responsabile dell’Ufficio scommesse) anticipando la loro chiamata in giudizio, senza ulteriori avvisi, per i danni conseguenti alla violazione dell’obbligo di disapplicazione dell’art. 1, commi 643 e 644, della Legge di Stabilità 2015, per le parti che, in relazione alla specifica e peculiare posizione Stanley, confliggono con il diritto dell’Unione.
Infatti, la Corte di Giustizia nella sentenza C-463/13 non ha mai detto che la gara del 2012 ha avuto carattere rimediale, e quindi le Autorità non hanno alcun titolo per chiudere i CTD degli operatori che erano stati discriminati prima dell’ultima gara, per i quali, come ad esempio i CTD collegati a Stanley, permane l’obbligo di disapplicazione di qualsiasi sanzione, anche penale.
La Corte di Giustizia
La citazione in giudizio è in preparazione da parte del dipartimento legale Stanley e riguarderà la chiamata in solido sia degli organi apicali di AAMS, sia dei funzionari che hanno eseguito l’accesso ai locali di CTD Stanley, qualora il motivo dell’accesso sia stato l’applicazione di parti della Legge di Stabilità 2015 che confliggono con il diritto dell’Unione e tale applicazione sia continuata malgrado Stanley abbia immediatamente rappresentato ai funzionari che accedevano ai locali le ragioni giuridiche che avrebbero imposto, anche da parte loro, la disapplicazione della normativa.
La Stanley, dopo 15 anni di discriminazioni con oltre 3000 procedimenti penali applicati ai suoi CTD e ai suoi dirigenti, nella stragrande maggioranza dei casi miseramente conclusi con archiviazioni ed assoluzioni disposte dall’Autorità Giudiziaria, non intende più tollerare, e non tollererà, alcun ulteriore pregiudizio – che è conseguenza dell’attività, fonte di gravi danni, di funzionari pubblici dello Stato Italiano. Tale attività, in casi specifici ora oggetto di estrema attenzione da parte della compagnia, ha evidenziato un’inusitata pervicacia, in dispregio delle sentenze della Corte di Giustizia e di innumerevoli pronunce delle Corti italiane, sia cautelari che di merito.
SCOMMESSE, L'11 MARZO A ROMA CONVEGNO "NON GIOCHIAMO COI GIOCHI"
Il futuro della rete dei giochi ed in particolare per quella delle scommesse, saranno al centro di un dibattito/convegno che si terrà a Roma il prossimo 11 marzo. L'evento è stato fortemente voluto da Obiettivo 2016, associazione che da tempo si batte per una rete di raccolta con regole certe e che garantisca il giocatore. Il forum vedrà come protagoniste le più importanti società italiane impegnate nel settore delle scommesse e con le maggiori reti sul territorio. Tra gli invitati Snai, Sisal, Lottomatica, Intralot, Eurobet, Planetwin365 ed alcune associazioni di categoria. A condurre l'evento, che si terrà alle ore 11,00 presso il Salone Margherita a via Due Macelli 75, Roma, sarà il giornalista Rai Franco Di Mare. L'evento è stato anche annunciato oggi su alcuni dei più importanti quotidiani italiani, annuncio nel quale viene "riservata" una poltrona anche per il premier Renzi. lp/AGIMEG
Giochi, ecco il testo integrale dell'audizione di Baretta sul decreto giochi della Delega Fiscale
Ecco di seguito l'audizione integrale del sottosegretario del Mef Baretta, durante la quale questa mattina ha presentato in Commissione Finanze della Camera il decreto attuativo sui giochi della Delega Fiscale.
"Ringrazio i Presidenti e i componenti delle Commissioni Finanze di Camera e Senato per questa prima occasione di confronto.
Gli obiettivi che il Governo intende perseguire, nell'applicare l'art. 14 della delega fiscale, sono:
Questi obiettivi si raggiungono attraverso una serie di interventi che danno vita, con questo decreto attuativo, ad un vero e proprio testo unico in materia di gioco che prevederà:
Il testo del decreto andrà, assieme agli altri inerenti la delega fiscale, in uno dei prossimi CdM e sarà successivamente all'esame del Parlamento.
Condivido la proposta di un Convegno pubblico sul tema ed, in ogni caso ed indipendentemente dai momenti ufficiali, il Governo e l'Amministrazione sono a vostra disposizione per qualsiasi occasione di confronto sia ritenuta utile o necessaria." rg/AGIMEG
DELEGA FISCALE: COSA CAMBIA NEL SETTORE DEL GIOCO PUBBLICO ITALIANO
La super-tassa da 500 milioni di euro a carico dei concessionari degli apparecchi, l'introduzione della tassazione sul margine per tutti i giochi, la revisione e l'inserimento di regole stringenti per i locali di gioco, i paletti alla comunicazione commerciale, le nuove linee guida nel rapporto con gli enti locali. Queste sono solo alcune delle norme contenute del decreto attuativo della delega fiscale, riferito al comparto giochi. Il decreto delegato – al quale si stanno apportando le ultime limature prima dell’approdo in Consiglio dei Ministri e del relativo iter parlamentare presso le commissioni competenti delle Camere – riscrive completamente la disciplina dei giochi pubblici italiani, rivedendo ambiti delicati come quello della tassazione (che, appunto, sarà sul margine: ossia il prelievo verrà applicato sulle somme che percepiranno effettivamente i concessionari, una volta pagate le vincite), degli aggi ai concessionari, della pubblicità ai giochi, e dell’accesso ai locali con slot e VLT, con tutti i divieti ad esse associati. Tutti temi cari alla politica e che nel corso degli anni hanno suscitato dibattiti, accuse e repliche in Parlamento.
PRELIEVO FISCALE ANCHE IN ASSENZA DI CONCESSIONE
Il decreto della delega fiscale attua e ribadisce quanto anche la legge di Stabilità 2015 aveva chiarito, per esempio imponendo la regolarizzazione fiscale dei CTD. E, in particolare sul prelievo erariale, il decreto chiarisce che è "comunque dovuto anche se la raccolta dei giochi (…) avviene in assenza di concessione e dei titoli abilitativi previsti dal presente decreto ovvero sulla base di concessione o titolo abilitativo invalido o inefficace. In tali casi soggetto passivo dell’imposta è chiunque,in assenza di concessione e dei titoli abilitativi previsti dal presente decreto ovvero sulla base di concessione o titolo abilitativo invalido o inefficace, effettua con qualunque mezzo, anche telematico, per conto proprio o di terzi, anche ubicati all'estero,giochi con vincite in denaro concorsi pronostici o scommesse”.
SUPER-TASSA SUGLI APPARECCHI
L’ultima bozza del decreto delegato, inoltre, mantiene la richiesta dei 500 milioni annui ai concessionari delle slot, come stabilito dalla manovra finanziaria in vigore dal primo gennaio di quest'anno: “in considerazione della decorrenza dal 1° luglio 2015 delle disposizioni di cui all’articolo 37 (l'attuazione della nuova tassazione), è stabilita in 300 milioni di euro la riduzione, per l’anno 2015, delle risorse statali a disposizione, a titolo di compenso, dei concessionari e dei soggetti che, secondo le rispettive competenze, operano nella gestione e raccolta del gioco praticato mediante apparecchi”, dando per assodato che la prima rata da 200 milioni di euro – come Stabilità prevede – verrà pagata entro il mese di aprile 2015. La legge di Stabilità parlava chiaro: "i concessionari (…) versano altresi' annualmente la somma di 500 milioni di euro, entro i mesi di aprile e di ottobre di ogni anno, ciascuno in quota proporzionale al numero di apparecchi ad essi riferibili alla data del 31 dicembre 2014". Il decreto delegato, poi, ricorda ai concessionari che “nell'esercizio delle funzioni pubbliche loro attribuite” essi “ripartiscono con gli altri operatori di filiera le somme residue, disponibili per aggi e compensi, rinegoziando i relativi contratti e versando gli aggi e compensi dovuti esclusivamente a fronte della sottoscrizione dei contratti rinegoziati”.
GAMING HALL E NUOVI STANDARD
Si interviene anche su una razionalizzazione degli esercizi che ospitano apparecchi da gioco con vincita in denaro. In particolare, il testo recita che "nelle sale (gaming hall) la raccolta del gioco mediante apparecchi (…) è consentita solo se esse hanno una superficie non inferiore a 50 metri quadrati e se è rispettato il parametro di un apparecchio ogni tre metri quadrati. Per le sale (gaming hall) in esercizio alla data di entrata in vigore del presente decreto la disposizione di cui al precedente periodo trova applicazione per le concessioni attribuite successivamente alla scadenza di quelle in atto alla medesima data". Fuori dai casi appena citati, "l’installazione, attivazione ed operatività di apparecchi di cui all’articolo 7, comma 1, lettera a), è consentita esclusivamente nei punti di offerta di gioco costituiti da esercizi generalisti primari, in misura pari ad un apparecchio per ogni sette metri quadrati e, comunque, non superiore a sei apparecchi". Una misura, questa, che implica ulteriori condizioni: "a tale fine, l’esercizio deve predisporre al proprio interno uno spazio appositamente separato o dedicato", e "l’ingresso allo spazio è consentito esclusivamente a pubblico maggiorenne che, in ogni caso è autorizzato di volta in volta dal titolare dell’esercizio ovvero dal personale addettovi di cui il titolare risponde". In alternativa alle limitazioni di accesso, "fermo in ogni caso il vincolo della non visibilità degli apparecchi dall’esterno del punto di offerta di gioco, gli apparecchi posti nello spazio possono essere attivati (…) esclusivamente mediante lettura o inserimento di codici numerici o alfanumerici a tempo esclusivi del giocatore e a lui rilasciati, di volta in volta, dal titolare dell’esercizio ovvero dal personale addettovi di cui il titolare risponde, oppure mediante utilizzo di apposita tessera".
WIN TAX
Non solo revisione delle tasse a carico degli operatori di settore,ma anche dei giocatori, però. Viene rivista, infatti, la cosiddetta win-tax: "sull’importo eccedente euro 500 delle vincite di valore superiore a tale somma", "è dovuta una imposta sostitutiva di qualsiasi altro prelievo, anche tributario, nella misura dell’otto per cento. L’imposta è prelevata all’atto del pagamento della vincita ed è versata all’Agenzia dal concessionario del gioco all’atto del primo versamento utile, successivo al prelievo, della quota di entrata tributaria da gioco ovvero della raccolta del gioco dovuta all’erario".
PUBBLICITA'
I paletti alla comunicazione commerciale sono stato oggetti di discussione nei giorni scorsi, perchè definiti dai più, non così restrittivi. La delega ribadisce che "la pubblicità è vietata: sui canali afferenti al genere di programmazione tematica “bambini e ragazzi” della televisione digitale terrestre e satellitare; nella fascia oraria di programmazione protetta per i minori di età tra le ore 16.00 e le ore 19.00 di ogni giorno, fatta eccezione per le trasmissioni su canali afferenti al genere di programmazione tematica “sport”, ovvero per le trasmissioni sportive o di eventi sportivi a rilevanza nazionale o internazionale ovunque trasmesse, nonché per quelle su canali tematici dedicati al gioco; durante i programmi destinati ai minori di età quali i cartoni animati, i film chiaramente dedicati ad un pubblico infantile o adolescenziale e negli spettacoli che hanno i minori di età come protagonisti anche se trasmessi fuori dalla suddetta fascia oraria protetta, nonché nei trenta minuti precedenti e successivi agli stessi programmi". Ma ci sono delle esclusioni, anche: "sono escluse dalle limitazioni (…) le sponsorizzazioni che prevedono il semplice uso del logo del prodotto e di marchi registrati, nonché le comunicazioni istituzionali dei concessionari.Sono altresì esclusi dalle limitazioni i messaggi che abbiano un fine esclusivamente di utilità sociale, quali le campagne finalizzate alla prevenzione del gioco minorile, alla prevenzione del gioco problematico, all’educazione ad un approccio responsabile al gioco, nonché di sostegno ad iniziative relative all’arte, sport e cultura".
RISERVA STATALE SUI GIOCHI
Anche nell'ultima bozza si ribadisce il ruolo centrale dello Stato nella regolamentazione dei giochi. I Comuni, ad esempio, nell'adottare normative che limitino l'offerta di gioco, dovranno rispettare una serie di "principi di coordinamento nazionale". Ad esempio non potranno adottare normative che "si risolvono in forme di sostanziale espulsione dal territorio comunale della locale articolazione della rete fisica statale di raccolta del gioco con vincita in denaro"; oppure le distanze minime dai luoghi sensibili, e le fasce orarie dovranno conformarsi "ai livelli organizzativi, di sicurezza e di legalità della rete fisica statale di raccolta". Le normative comunali dovranno essere poi sottoposte al vaglio della Conferenza Stato-Città entro sei mesi dall'entrata in vigore del decreto, e successivamente con cadenza annuale, "al fine di impedire la non prevedibilità del quadro regolatorio in materia di gioco e di confidabili scelte imprenditoriali da parte dei concessionari e dei soggetti che operano nell’ambito delle relative reti fisiche". Inoltre, si prevede che "nell’esercizio delle loro potestà normative ed amministrative, le Regioni e i Comuni conformano i rispettivi ordinamenti alle disposizioni del presente decreto che costituiscono disposizioni di coordinamento nazionale in materia di gioco, in particolare per i profili dell’ordine pubblico e della sicurezza", chiarisce la delega, "astenendosi dall’introdurre misure o assumere azioni idonee a vanificare l’unitarietà del quadro regolatorio nazionale di fonte primaria in materia di giochi pubblici". La disciplina dei giochi è riserva statale. im/AGIMEG
L'articolo integrale è consultabile al seguente link: http://www.agimeg.it/?p=61855
Delega Fiscale, ecco la versione integrale dell'ultima bozza del decreto sul riordino dei giochi
Ecco l’ultima bozza dello schema del decreto legislativo recante il riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici.
TITOLO I, DISPOSIZIONI GENERALI, CAPO I, OGGETTO, FINALITA’ E PRINCIPI,
Art. 1, (art. 14, co. 2 lett. a) della l. n. 23/2014), (Oggetto),
1. Il presente decreto reca il riordino, anche attraverso la loro raccolta organica e sistematica, delle disposizioni in materia di giochi pubblici, con o senza vincita in denaro, ammessi nella Repubblica italiana. 2. Le disposizioni del presente decreto costituiscono il quadro regolatorio nazionale di fonte primaria in materia di giochi pubblici, che è completato, a livello di fonte secondaria, dalle disposizioni normative ovvero amministrative emanate ai sensi e nei limiti del presente decreto. 3. Le disposizioni del presente decreto, in quanto disposizioni fondamentali in materia di gioco a livello nazionale, in particolare per i profili dell’ordine pubblico e della sicurezza, costituiscono altresì disposizioni di coordinamento nei riguardi delle Regioni. Eventuali disposizioni…
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Scommesse, Sanatoria Ctd: in corso in tutta Italia controlli amministrativi e segnalazioni alle autorità da parte dell'Adm sui punti non regolarizzati
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – secondo quanto appreso da Agimeg – ha intrapreso sul territorio nazionale una serie di controlli, nei confronti dei CTD, che fanno seguito alla sanatoria prevista della legge di stabilità. L'operazione coinvolgerebbe i punti che non hanno aderito alla regolarizzazione e gli uffici dell’agenzia starebbero eseguendo controlli a tappeto di carattere amministrativo, previsti dalla stessa legge, irrogando le relative sanzioni e segnalando i vari centri agli organi di polizia per la successiva attività di repressione. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, interpellata da Agimeg al riguardo, ha risposto che: "i controlli fanno parte della normale attività d’istituto". cz/Agimeg