CIRCOLARE: 2014.07.15 – 2008214 – Politiche – Attività sindacale
Nell'area riservata del sito, sezione Politiche & Comunicazioni, è stata pubblicata la circolare:
- 2014.07.15 – 2008214 – Politiche – Attività sindacale
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Disegno di legge Binetti: disposizioni sul gioco d’azzardo patologico
Già approvato in Commissione Affari Sociali, il progetto di legge dell’onorevole Binetti ora attende l’esame in aula.
Il ddl sul gioco patologico introduce misure volte a:
Tra le misure volte alla tutela, alla cura ed alla riabilitazione dei soggetti affetti da Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) si segnalano:
Tra le misure volte alla protezione dei minori e di altri soggetti vulnerabili si segnalano:
Tra le misure volte alla prevenzione della diffusione dei fattori di rischio del GAP si segnalano:
Tra le disposizioni finanziarie inoltre si dispone l’incremento entro il limite dello 0,7% del prelievo erariale unico sugli apparecchi comma 6 a) e b) a decorrere dal 1° gennaio 2015.
Il ddl Binetti, in concomitanza con le recenti “raccomandazioni” dell’UE sul gioco online, apre nuovi ed incerti scenari per gli operatori di gioco.
11/07/2014 Ore 08:41 – Ddl gioco patologico, Ginato (Comm. Finanze): “Testo si sovrappone alla delega fiscale, aumento Preu rischia di favorire illegalità“
ROMA – “Un aggravio del prelievo tributario“ in materia di giochi “deve partire da un`armonizzazione delle tassazione tra le diverse tipologie di giochi che comprenda anche una ridefinizione dei relativi payout. Si tratta quindi di operazioni complesse che richiedono un`attenta valutazione degli impatti sul gettito a causa di un possibile spostamento dei giocatori verso altre tipologie di gioco, a iniziare dal settore del gioco illegale“. Lo ha evidenziato Federico Ginato (PD), relatore del ddl sul gioco patologico in Commissione Finanze alla Camera. La Commissione, nel corso dell`esame del provvedimento, ha deciso di attendere la relazione tecnica sul provvedimento già chiesta al Governo dalla Commissione Bilancio, prima di procedere all`espressione del parere sul testo unificato.
Il relatore Ginato ha inoltre evidenziato, facendo riferimento agli oneri previsti dal testo pari a 47 milioni di euro annui a decorrere dal 2016, ai quali si fa fronte attraverso l`incremento entro il limite dello 0,7%, dal 1 gennaio 2015, del prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento, che nel corso dell`esame della legge di stabilità per il 2014, aveva presentato “un emendamento volto a incrementare il Preu nella misura dello 0,5%“. Tale proposta, ha sottolineato, “sebbene fosse formulata in modo molto puntuale e tenesse conto della necessità di armonizzare la tassazione tra le diverse tipologie di giochi, ha ricevuto il parere contrario dal Governo proprio in considerazione del suo possibile effetto impatto negativo sul gettito“.
Lo stesso Ginato ha precisato, poi, come “il provvedimento, in particolare gli articoli 10, 12, 13, 14, 15, 16 e 17, incida sotto vari profili sulla materia affrontata dalla legge delega per la riforma del sistema fiscale, introducendo anche soluzioni normative difformi“ ricordando, inoltre, che l`articolo 14 della stessa delega conferma “il modello organizzativo fondato sul regime concessorio ed autorizzatorio, ritenuto indispensabile per la tutela della fede, dell`ordine e della sicurezza pubblici, per la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, nonché per garantire il regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi“, ma ribadisce anche che “l`autorizzazione dovrà tener presente, come già detto precedentemente, di forme vincolanti di partecipazione dei comuni competenti per territorio al procedimento di autorizzazione e di pianificazione“. Per questo motivo, ha concluso Ginato, è necessario valutare la sovrapposizione dei due provvedimenti considerando che la delega fiscale, “i cui termini di esercizio sono ancora in corso, intende realizzare una riforma più complessiva del sistema dei giochi pubblici la quale travalica le misure per il contrasto al gioco d`azzardo patologico“. SA/Agipro
Fonte: www.agipronews.it
11/07/2014 Ore 09:00 – Ddl gioco patologico, Legnini (Sottoseg. Economia): “Possibile stralcio delle disposizioni già presenti nella delega, mantenere solo carattere socio-sanitario“
ROMA – Vista la sovrapposizione del provvedimento con l`articolo 14 della delega fiscale, già segnalata “in maniera informale, alla Commissione Finanze della Camera, le disposizioni del provvedimento che si sovrappongono alla delega fiscale potrebbero essere stralciate, mantenendo solo quelle di carattere socio-sanitario“. Lo ha evidenziato il sottosegretario all`Economia con delega ai giochi Giovanni Legnini, ieri, nel corso dell`esame in Commissione Bilancio alla Camera del ddl sul gioco patologico.
Considerati, inoltre, i numerosi i profili problematici evidenziati, ha aggiunto Legnini, “è opportuna l`acquisizione di una relazione tecnica sul provvedimento in esame“. Come già chiesto dal relatore del testo Ernesto Preziosi, e ribadito anche in Commissione Finanze, sarà necessaria, dunque, una relazione tecnica al ddl per chiarire alcuni aspetti, soprattutto quello relativo alla copertura finanziaria.SA/Agipro
Fonte: www.agipronews.it
11/07/2014 Ore 09:15 – Ddl gioco patologico, Commissione Ambiente: parere favorevole ma su distanze necessario mantenere “equilibrio commerciale e sociale“
ROMA – La Commissione Ambiente della Camera ha espresso parere favorevole al ddl sul gioco patologico accogliendo le osservazioni sul provvedimento del relatore Angelo Antonio D`Agostino (SCpI). Nello specifico la Commissione rileva “l`opportunità di prevedere nel testo indicazioni ai Comuni in relazione alle distanze minime tra i diversi luoghi per il gioco d`azzardo, tali da evitare lo stravolgimento dell`equilibrio commerciale e sociale dei quartieri e quindi da limitare la densità della realizzazione dei medesimi impianti entro bacini di utenza definiti e quantificati“. SA/Agipro
Fonte: www.agipronews.it
11/07/2014 Ore 09:30 – Ddl gioco patologico, Commissione Attività produttive: difficile per molti locali adeguarsi a norme per vincoli strutturali
ROMA – “La legge non può obbligare gli esercizi commerciali ad adeguare i locali a norme successivamente approvate“. Lo ha sottolineato il deputato del Pd Lorenzo Basso, nel corso dell`esame in Commissione Attività Produttive alla Camera, del ddl sul gioco patologico. “I locali esistenti che non hanno le caratteristiche richieste dal testo in esame – ha evidenziato Basso – non possono mantenere le macchine da gioco. Sarebbe opportuno prevedere meccanismi incentivanti la dismissione di questa attività“. L`esigenza di porre “un`attenzione particolare per le attività che non riescono ad adeguarsi alle nuove norme per vincoli strutturali“ è stata evidenziata anche dal deputato Daniele Montroni (Pd). La Commissione ha, poi, rinviato il seguito dell`esame e la formulazione del parere. SA/Agipro
Fonte: www.agipronews.it
11/07/2014 Ore 09:39 – Ddl gioco patologico: parere favorevole in Commissione Lavoro
ROMA – La Commissione Lavoro della Camera ha espresso parere favorevole al ddl gioco patologico, accogliendo la proposta della relatrice del testo, Patrizia Maestri (Pd). La Commissione ha “espresso apprezzamento per l`intervento normativo, volto a fronteggiare gli effetti della dipendenza dal gioco d`azzardo e a prevenire la diffusione di forme patologiche“ e ha accolto favorevolmente l`istituzione di “corsi di formazione sui rischi collegati al gioco d`azzardo, rivolti ai soggetti privati che esercitano attività commerciali relative ai giochi d`azzardo e tenuti da soggetti dotati di comprovata competenza ed esperienza nella materia, individuati prioritariamente tra gli operatori dei servizi per le tossicodipendenze“. In questo caso specifico la Commissione ha rilevato “l`opportunità di estendere l`applicazione di tali disposizioni anche ai dipendenti delle istituzioni finanziarie e creditizie, al fine di meglio prevenire comportamenti a rischio connessi alla dipendenza“ e ha segnalato “l`esigenza di prevedere, anche in via amministrativa, adeguate forme di monitoraggio sull`attuazione delle disposizioni introdotte, al fine di assicurarne la piena effettività“. SA/Agipro
Fonte: www.agipronews.it
Nell'area Riservata, sezione Fisco, è stata pubblicata la circolare:
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2007814 – 2014.07.01 – Comunicazione – ADM Canone di Concessione sportive rinnovate -Aggiornamento –
In: Primo Piano, Scommesse Sportive
1 luglio 2014 – 11:20
“Le dichiarazioni del dott. Magistro sono una chiara e forte ammissione di colpa dello Stato e sono anche servite a quantificare l’importo che deve essere rimborsato ai Concessionari della rete di raccolta ADM. 500 milioni in meno per le casse erariali corrispondono a 1 miliardo e mezzo di euro in meno per gli operatori, che eseguono puntualmente gli obblighi e le prescrizioni convenzionali, con costi ingenti, ma consentono al cliente scommettitore di frequentare locali di gioco moderni e sicuri per il pubblico”. Lo dice il presidente di Agisco, Francesco Ginestra, in una nota diramata dall’Associazione. “I Concessionari in questi anni hanno eseguito il programma dello Stato Italiano: creare una rete di
raccolta unica al mondo per sicurezza delle transazioni e per la tutela del giocatore, rendendo pubblico e sicuro il Gioco, togliendolo così dal controllo della malavita; qualsiasi cedimento su questa linea significherebbe riportare il calendario indietro di quindici anni, quando il cittadino non aveva alcuna garanzia nell’investire i propri soldi nella passione per lo sport. Gli strumenti amministrativi e legislativi esistono per ridisegnare in maniera moderna il comparto della raccolta scommesse – si legge – varando anche norme condivise a livello comunitario che ribadiscano la necessità di tutela dell’ordine pubblico, fine raggiungibile solo mediante lo strumento della “concessione”, affiancato da una distribuzione territoriale che non dia adito a vere o presunte discriminazioni e premi l’imprenditorialità degli operatori. AGISCO continuerà a vigilare affinché lo Stato persegua questi obiettivi”, conclude la nota. lp/AGIMEG
Sul numero odierno de L'Espresso, ampia inchiesta sui Centri Trasmissione Dati.
L'articolo è consultabile cliccando qui: 2014.06.27 – L'Espresso su CTD
26/06/2014 Ore 18:48
Scommesse senza concessione, Passamonti (Presidente Confindustria-Sgi): "Doppio binario di raccolta compromette mercato legale"
ROMA – "Condivido l`allarme lanciato da Snai Servizi: l`attuale sistema di raccolta delle scommesse, con la presenza di fatto di un doppio binario, sta compromettendo seriamente il mercato legale. E` una situazione che deve essere sanata e la strada maestra – in grado di salvaguardare l`offerta pubblica e legale regolata dalla concessione statale – è la delega fiscale". E` quanto dichiara ad Agipronews il presidente di Confindustria-Sistema Gioco Italia, Massimo Passamonti, commentando l`iniziativa di Snai Servizi, che ha chiesto al Mef il rilascio di un`autorizzazione per la raccolta delle scommesse pur in assenza di concessione.
"I fatti – aggiunge – danno ragione a Maurizio Ughi. E per rafforzare ulteriormente il giudizio critico sulla situazione che si è determinata in modo sempre più evidente e preoccupante negli ultimi anni, occorre ricordare che l`offerta di gioco pubblico con concessione statale è una garanzia non solo per gli aspetti economici ed erariali ma anche per i profili di tutela sociale e ordine pubblico". Secondo Passamonti, "la questione della raccolta parallela di scommesse è uno dei problemi fondamentali che il Governo dovrà affrontare nell`ambito della delega fiscale, con l`obiettivo di rafforzare il sistema legale di offerta di gioco".
NT/Agipro
26/06/2014 Ore 12:39
Scommesse non autorizzate, Magistro (Adm): "Evasione da 500 milioni di euro l`anno. E con i Mondiali è boom"
ROMA – Un`evasione di mezzo miliardo l`anno, con oltre 5 mila agenzie che operano senza licenza del Questore e senza concessioni a fronte di un mercato regolare di 7.400. E` la denuncia del vicedirettore dell`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Luigi Magistro, raccontata nell`inchiesta-reportage su “l`Espresso“ in edicola domani. “L`investimento è esiguo, per cui noi li chiudiamo e loro ricominciano da capo. Sono tantissimi, una vera emergenza nazionale“, spiega Magistro riferendosi ai Cdt. Operando “come pubblici esercizi, tipicamente Internet point, i Ctd accettano scommesse collegandosi ad un bookmaker, spesso estero, il tutto in assenza di concessione ed autorizzazione italiana. – aggiunge Magistro – Ovviamente, così facendo, non applicano alle scommesse l`imposta prevista in Italia. Questo consente loro di offrire quote migliori rispetto a quelle praticate dai concessionari autorizzati. Rimanendo al di fuori del circuito controllato dallo Stato, per molti è anche facile evadere le imposte sui redditi“.
Per reprimere il fenomeno “c`è un solo modo: effettuare controlli capillari. È quello che stiamo facendo insieme alle forze di Polizia e, in particolare, alla Guardia di Finanza. – conclude Magistro – Nel 2013 sono stati effettuati circa 2 mila interventi. Purtroppo, trattandosi di attività che richiedono investimenti modesti, alla chiusura di un centro segue spesso la riapertura sotto altro nome di copertura. È già in programma una intensificazione dei controlli specifici, così come di quelli volti a contrastare l`evasione delle imposte sui redditi che, nel caso di specie, si può stimare intorno ai 500 milioni di euro all`anno“. RED/Agipro
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