Agipronews: Scommesse, Gdf Lecce: evasione di 50 milioni di euro per il bookmaker austriaco Goldbet

Scommesse, Gdf Lecce: evasione di 50 milioni di euro per bookmaker austriaco

06/02/2013 Ore 15:01

LECCE – L`evasione di imposte per circa 50 milioni di euro a fronte di redditi per 234 milioni realizzati in Italia negli anni 2004-2010 e` stata contestata dal Nucleo di polizia tributaria di Lecce al bookmaker Goldbet che ha sede in Austria, a Innsbruck. Gli investigatori – riporta l`Ansa – hanno accertato che il bookmaker, con circa 400 agenzie, ha omesso di dichiarare i ricavi sui quali avrebbe dovuto pagare 43,4 milioni di euro per imposte sui redditi e circa 6 milioni per imposte sulle scommesse. 

Il gip del Tribunale di Lecce ha disposto un sequestro preventivo di beni per 43 milioni. La guardia di finanza ha verificato che la Goldbet “ha collocato solo formalmente la propria sede all`estero, tuttavia mantenendo il proprio apparato operativo in Italia“ ove si ritiene “abbia esercitato l`oggetto principale della propria attività“.

L`indagine delle fiamme gialle leccesi è la prosecuzione, sul versante fiscale, di un`inchiesta penale conclusasi nel marzo del 2012 con la contestazione a vari soggetti del reato di esercizio abusivo dell`attività di gioco e di scommesse telematiche, 22 dei quali vennero accusati anche di associazione per delinquere. Fu sempre la Guardia di finanza di Lecce, in quel caso, nell`ambito dell`operazione “Poker 2“ ad accertare l`attività illegale della Goldbet Sportwetten Gmbh in quanto priva delle concessioni e delle autorizzazioni necessarie per esercitare in Italia l`attività di bookmaker. 

RED/Agipro

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AGIPRO: Ippica, Ginestra (Assosnai): “Blocco scommesse ippiche, chiederemo i danni ai responsabili”

Ippica, Ginestra (Assosnai): "Blocco scommesse ippiche, chiederemo i danni ai responsabili"

ROMA – “Occorre che la politica non rincorra esclusivamente le entrate erariali proponendo nuovi giochi e nuove formule, ma comprenda la necessità di avere una rete di raccolta forte e motivata, per la tutela della legalità e della salute dei cittadini”. Lo ha spiegato Francesco Ginestra Presidente Assosnai, commentando il blocco dell’accettazione delle scommesse ippiche dello scorso mercoledì, l'ennesimo colpo al settore dell'ippica, già in crisi con la chiusura degli ippodromi e il crollo delle scommesse. "Mercoledì dalle 17.00 a fine corse non è stato possibile effettuare scommesse sulle corse dei cavalli in tutta la rete di concessionari autorizzati, per la sospensione non annunciata del servizio di raccolta – ha raccontato Ginestra –  Aams e Sogei non hanno inviato né preventivamente né successivamente un comunicato per spiegare agli scommettitori le motivazioni del blocco, provocando lo sconcerto nelle sale di raccolta". 

Un ulteriore danno alle scommesse ippiche, in costante calo da mesi, aggravato dalla recente chiusura di numerosi ippodromi – tra i quali i principali di Milano Trotto, Napoli Agnano e Roma Tor di Valle –  che pone a rischio, oltre ai 50.000 addetti del comparto ippico, per lo meno 1.000 imprese della rete di raccolta con oltre 10.000 lavoratori. “Chiederemo i danni ai responsabili del disservizio, che hanno provocato la perdita economica per la mancata accettazione del gioco, un danno di immagine alla rete regolare ed anche la beffa, poiché la rete non Aams composta da operatori privi di Concessione italiana e Licenza di Pubblica Sicurezza funzionava regolarmente”, ha aggiunto Ginestra. 

“L’Associazione ha avanzato da molto tempo proposte di rilancio della scommessa ippica, in primis la rivisitazione del pay-out – ha spiegato ancora Ginestra – ottenendo solo il rimpallo delle responsabilità fra Aams, Ministero dell’Agricoltura e Ministero delle Finanze, con il risultato che il 2012 ha chiuso con un ulteriore calo del 23% di raccolta scommesse e che gli ippodromi stanno cessando le attività. Ora a rischio c’è anche la sopravvivenza della rete di raccolta sul territorio, che porterà enormi danni alla collettività, poiché sono i Negozi di Gioco che assicurano la legalità nella raccolta dei Giochi in concessione, a maggior ragione con l’entrata in vigore della Legge Balduzzi che vieta l’ingresso ed il gioco ai minori di diciotto anni”. RED/Agipro

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Agipronews: Aumento preu VLT, Ginestra (Assosnai): «A rischio stabilità del settore»

Aumento preu VLT, Ginestra (Assosnai): «A rischio stabilità del settore»

21/12/2012 Ore 16:12

ROMA – L`aumento del prelievo sulle VLT al 5% a partire dal 1° gennaio, la proroga al 30 giugno dell`emanazione del decreto interdirigenziale antiludopatia, oltre alla conferma del via, a inizio 2013, del bando di gara del poker live. Giochi protagonisti nel testo finale della legge di stabilità che questa sera sarà votata definitivamente alla Camera. “Quello che è stato fatto è vergognoso – avverte Francesco Ginestra, Presidente di Assosnai – Prima si fa politica per sistemare gli errori passati, poi si torna indietro e proprio quando il problema della dipendenza dal gioco d`azzardo è sempre più evidente. Parliamo di un bando per 1000 sale di poker live che si aggiunge al bando per le 2000 nuove concessioni per le scommesse. Sono ammirevoli i controlli della Guardia di Finanza – spiega Ginestra ad Agipronews – Ma non basteranno perché il fenomeno è ormai incontrollabile. Il direttore generale di Aams Magistro aveva giustamente invitato a fermarsi e guardarsi attorno, ma qui si pensa solo a fare cassa“.

L`ulteriore aumento del Preu rappresenterà, secondo Ginestra, un danno non solo per la filiera. “Tassare ancora in questa momento è qualcosa di impossibile perché nella filiera non si può recuperare l`investimento. – aggiunge Ginestra – Non hanno fatto bene i conti: in questo modo arriveranno a prendere di meno, perché le società non ce la faranno ad andare avanti. Non è possibile che si vuole risolvere tutto con i giochi, non funziona così. Tanti apriranno ma poi non ce la faranno e chiuderanno. Il caso dell`ippica è l`esempio più evidente e anche gli altri giochi sono in calo: se ne aggiungono sempre di nuovi senza dare tempo agli altri di radicarsi. Io spero che i ministri intervengano perché mi sembra che al momento non ci sia nessuna certezza“.

Anche il bando scommesse per 2000 nuovi punti fornisce poche certezze al settore. “Si tratta di una gara che durerà fino al 2016 e non ci sarà il tempo effettivo per avere una sana contabilità – conclude Ginestra – Al momento è tutto fermo e i tempi si stanno allungando, quindi il periodo delle concessione e dell`ammortamento sarà sempre più breve. Rimarrà poco tempo per la gestione e bisognerà sperare che nel 2016 verrà riconfermato per andare avanti. Ma cosa ci sarà dopo nessuno può saperlo“. SA/Agipro 

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Agipronews: Bando scommesse, si allungano i tempi per apertura offerte economiche

Bando scommesse, si allungano i tempi per apertura offerte economiche

ROMA – Tempi più lunghi per completare la gara per le 2000 nuove agenzie di scommessa. Secondo quanto apprende Agipronews da fonti del settore, l`apertura delle buste con la documentazione dovrebbe completarsi entro Natale. Ci sarà ancora da attendere, invece, per l`inizio della seconda fase: la Commissione di gara dovrebbe iniziare ad esaminare le offerte economiche a febbraio 2013, dopo che al Tar Lazio si discuteranno nel merito i numerosi ricorsi presentati per annullare il bando. L`udienza è fissata al prossimo 23 gennaio.

PG/Agipro

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Agipronews: Dl Balduzzi in Gazzetta Ufficiale: nel testo norme su pubblicità e maggiori controlli nelle sale

Il testo integrale della Legge è reperibile all'indirizzo:

http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2012-11-10&task=dettaglio&numgu=263&redaz=12A11988&tmstp=1352732963080

Selezione degli articoli di interesse dei Giochi: 2011.11.10 – estratto L. 189_2012 – LEGGE BALDUZZI

 

ROMA – E` stato pubblicato nei supplementi ordinari della Gazzetta Ufficiale di oggi il decreto Balduzzi recante “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute“. Nel testo restano i limiti agli spot di gioco per tutelare i minori e le fasce deboli, l`obbligo di indicare la probabilità di vincita ai giocatori e le norme per una “progressiva ricollocazione“ delle sale slot, sulla base di criteri relativi alle distanze dai luoghi sensibili. Saranno 10 mila, inoltre, i controlli annuali nelle sale pianificati dai Monopoli di Stato e specificamente destinati al contrasto del gioco minorile. Queste le principali misure che riguardano il settore del gioco:

LIMITAZIONI ALLA PUBBLICITA` – Nel testo previsto il divieto di trasmettere spot pubblicitari nei 30 minuti precedenti e successivi la trasmissione di programma rivolti ai minori. Vietati anche i messaggi pubblicitari sulla stampa periodica destinata ai minori e nelle sale cinematografiche in cui sono trasmessi film per minori. Inoltre la pubblicità dei giochi d`azzardo deve indicare la reale possibilità di vincita ai giocatori: chi trasgredirà questa norma, sarà obbligato a finanziare una nuova campagna pubblicitaria in cui ammetterà l`errore e informerà i giocatori sulle probabilità di vittoria. 

TUTELA DEI MINORI – Il Ministero dell`Economia dovrà emanare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto Balduzzi, una norma per la “progressiva introduzione di soluzioni tecniche volte a bloccare automaticamente l`accesso ai minori“ (sparisce quindi l`obbligo di introduzione della tessera elettronica). Sempre il Ministero dell`Economia dovrà attuare una norma che metta in guardia “automaticamente il giocatore dai pericoli di dipendenza da gioco“. A tutela dei minori, il ministero dell`Istruzione segnalerà “alle scuole primarie e secondarie la valenza educativa del tema del gioco affinché gli istituti possano predisporre iniziative didattiche volte a rappresentare i potenziali rischi connessi all`abuso“. 

DISTANZE SLOT E LUOGHI SENSIBILI – Sparisce l`indicazione dei 500 metri di distanza delle sale slot dai luoghi sensibili, chiesta da diversi parlamentari: i Monopoli di Stato, invece, “tenuto conto degli interessi di settore“ dovranno pianificare una “progressiva ricollocazione“ delle sale slot, sulla base di criteri relativi alle distanze dai luoghi sensibili che saranno definiti da “un decreto del Ministro dell`Economia, di concerto con il Ministro della Salute, previa intesa sancita dalla Conferenza unificata, da emanare entro 120 giorni dalla data di entrate in vigore“ del decreto Balduzzi. 

CONTROLLI RADDOPPIATI – Raddoppiati i controlli nelle sale da parte dei Monopoli di Stato – insieme alla SIAE, alla Guardia di Finanza e alle forze di polizia – specificamente destinati al contrasto del gioco minorile, che passano da 5.000 a 10 mila. 

GIOCO ONLINE – Gioco online vietato negli esercizi pubblici: è vietata “la messa a disposizione presso qualsiasi pubblico esercizio di apparecchiature“ che consentono ai clienti di “giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dei concessionari online autorizzati“ o dai soggetti privi di qualsiasi autorizzazione rilasciata dalle autorità competenti. 

LUDOPATIA – I gestori delle sale da gioco dovranno esporre all`ingresso e all`interno dei locali il materiale informativo predisposto dalle Asl che evidenzia i rischi correlati al gioco e sono tenuti a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco.

AGIPRONEWS Vlt: vince 11 milioni, giudice gliene riconosce 500mila

23/10/2012 Ore 18:56
ROMA – Per un`anomalia del sistema, lo scorso 16 aprile, aveva vinto un jackpot di 11 milioni di euro alle videolotteries di Snai, benché il tetto delle vincite per questi apparecchi sia fissato a 500mila euro. La somma, però, gli era stata negata da Snai, a cui quella vincita non risultava, così come quelle di molti altri giocatori vittime dello stesso bug. Ora l`uomo, un cuoco albanese di 35 anni – secondo quanto riporta l`Ansa – si e` visto riconoscere dal giudice Cesare Santi del Tribunale civile di Ravenna la possibilita` di ricevere immediatamente 500 mila euro, il massimale riconosciuto dallo Stato per i premi delle VLT. Se il pagamento non dovesse avvenire – si legge nel decreto ingiuntivo emesso ieri – il giudice ha autorizzato l`esecuzione provvisoria. Snai potrà opporsi alla decisione entro 40 giorni dalla notifica dell`atto. RED/Agipro

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Agipronews: DL Balduzzi in Gazzetta Ufficiale, nel testo norme su pubblicità dal 2013 e revisione della rete Slot

DL BALDUZZI IN GAZZETTA UFFICIALE, NEL TESTO NORME SU PUBBLICITÀ DAL 2013 E REVISIONE DELLA RETE SLOT

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi il decreto Balduzzi recante "Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute". Il provvedimento, come anticipato da Agipronews, dispone "l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza con particolare riferimento alle persone affette da malattie croniche, da malattie rare, nonché da ludopatia" e le restrizioni sui messaggi pubblicitari, quest’ultime effettive dal 1° gennaio 2013 insieme alle sanzioni previste.

PUBBLICITA’ E MINORI Il comma 4 dell’articolo 7 del decreto vieta la diffusione di messaggi pubblicitari "rivolti a incitare al gioco o ad esaltarne la pratica", oltre a quelli in cui sono presenti minori, nel corso di trasmissioni televisive e proiezioni cinematografiche rivolte prevalentemente ai giovani, nonchè via internet. 

PUBBLICITA’ INGANNEVOLE – Nelle pubblicità sui giochi con vincita in denaro, inoltre, sarà obbligatorio indicare il rischio di dipendenza e la possibilità di consultare le note informative sulle probabilità di vincita pubblicate sul sito dei Monopoli di Stato. Il comma 5 dell’articolo 7 poi specifica che «formule di avvertimento del rischio di dipendenza, nonchè le relative probabilità di vincita» dovranno essere indicate «anche sulle schedine e sui tagliandi di tali giochi», oltre che su slot e videolotteries, nei punti vendita di scommesse su eventi sportivi e non, e sui siti internet destinati all’offerta di giochi con vincite in denaro.

SANZIONI – La violazione delle norme sulla pubblicità previste dal comma 4 dell’articolo 7 sarà punita con una sanzione amministrativa da 100 mila a 500 mila euro per il committente del messaggio pubblicitario e per chi lo trasmette. L’inosservanza delle disposizioni che obbligano a indicare il rischio di dipendenza e le probabilità di vincita costerà al concessionario una sanzione pari a 50 mila euro. Stessa sanzione anche per i gestori delle sale slol, vlt e scommesse che violano la norma. I divieti saranno effettivi dal 1° gennaio 2013 e saranno i Monopoli di Stato a contestare gli illeciti e a irrogare le sanzioni previste.

CONTROLLI NELLE SALE – Il divieto di partecipare ai giochi in denaro per i minori di 18 anni viene rafforzato: è vietato l’ingresso nelle aree destinate al gioco in cui sono installate le videolotteries e nelle sale scommesse. Il titolare del punto vendita di gioco è tenuto a chiedere un documento di identità, tranne nei casi in cui la maggiore età sia manifesta. Inoltre, i Monopoli di Stato – insieme alla SIAE, alla Guardia di Finanza e alle forze di polizia – pianificheranno almeno cinquemila controlli su base annuale, specificatamente destinati al contrasto del gioco minorile.

SLOT E LUOGHI SENSIBILI – Tenuto conto degli interessi di settore e di quelli connessi al consolidamento del gettito erariale, i Monopoli di Stato riesamineranno progressivamente la collocazione dei punti vendita in cui sono presenti slot machine che risultano particolarmente vicini ai luoghi sensibili (scuole, ospedali, chiese), sulla base delle nuove concessioni che saranno bandite in seguito all’entrata in vigore del decreto Balduzzi e tenendo conto delle informazioni trasmesse dai Comuni.

Agipronews: Dl Balduzzi, Ginestra (Pres.Assosnai): «Nuove misure non bastano, serve la tessera del giocatore»

Dl Balduzzi, Ginestra (Pres.Assosnai): «Nuove misure non bastano, serve la tessera del giocatore»

13/09/2012 Ore 13:59

ROMA – Serve «quanto prima una `card unica` con un limite di spesa e del tempo di collegamento, da utilizzare per il gioco online». Così, Francesco Ginestra –  Presidente di Assosnai – l`associazione dei concessionari di scommesse – commenta la versione definitiva del Dl Balduzzi, che contiene norme per contrastare la ludopatia e limitare la pubblicità del gioco d`azzardo. Nell`ultima versione del testo sono state eliminate le distanze minime dei punti vendita e delle sale slot dai luoghi sensibili. Una decisione aspramente criticata da Ginestra, secondo il quale «imporre dei limiti per proteggere i soggetti che frequentano luoghi a rischio come scuole, ospedali e chiese è assolutamente necessaria» per evitare che per il gioco, da una dimensione di divertimento si passi a una di «dipendenza».  Secondo Ginestra, oltre ai limiti per le distanze, bisognerebbe pensare anche ad altre misure di prevenzione conto la ludopatia, come «limitare gli orari di apertura e chiusura delle sale». Il fenomeno del «gioco incontrollato e irresponsabile», secondo il presidente di Assosnai, potrebbe avere anche un effetto boomerang, dato che «sta provocando la distruzione del settore e noi come operatori siamo estremamente preoccupati per il dilagare della ludopatia, che è nociva non solo per la salute dei cittadini, ma anche per i nostri stessi interessi». Il Dl Balduzzi prevede anche una serie di controlli annuali sulle sale e sui punti vendita (per vigilare sull`ingresso dei minori), con un`azione coordinata tra Aams e Guardia di Finanza. A riguardo Ginestra sostiene che «le agenzie già autonomamente vigilano sul pubblico della propria sala, ma è necessario un piano nazionale di formazione ed educazione al gioco responsabile coordinato dal Ministero della Salute, in modo da garantire uniformità di comportamento da parte del personale e promuovere al meglio attività sane e controllate».

RED/Agipro

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Agipronews: Stanleybet – Scommesse, no del Tribunale di Roma a maxi-risarcimento da 1,5 miliardi

Scommesse, no del Tribunale di Roma a maxi-risarcimento da 1,5 miliardi 

 

10/09/2012 Ore 19:25

ROMA – Nessun risarcimento per Stanleybet da parte del Governo italiano. La richiesta di 1,5 miliardi inviata dal bookmaker inglese nel maggio 2010 e discussa di fronte al Tribunale Civile di Roma, è stata dichiarata inammissibile dal giudice Alfredo Matteo Sacco. La società inglese – si legge nella sentenza della Seconda Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma – è stata anche condannata a pagare immediatamente 750 mila euro per le spese processuali. 

Il punto, spiega il giudice, è che per questo tipo di controversia non può entrare in gioco la Giurisdizione Ordinaria. Stanleybet si è mossa contro l`adozione di innumerevoli provvedimenti amministrativi, una materia che però “è attribuita in via esclusiva al Giudice Amministrativo, che ha cognizione sulle correlative domande risarcitorie“. La richiesta di Stanleybet non è dunque ammissibile, poiché la richiesta in esame non è di competenza del Tribunale Ordinario. 

La vicenda era iniziata più due anni fa, quando Stanleybet aveva avviato un`azione legale inviando una richiesta di risarcimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per “danni diretti, perdita di profitti, perdita di opportunità commerciali e danni di immagine“ maturati nel corso del periodo che va dal 1998 al 2006, anni nei quali l`accesso di Stanley al mercato italiano era stato impedito da “misure prese dal Parlamento, dall`Amministrazione e dalla Magistratura contrarie alla normativa comunitaria“. La richiesta di 1.533 milioni di euro era stata così motivata: 887,2 milioni di profitti persi, 29,3 milioni per danni accessori e spese, 362,2 milioni persi per mancate opportunità di sviluppo commerciale (esclusione da nuovi bandi) e 254,3 milioni in danni all`immagine e alla reputazione della società. 

“L`Ordinamento Europeo – si legge nella sentenza del Tribunale di Roma – consente agli Stati Nazionali di adottare ragionevoli limitazioni all`attività imprenditoriale purché finalizzate alla tutela dell`ordine e della sicurezza“. Pertanto “è da ritenersi compatibile con l`Ordinamento Europeo l`istituto della concessione, che costituisce il principale mezzo di controllo utilizzato dallo Stato italiano nel settore in questione“. LL/Agipro

 

 

 

 

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Agipronews: Giochi: più di 2 mila controlli della Guardia di Finanza, il 20% irregolare

Giochi: più di 2 mila controlli della Guardia di Finanza, il 20% irregolare

ROMA – Sono 2.088 gli esercizi controllati dalle Fiamme gialle e 417 le violazioni contestate, circa il 20% sul totale dei controlli: sequestrati 233 videopoker illegali e 74 centri di scommesse non autorizzati, 185 persone denunciate. E’ il bilancio dell’ultimo piano straordinario di controllo eseguito dalla Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale nel settore dei giochi e delle scommesse.

In particolare, nell’ultima settimana dei giochi olimpici di Londra e nei giorni scorsi, i finanzieri hanno verificato l’iscrizione degli esercizi nell’apposito elenco, il possesso delle autorizzazioni, l’integrità degli apparecchi da gioco, il loro collegamento alla rete dei Monopoli e l’identità dei giocatori, anche con riferimento alle norme a tutela dei minori.

La collaborazione tra Guardia di Finanza ed Amministrazione dei Monopoli di Stato ha permesso di incrementare l’efficacia dei controlli, anche grazie al potenziamento delle banche dati: il collegamento in rete permette di monitorare il corretto funzionamento di ogni apparecchio e di intervenire, quindi, in caso di anomalie.

I fenomeni illeciti maggiormente diffusi sono risultati l’alterazione e la manomissione degli apparecchi da gioco, l’abusiva raccolta di scommesse sportive mediante agenzie clandestine, anche per conto di allibratori esteri privi di autorizzazione, le lotterie fasulle ed i siti di gioco artificiosamente collocati all’estero per sfuggire ai controlli ed alle imposte.

Negli oltre 7.000 controlli eseguiti da inizio anno sono state riscontrate 2.358 violazioni, con il sequestro di 2.010 apparecchi da gioco e 1.059 punti clandestini di raccolta delle scommesse. Tra questi una bisca clandestina a scoperta a Roma nella sede di un’associazione culturale. A Padova, invece, un’associazione sportiva, che nascondeva una bisca clandestina con videopoker illegali, era stata posizionata a poca distanza da una sala da gioco autorizzata. Il gestore della bisca attraeva i giocatori promettendo puntate illimitate e premi immediati in denaro, tant’è che sono state contestate anche numerose violazioni alle recenti norme antiriciclaggio.

In provincia di Bari, con l’operazione “Fatal bet”, sono stati sequestrati 30 esercizi, tra centri scommesse non autorizzati e punti vendita di gioco on-line che, invece, raccoglievano puntate illegali su conti intestati a “prestanome”. I 64 responsabili sono stati tutti denunciati; le fiamme gialle di Sassari hanno passato al setaccio i centri scommesse della provincia dopo che un reparto territoriale ne aveva individuato uno collegato ad una rete illegale: 29 centri sono stati sequestrati e 30 gestori denunciati.

L’attività della Guardia di Finanza a tutela del gioco legale segue tre specifiche linee d’azione: contrastare l’evasione, considerate le ricadute negative del gioco illegale sul gettito fiscale complessivo; tutelare il mercato, affinchè gli operatori autorizzati non subiscano concorrenza sleale; garantire i consumatori da proposte di gioco non autorizzate dallo Stato. FP/Agipro

Operazione contro giochi illegali, Virgilio (maggiore GdF): “Settimane per quantificare il volume d’affari e il danno erariale”

ROMA – Più di 2 mila controlli per oltre 400 violazioni: è il bilancio dell’operazione della Guardia di Finanza su giochi e scommesse illegali, portato avanti sul tutto il territorio nazionale. “Ma dobbiamo ancora quantificare il volume d’affari complessivo – spiega ad Agipronews il maggiore Cosmo Virgilio – Per il conteggio ci vorranno settimane, vista la portata dell’operazione. All’intervento immediato seguiranno le contestazioni tributarie in relazione alle infrazioni commesse e al giro d’affari; il calcolo verrà effettuato tramite applicativi e software in collaborazione con i Monopoli di Stato”. Probabilmente la gran parte del volume complessivo arriverà dagli apparecchi da intrattenimento: “Sono loro a raccogliere di più nel mercato legale, circa 45 miliardi su 80 e dunque è presumibile che sia così anche nel ’sottobosco’ illegale”. Nel mirino delle Fiamme Gialle sono finite irregolarità di provenienza diversa: “In alcuni casi i centri erano totalmente abusivi, come nel caso dell’associazione culturale. In altri si trattava di punti di commercializzazione – autorizzati solo a vendere ricariche per scommesse online e a diffondere materiale informativo – che accettavano anche scommesse. In altri ancora, soprattutto nel periodo delle Olimpiadi, erano centri che ’deviavano’ il gioco su siti oscurati dai Monopoli di Stato”. Lo spessore dell’operazione, portato avanti da Padova a Bari, passando per Roma, ha una base tecnologica molto precisa: “Facciamo abitualmente controlli con le pattuglie – spiega ancora Virgilio – Abbiamo messo a punto un applicativo, una banca dati per interventi mirati. Per gli apparecchi da intrattenimento, ad esempio, abbiamo accesso tramite i Monopoli a tutte le slot collegate in rete. Possiamo verificare le giocate di ognuna e verificare se c’è uno scostamento tra le giocate di quel singolo apparecchio e la media per quella provincia. Il fatto che su 2 mila controlli circa il 20% sia risultato irregolare non è un caso: sapevamo dove andare e cosa aspettarci”.

LL/Agipro


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