RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS: Bando 2016, Stanleybet annuncia: “Indagine Procura di Roma impedisce partecipazione a future gare“
05/08/2014 Ore 13:30
Bando 2016, Stanleybet annuncia: “Indagine Procura di Roma impedisce partecipazione a future gare“
ROMA – Il riordino del settore scommesse – previsto per il 2016, quando andranno a scadenza tutte le concessioni ora in vigore – perde uno dei possibili protagonisti. Stanleybet non potrà partecipare alle gare 2016 a causa dell`indagine della Procura di Roma per l`ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata all`evasione fiscale. E` quanto si legge in una comunicazione inviata dall`operatore anglo-maltese alla propria rete di ricevitorie italiane. L`azienda «è accusata di aver creato sul territorio italiano, tramite i Ctd, una stabile organizzazione, malgrado sia sotto gli occhi di tutti il fatto che per ben 16 anni lo Stato italiano ha sequestrato e avviato procedimenti penali verso la compagnia stessa ed i suoi Ctd». L`ipotesi di reato, è scritto nella nota, «è del tutto priva di fondamento: la Guardia di Finanza sostiene che non è vero che Stanleybet non ha partecipato alle gare a causa degli illegittimi impedimenti che le sono stati opposti dallo Stato italiano. Lo avrebbe fatto, invece, per evitare di pagare le tasse». Un`ipotesi, spiega l`azienda, «completamente risibile». Nonostante la convinzione «che il procedimento penale in corso si concluderà, come tutti quelli del passato, con il totale proscioglimento di Stanleybet e dei suoi dirigenti», non sarà un procedimento breve e l`operatore attende ancora la nuova regolamentazione del sistema concessorio italiano fissata al 2016 (data di scadenza di tutte le licenze) per partecipare, a condizioni di parità, alle nuove gare. La pendenza di un tale procedimento penale a carico dei dirigenti Stanleybet comporterà però l`automatica esclusione dalla gara. «Stanleybet quindi sarà di nuovo impedita a partecipare, come nelle gare precedenti, anche alla eventuale gara del 2016, ma la rete parallela continuerà a coesistere con quella dei concessionari, a meno che lo Stato Italiano – tenuto conto dell`impossibilità di avere un solo sistema – decida di abbandonare quello concessorio e decida di far passare tutti ad un sistema autorizzatorio, senza mettere a gara i vari operatori, ma permettendo a chiunque lo richieda di operare. Il vantaggio, naturalmente, è che tutti pagherebbero le tasse in Italia e le entrate fiscali sarebbero sicuramente superiori», conclude la nota. RED/Agipro
www.agipronews.it | agipro@agipro.it