RASSEGNA STAMPA – DICHIARAZIONI SU ANNUNCIO STANLEYBET DI PARTECIPAZIONE AL BANDO 2016
AGIPRONEWS – Scommesse, Ughi (Obiettivo2016): «Con Stanleybet in gara rete unica e stop a contenziosi, ma alle parole seguano i fatti»
ROMA – «Se Stanleybet è veramente interessata a partecipare alla prossima gara scommesse ben venga, una volta che diventerà concessionario di Stato ci sarà un’unica rete. Ma mi permetto di essere molto dubbioso fino a quando non leggeremo gli atti di gara, altrimenti è come fare una previsione meteo senza satellite».
E’ quanto dice Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo2016, commentando la possibile partecipazione del bookmaker, annunciata dal Ceo della società John Whittaker in anteprima ad Agipronews. «Su alcuni aspetti mi trovo perfettamente in sintonia con Whittaker: una volta regolarizzata Stanleybet, sono convinto che altri operatori che gestiscono Ctd non saranno capaci di reggere un analogo livello di contenzioso, sarà molto più difficile aprire altri centri transfrontalieri – dice ancora Ughi – Quando saremo ad armi pari vedremo, sarà uno stimolo a fare cose migliori rispetto ai concorrenti, ma questa è la cosa che mi preoccupa di meno». Dichiarazioni su cui però Ughi mantiene ancora qualche dubbio «e le parole andranno verificate con i fatti. Stanley ha sempre vissuto di contenzioso, basato su cavilli per contestare eventuali discriminazioni. Mi sembra stano che Whittaker sia così sicuro di una partecipazione massiccia, senza sapere come andrà a finire la legge di stabilità e come verrà disegnato il bando». PG/Agipro
AGIMEG – Scommesse, Ginestra (pres. Agisco) "L'annuncio di partecipazione alla gara di Stanleybet ci lascia perplessi per i problemi ancora aperti con la Magistratura e per il rispetto di chi ha aderito alla Sanatoria"
"Potrebbe essere la fine di una storia infinita, ma voglio vedere che succede ai fatti". Francesco Ginestra, presidente dell'associazione Agisco, è molto prudente sull'annuncio di StanleyBet di voler partecipare al prossimo bando delle scommesse. In una nota emessa ieri John Whittaker, Ceo del bookmaker anglo-maltese, ha detto che la compagnia ha concordato "da tempo con le autorità italiane le modalità di ingresso nel circuito ufficiale".
Sembra insomma che Stanley abbia finalmente ottenuto garanzie su quegli ostacoli – uno per tutti i procedimenti penali avviati contro i dirigenti che sarebbero causa di decadenza delle concessioni – che finora le avevano impedito di partecipare ai bandi. Un salvacondotto, insomma.
"Non conosciamo il contenuto di questo accordo, e il tutto potrebbe essere più banale di quanto si creda" replica Ginestra. "Tuttavia, nessuno può fare promesse del genere, anche perché la Magistratura è indipendente e segue il suo corso senza che le altre Autorità possano interferire. L'ADM e i Ministeri competenti, inoltre, non hanno replicato alle affermazioni di Whittaker". Ma Ginestra ipotizza anche che StanleyBet "abbia semplicemente avanzato delle richieste, per poi far leva sul fatto che queste non siano state accolte. Forse stanno solo mettendo le mani avanti, per scaricare la responsabilità su altri". Per il presidente di Agisco, insomma, un simile accordo appare improbabile: "I primi a lamentarsi dovrebbero essere i bookmaker che hanno partecipato alla sanatoria, ci sarebbero due pesi e due misure". gr/AGIMEG
AGIPRONEWS – Scommesse, Whittaker (Ceo Stanleybet): “Ughi si associ a noi per costituire davvero una rete unica legale in Italia”
ROMA – “Invitiamo Ughi a dimenticare il passato e ad associarsi con Stanleybet, per costruire insieme la rete unica legale di cui parla da sempre”. John Whittaker, Ceo di Stanleybet, risponde così a Maurizio Ughi, amministratore di Obiettivo 2016, che aveva espresso qualche perplessità sulla partecipazione del bookmaker inglese ai bandi di gara del 2016. “Tre sentenze della Corte Ue e una quarta in arrivo in favore di Stanleybet dimostrano che, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni rappresentanti del settore, la nostra strategia legale non si basa su cavilli. Ughi non ha capito che è Stanleybet ora ad avere il controllo dei satelliti e non più lui come era avvenuto nel 2000: ora siamo noi a poter fare previsioni”, conclude Whittaker. NT/Agipro
www.agipronews.it | agipro@agipro.it