Agipronews: Ippica, D`Alesio (Coord. Ippodromi): “Palinsesto, pay out scommesse e restyling: priorità condivise con Assosnai“

19/04/2013 Ore 11:27

Ippica, D`Alesio (Coord. Ippodromi): “Palinsesto, pay out scommesse e restyling: priorità condivise con Assosnai“

ROMA – “Abbiamo molto apprezzato le dichiarazioni del presidente di Assosnai, Francesco Ginestra, che ci invita a lasciare un po` da parte le discussioni sui massimi sistemi ed impegnarci su tre cose: palinsesto corse, aumento pay out e restyling degli ippodromi“. Lo ha spiegato ad Agipronews Attilio D`Alesio, presidente del Coordinamento Ippodromi, commentando le dichiarazioni di Ginestra dopo l`ultimo incontro che si è svolto al Mipaaf. “Si tratta di temi delicati ed importanti su cui lavorare e molto difficili da realizzare – ha spiegato D`Alesio – Per quanto riguarda la riduzione di giornate di corse di questi ultimi anni è stata davvero eccessiva, non motivata e poco leggibile. Tra due anni, come prevede il decreto interministeriale, le giornate scenderanno ad un migliaio (neanche tre campi al giorno), altro che offerta per gli scommettitori. Sull`aumento del pay out, poi, da anni insistiamo, ma ci vuole una legge che nessuno intende fare. Per quanto riguarda, infine, il restyling degli ippodromi, riteniamo, e da anni lo sosteniamo, che dovrebbero essere teatri accoglienti, ospitali, curati, dotati di servizi di qualità`: bar, ristoranti, parchi in mezzo al verde, dove passare un bel pomeriggio o una bella serata in compagnia. Invece addirittura alcuni sono chiusi, altri stanno chiudendo ed i sopravvissuti qualcuno vorrebbe trasformarli in Casinò“.

Si tratta, ha concluso D`Alesio, di “tre questioni decisive insieme ad altre come la riforma delle scommesse, della televisione, del prodotto corse, dei regolamenti, dei calendari, dei singoli ippodromi“. D`Alesio ritiene indispensabile affrontare le prossime riforme in maniera condivisa “anche con l`ausilio di Assosnai , che pertanto invitiamo ad un incontro urgente, convinti, come sempre, che il dialogo ed il confronto siano indispensabili, soprattutto ora, che la crisi è veramente gravissima“. SA/Agipro

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Agipronews: Ippica, Ginestra (Assosnai): “Tre priorità: allargare il palinsesto scommesse, pay out più competitivo e restyling per corse e ippodromi“

18/04/2013 Ore 11:58

ROMA – Riportare a livelli adeguati l`offerta di corse ippiche nelle agenzie, rendere il pay out delle scommesse competitivo con gli altri giochi, ristrutturare e operare un restyling per gli impianti e le strutture che ospitano le gare: sono queste le tre priorità indicate da Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, secondo il quale serve programmazione a lungo termine per il settore.

“Anche ieri, dall`incontro al Mipaaf, non è emersa una strategia precisa: parlare di grandi temi è il miglior modo di non risolvere i problemi – ha commentato Ginestra ad Agipronews – mentre servono azioni immediate per tamponare una situazione da `codice rosso`. Fra pochi mesi avremo anche le scommesse sulle corse virtuali, mentre sull`ippica c`è un palinsesto ridotto all`osso. Integrarlo con le corse estere va bene, ma serve dare un`offerta costante a chi gioca, per questo i 4 milioni per l`acquisto delle gare non vanno considerati come una spesa, ma come un investimento. Oggi l`ippica per le agenzie non c`è: pensiamo alla prossima estate e alle agenzie che, senza sport, non avranno quasi nulla da offrire agli scommettitori“. Ridare programmazione e continuità al calendario, per un`offerta costante agli scommettitori, è solo il primo passo al quale dovrà seguire “una ridefinizione del pay out per chi gioca: oggi l`ippica è poco sotto il 70%, basterebbe renderla competitiva con quello delle scommesse sportive – dice ancora Ginestra – e innalzare la percentuale di vincita per gli scommettitori almeno al 75%“. Una volta ridefinito il prodotto e la sua offerta “c`è da operare una ristrutturazione anche per gli impianti, un restyling delle corse che razionalizzi gli ippodromi e le corse, con un`offerta di qualità che abbia anche un palcoscenico adeguato“. PG/Agipro

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Agipronews: Scommesse, Ginestra (Assosnai): “Privilegi ingiustificati per bookie esteri, serve intervento normativo”

Scommesse, Ginestra (Assosnai): “Privilegi ingiustificati per bookie esteri, serve intervento normativo

18:00 Scommesse – 22/03/2013
ROMA – “Con questa sentenza si estende di fatto anche a Goldbet, quella situazione di ingiustificato privilegio commerciale e giuridico, in danno dei concessionari dello Stato, che la stessa Corte di Cassazione aveva individuato in capo al “sistema stanley” con la sentenza del 10 luglio scorso”. Così Francesco Ginestra, Presidente di Assosnai, commenta in una nota la sentenza della Corte di Cassazione che estende al bookmaker Goldbet la sentenza Costa – Cifone della Corte di Giustizia europea.
Secondo Ginestra si tratta di una “situazione che, come indicato dalla Suprema Corte, deve essere eliminata dall’ordinamento nazionale. Siamo in attesa di vedere come l’Amministrazione vorrà attivarsi presso tutte le istituzioni interessate affinché vengano concretamente recepite le novità normative deputate a sanare le criticità del passato. Da parte nostra continueremo nell’attività di denuncia e supporto alle autorità dovendo, tuttavia, registrare la pressoché totale assenza di iniziative e di intervento da parte soprattutto dei grandi operatori del settore, che dimostrano di trascurare gli importanti riflessi dei giudizi nazionali nelle sedi europee.
Certo è che se, all’indomani della conclusione della nuova procedura di gara, il mercato continuerà a presentare gli squilibri attuali, chi si aggiudicherà una nuova concessione, di fatto avrà acquistato una ‘scatola vuota’, visto che si potrà ancora raccogliere giochi e scommesse in Italia anche senza concessione e licenza di pubblica sicurezza”.
RED/Agipro

Comunicato Stampa Assosnai del 01/03/2013

Per esclusivo dovere di chiarezza nei confronti degli Associati, il Presidente Assosnai Francesco Ginestra, reputa nuovamente necessario evidenziare il carattere pretestuoso ed irrispettoso che anima le dichiarazioni di Stanleybet, che insiste ancora nel voler ridimensionare ed emarginare le sentenze del Tar Lazio che si sarebbero sempre espresse con un "tutto a posto" in merito alla normativa nazionale in materia, per essere poi smentite sistematicamente dai pronunciamenti del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia Ue.

Sono ormai a tutti noti i rilievi critici formulati dalla Corte di Giustizia in merito a specifiche previsioni della normativa italiana disciplinanti le gare del 1999 e del 2006 ed i riflessi degli stessi sulla applicazione della norma penale contestata ai centri trasmissione dati (CTD). E' noto anche che l'ultima parola in termini di conformità della normativa nazionale ai principi europei spetta sempre al Giudice nazionale (al quale fa costante rinvio la Corte Ue), chiamato ad un esame coerente e sistematico delle norme in relazione alle specifiche esigenze e scopi perseguiti.

Nella recente sentenza n. 1884 del 20/02/13  (RG. 8592/2012) Il Tar del Lazio ha dettagliatamente esaminato la nuova normativa di gara evidenziando l'assenza di clausole dello stesso tenore di quelle "criticate" dalla sentenza Costa-Cifone, ponendo l’accento sull'impossibilità di far derivare dalle sentenze della Corte di Giustizia un diritto "perpetuo" ad operare tramite CTD, prescindendo dall'intero impianto normativo italiano, con la conseguente infondatezza della pretesa di veder sistematicamente riconosciuta la propria rete di CTD come presupposto di partecipazione alla nuova gara.

Senza voler entrare nel merito delle vicende giudiziarie cui fa riferimento l’operatore estero, nel proprio excursus teso a sminuire ancora le pronunce del giudice amministrativo, è doveroso ricordare che proprio relativamente all'impugnativa della gara Superenalotto, il Consiglio di Stato Sez. IV, con sentenza n. 4115 del 03/09/2008 (RG. 10192/07) ha respinto le doglianze incentrate sulle clausole di decadenza di cui allo schema di convenzione, il cui tenore è, in parte, simile se non identico a quello delle clausole della nuova gara. Si legge nella sentenza "stava all'appellante (Stanley) verificare nell'ambito delle proprie strategie imprenditoriali, l'opportunità e la convenienza di una partecipazione alla gara in presenza del "rischio" che, all'esito di un'eventuale aggiudicazione, lo svolgimento della predetta attività (…) potesse essere considerato dall'Amministrazione aggiudicatrice quale causa di decadenza dalla concessione" (pag. 16).   

Il Supremo Giudice Amministrativo ha, peraltro, respinto la richiesta di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia, per essere la stessa formulata in modo del tutto generico.

Occorre, sempre a soli fini di chiarezza, precisare che Assosnai, in doverosa difesa degli interessi della categoria rappresentata, ha sempre affermato la necessità di contrastare tutte le forme di raccolta non autorizzata di scommesse che si traducono in un danno oggettivo per gli operatori che sottostanno a tutte le prescrizioni dettate dal nostro legislatore.

Inoltre l’operatore estero non afferma il vero scrivendo che non ha interesse a “focalizzarsi nuovamente sul contrasto agli operatori storici, che oggi operano senza licenza da circa 8 mesi in virtù di una legge che (l’operatore) potrebbe chiedere ai giudici civili di disapplicare, anche con provvedimento d’urgenza” poiché con ben due ricorsi (RG. 6258/2012 e RG. 8590/2012) l’operatore ha chiesto la revoca di tutte le concessioni scommesse in essere e, in particolare, delle concessioni 2000 Rinnovate nel 2006 ed attualmente in proroga in attesa della chiusura del bando 2012. Questo vuol dire focalizzarsi su gli altri operatori privi di concessione?

E' quindi giunta l'ora di abbandonare ingiustificati e strumentali personalismi e la mania di persecuzione che attanaglia questo operatore senza concessione, oggi circondato dai "nuovi abusivi" che logorano quello che più che un mercato assomiglia ormai più ad una giungla e che AAMS ci dica come intende attivarsi presso l'autorità giudiziaria ed in particolare presso le Procure della Repubblica affinché la nuova gara e l'orientamento espresso dal TAR siano portati all'attenzione dei magistrati che decidono delle sorti dei centri raccolta scommesse privi di concessione AAMS.

Comunicato stampa Assosnai del 27/02/2013

A seguito della replica di Stanleybet del 26 febbraio 2013 alle dichiarazioni del Presidente Assosnai Francesco Ginestra di commento al progetto Cartago presentato dall’operatore estero, tocca rilevare la contraddizione tra chi afferma che “affiancherà le Autorità italiane nella lotta contro gli operatori illegali e clandestini”  offrendo – a parole – la massima collaborazione allo Stato,  e che nello stesso momento  liquida la sentenza di inammissibilità del ricorso contro il Bando AAMS 2012 (sentenza TAR Lazio n. 1884 depositata il 20/02/2013 Reg. Ric. 8592/2012) come "la solita sentenza in favore dell'Amministrazione".

E’ sufficiente leggere ciò che afferma il Giudice Amministrativo – non il Presidente Assosnai – nelle 95 pagine della sentenza, dalle quali emerge chiaramente il contrario di quanto si affanna ad affermare l’operatore. Di seguito alcuni passaggi estremamente eloquenti e chiari.

Pagina 50: "nessun carattere discriminatorio può ravvisarsi in tale durata (delle nuove concessioni) che consente comunque ai soggetti aspiranti ad entrare nel mercato, un'utile gestione della concessione e l'ammortamento, nel previsto lasso temporale, degli investimenti effettuati, per come evincibile alla luce del capitolato tecnico, dovendo al riguardo ulteriormente evidenziarsi come parte ricorrente (Stanley) sia già operante nel mercato italiano attraverso la propria rete fisica di locali aperti al pubblico, risultando per l'effetto particolarmente agevole, per la stessa, l'avviamento e l'esercizio dell'attività in veste di concessionario avvalendosi dei proprie Centri già operanti, cosicché neanche in via di mero fatto parte ricorrente può lamentare il carattere particolarmente oneroso in termini economici della prevista durata delle nuove concessioni e, ancor meno, il suo carattere immediamente escludente" 

Pagina 51: "Non è riscontrabile la denunciata discriminazione a favore dei precedenti concessionari, non essendovi alcuna garanzia che gli stessi risultino aggiudicatari delle nuove concessioni e non contenendo la lex specialis alcuna previsione di privilegio per gli stessi";

Pagina 52: "Non acquisendo essa (Stanley) per effetto di tali pronunce (sentenze Gambelli, Placanica e Costa-Cifone della Corte Ue) la titolarità di una speciale posizione di interesse qualificato e differenziato, rispetto alla generalità dei soggetti, che consenta di prescindere dalla proposizione della domanda di partecipazione alla gara al fine di radicare il proprio interesse" 

Pagina 67: "Non viene affermata nelle citate pronunce (sentenze Gambelli, Placanica e Costa-Cifone) la conformità del modus operandi della ricorrente attraverso i propri CTD al diritto interno italiano così riconoscendo alla stessa una sorte di esenzione dall'assoggettamento alla disciplina interna di carattere concessorio";

Pagina 68: "Nessuna sottrazione della società ricorrente a tale regime (concessorio-autorizzatorio) può essere predicata alla luce delle pronunce della Corte di Giustizia, dalle quali discende il solo effetto della esclusione, per il passato, della punibilità per i soggetti che non hanno potuto ottenere la concessione in ragione della contrarietà al diritto comunitario di taluni profili della normativa disciplinante le relative gare di affidamento. Al di fuori delle condizioni di diritto e di fatto su cui poggiano le citate sentenze Placanica e Costa-Cifone, si riespande quindi l'assoggettamento della ricorrente alla normativa nazionale, anche penale, stante il contrasto delle modalità con cui opera in Italia con il diritto interno" ;

Pagina 71: Dalle richiamate sentenze della Corte Ue non può desumersi "il riconoscimento della legittimità di tali attività successivamente all'indizione di una nuova gara o la sussistenza di una posizione protetta dalla giurisprudenza comunitaria che debbano essere salvaguardate dalla nuova disciplina di gara" ;

Pagina 73: "Indetta una nuova gara per l'affidamento di nuove concessioni, la società ricorrente è posta in grado di competere con gli altri concorrenti al fine di ottenere le necessarie concessioni per poter esercitare, in Italia, le attività di gioco alle medesime condizioni cui sono sottoposti tutti i soggetti, anche se appartenenti ad altri Stati membri dell'Unione";

Pagina 80: Relativamente alla lamentata discriminazione, si evidenzia "tenuto conto in punto di fatto che, operando da tempo la ricorrente sul territorio italiano con la propria rete fisica, anch'essa gode di una posizione consolidata e di clientela acquisita, che si traduce in un vantaggio concorrenziale rispetto a eventuali nuovi concessionari che non operano con modalità siffatte”;

Pagine 81/82: "Il non voler rinunciare ad operare in Italia attraverso la propria rete fisica così non optando per l'esercizio di attività in materia di gioco sulla base di un titolo concessorio, sottopone le ricorrenti alle previste cause di decadenza in virtù di una loro libera scelta di non adeguarsi alla disciplina interna, dovendo ricondursi l'affermata non utilità della partecipazione alla gara (…) unicamente alla decisione delle società ricorrenti di non dismettere, dopo l'eventuale aggiudicazione, la propria rete. Ben potrebbe, quindi, parte ricorrente, partecipare alla selezione e regolarizzare, al fine di non incorrere nelle paventate cause di decadenza, la propria posizione conformandola all'ordinamento italiano”;

 

Roma 27 febbraio 2013

AGICOS: GINESTRA: STATO ABBANDONI IMMOBILISMO

GINESTRA "STATO ABBANDONI IMMOBILISMO"

Per il presidente di Assosnai, dalla crisi dell'ippica agli operatori non autorizzati lo Stato “deve rimediare ai danni che ha causato per anni"

Lo Stato si riempie la bocca di belle parole e di tanti progetti, ma poi se ne lava le mani nascondendosi dietro la mancanza di risorse economiche. Vanno attuate le giuste misure in maniera tempestiva, togliendo il terreno all’illegalità e garantendo gli incassi per lo Stato. Questo immobilismo rischia di far saltare migliaia di posti di lavoro”. È il monito di Francesco Ginestra, presidente di Assosnai – associazione che riunisce le imprese del settore delle scommesse – in un intervento a tutto tondo sull’attualità del settore concesso ad Agicos.

La situazione dell'ippica è drammatica” l’amara constatazione sulla crisi del settore. “Tra scioperi e chiusure di ippodromi, l’incasso del 2012 ha registrato un calo del 26% rispetto all’anno precedente. Vanno attuate le giuste misure in maniera tempestiva, togliendo il terreno all’illegalità e garantendo gli incassi per lo Stato. Questo immobilismo rischia di far saltare migliaia di posti di lavoro. Ci vuole un restyling totale, l’offerta al pubblico va riordinata e modernizzata, aumentando la restituzione in vincita e rendendo più ospitali gli ippodromi. La verità è che un progetto così importante è fermo perché si è concentrati sui prodotti che concedono di più all’erario”.

In questo senso, ampio consenso all’introduzione delle scommesse virtuali, i cui decreti attuativi sono stati da poco pubblicati dai Monopoli di Stato: “la loro introduzione può aiutare il comparto ad arginare in parte la crisi derivante dal declino delle scommesse ippiche. Purtroppo il via libera è arrivato in forte ritardo, visto che la ‘concorrenza’ priva di concessione ha già attivato questo tipo di offerta  da tempo”.

Una concorrenza alla quale recentemente anche Stanley, con il lancio del progetto ‘Cartago’, ha annunciato di voler dare battaglia: “Ovviamente sono d’accordo sulla necessità di debellare tutte le irregolarità nel settore – prosegue Ginestra – ma dubito fortemente che sia possibile farlo affianco a chi tutt’ora combatte lo Stato e la nostra attività, poiché è evidente che l’obiettivo principale dell’operatore è quello di eliminare la propria concorrenza, continuando però a raccogliere gioco in Italia senza sottostare alle nostre stesse regole, e ciò è inaccettabile. Lo dimostra ancor di più la strategia adottata da Stanley con il ricorso all’ultimo bando: un operatore che non ha mai avuto intenzione di partecipare ai bandi di gara, pur avendone avuto tutte le possibilità, mostra un’unica modalità d’azione, quella di impugnare i bandi e ostacolare per vie legali la nostra attività. Anche i nostri Associati hanno impugnato l’ultimo bando per denunciare la disparità tra gli operatori autorizzati del settore in termini di durata delle concessioni, requisiti di stabilità economica e di affidabilità, ma l’hanno fatto nel pieno rispetto delle leggi, presentando le offerte per partecipare”.

Lo Stato perciò “deve rimediare ai danni che ci ha causato per anni ed eliminare le discriminazioni, portando tutti gli operatori a lavorare alle stesse condizioni. La differenza sostanziale, oltre che formale, tra gli operatori AAMS e i soggetti esteri privi di concessione italiana – che al di là di operazioni e comunicati non pagano le tasse in Italia né si adeguano alle norme severissime a cui è sottoposto ogni nostro associato – è che i veri discriminati siamo noi: abbiamo un prelievo fiscale che non ci permette di offrire prodotti concorrenziali, un palinsesto rigido che limita alla base l’offerta e vediamo prosperare a fianco alle nostre agenzie soggetti che non si sa quale attività svolgano realmente, a che titolo e collegati a chissà chi”. 

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AGIPRO: Ippica, Ginestra (Assosnai): “Blocco scommesse ippiche, chiederemo i danni ai responsabili”

Ippica, Ginestra (Assosnai): "Blocco scommesse ippiche, chiederemo i danni ai responsabili"

ROMA – “Occorre che la politica non rincorra esclusivamente le entrate erariali proponendo nuovi giochi e nuove formule, ma comprenda la necessità di avere una rete di raccolta forte e motivata, per la tutela della legalità e della salute dei cittadini”. Lo ha spiegato Francesco Ginestra Presidente Assosnai, commentando il blocco dell’accettazione delle scommesse ippiche dello scorso mercoledì, l'ennesimo colpo al settore dell'ippica, già in crisi con la chiusura degli ippodromi e il crollo delle scommesse. "Mercoledì dalle 17.00 a fine corse non è stato possibile effettuare scommesse sulle corse dei cavalli in tutta la rete di concessionari autorizzati, per la sospensione non annunciata del servizio di raccolta – ha raccontato Ginestra –  Aams e Sogei non hanno inviato né preventivamente né successivamente un comunicato per spiegare agli scommettitori le motivazioni del blocco, provocando lo sconcerto nelle sale di raccolta". 

Un ulteriore danno alle scommesse ippiche, in costante calo da mesi, aggravato dalla recente chiusura di numerosi ippodromi – tra i quali i principali di Milano Trotto, Napoli Agnano e Roma Tor di Valle –  che pone a rischio, oltre ai 50.000 addetti del comparto ippico, per lo meno 1.000 imprese della rete di raccolta con oltre 10.000 lavoratori. “Chiederemo i danni ai responsabili del disservizio, che hanno provocato la perdita economica per la mancata accettazione del gioco, un danno di immagine alla rete regolare ed anche la beffa, poiché la rete non Aams composta da operatori privi di Concessione italiana e Licenza di Pubblica Sicurezza funzionava regolarmente”, ha aggiunto Ginestra. 

“L’Associazione ha avanzato da molto tempo proposte di rilancio della scommessa ippica, in primis la rivisitazione del pay-out – ha spiegato ancora Ginestra – ottenendo solo il rimpallo delle responsabilità fra Aams, Ministero dell’Agricoltura e Ministero delle Finanze, con il risultato che il 2012 ha chiuso con un ulteriore calo del 23% di raccolta scommesse e che gli ippodromi stanno cessando le attività. Ora a rischio c’è anche la sopravvivenza della rete di raccolta sul territorio, che porterà enormi danni alla collettività, poiché sono i Negozi di Gioco che assicurano la legalità nella raccolta dei Giochi in concessione, a maggior ragione con l’entrata in vigore della Legge Balduzzi che vieta l’ingresso ed il gioco ai minori di diciotto anni”. RED/Agipro

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AGIMEG: Assosnai “Ennesimo danno alla raccolta delle scommesse ippiche”

AGIMEG: Assosnai “Ennesimo danno alla raccolta delle scommesse ippiche”

Assosnai “Ennesimo danno alla raccolta delle scommesse ippiche”

La chiusura degli ippodromi e il crollo delle scommesse aggravati dal blocco dell’accettazione delle scommesse di mercoledì 23 gennaio: nessuna tutela per la rete di raccolta che rischia la chiusura. Richiesta danni da parte degli operatori.

 

“Mercoledì dalle 17.00 a fine corse non è stato possibile effettuare scommesse sulle corse dei cavalli in tutta la rete di concessionari autorizzati, per la sospensione non annunciata del servizio di raccolta” – denuncia Francesco Ginestra Presidente Assosnai – “I Monopoli di Stato, Ente regolatore del comparto dei Giochi Pubblici, e Sogei, partner tecnologico dei Monopoli, non hanno inviato né preventivamente né successivamente un comunicato per spiegare agli scommettitori le motivazioni del blocco, provocando lo sconcerto nelle sale di raccolta.

Un nuovo colpo alle scommesse ippiche, in costante calo da mesi, aggravato dalla recente chiusura di numerosi ippodromi – tra i quali i principali di Milano Trotto, Napoli Agnano e Roma Tor di Valle – che pone a rischio, oltre ai 50.000 addetti del comparto ippico, per lo meno 1.000 imprese della rete di raccolta con oltre 10.000 lavoratori. “Chiederemo i danni ai responsabili del disservizio, che hanno provocato la perdita economica per la mancata accettazione del gioco, un danno di immagine alla rete regolare ed anche la beffa, poiché la rete non AAMS, composta da operatori privi di Concessione italiana e Licenza di Pubblica Sicurezza funzionava regolarmente”.

 

“L’Associazione ha avanzato da molto tempo proposte di rilancio della scommessa ippica, in primis la rivisitazione del pay-out (restituzione in vincita al pubblico)”, – continua Ginestra – “ottenendo solo il rimpallo delle responsabilità fra AAMS, Ministero dell’Agricoltura e Ministero delle Finanze, con il risultato che il 2012 ha chiuso con un ulteriore calo del 23% di raccolta scommesse e che gli ippodromi stanno cessando le attività. Ora a rischio c’è anche la sopravvivenza della rete di raccolta sul territorio, che porterà enormi danni alla collettività, poiché sono i Negozi di Gioco che assicurano la legalità nella raccolta dei Giochi in concessione, a maggior ragione con l’entrata in vigore della Legge Balduzzi che vieta l’ingresso ed il gioco ai minori di diciotto anni”.

 

“Occorre quindi che la Politica non rincorra esclusivamente le Entrate Erariali proponendo nuovi Giochi e nuove formule, ma comprenda la necessità di avere una rete di raccolta forte e motivata, per la tutela della legalità e della salute dei Cittadini”. lp/AGIMEG

 

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SKY TG24 ECONOMIA SUI GIOCHI PUBBLICI: PRESENZA PRESIDENTE ASSOSNAI

SKY TG24 ECONOMIA – GLI ITALIANI E IL GIOCO

Aumentano le somme puntate e le vincite ma diminuiscono gli incassi per l'erario, mentre i nuovi giochi sembrano soppiantare i vecchi: dati e numeri di un settore non travolto dalla crisi. Conduce Alessandro Marenzi.

Ospiti in studio: Francesco Ginestra Presidente Assosnai e Paolo Franci Direttore Agipronews.

La trasmissione andrà in onda sul canale 100 e sul canale 500 di SKY sabato 12 gennaio 2013 alle ore 11.35.

Repliche:

  • Sabato 12 gennaio 2013 ore 18.35 – 22.05
  • Domenica 13 gennaio ore 04.35 – 16.05

Agipronews: Aumento preu VLT, Ginestra (Assosnai): «A rischio stabilità del settore»

Aumento preu VLT, Ginestra (Assosnai): «A rischio stabilità del settore»

21/12/2012 Ore 16:12

ROMA – L`aumento del prelievo sulle VLT al 5% a partire dal 1° gennaio, la proroga al 30 giugno dell`emanazione del decreto interdirigenziale antiludopatia, oltre alla conferma del via, a inizio 2013, del bando di gara del poker live. Giochi protagonisti nel testo finale della legge di stabilità che questa sera sarà votata definitivamente alla Camera. “Quello che è stato fatto è vergognoso – avverte Francesco Ginestra, Presidente di Assosnai – Prima si fa politica per sistemare gli errori passati, poi si torna indietro e proprio quando il problema della dipendenza dal gioco d`azzardo è sempre più evidente. Parliamo di un bando per 1000 sale di poker live che si aggiunge al bando per le 2000 nuove concessioni per le scommesse. Sono ammirevoli i controlli della Guardia di Finanza – spiega Ginestra ad Agipronews – Ma non basteranno perché il fenomeno è ormai incontrollabile. Il direttore generale di Aams Magistro aveva giustamente invitato a fermarsi e guardarsi attorno, ma qui si pensa solo a fare cassa“.

L`ulteriore aumento del Preu rappresenterà, secondo Ginestra, un danno non solo per la filiera. “Tassare ancora in questa momento è qualcosa di impossibile perché nella filiera non si può recuperare l`investimento. – aggiunge Ginestra – Non hanno fatto bene i conti: in questo modo arriveranno a prendere di meno, perché le società non ce la faranno ad andare avanti. Non è possibile che si vuole risolvere tutto con i giochi, non funziona così. Tanti apriranno ma poi non ce la faranno e chiuderanno. Il caso dell`ippica è l`esempio più evidente e anche gli altri giochi sono in calo: se ne aggiungono sempre di nuovi senza dare tempo agli altri di radicarsi. Io spero che i ministri intervengano perché mi sembra che al momento non ci sia nessuna certezza“.

Anche il bando scommesse per 2000 nuovi punti fornisce poche certezze al settore. “Si tratta di una gara che durerà fino al 2016 e non ci sarà il tempo effettivo per avere una sana contabilità – conclude Ginestra – Al momento è tutto fermo e i tempi si stanno allungando, quindi il periodo delle concessione e dell`ammortamento sarà sempre più breve. Rimarrà poco tempo per la gestione e bisognerà sperare che nel 2016 verrà riconfermato per andare avanti. Ma cosa ci sarà dopo nessuno può saperlo“. SA/Agipro 

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