MEETING ASSOSNAI SUL BANDO AAMS 2012 APERTO A TUTTI GLI OPERATORI DI GIOCO

MEETING ASSOSNAI SUL BANDO AAMS 2012

Giovedì 4 ottobre  alle ore 10:00, presso la sede di “Roma Eventi Piazza di Spagna” in via Alibert 5a, ASSOSNAI coadiuvata dai propri consulenti  “Mag – Consulenti Associati” e “Studio Romano Bondavalli” nell’ambito di un Meeting rivolto agli operatori di gioco interessati alla procedura di selezione in corso, presenta la strategia di partecipazione al Bando AAMS 2012, ideata al fine di agevolare l’adesione alla gara,  fornire gli indispensabili strumenti per abbattere gli elevati costi di gestione della concessione  derivanti  dall’applicazione della “Legge di Stabilità 2010” e creare i presupposti per affrontare con successo lo scenario che si presenterà a giugno 2016.

Nel corso del Meeting sarà illustrato il modello di business, che prevede la nuova figura professionale del “Partner” che affianca il Concessionario AAMS aggiudicatario il quale garantirà l’adempimento degli obblighi convenzionali. 

Tutto ciò con il fine primario di presentarsi con le giuste credenziali alla nuova sfida del 2016 quando sarà rimessa a bando l’intera rete dei Negozi e Punti vendita dei Giochi Pubblici.

Per motivi organizzativi è necessario preannunciare la propria presenza all’incontro, inviando una mail entro  mercoledì 3 ottobre a “segreteria@assosnai.it” indicando il nominativo del partecipante.  

Agipronews: Dl Balduzzi, Ginestra (Pres.Assosnai): «Nuove misure non bastano, serve la tessera del giocatore»

Dl Balduzzi, Ginestra (Pres.Assosnai): «Nuove misure non bastano, serve la tessera del giocatore»

13/09/2012 Ore 13:59

ROMA – Serve «quanto prima una `card unica` con un limite di spesa e del tempo di collegamento, da utilizzare per il gioco online». Così, Francesco Ginestra –  Presidente di Assosnai – l`associazione dei concessionari di scommesse – commenta la versione definitiva del Dl Balduzzi, che contiene norme per contrastare la ludopatia e limitare la pubblicità del gioco d`azzardo. Nell`ultima versione del testo sono state eliminate le distanze minime dei punti vendita e delle sale slot dai luoghi sensibili. Una decisione aspramente criticata da Ginestra, secondo il quale «imporre dei limiti per proteggere i soggetti che frequentano luoghi a rischio come scuole, ospedali e chiese è assolutamente necessaria» per evitare che per il gioco, da una dimensione di divertimento si passi a una di «dipendenza».  Secondo Ginestra, oltre ai limiti per le distanze, bisognerebbe pensare anche ad altre misure di prevenzione conto la ludopatia, come «limitare gli orari di apertura e chiusura delle sale». Il fenomeno del «gioco incontrollato e irresponsabile», secondo il presidente di Assosnai, potrebbe avere anche un effetto boomerang, dato che «sta provocando la distruzione del settore e noi come operatori siamo estremamente preoccupati per il dilagare della ludopatia, che è nociva non solo per la salute dei cittadini, ma anche per i nostri stessi interessi». Il Dl Balduzzi prevede anche una serie di controlli annuali sulle sale e sui punti vendita (per vigilare sull`ingresso dei minori), con un`azione coordinata tra Aams e Guardia di Finanza. A riguardo Ginestra sostiene che «le agenzie già autonomamente vigilano sul pubblico della propria sala, ma è necessario un piano nazionale di formazione ed educazione al gioco responsabile coordinato dal Ministero della Salute, in modo da garantire uniformità di comportamento da parte del personale e promuovere al meglio attività sane e controllate».

RED/Agipro

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COMUNICATO STAMPA: ASSOSNAI: “DECRETO BALDUZZI PRIMA MOSSA EFFICACE DEL GOVERNO NELLA LOTTA ALLA LUDOPATIA E NELLA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA”

COMUNICATO STAMPA

ASSOSNAI: “DECRETO BALDUZZI PRIMA MOSSA EFFICACE DEL GOVERNO NELLA LOTTA ALLA LUDOPATIA E NELLA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA”

I dubbi restano sulle misure che verranno utilizzate dal Governo per i controlli sul territorio

Roma, 28 agosto 2012 “Condivido in pieno le preoccupazioni del ministro della Salute Renato Balduzzi sul dilagare della ludopatia nel nostro paese”. Francesco Ginestra, Presidente di Assosnai commenta così le misure annunciate nella bozza di decreto legge che il Ministro dovrebbe presentare venerdì prossimo in Consiglio dei Ministri: previste misure di tutela dei soggetti a rischio ludopatia e il divieto di installare apparecchi da intrattenimento nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili. “Come Associazione di settore – afferma Ginestra – denunciamo da tempo il problema causato dall’offerta disordinata ed eccessiva di prodotti di gioco, non solo degli apparecchi da intrattenimento, che promettono di cambiare la vita ai giocatori, oramai presenti in ogni angolo delle nostre città in qualunque tipo di locale pubblico”. Secondo Ginestra senza regolamentazione “risulta pressoché impossibile esercitare un controllo efficace sulla presunta regolarità degli apparecchi di gioco e sul rischio di progressivo incoraggiamento ad abitudini poco sane”. Ecco perché secondo il Presidente di Assosnai l’offerta di gioco va distribuita sul territorio “con raziocinio, disponendole in ambienti dedicati, così da rendere più semplice sia il monitoraggio che l’eventuale intervento su soggetti a rischio ludopatia”. Qualche perplessità desta l’effettiva attuazione dei controlli sul territorio “Sono anni che chiediamo allo Stato la tutela del giocatore, che nei fatti non siamo mai riusciti ad ottenere – spiega Ginestra – e riteniamo che i divieti, a volte, possano ottenere l’effetto contrario, in particolare con i minori, più rispettosi dei metodi di ragionamento che delle limitazioni imposte. Basterebbe assicurare allo scommettitore un ambiente di gioco dedicato e rispettoso delle leggi in vigore nel nostro Paese”.

Circolari: 2011212 – 2012 08 07 – Comunicazione – Orari uffici Assosnai periodo estivo

 

Nell’area riservata del sito Assosnai, sezione Politiche e Comunicazione,  è stata pubblicata la circolare:

2011212 – 2012.08.07 – Comunicazione – Orari uffici Assosnai periodo estivo
 
Si rammenta che dal 1 gennaio le circolari sono disponibili esclusivamente nell’area riservata del sito www.assoagisco.it, accessibile unicamente da parte degli utenti registrati abilitati all’accesso dalla Segreteria

GIOCONEWS: Richiesta pagamento imposte a Ctd esteri, Assosnai: “Primo passo, ma ora risarcimento per mancata tutela rete Aams”

 

Richiesta pagamento imposte a Ctd esteri, Assosnai: “Primo passo, ma ora risarcimento per mancata tutela rete Aams”

 

La recente circolare Aams sul pagamento dell’Imposta Unica da parte dei Ctd (Centri Trasmissione Dati collegati con operatori esteri), seguita dall’invio di formali richieste agli operatori privi di concessione, è un tentativo di ristabilire il corretto funzionamento del mercato delle scommesse, per il recupero di una situazione già da troppo tempo drammaticamente compromessa: finalmente saranno obbligati al pagamento dell’Imposta Unica e delle relative sanzioni anche i soggetti che esercitano la raccolta senza concessione Aams.

È quanto si legge in una nota di Assosnai, secondo la quale però, al di là delle buone intenzioni, adesso la norma deve essere applicata o, in caso contrario anche i concessionari Aams devono smettere di versare l’Imposta Unica sui Giochi.

Perdura comunque, a giudizio di Assosnai, una situazione di evidente confusione, confermata anche dalla recente sentenza della Cassazione che ha evidenziato gli errori compiuti dallo Stato italiano nella gestione del regime concessorio. Ciò ha portato al proliferare di un sistema ‘autogestito’ che affianca da anni la rete Aams: da un lato, i concessionari che nel rispetto delle leggi nazionali sostengono gli elevati costi di concessione e di imposte sui giochi e si sottopongono a un sistema di rigidi controlli per il mantenimento di adeguati livelli di servizio; dall’altro alcune imprese che, seguendo unicamente procedure private e senza avere l’obbligo di contribuire alle entrate erariali, hanno la possibilità di offrire condizioni più vantaggiose alla clientela, praticando una concorrenza sleale nei confronti della rete Aams. Tutto ciò lascia il consumatore abbandonato a se stesso in prodotti di gioco dove, la salute pubblica deve essere tutelata e quindi controllata.

La causa della sofferenza della rete Aams è da dunque da imputare agli errori ed alla mancata tutela da parte dello Stato: i bandi di gara emanati dal 2000 in poi sono stati puntualmente censurati dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea e ciò ha creato ingenti danni principalmente alle società concessionarie italiane: a quelle del 2000, che si sono aggiudicate le gare pagando cospicue somme per acquistare una ‘esclusiva’ sui Giochi che in realtà lo Stato non possedeva; a quelle del 2006 che, in più, sono state limitate nell’attività d’impresa dovendo sottostare a contingentamenti, distanze, limiti territoriali che in seguito sono stati disapplicati dalle Sentenze della Corte Europea.

Secondo Assnosnai dunque il modello di accettazione scommesse in Italia deve essere dunque completamente ridisegnato, stabilendo un modello unico e valido per tutti, considerando che lo Stato Italiano non può vendere un diritto di esclusiva che non ha di fatto e che risulta non avere mai avuto neppure di diritto. Se ciò dovesse portare ad un regime autorizzativo, dovranno essere rimborsate le somme versate dalle imprese concessionarie per l’acquisto dei diritti e il pagamento dell’imposta unica, lasciando spazio all’iniziativa privata, prevedendo le regole mancanti nel nostro ordinamento a tutela dello scommettitore-consumatore.

È necessario che ciò avvenga prima dell’emanazione di una gara che porterà a nuovi contenziosi e inevitabili responsabilità dello Stato Italiano e dei dirigenti coinvolti.

Agicos: ASSOSNAI, RETE AAMS VITTIMA ERRORI STATO

ASSOSNAI, RETE AAMS VITTIMA ERRORI STATO

Assosnai parla della situazione della rete di agenzie in seguito alla sentenza della Cassazione e alla recente circolare dei Monopoli sul pagamento dell'Imposta Unica da parte dei CTD

"La recente circolare AAMS sul pagamento dell'Imposta Unica da parte dei CTD (Centri Trasmissione Dati collegati con operatori esteri), seguita dall'invio di formali richieste agli operatori privi di concessione, è un tentativo di ristabilire il corretto funzionamento del mercato delle scommesse, per il recupero di una situazione già da troppo tempo drammaticamente compromessa: finalmente saranno obbligati al pagamento dell'Imposta Unica e delle relative sanzioni anche i soggetti che esercitano la raccolta senza concessione AAMS. Al di la delle buone intenzioni però, riporta una nota Assosnai, adesso la norma deve essere applicata o, in caso contrario anche i concessionari AAMS devono smettere di versare l'Imposta Unica sui Giochi.

Perdura comunque una situazione di evidente confusione, confermata anche dalla recente sentenza della Cassazione che ha evidenziato gli errori compiuti dallo Stato italiano nella gestione del regime concessorio. Ciò ha portato al proliferare di un sistema "autogestito" che affianca da anni la rete AAMS: da un lato, i concessionari che nel rispetto delle leggi nazionali sostengono gli elevati costi di concessione e di imposte sui giochi e si sottopongono a un sistema di rigidi controlli per il mantenimento di adeguati livelli di servizio; dall'altro alcune imprese che, seguendo unicamente procedure private e senza avere l'obbligo di contribuire alle entrate erariali, hanno la possibilità di offrire condizioni più vantaggiose alla clientela, praticando una concorrenza sleale nei confronti della rete AAMS. Tutto ciò lascia il consumatore abbandonato a se stesso in prodotti di gioco dove, la salute pubblica deve essere tutelata e quindi controllata. 

La causa della sofferenza della rete AAMS – si legge ancora nella nota Assosnai – è da dunque da imputare agli errori ed alla mancata tutela da parte dello Stato: i bandi di gara emanati dal 2000 in poi sono stati puntualmente censurati dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea e ciò  ha creato ingenti danni principalmente alle società concessionarie italiane: a quelle del 2000, che si sono aggiudicate le gare pagando cospicue somme per acquistare una "esclusiva" sui Giochi che in realtà lo Stato non possedeva; a quelle del 2006 che, in più, sono state limitate nell'attività d'impresa dovendo sottostare a contingentamenti, distanze, limiti territoriali che in seguito sono stati disapplicati dalle Sentenze della Corte Europea.

Il modello di accettazione scommesse in Italia deve essere dunque completamente ridisegnato, stabilendo un modello unico e valido per tutti, considerando che lo Stato Italiano non può vendere un diritto di esclusiva che non ha di fatto e che risulta non avere mai avuto neppure di diritto.  Se ciò dovesse portare ad un regime autorizzativo, dovranno essere rimborsate le somme versate dalle imprese concessionarie per l'acquisto dei diritti e il pagamento dell'imposta unica, lasciando spazio all'iniziativa privata, prevedendo le regole mancanti nel nostro ordinamento a tutela dello scommettitore-consumatore. 

E' necessario che ciò avvenga prima dell'emanazione di una gara che porterà a nuovi contenziosi e inevitabili responsabilità dello Stato Italiano e dei dirigenti coinvolti".

Circolari:2008412 – 2012.06.22 – Comunicazione – Quota Associativa Assosnai

 

Nell’area riservata del sito Assosnai, sezione Politiche e Comunicazione,  è stata pubblicata la circolare:

2008412 – 2012.06.22 – Comunicazione – Quota associativa ASSOSNAI

Si rammenta che dal 1 gennaio le circolari sono disponibili esclusivamente nell’area riservata del sito www.assoagisco.it, accessibile unicamente da parte degli utenti registrati abilitati all’accesso dalla Segreteria

Agipronews: Giochi, Stanleybet replica ad Assosnai: «Noi parte del circuito legale»

Giochi, Stanleybet replica ad Assosnai: «Noi parte del circuito legale»



ROMA – “Stanleybet non può più essere considerata al di fuori del perimetro legale“, anche se costituisce “un`anomalia del settore in quanto operatore legale non inserito al momento nel sistema concessorio“: è quanto si legge in una nota del bookmaker che risponde alle dichiarazioni del presidente di Assosnai Francesco Ginestra, che aveva affermato che “le agenzie certificate dai Monopoli sono sopraffatte dalla sleale concorrenza dei soggetti non autorizzati e sono destinate a chiudere con la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro“, senza aver chiarito che “Stanleybet fa parte del perimetro legale“ ed è “perfettamente legittimata ad offrire i propri servizi in Italia“. 

`Tuttavia – si legge ancora nella nota dell`operatore – confidiamo che si tratti di un periodo limitato e che tutto possa trovare una soluzione più facile proprio dopo che le 700 concessioni storiche saranno scadute, e, volenti o nolenti, saranno state costrette a chiudere“.

Secondo l`operatore estero, si legge nella nota, non si può più “usare il solito ritornello della lotta alla rete illegale senza aver chiarito che Stanleybet fa parte del perimetro legale“, il rischio è di creare confusione e di perdere efficacia nel contrasto a “i veri operatori illegali“ che invece “sono stati rafforzati usando poi le vittorie Stanleybet per confondere i giudici di prima istanza. Ed oggi tutti noi operatori della rete legale (Stanleybet + Concessionari) abbiamo di fronte un fenomeno ben difficile da affrontare“, con lo sforzo aggiuntivo di chiarire le diverse posizioni. “Stanleybet ha iniziato questa attività di contrasto, sostenuta da vari concessionari, ma i risultati saranno lenti all`inizio e potrebbe essere veramente tutto vanificato“ si legge ancora, se si prosegue “a fare confusione“.

RED/Agipro

Agipronews: Calcioscommesse, SKS365: “Bookmaker italiani e internazionali: fronte comune contro le combine”

Calcioscommesse, SKS365: "Bookmaker italiani e internazionali: fronte comune contro le combine"

01/06/2012 Ore 10:42

Un`azione comune fra operatori italiani e internazionali per combattere il fenomeno del calcioscommesse: è quanto chiede in una nota il bookmaker SKS365. “E` arrivata l`ora di intervenire sul sistema punendo i silenzi – si legge nel comunicato – E arrivato il momento per gli operatori italiani di denunciare quanto già registrato dagli operatori internazionali. E` arrivato il momento di operare per il bene dello sport in modo collegiale azzerando la rete abusiva creata da personaggi ambigui e società prive di autorizzazioni comunitarie. E` arrivato il momento, per tutti, di spiegare i comportamenti dei propri quotisti in occasione di match caratterizzati da flussi anomali di gioco“.

SKS365 condivide l`analisi di Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, secondo cui per avere un contrasto efficace al fenomeno delle combine “non è necessario intervenire sulle scommesse“, ma ritiene che resti fondamentale per gli scommettitori, “come stabilito dalla Corte Europea, il diritto di scegliere la miglior offerta all`interno di regole comunitarie“.

FC/Agipro

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