AGIMEG – Scommesse, accordo bwin-Obiettivo 2016, Ughi: “Puntiamo a una quota di mercato del 15%”

AGIMEG – Scommesse, accordo bwin-Obiettivo 2016, Ughi: “Puntiamo a una quota di mercato del 15%”

Scommesse, accordo bwin-Obiettivo 2016, Ughi: “Finora lo Stato ha pensato più a fare cassa che ad organizzare il settore. Ma è necessaria una legge che riordini i giochi"

"Finora lo Stato ha pensato più a far cassa che a organizzare il settore del gioco. Ora ha paura a dire che c'è la necessità di fare una legge sul gioco. L'ottimo lavoro fatto dal sottosegretario Baretta è stato cestinato dai piani alti". E' quanto dichiarato da Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, nel corso della presentazione dell’accordo con bwin. "La nostra idea è aprire i primi punti al di là della gara, che ci auguriamo possa essere in linea con le indicazioni comunitarie, cercando di capire che errori sono stati fatti. La tassazione sul titolo abitativo dovrebbe essere annuale e a favore del Comune". cz/AGIMEG

Scommesse, accordo bwin-Obiettivo 2016, Ughi: "Puntiamo a una quota di mercato del 15%"

"Scommesse in agenzia e online possono convivere". Lo ha detto l'amministratore unico di Obiettivo 2016 Maurizio Ughi nel corso della presentazione dell'accordo con bwin in corso a Roma. "Puntiamo a controllare una quota di mercato del 15 per cento. Lavoreremo con il 12 per cento dei punti a terra. ma i nostri saranno più performanti" ha detto ancora Ughi. "L'esigenza del cliente ci porta a innovarci. Obiettivo 2016 vuole dare un pezzo di competenza in più sul territorio al servizio dei concessionari". Per Ughi- riporta l'Agimeg – inoltre, "I punti a terra devono essere armonizzati: offrire tutti i giochi ai clienti ma con ordine, con un arredamento e una serie di servizi, e mettendo a disposizione dei clienti anche una serie di dati e di informazioni". Ughi ha quindi sottolineato che "Per aiutare il mercato serve pero' uno slancio anche politico. Lo Stato deve rivendicare la riserva legislativa nei confronti degli enti locali. I comuni e le regioni devono avere voce in capitolo per cintrastare l'offerta di gioco illegale. Ma tutto deve essere armonitzzato e ricondotto sotto il controllo dello Stato. Tutti poi dovranno rispettare le regole del mercato italiano. Si avra' un mercato unico dove Obiettivo 2016 avrà il suo ruolo". cz/AGIMEG

Scommesse, accordo bwin-Obiettivo 2016, cresce il peso dei grandi marchi: nel primo semestre attraggono l'82% della raccolta

Un crescente peso dei grandi marchi delle scommesse e una progressiva regolamentazione degli operatori irregolari. E' il quadro che traccia bwin nel corso della presentazione – oggi a Roma – dell'accordo siglato con Obiettivo 2016 per commercializzare le proprie scommesse anche a attraverso una rete fisica. L'operatore – riporta l'Agimeg – delinea prima una fotografia del settore, ricordando che nel 2014 le scommesse – sportive e ippiche – hanno attratto una raccolta di 3.282 milioni nella rete a terra e 1.650 attraverso i canali online. Le vincite erogate sono state rispettivamente di 2.498 e 1.422 milioni, di conseguenza la spesa effettiva del giocatore è stata di 784 e 228 milioni. Le scommesse virtuali, invece, hanno attratto giocate per 1.080 milioni a terra e 69 milioni online; le vincite sono state rispettivamente 905 e 59 milioni, di conseguenza la spesa effettiva è stata di 175 milioni per le scommesse virtuali offerte nelle reti di agenzie, e 10 milioni per quelle online. I grandi marchi delle scommesse nel 2014 hanno attratto l'80% della raccolta, gli operatori indipendenti il 20%. Nel primo semestre del 2015 il peso dei primi è cresciuto ulteriormente, raggiungendo l'82%, quello dei secondi si è ridotto di conseguenza al 18%. rg/AGIMEG

Scommesse, Costanzo (bwin): "Ampliamo i nostri orizzonti, ma senza tradire la nostra storia"

"Parlando con Ughi abbiamo capito che potevano cogliere l'occasione di approcciarci al mercato terrestre. bwin – riporta l'Agimeg – dopo 15 anni di online ha scelto di avere un accesso fisico al gioco senza tradire la propria storia, continuando a proporre gioco on line, ma ampliando i propri orizzonti". Lo ha detto Antonio Costanzo – direttore per le sport integrity and regulations di bwin- intervenendo alla presentazione dell'accordo siglato tra i due soggetti. cz/AGIMEG

 Scommesse, accordo Obiettivo 2016-bwin, Ughi: "Nella gara del 2016 puntiamo a 500 negozi e 300 corner"

"Entro il 2016 dovrebbe esserci una nuova gara per le concessioni delle scommesse. Questa data rivoluzionerà il mercato" ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016 nel corso della presentazione dell'accordo  siglato con bwin. Il riferimento – informa l'Agimeg – è al fatto che con la gara del 2016 verrà azzerata la rete, ovvero tutte le concessioni assegnate con le precedenti gare scadranno e dovranno essere riassegnate. Sul traguardo che si pone Obiettivo 2016: "puntiamo a circa 400-500 negozi e circa 300 corner" ha detto ancora Ughi. cz/AGIMEG

Scommesse,accordo bwin-Obiettivo 2016: la rete a terra si riduce, ma bwin la trasformerà in uno spazio di eccellenza

La rete di raccolta a terra delle scommesse – secondo i dati forniti da bwin nel corso della presentazione dell'accordo con Obiettivo 2016 per commercializzare i propri prodotti anche attraverso una rete di agenzie – sta subendo una progressiva razionalizzazione, fenomeno visibile anche effettuando un confronto tra i dati 2014 e quelli del primo semestre 2015. I negozi sportivi – informa l'Agimeg – sono passati infatti da 3.227 a 3.198, i corner sportivi da 4.226 a 4.215, e quelli ippici da 4.516 a 4.476. Le reti parallele allestite dai bookmaker comunitari senza concessione contavano a fine 2014 circa 6.000 centri trasmissione dati: grazie alla sanatoria lanciata con l'ultima Stabilità ne sono stati regolarizzati 2.100 circa, ma altri 3.900 risultano ancora attivi. Di qui al 2025, le agenzie tuttavia si trasformeranno in  spazi di eccellenza per l’offerta di gioco, e l’offerta di gioco fisico si focalizzerà sull’intrattenimento. Inoltre, fisico e online saranno sempre più integrati, e un'esperienza di gioco fatta in un canale potrà essere proseguita nell'altro. rg/AGIMEG

Scommesse, grazie all'accordo con Obiettivo 2016, Bwin punta al 15% del mercato

Bwin – grazie al sodalizio con Obiettivo 2016 – punta a conquistare una quota di mercato del 15% nel segmento delle scommesse sportive, ippiche e virtuali. Intende inoltre controllare il 12% delle agenzie e tra il 10 e il 20% dei corner anche grazie a "accordi con catene di distribuzione con immagine e valori coerenti". Secondo bwin – riporta l'Agimeg – entro il 2025, il mercato delle scommesse sarà composto esclusivamente da operatori autorizzati, e vi saranno una sempre maggiore complementarietà dell’esperienza di gioco tra fisico e online e un'integrazione tra tecnologie di gioco del fisico e dell’online. In particolare, secondo Bwin, le giocate live avranno un peso via via maggiore, e vi sarà una forte innovazione nei sistemi di pagamento grazie alle nuove tecnologie di comunicazione. Gli scommettitori faranno sempre un maggiore uso di dispositivi propri per realizzare e concludere la giocata, chiederanno più informazioni facili e di immediato accesso, e vedranno nelle scommesse soprattutto una forma di intrattenimento. Inoltre, vi sarà una sempre maggiore integrazione tra gioco online e fisico. rg/AGIMEG

Scommesse, Costanzo (bwin): "Divieto totale di pubblicità sui giochi un errore dello Stato"

"Il divieto totale della pubblicità sui giochi sarebbe un errore dello Stato", ha sottolineato Antonio Costanzo – direttore per le sport integrity and regulations di bwin. "Sui social media non c'è possibilità di capire la differenza tra operatori legali ed illegali. Da questo punto di vista sarebbe un errore sul lungo periodo". cz/AGIMEG

Scommesse, "Storico accordo" tra bwin e Obiettivo 2016. Ughi: "Primi punti attivi entro fine anno"

Maurizio Ughi ha definito "un accordo storico" quello siglato  "tra quello Obiettivo 2016 e bwin, che consentirà a quest'ultimo di sbarcare nel mercato fisico delle scommesse". L'amministratore unico di Obiettivo 2016 ha quindi specificato che "entro la fine dell'anno saranno aperti i primi punti sul territorio". cz/AGIMEG

Scommesse: Importante accordo tra il colosso del gioco online bwin ed Obiettivo 2016

Bwin –  il colosso del betting online – rivoluziona la propria filosofia di business e, per la prima volta a livello mondiale, “scende in campo” nelle agenzie terrestri scegliendo come partner Obiettivo 2016, storica azienda fondata dai professionisti delle scommesse in Italia, offrendo così un’ulteriore opportunità di mercato ai concessionari indipendenti. Per scommettere con bwin si potrà quindi entrare nei negozi di gioco e nei corner, oltre che utilizzare un pc o uno smartphone. La novità viene presentata oggi a Roma Obiettivo 2016 – forte dell’esperienza che gli ha consentito di essere conosciuto in Italia come il creatore della scommessa made in Italy – inizia questa nuova attività, a fianco di un partner di grande prestigio, bwin, offrendo un’opportunità a chi voglia entrare nel mercato del betting. Il grande marchio e il pacchetto completo e competitivo di servizi saranno garanzia di qualità, serietà e senso etico del gioco. Ronaldinho, Kakà, Beckham. E poi Cristiano Ronaldo, Benzema e Robben. Giocatori immensi, in grado di ridefinire il concetto di calcio a ogni giocata. Per tutti, è lo sport che diventa arte, per bwin, è stata l'opportunità di offrire un'opera artistica, un affresco in movimento del pallone. Bwin li ha 'collezionati' tutti, offrendoli al pubblico mondiale, sponsorizzandone le squadre da leggenda: Milan e Real Madrid, tanto per fare due esempi recenti. Adesso bwin è pronta a seguire il loro esempio, scendendo  in campo in Italia con Obiettivo 2016. "Siamo  orgogliosi di essere partner di Obiettivo2016 con il nostro marchio bwin, punto di riferimento per gli scommettitori italiani ed europei da oltre 10 anni" ha commentato Sam Sadi, Director bwin labels. "Le capacità di chi ha introdotto le scommesse sportive in Italia e il prestigio del marchio bwin, che ha sponsorizzato 3 squadre vincitrici della Champions League in 7 anni, garantiscono ai concessionari indipendenti un pacchetto di servizi ideale per essere vincenti sul mercato italiano".  "Un provider indipendente per i concessionari indipendenti. Un marchio conosciuto e di successo per la necessaria visibilità. Un modello vincente che si imporrà nel mercato per la qualità dei servizi" ha aggiunto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016. "Una soluzione efficiente affinché i singoli concessionari possano competere con i grandi concessionari. Un progetto sviluppato con successo per le necessità del passato, oggi evoluto e implementato per le sfide del prossimo futuro. Obiettivo 2016 e  bwin insieme per regalare nuove emozioni." lp/AGIMEG

Scommesse, accordo Obiettivo 2016-bwin, Marino (Mag) "Mercato nel 2014 valeva 6 miliardi. Agli operatori 1,1 miliardi"

"Il mercato scommesse tra sport ippica e virtuali nel 2014 valeva 6 miliardi di euro di raccolta. Sport e ippica hanno assicurato 3,3 miliardi per il fisico e 1,6 miliardi per l'online. Il mercato per gli operatori vale circa 1,1 miliardi di ricavi" lo ha detto Guido Marino, amministratore dello studio di consulenza Mag e Associati, intervenendo alla presentazione dell'accordo tra Obiettivo 2016 e bwin, grazie al quale il bookmaker austriaco potrà offrire i propri prodotti nella rete di agenzie di Obiettivo 2016. Secondo Marino – riporta l'Agimeg – "Nel 2015 il mercato legale delle scommesse è destinato a crescere grazie alla sanatoria e al passaggio dei clienti all'online. Nel 2025, l'online avrà un peso ancora maggiore, mentre il fisico sarà ancora più di qualità. Il corner sara' un luogo dove il giocatore passera' un'ora, magari per vedere una partita, e a soprattutto per piazzare una scommessa di qualità". cz/AGIMEG

AGIPRONEWS – Scommesse, bwin “sbarca” sulla terra in partnership con Obiettivo 2016

AGIPRONEWS – Scommesse, bwin “sbarca” sulla terra in partnership con Obiettivo 2016

29/07/2015 | 12:30

Scommesse, bwin "sbarca" sulla terra in partnership con Obiettivo 2016

ROMA – bwin, il colosso del betting che ha scritto la storia della scommessa on line, rivoluziona la propria filosofia di business e, per la prima volta a livello mondiale, “scende in campo” nelle agenzie terrestri scegliendo come partner Obiettivo 2016, storica azienda fondata dai professionisti delle scommesse in Italia, offrendo così un’ulteriore opportunità di mercato ai concessionari indipendenti. Per scommettere con bwin si potrà, quindi, entrare nei negozi di gioco e nei corner, oltre che utilizzare un pc o uno smartphone. Obiettivo 2016 forte dell’esperienza che gli ha consentito di essere conosciuto in Italia come il creatore della scommessa made in Italy, inizia questa nuova attività, a fianco di un partner di grande prestigio, bwin, offrendo un’opportunità a chi voglia entrare nel mercato del betting. Il grande marchio e il pacchetto completo e competitivo di servizi saranno garanzia di qualità, serietà e senso etico del gioco. Ronaldinho, Kakà, Beckham. E poi Cristiano Ronaldo, Benzema e Robben. Giocatori immensi, in grado di ridefinire il concetto di calcio a ogni giocata. Per tutti, è lo sport che diventa arte, per bwin, è stata l’opportunità di offrire un’opera artistica, un affresco in movimento del pallone. Bwin li ha ’collezionati’ tutti, offrendoli al pubblico mondiale, sponsorizzandone le squadre da leggenda: Milan e Real Madrid, tanto per fare due esempi recenti. Adesso bwin è pronta a seguire il loro esempio, scendendo in campo in Italia con Obiettivo 2016. "Siamo orgogliosi di essere partner di Obiettivo 2016 con il nostro marchio bwin, punto di riferimento per gli scommettitori italiani ed europei da oltre 10 anni – ha commentato Sam Sadi, Director bwin labels – Le capacità di chi ha introdotto le scommesse sportive in Italia e il prestigio del marchio bwin, che ha sponsorizzato 3 squadre vincitrici della Champions League in 7 anni, garantiscono ai concessionari indipendenti un pacchetto di servizi ideale per essere vincenti sul mercato italiano”. "Un provider indipendente per i concessionari indipendenti. Un marchio conosciuto e di successo per la necessaria visibilità. Un modello vincente che si imporrà nel mercato per la qualità dei servizi – ha dichiarato Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016 -. Una soluzione efficiente affinché i singoli concessionari possano competere con i grandi concessionari. Un progetto sviluppato con successo per le necessità del passato, oggi evoluto e implementato per le sfide del prossimo futuro. Obiettivo2016 e bwin insieme per regalare nuove emozioni". RED/Agipro   

Partnership Obiettivo 2016-bwin, Ughi: "Entro fine anno arriveranno i punti sul territorio"

ROMA – Un "evento storico e unico". Così Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, ha definito l’accordo tra Obiettivo 2016 e bwin presentato oggi a Roma. "Una rete storica si unisce con un marchio storico, – ha evidenziato Ughi – Obiettivo 2016 si unisce a bwin che ha deciso di "incarnarsi sul territorio tramite noi". Entro settembre o ottobre, ha poi aggiunto Ughi, "presenteremo anche il suffisso marchio ed entro fine dell’anno arriveranno i punti sul territorio". SA/Agipro

Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): "Contatto col cliente è la forza dei concessionari indipendenti"

ROMA – "La nostra logica radicata sul territorio parte dall’esigenza del cliente che poi trasmettiamo a tutti i punti di accettazione. Quindi pensiamo che la forza dei piccoli concessionari indipendenti possa essere proprio questa, riuscire a essere più a contatto con i clienti e a trasferire meglio le sue esigenze". Lo ha evidenziato Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, nel corso della presentazione dell’accordo con bwin che si sta svolgendo a Roma. "A livello di servizio pensiamo di poter sempre dare qualcosa in più distinguendoci in maniera evidente", ha chiarito Ughi. Locali freschi, trasparenti e molto colorati, ben serviti dal punto di vista dell’ospitalità, così si presenteranno i punti che nasceranno dall’accordo tra Obiettivo 2016 e bwin. "Il progetto si farà avendo una nostra individualità e marchio sul territorio con agenzie abbastanza innovative che puntino a qualità del prodotto offerto. – ha spiegato Ughi – In questo momento esiste una gestione particolare dei negozi, tanti prodotti ’buttati’ e non organizzati. Noi partiremo alla rovescia, daremo forza al negozio armonizzando tra loro i giochi e gli spazi in maniera logica in modo che cliente sappia cosa fare. Il negozio nasce per raccogliere esigenze del cliente".  SA/Agipro 

Scommesse sportive, ippiche e virtuali: bwin e Obiettivo 2016 puntano al 15% del mercato

ROMA – L’obiettivo del nuovo progetto presentato questa mattina da Obiettivo 2016 e bwin è raccogliere il 15% di tutte le scommesse sportive, ippiche e virtuali effettuate in Italia: in particolare, il 10% di quanto si scommette nelle agenzie e dal 10 al 20% nei corner di gioco, anche attraverso “accordi con catene di distribuzione con immagine e valori coerenti”. Nei primi sei mesi del 2015 scommesse sportive, ippiche e virtuali hanno totalizzato incassi – tra fisico e online – pari a 3,7 miliardi di euro. La proiezione per fine anno è dunque intorno ai 7,4 miliardi di euro: con una partnership già a regime il target di bwin-Obiettivo 2016 sarebbe un turnover da 1,1 miliardi di euro. PG/Agipro

Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): «Accordo tra Stato e enti locali è fondamentale per il settore»

ROMA – "Noi pensiamo, lavoriamo e non demordiamo per arrivare a un mercato completamente sotto il controllo dello Stato". Lo ha ribadito Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, nel corso della presentazione dell’accordo con bwin che si sta svolgendo a Roma. "Dunque lo Stato deve operare per una transazione in base a quello che hanno detto le sentenze della Corte di giustizia europea e fare un accordo con Regioni e Comuni – ha aggiunto Ughi – Soltanto in questo modo si potrà parlare di un Mercato unico. Questo mercato sarà potrà andare incontro alle esigenze del giocatore". Al momento, ha ricordato ancora Ughi, "Comuni e Regioni sono scappati di mano al legislatore centrale, e hanno cominciato a minare la riserva di legge dello Stato. Ribadiamo che la sinergia con Comuni e regioni è fondamentale. Inoltre abbiamo fatto appelli anche al premier Renzi per rete parallela affinchè si arrivi a unica formula con regole di Stato". SA/Agipro

Partnership Obiettivo 2016-bwin, Costanzo: "Un'opportunità da prendere al volo"

ROMA – La partnership con Obiettivo 2016 era un’opportunità da prendere "subito perché nella nostra storia non avevamo mai utilizzato il marchio per avvicinarci alla rete fisica". È quanto ha spiegato Antonio Costanzo di bwin durante la presentazione dell’accordo, questa mattina a Roma. Così la "società non tradisce le sue origini – ha aggiunto Costanzo – ma utilizza un percorso complementare. Fare gioco sul territorio è un mestiere che Maurizio Ughi e suoi partner sanno fare benissimo". SA/Agipro

Scommesse, Marino (Mag): "Nei prossimi 10 anni spesa stabile, online in crescita e fisico prodotto d'eccellenza"

ROMA – "Da qui al 2025 ci aspettiamo un mercato sostanzialmente stabile nei volumi di spesa dei giocatori". E’ quanto ha detto Guido Marino, amministratore unico Mag Consulenti Associati, nel corso della presentazione dell’accordo tra Obiettivo 2016 e bwin. Nei primi sei mesi del 2015 la spesa degli scommettitori – includendo le puntate sullo sport, quelle sull’ippica e quelle virtuali – è stata di oltre 614 milioni di euro, con oltre 138 milioni spesi online. "Anno dopo anno l’online crescerà ancora e il gioco ’fisico’ sarà sempre di più un prodotto di eccellenza – ha detto ancora Marino – sarà importante fornire ai giocatori dei motivi in più per scegliere il gioco in agenzia: la sfida di Obiettivo 2016 e bwin per i prossimi dieci anni sarà proprio questa, i giocatori dovranno trovare un qualcosa in più per entrare in un negozio e passare del tempo a scommettere e divertirsi". SA/Agipro

Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): "Puntiamo a rete da 500 agenzie"

ROMA – "Alcuni concessionari indipendenti hanno già deciso di aderire al progetto quindi alcuni punti contiamo di averli per la fine dell’anno. Obiettivo, a fine progetto, di arrivare a 400-500 agenzie". Lo ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, nel corso della presentazione dell’accordo con bwin che si sta svolgendo a Roma. Secondo Ughi alla fine gli aderenti al progetto potranno essere "anche di più, perché tanti saranno anche più ’tranquilli’ di partecipare a una nuova gara e tanti saranno invogliati a prendere anche qualche punto in più". SA/Agipro

Giochi, Costanzo (bwin): «Divieto assoluto per la pubblicità sarebbe errore: impossibile distinguere chi è autorizzato e chi no»

ROMA – "Sarebbe un errore da parte dello Stato vietare completamente la pubblicità sul gioco, perché non sarebbe più possibile distinguere gioco autorizzato e non autorizzato. La visibilità anche sul web resterebbe, ma non si riuscirebbe più a distinguere chi è autorizzato e chi no". Così Antonio Costanzo (bwin) – nel corso della presentazione dell’accordo con Obiettivo 2016, questa mattina a Roma – commenta l’ipotesi di introdurre un divieto totale per la pubblicità del gioco d’azzardo. SA/Agipro

Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016): "Riordino giochi bloccato da opinione pubblica, lo Stato torni a fare le regole"

ROMA – "In passato lo Stato ha avuto poca attenzione con i provvedimenti sul gioco, in particolare con le slot e le Vlt, che non hanno una collocazione precisa e sono sparpagliate sul territorio. Oggi il settore degli apparecchi viene criminalizzato, in particolare dalle proteste dei Comuni, e lo Stato è in difficoltà perché i provvedimenti sul gioco spesso vanno contro l’opinione pubblica. E anche per questo è rimasto tutto fermo". E’ quanto ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, nel corso della presentazione dell’accordo con bwin, analizzando la situazione generale del settore. "Noi facciamo riferimento a un segmento diverso, le scommesse, che ritengo sdoganato – dice ancora – Ogni tanto sorgono problemi che non riguardano tanto le puntate, quanto i risultati dei match che sono anomali. Il nostro settore di riferimento predominante è quello delle scommesse e credo che riusciremo a cambiare immagine di questo gioco, anche grazie a un marchio così importante come bwin. Il gioco fa parte della vita, poi che debba essere organizzato è un dato di fatto. Lo Stato deve avere il coraggio e anche l’arroganza di intervenire e regolamentare, come ha fatto in precedenza". SA/Agipro

 

RENDERING1 RENDERING2 RENDERING3 1_BWINOBIETTIVO

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse, Obiettivo 2016 lancia progetto Ludus. Ughi: “Aumenteremo il valore dell’impresa che riceve il servizio, e non quello di chi lo offre”

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse, Obiettivo 2016 lancia progetto Ludus. Ughi: “Aumenteremo il valore dell’impresa che riceve il servizio, e non quello di chi lo offre”

Scommesse, Obiettivo 2016 lancia progetto Ludus. Ughi: "Aumenteremo il valore dell'impresa che riceve il servizio, e non quello di chi lo offre"

"Un sistema tra tanti concessionari indipendenti". Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016, definisce così il nuovo progetto che verrà lanciato ufficialmente nei prossimi mesi – al momento viene identificato con il nome "Ludus", ma non si tratta di una scelta definitiva: "c'è una terna di nomi, ma per rispetto agli interlocutori non siamo autorizzati a divulgarli. Si tratterà comunque di un marchio noto o destinato a diventare tale, lo decideremo entro la fine di giugno" – rivolto alle agenzie di scommesse. L'idea è quella di offrire i classici servizi necessari a un negozio di gioco: "Servizi che ovviamente già esistono sul mercato" spiega Ughi a Agimeg, "ma che attualmente sono raggruppati in piattaforme non autonome. Noi invece intendiamo rivolgerci a più fornitori – e stiamo già portando avanti una serie di trattative – per poter riassemblare i vari prodotti in una piattaforma indipendente che verrà messa a disposizione dei consorziati e che avrà una propria riconoscibilità". Un'offerta rivolta quindi ai piccoli e medi operatori che non si vogliono legare ai big delle scommesse: "I numeri ci sono, oltretutto le prime adesioni le abbiamo avute da società che hanno solidi fatturati alle spalle" assicura ancora Ughi. "Anzi, sono i nostri partner che ci hanno chiesto di allestire un servizio di questo genere, sul mercato non ce n'era uno simile che fosse completo al 100%. La nostra piattaforma sarà realmente indipendente, verrà messa a disposizione di singoli imprenditori per sviluppare ognuno la propria impresa. L'obiettivo è di aumentare il valore della singola impresa che riceve il servizio, e non quello del soggetto che lo offre". gr/AGIMEG

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Obiettivo 2016: al via progetto per nuovo marchio e servizi per le agenzie

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, Obiettivo 2016: al via progetto per nuovo marchio e servizi per le agenzie

07/05/2015 | 17:13

Scommesse, Obiettivo 2016: al via progetto per nuovo marchio e servizi per le agenzie

ROMA – Obiettivo 2016 ha presentato questa mattina “Ludus”, un nuovo progetto per le agenzie in vista del riordino della rete. Il format – già abbozzato in alcuni aspetti grafici – sarà messo a disposizione di un gruppo di imprenditori che fanno capo ad Agisco, nell’ambito di una consulenza che Obiettivo 2016 svolgerà fino alla decisione in merito al marchio commerciale da abbinare al progetto. “Offriremo tecnologia, accettazione scommesse, controllo e gestione del rischio, palinsesti complementari, veste grafica del punto.  Il progetto – spiega Maurizio Ughi, amministratore di Obiettivo 2016 – è acquistare anche alcuni prodotti da terzi e assemblarli in un’unica piattaforma da vendere ai titolari dei punti vendita. Manca ancora il marchio commerciale, che sarà definito nei prossimi mesi. Contiamo di completare il pacchetto della consulenza ad Agisco entro la metà di luglio”. NT/Agipro 

www.agipronews.it | agipro@agipro.it

RACCOLTA LANCI SUL FORUM “FUTURO DELLA RETE DEI GIOCHI” DI OBIETTIVO 2016

RACCOLTA LANCI SUL FORUM “FUTURO DELLA RETE DEI GIOCHI” DI OBIETTIVO 2016

Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Condono agenzie estere, no a riapertura dei termini"

ROMA – “Non è in programma alcuna riapertura dei termini per il condono fiscale delle agenzie di scommesse: abbiamo appena concluso la procedura, sarebbe un’operazione controproducente”. Lo ha detto ad Agipronews il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta a margine dell’incontro organizzato da Obiettivo 2016 a Roma, smentendo così ogni ipotesi di una nuova sanatoria. La regolarizzazione delle agenzie estere senza concessione ha portato all’emersione di circa 2400 punti vendita, con un incasso iniziale di 24 milioni di euro per lo Stato cui occorrerà aggiungere le tasse arretrate dovute dalle agenzie collegate agli operatori esteri Goldbet, Sks365 e Betaland.  NT/Agipro

Giochi, Obiettivo 2016: a Roma il forum sul "Futuro della rete dei giochi" con il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta

«Vogliamo arrivare al 2016 con una scommessa uguale per tutti e a una rete unica con regole certe». Così Maurizio Ughi ha aperto il forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma.

«Finora la legge di stabilità e la Corte di Giustizia europea hanno confermato che lo sdoppiamento della rete è finito – ha proseguito Ughi – Però si tratta di piccoli passi: ci auguriamo invece che la legge delega sia un atto risolutorio e definitivo». Un pensiero condiviso da Massimo Passamonti, presidente di Confindustria-Sistema Gioco Italia, il quale chiede: «regole-guida per il mercato: il gioco non può essere basato esclusivamente sul principio della tutela delle entrate erariali, ma si deve considerare anche la tutela della salute pubblica». Fino ad oggi, ha aggiunto Emilio Iaia, presidente di Giochi e Società: «è esistita una rete legale e una 'diversamente legale', ma adesso ci aspettiamo certezza, chiarezza e coerenza, ed è per questo che abbiamo concesso agli operatori non autorizzati la possibilità di regolarizzarsi». Per il futuro, secondo Iaia, «sarà necessario il confronto tra tutti e le linee guida dovranno essere chiare, soprattutto dal punto di vista economico, in modo da determinare l’accesso al mercato». Un mercato che, ha proseguito Ludovico Calvi, head of betting Lottomatica: «ha diversi punti di forza, ma anche di debolezza. Nell’immediato futuro bisognerà lavorare sulla qualità dell’offerta ma anche sulla tutela sociale, che è altrettanto importante. Bisognerà anche alleggerire la burocrazia, ridurre la presenza sul territorio puntando su servizi di qualità e sull’attenzione al giocatore. Sarà importante – ha concluso Calvi – allineare le norme regionali e comunali sul gioco a quelle nazionali e inasprire i controlli sulla rete parallela. Finora abbiamo perso troppo tempo: dobbiamo lavorare insieme per lo sviluppo della rete unica nel prossimo decennio».

Al momento, ha sottolineato il presidente di Snai Giorgio Sandi: «C’è disparità anche all’interno del mercato: chi offre prodotti in esclusiva, come gratta e vinci e scommesse, non dovrebbe anche operare con altri prodotti di mercato. Questa situazione mette in condizioni svantaggiose gli altri operatori». Secondo Sandi, gli operatori autorizzati «hanno competenze eccellenti, ma sono limitati dai problemi che via via incontrano in un mercato difficile. Bisogna puntare ad essere forti come operatori e come aziende perché esistono tante possibilità di lavoro, di indotto, e opportunità anche per i giovani che oggi progettano software per le aziende internazionali. 

Non bisogna, dunque, solo disciplinare, ma anche sviluppare le indubbie e ampie capacità progettuali. Se lo Stato _ ha concluso Sandi _ avrà voglia di riconoscerci come suo braccio e non come controparte daremo una grande mano a contrastare l’illegalità».

Il Governo ha «lavorato sodo sul decreto giochi della delega fiscale, e siamo praticamente pronti: credo che in un paio di settimane sarà presentato al Consiglio dei Ministri, insieme agli altri decreti», ha chiarito il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, che ha sottolineato l'esigenza di «trovare un punto di equilibrio tra la tutela della salute pubblica, la lotta all’illegale, che si combatte rafforzando il settore legale, e il mercato». Per quanto riguarda gli apparecchi da gioco, questi «sono distribuiti in maniera irrazionale sul territorio: dobbiamo mettere ordine per salvare il mercato, per questo stiamo lavorando a un testo unico. Rispetto a quanto previsto dal decreto Balduzzi sui cosiddetti luoghi sensibili, è chiaro che il tema delle distanze minime deve essere riaffrontato non pensando solo a bar e tabacchi, ma guardando a tutta la distribuzione territoriale che deve diventare controllata ed equilibrata». Un risultato che però «si ottiene con il dialogo: dobbiamo decidere insieme la strada da percorrere, perché se il Governo è disposto a dialogare e la risposta è un ricorso al Tar, non andiamo da nessuna parte». lp/AGIMEG

Giochi: Forum Obiettivo 2016, la lotta all'illegalità al centro del confronto tra governo e operatori del settore

Fronte comune nella lotta all'illegalità e confronto costruttivo per fare in modo che la delega fiscale possa mettere ordine definitivamente sull'industria del settore giochi.

Parte da due colonne il dibattito tra concessionari italiani e il sottosegretario all’Economia con delega ai Giochi, Pierpaolo Baretta, in occasione del  forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Credo i successi ottenuti e le novità normative non bastino, sono tanti piccoli passi, ma non sono il passo conclusivo”, ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, aprendo il Forum. Il riferimento è ai successi riportati di fronte ai giudici – la sentenza della Corte di Giustizia di gennaio e quella del Tar Lazio di alcuni giorni fa che l’ha in sostanza trasposta – e alle novità politiche – la sanatoria dei centri, l’imminente decreto delegato sui giochi e la gara del 2016. “Ci sono troppe differenze tra i due mercati, quello legale e quello irregolare. Noi siamo ingessati, loro invece possono contare sulla flessibilità. Vogliamo una rete unica – riporta Agimeg – dove si combatta tutti a armi pari, e non la prosecuzione dello stato attuale in cui noi concessionari combattiamo con una mano dietro la schiena”. Rassicurazioni arrivano da Baretta.

“Siamo vicini all’alba, abbiamo lavorato sodo, e credo che in un paio di settimane  presenteremo il decreto delegato sui giochi, insieme alle altre parti della delega. Seguiranno  due mesi di discussioni in Parlamento, il dibattito sarà particolarmente acceso. Adesso la lotta all’illegalità è ancora più efficace. Ma non ci accontentiamo, nel decreto ci sono una serie di interventi che rafforzano questa attività. Vogliamo affermare il principio che tutti coloro che utilizzano forme di gioco devono avere una licenza di gioco, per poter rafforzare i controlli". Anche Ludovico Calvi, a capo della divisione scommesse di Gtech ha chiesto un inasprimento dei controlli sulla rete parallela, e ha auspicato “la creazione di una rete unica nei prossimi 10 anni". E poi ha aggiunto. “La burocrazia deve essere più snella, per garantire processi più agili per il lancio di nuovi prodotti e per differenziare i palinsesti”. Gli fa eco il presidente di Snai Giorgio Sandi. “Ora – ha aggiunti – c’è bisogno di un nuovo quadro di regole che permetta a tutti gli operatori di avere le stesse opportunità, stessi oneri fiscali e stessi palinsesti. Dobbiamo tenere in piedi un sistema che soddisfa il desiderio di gioco dei cittadini e che li tuteli". Tra i nuovi operatori c'era Goldbet, che tramite il direttore generale Paola Bausano ha fatto sapere che “Goldbet ha accettato la sfida proposta dalla Legge di Stabilità con grandi sforzi e grandi investimenti. Posso dire che le novità che potrebbero essere introdotte dalla Delega Fiscale sono fondamentali per la tenuta di chi opera in Italia legalmente. Dal ’96 infatti la situazione è molto cambiata. E’ fondamentale passare ad una tassazione sul margine perché sono cambiati anche i giocatori". lp/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Bausano (Goldbet): "Sanatoria grande opportunità, tassazione sul margine imprescindibile"

ROMA – "La tassazione sul margine è un must". Lo ha detto Paola Bausano, managing director di Goldbet durante il dibattito in corso al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. Goldbet è uno degli operatori non autorizzati che ha deciso di aderire alla sanatoria prevista dalla legge di stabilità. "Come boomaker esteri non autorizzati eravamo facilitati dall’offerta più ampia e dall’allibramento più competitivo. – ha ammesso la Bausano – La sanatoria è stata un’opportunità e la tassazione sul margine prevista nella bozza della delega fiscale è un punto imprescindibile, perché tiene alta l’aggressività del bookmaker".  "Il problema oggi – ha aggiunto – non sono solo gli introiti assottigliati, ma il cambiamento del cliente. Adesso lo scommettitore è fortemente spostato sul live betting, è più smaliziato, non punta più su tante partite tutte insieme. Con la modalità live, però, il margine degli operatori è sotto il 10%. È per questo – ha concluso – che non è più possibile per i bookmaker pagare con l’imposta unica sul giocato". LL/Agipro  

Forum Obiettivo 2016, Bausano (Goldbet) "Fondamentale il passaggio alla tassazione sul margine"

“Goldbet ha accettato la sfida proposta dalla Legge di Stabilità con grandi sforzi e grandi investimenti. Posso dire che le novità che potrebbero essere introdotte dalla Delega Fiscale sono fondamentali per la tenuta di chi opera in Italia legalmente. Dal ’96 infatti la situazione è molto cambiata. E’ fondamentale passare ad una tassazione sul margine perché sono cambiati anche i giocatori. Una volta il cliente classico puntava sulla martingala e garantiva anche un 30% di margine, ora la scommessa è molto più concentrata sul live e su altre tipologie di gioco che ci consentono di avere margini di guadagno molto più bassi. L’imposta unica sul giocato non è più applicabile”. E’ quanto dichiarato da Paola Bausano, managing director di Goldbet. cz/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Necessario dialogo per mettere ordine e salvare il mercato"

ROMA – "Gli apparecchi da gioco sono distribuiti in maniera irrazionale sul territorio: dobbiamo mettere ordine per salvare il mercato, per questo stiamo lavorando a un testo unico. Rispetto a quanto previsto dal decreto Balduzzi sui cosiddetti luoghi sensibili, è chiaro che il tema delle distanze mimime deve essere riaffrontato non pensando solo a bar e tabacchi, ma guardando a tutta la distribuzione territoriale che deve diventare controllata ed equilibrata". Lo ha chiarito il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta partecipando al dibattito in corso al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Questo risultato, però, – ha aggiunto Baretta – si ottiene con il dialogo: dobbiamo decidere insieme la strada da percorrere, perché se il Governo è disposto a dialogare e la risposta è un ricorso al Tar, non andiamo da nessuna parte". MSC/Agipro

Forum – Futuro della rete dei giochi, Ginestra (Agisco): "Agenzie autorizzate in crisi e senza certezze"

ROMA – "Bisogna arrivarci al 2016… In questo momento diverse agenzie stanno chiudendo per effetto di un sistema di regole che cambia continuamente e non offre certezze agli operatori legali, mentre le agenzie senza licenza hanno avuto la possibilità di sanarsi e altri continuano a operare indisturbati". Lo ha sottolineato Francesco Ginestra, presidente di Agisco, nel corso del dibattito che si sta svolgendo al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Bisogna anche fare autocritica – ha aggiunto Ginestra – E’ chiaro che nelle agenzie ci deve essere qualcuno che vigila sull’ingresso dei minori e personale specializzato che segua corsi di formazione, per rendere il giocatore consapevole". MSC/Agipro

Forum – Futuro della rete dei giochi, Ughi (Obiettivo 2016): "Regole snelle e operative per le scommesse"

ROMA – "Servono regole snelle e operative per il settore delle scommesse. È essenziale che sul territorio non ci sia scadenza delle concessioni e l’obbligo di apertura predefinito per tutti i centri. Il gestore deve poter rinunciare all’attività senza oneri". Lo ha evidenziato Maurizio Ughi nel corso del dibattito che si sta svolgendo al forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Auspichiamo – ha aggiunto Ughi – la concessione perpetua, con verifica sui requisiti anno dopo anno". LL/Agipro

Forum Obiettivo 2016, Baretta (Mef): "Tassa 500 milioni sulle slot: vogliamo fissare la quota che spetta ai concessionari, ma serve confronto"

"Ammetto che la tassa su 500 milioni delle slot ha un limite, non ha chiarito che parte  dovranno pagare i concessionari, e che parte la filiera. Se ci fosse un'intesa, già dalla  seconda trance di pagamento – quella di 300 milioni, che scatterà a obiettivo – si potrebbe  partire con quella ripartizione". Lo ha detto Pierpaolo Baretta, sottosegretario all'Economia  con delega ai giochi, intervenendo al Forum sul Futuro dei Giochi, organizzato da Obiettivo  2016. gr/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Riserva statale è fondamentale, evitare disordine dell'offerta sul territorio"

ROMA – "Bisogna ribadire con chiarezza che la riserva statale nel settore dei giochi è fondamentale: dobbiamo evitare il disordine nella distribuzione dell’offerta sul territorio". Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Lo Stato ha ben chiaro che si sta assumendo un rischio finanziario, – ha aggiunto Baretta ma è necessario trovare un punto di equilibrio tra la tutela della salute pubblica, la lotta all’illegale, che si combatte rafforzando il settore legale, e il mercato". MSC/Agipro 

Forum – Futuro della rete dei giochi, Baretta (sottosegr. Economia): "Decreto giochi pronto, in Cdm entro due settimane"

ROMA – "Abbiamo lavorato sodo sul decreto giochi della delega fiscale, e siamo praticamente pronti: credo che in un paio di settimane sarà presentato al Consiglio dei Ministri, insieme agli altri decreti". Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Poi ci saranno due mesi di discussione parlamentare per chiarire alcuni punti", ha aggiunto Baretta. MSC/Agipro

Forum – Futuro della rete dei giochi, Sandi (Snai): "Delega fiscale occasione per avere regole chiare e offrire nuove possibilità al settore"

ROMA – "Oggi, come quando le scommesse diventarono legali, lo Stato torna a essere consapevole della realtà e si preoccupa di creare condizioni uniche per chi vuole scommettere. La delega fiscale è uno spunto per dare regole chiare: servirà lo stesso quadro per tutti gli operatori per quanto riguarda la pressione fiscale, i palinsesti e il numero di terminali". Lo ha detto Giorgio Sandi, amministratore delegato di Snai spa, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma.  Al momento, ha aggiunto Sandi, "c’è disparità anche all’interno del mercato: chi offre prodotti in esclusiva, come gratta e vinci e scommesse, non dovrebbe anche operare con altri prodotti di mercato. Questa situazione mette in condizioni svantaggiose gli altri operatori". In merito, inoltre, alla misura che prevede una tassazione sul margine e che dovrebbe essere prevista dal decreto attuativo della delega fiscale, Sandi ha aggiunto: "Va bene, ma serve anche una misura che renda produttiva l’attività di gioco". "Gli operatori autorizzati – ha concluso  – hanno competenze eccellenti, ma sono limitati per i ’buchi’ che hanno, per i problemi che incontrano in un mercato difficile. Bisogna puntare ad essere forti come operatori e come aziende perché esistono tante possibilità di lavoro, di indotto, e opportunità anche per i giovani che oggi scrivono software per le aziende internazionali. Non bisogna, dunque, solo disciplinare, ma anche sviluppare capacità più ampie. Se lo Stato avrà voglia di riconoscerci come suo braccio e non come controparte daremo una grande mano a contrastare l’illegalità". LL/Agipro

Forum Obiettivo 2016, Sandi (pres. Snai) "Chiediamo alla politica che venga riconosciuto il ruolo dei concessionari ed un aiuto contro l'illegale"

“Negli anni ’90 lo Stato ha mostrato grande coraggio sapendo che il gioco era nell’ombra e c’era bisogno di disciplina, messa in atto attraverso punti vendita legali. Lo Stato ci ha dato fiducia ed ora ne chiediamo altra attraverso la Delega Fiscale. Alla politica in questo momento chiediamo che venga riconosciuto il ruolo dei concessionari che lavorano onestamente e che ci aiutino a contrastare il fenomeno del gioco illegale. Non siamo una controparte ma siamo i collaboratori dello Stato che ci deve mettere nelle condizioni ideali per poter operare negli interessi dei cittadini”. E’ quanto dichiarato dal presidente di Snai Giorgio Sandi, in occasione del forum sul futuro della rete dei giochi organizzato a Roma da Obiettivo 2016. "Ora c'è bisogno di un nuovo quadro di regole che permetta a tutti gli operatori di avere le stesse opportunità, stessi oneri fiscali e stessi palinsesti. Dobbiamo tenere in piedi un sistema che soddisfa il desiderio di gioco dei cittadini e che li tuteli. Attualmente molte società che operano legalmente presentano gravi difficoltà economiche anche per cause esterne. Ad esempio in Campania sono più gli operatori illegali rispetto a quelli che lavorano con i concessionari. Questa è una grande occasione onorevole – ha aggiunto Sandi rivolgendosi al sottosegretario Baretta – anche per molti giovani che lavorano nel settore dei giochi ma sono costretti a rivolgersi ad aziende estere. L'Italia ha grandi capacità così come è vero che il nostro settore ha infinite possibilità di sviluppi. Chiediamo solo di combattere tutti insieme contro l'illegalità". cz/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Calvi (Lottomatica): "Necessario migliorare qualità dell'offerta e tutela sociale"

ROMA – "Il mercato italiano dei giochi ha diversi punti di forza, ma anche di debolezza: nell’immediato futuro bisognerà lavorare sulla qualità dell’offerta ma anche sulla tutela sociale, che è altrettanto importante. Non tenere conto di questo aspetto rappresenta un problema". Lo ha sottolineato Ludovico Calvi, head of betting Lottomatica, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Bisognerà anche alleggerire la burocrazia, ridurre la presenza sul territorio puntando su servizi di qualità e sull’attenzione al giocatore. – ha aggiunto Calvi – Sarà importante, infine, allineare le norme regionali e comunali sul gioco a quelle nazionali e inasprire i controlli sulla rete parallela. Finora abbiamo perso troppo tempo: dobbiamo lavorare insieme per lo sviluppo della rete unica nel prossimo decennio". MSC/Agipro  

Forum – Futuro della rete dei giochi, Iaia (Giochi e Società): "Bene regolarizzazione settore, ma chiediamo chiarezza e coerenza"

ROMA – "Il processo di emersione è uno strumento per regolarizzare settore e rappresenta la sicurezza di regole certe. Fino ad oggi è esistita una rete legale e una diversamente legale, ma adesso ci aspettiamo certezza, chiarezza e coerenza, ed è per questo che abbiamo concesso agli operatori non autorizzati la possibilità di regolarizzarsi". Lo ha sottolineato Emilio Iaia presidente di Giochi e Società, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. In questo modo, ha aggiunto Iaia, ci sarà "una convergenza di reti parallele". "Adesso – ha proseguito – chiediamo alle amministrazioni l’effettiva applicazione delle norme di contrasto nei confronti di chi non ha ritenuto opportuno regolarizzarsi". Per il futuro, ha concluso "vediamo una rete unica basata su un’applicazione rigorosa di tipo fiscale, di ordine pubblico e di prevenzione di comportamenti ludopatici. Sarà necessario il confronto tra tutti, con norme univoche in funzione del mercato e le linee guida dovranno essere chiare, soprattutto dal punto di vista economico, in modo da determinare l’accesso al mercato e il comportamento del mercato stesso. Servirà, infine, una maggiore liberalizzazione del prodotto". LL/Agipro

Forum Obiettivo 2016, Iaia (Intralot): "Adesso si applichino le sanzioni ai centri non sanati"

"Il processo di regolamentazione sentenza della CGE hanno rimesso la chiesa al centro del villaggio. Lo Stato ha finalmente gli strumenti per intervenire sia nell'interesse del giocatore, che di quelli dell'Erario". Lo ha detto Emilio Iaia, Ad di Intralot Italia. "Adesso chiediamo alle Amministrazioni competenti un'effettiva applicazione delle norme di contrasto previste dalla Stabilità, nei confronti di chi non si è regolarizzato". Iaia ha inoltre auspicato "nuovo modello regolatorio delle scommesse che garantisca norme univoche per l'accesso e l'operatività del mercato". E in quest'ottica l'AD ha auspicato vengano definite con esattezza le dimensioni del mercato, per dare certezza agli operatori, e una graduale liberalizzazione dei prodotti".

Forum Obiettivo 2016, Calvi (Gtech): "Serve meno burocrazia, per rendere la offerta legale competitiva"

"Dobbiamo lavorare sulla qualità dell'offerta, visto che il cliente è diventato più maturo". Lo ha chiesto Ludovico Calvi, a capo della divisione scommesse di Gtech, nel corso del Forum organizzato da Obiettivo 2016 sul Futuro del Mercato dei Giochi. "La burocrazia deve essere più snella, per garantire processi più agili per il lancio di nuovi prodotti e per differenziare i palinsesti". E sul modello di tassazione, "Potrebbe essere differenziato in base al canale di commercializzazione. Il gettito – al di là del fatto che la tassazione sia applicata sul margine o sulla raccolta – è a livello degli altri mercati europei. Del resto se così non fosse, gli operatori europei non sarebbero entrati". Anche Calvi ha chiesto un inasprimento dei controlli sulla rete parallela, e ha auspicato "la creazione di una rete unoca nei prossimi 10 anni". gr/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Passamonti (SGI): "Servono regole che guidino mercato, delega fiscale grande occasione"

ROMA – "La delega fiscale è una grande occasione: speriamo di non perderla e di mettere a posto le cose, per poter immaginare un futuro per gli operatori del settore in un mercato che possa innanzitutto consolidarsi". Lo ha detto il presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia Massimo Passamonti, nel corso del forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "La tracimazione dell’offerta di gioco pubblico ha provocato la comparsa di leggi e regolamenti che di fatto hanno limitato il gioco sul territorio e in alcuni è stato addirittura espulso. – ha chiarito Passamonti – C’è bisogno di regole che guidino il mercato: il gioco non può essere basato esclusivamente sul principio della tutela delle entrate erariali, ma si deve considerare anche la tutela della salute pubblica". MSC/Agipro

Giochi: Passamonti (SGI), "Obiettivo della delega fiscale è creare un settore che punti sulla qualità sociale"

"Siamo alla vigilia di un passo importante che deciderà il settore dei giochi e ci farà capire se nel futuro ci sarà un obiettivo comune per chi opera in questo settore. La delega fiscale deve partire da un presupposto, è necessario un'offerta di gioco che conti più sulla qualità sociale e non quantità. La riserva di legge che lo Stato giustamente rivendica non si può più basare su interessi erariali. Quindi auspichiamo un'offerta legale, controllabile che sia rispettata anche a livello europeo". E' quanto dichiarato da Massimo Passamonti (Presidente di Sistema Gioco Italia) in occasione del Forum sul futuro della rete dei giochi, organizzato a Roma da Obiettivo 2016. "Auspichiamo quindi un mercato che possa consolidarsi e non espandersi come è successo negli ultimi 15 anni attraverso una solidità normativa che possa dare certezze ai concessionari: tutto passa quindi per un rapporto virtuoso tra concedente e concessionario", ha poi concluso. cz/AGIMEG

Forum – Futuro della rete dei giochi, Ughi (Obiettivo 2016): "Vogliamo rete unica con regole certe"

ROMA – "Vogliamo arrivare nel 2016 a una scommessa uguale per tutti e a una rete unica con regole certe". Lo ha detto Maurizio Ughi aprendo il forum sul "Futuro della rete dei giochi" organizzato da Obiettivo 2016 al Salone Margherita di Roma. "Finora la legge di stabilità e la Corte di giustizia europea hanno confermato che lo sdoppiamento della rete è finito. – ha aggiunto Ughi –  Però si tratta di piccoli passi: ci auguriamo invece che la legge delega sia un atto risolutorio e definitivo".  MSC/Agipro  

Forum Obiettivo 2016, Ughi: "Finora tanti piccoli successi, adesso servono atti risolutori"

"Credo i successi ottenuti e le novità normative non bastino, sono tanti piccoli passi, ma non sono il passo conclusivo". LO ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, aprendo il Forum sul Futuro dei giochi che si sta tenendo a Roma. Il riferimento è ai successi riportati di fronte ai giudici – la sentenza della Corte di Giustizia di gennaio e quella del Tar Lazio di alcuni giorni fa che l'ha in sostanza trasposta -e alle novità politiche – la sanatoria dei centri, l'imminente decreto delegato sui giochi e la gara del 2016. "Ci sono troppe differenze tra i due mercati, quello legale e quello irregolare" ha detto ancora Ughi, "noi siamo ingessati, loro invece possono contare sulla flessibilità". E quindi ha  chiesto "atti risolutori. Nel 2016 quando ci sarà l'azzeramento della rete, vogliamo una rete unica dove si combatta tutti a armi pari, e non la prosecuzione dello stato attuale in cui noi concessionari combattiamo con una mano dietro la schiena". gr/AGIMEG

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – “Non giochiamo coi giochi”: Obiettivo 2016 incontra l’industria del gaming al Forum in programma domani a Roma

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – “Non giochiamo coi giochi”: Obiettivo 2016 incontra l’industria del gaming al Forum in programma domani a Roma

10/03/2015 | 13:24

"Non giochiamo coi giochi": Obiettivo 2016 incontra l'industria del gaming al Forum in programma domani a Roma

ROMA – Dopo gli appelli al Premier Matteo Renzi per richiamare l’attenzione sulla situazione degli operatori autorizzati, Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, chiama a raccolta gli operatori italiani ed esteri, per il forum "Futuro della rete dei giochi". L’appuntamento è fissato per domani, 11 marzo, alle ore 11 al Salone Margherita di Roma. Il futuro del settore in Italia, anche alla luce delle novità introdotte con la legge di stabilità 2015 e previste dai decreti attuativi della delega fiscale, sarà al centro del dibattito che vedrà la partecipazione di numerosi rappresentati di aziende del mondo del gioco. Obiettivo 2016 con il movimento "Tuttinsieme" chiede la creazione di una rete unica con regole certe, che garantisca il giocatore. RED/Agipro     

www.agipronews.it | agipro@agipro.it

SCOMMESSE SENZA CONCESSIONE, UGHI (OBIETTIVO 2016): “LEGGE E TAR DALLA NOSTRA PARTE, ORA PASSARE AI FATTI”

SCOMMESSE SENZA CONCESSIONE, UGHI (OBIETTIVO 2016): “LEGGE E TAR DALLA NOSTRA PARTE, ORA PASSARE AI FATTI”

Scommesse senza concessione, Ughi (Obiettivo 2016): "Legge e Tar dalla nostra parte, ora passare ai fatti"

ROMA – Passare dalla fase di diritto alla fase di fatto. E’ quanto auspica Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, dopo la sentenza del Tar Lazio in risposta al ricorso della società che chiedeva l’autorizzazione alla raccolta delle scommesse senza il rilascio della concessione. Una richiesta provocatoria avanzata per evidenziare la disparità di trattamento tra i bookmaker italiani e bookmaker esteri privi di concessione statale, a cui il tribunale amministrativo ha risposto sottolineando come il Bando Monti del 2012 abbia superato questa problematica. "Il Tar ha detto quello che auspicavamo – ha spiegato Ughi ad Agipronews – Ma ora è il momento di passare dalla fase di diritto alla fase di fatto. I giudici sono stati chiari, hanno ribadito che il Bando Monti ha messo fine alla discriminazione e che spetta ai Monopoli di Stato controllare che tutti seguano le norme". Una vicenda sulla carta risolta, ma nella realtà ancora spinosa. Per richiamare l’attenzione sulla situazione incerta dei bookmaker autorizzati, Obiettivo 2016 ha chiamato a raccolta gli operatori italiani ed esteri per partecipare al forum "Futuro della rete dei giochi", in programma mercoledì 11 marzo. "Ci auguriamo che il nostro intervento serva ulteriormente a denunciare che malgrado la legge e la sentenza del Tar, di fatto sul territorio permane una doppia rete che non è all’interno delle regole", continua Ughi. La sanatoria dei punti non autorizzati prevista dalla legge di stabilità è stata un passo in avanti, anche la strada è ancora lunga: "Il condono offre un’opportunità di sanarsi ed è utile perché è complementare a quanto detto dal Tar.  Vogliamo però regole certe e risposte chiare. Ben venga la concorrenza nel mercato delle scommesse, purché sia alla pari per tutti". LL/Agipro

www.agipronews.it | agipro@agipro.it

Scommesse, Tar Lazio: "Con Bando Monti superata disparità di trattamento tra operatori italiani ed esteri"

ROMA – Non esiste una questione di disparità di trattamento tra i bookmaker italiani e quelli esteri privi di concessione. Così Tar Lazio ha dichiarato improcedibile il ricorso di Obiettivo 2016: la società si era rivolta ai giudici contro la "risposta di cortesia" dei Monopoli di Stato, che alla richiesta di ottenere l’autorizzazione per la raccolta di scommesse avevano ribadito la necessità di una concessione. Secondo Obiettivo 2016 ciò crea una disparità di trattamento tra bookmaker italiani e gli operatori esteri senza autorizzazione statale contraria ai principi costituzionali. Non è così secondo il Collegio della seconda sezione, per il quale il Bando Monti del 2012 ha superato la questione: "La discriminazione a rovescio degli operatori nazionali denunciata dalla società ricorrente, non sussiste rispetto a tutti gli operatori stabiliti in altri Paesi dell’Unione Europea – si legge nella sentenza – ma soltanto a quelli che in passato non abbiano potuto ottenere in Italia le concessioni e le autorizzazioni richieste dalla normativa nazionale a causa dell’illegittimo rifiuto dello Stato italiano di rilasciare tali titoli". E’ dunque decisivo capire se anche dopo la nuova gara persistano i presupposti per disapplicare il meccanismo delle concessioni. A questo proposito il Tar ricorda che la Corte di Giustizia Europea si è recentemente pronunciata a favore del Bando Monti, sottolineando che "le restrizioni alle attività dei giochi d’azzardo possono essere giustificate da motivi imperativi di interesse generale, quali la tutela dei consumatori nonché la prevenzione delle frodi". La gara del 2012 "è stata prevista dal legislatore al dichiarato fine di rendere la legislazione nazionale pienamente coerente con quella degli altri Paesi che concorrono in ambito europeo alla realizzazione della nuova formula di gioco" ed è legittima anche secondo i giudici comunitari. Per questo, conclude il Tar, è superata anche l’obiezione secondo la quale l’Amministrazione "eserciterebbe i suoi poteri di vigilanza solo in una direzione, vale a dire nei confronti delle imprese italiane che intendono svolgere attività di raccolta di giochi e scommesse, e non nei confronti degli operatori transfrontalieri". LL/Agipro

www.agipronews.it | agipro@agipro.it

OBIETTIVO 2016 – Scommesse, l’11 marzo a Roma convegno “Non giochiamo coi giochi”

OBIETTIVO 2016 – Scommesse, l’11 marzo a Roma convegno “Non giochiamo coi giochi”

SCOMMESSE, L'11 MARZO A ROMA CONVEGNO "NON GIOCHIAMO COI GIOCHI"

Il futuro della rete dei giochi ed in particolare per quella delle scommesse, saranno al centro di un dibattito/convegno che si terrà a Roma il prossimo 11 marzo. L'evento è stato fortemente voluto da Obiettivo 2016, associazione che da tempo si batte per una rete di raccolta con regole certe e che garantisca il giocatore. Il forum vedrà come protagoniste le più importanti società italiane impegnate nel settore delle scommesse e con le maggiori reti sul territorio. Tra gli invitati Snai, Sisal, Lottomatica, Intralot, Eurobet, Planetwin365 ed alcune associazioni di categoria. A condurre l'evento, che si terrà alle ore 11,00 presso il Salone Margherita a via Due Macelli 75, Roma, sarà il giornalista Rai Franco Di Mare. L'evento è stato anche annunciato oggi su alcuni dei più importanti quotidiani italiani, annuncio nel quale viene "riservata" una poltrona anche per il premier Renzi. lp/AGIMEG

http://www.obiettivo2016.it

Pagina-Obiettivo-2016-forum

RASSEGNA STAMPA: Scommesse, Ughi (amm.unico Obiettivo 2016): “Ecco le prove della rabbia e delusione che provano i concessionari autorizzati di fronte alle contraddizioni del sistema italiano del betting che sta portando al collasso la rete autorizzata”

RASSEGNA STAMPA: Scommesse, Ughi (amm.unico Obiettivo 2016): “Ecco le prove della rabbia e delusione che provano i concessionari autorizzati di fronte alle contraddizioni del sistema italiano del betting che sta portando al collasso la rete autorizzata”

Scommesse, Ughi (amm.unico Obiettivo 2016): “Ecco le prove della rabbia e delusione che provano i concessionari autorizzati di fronte alle contraddizioni del sistema italiano del betting che sta portando al collasso la rete autorizzata”

“Quella che abbiamo ricevuto e che riportiamo integralmente è una manifestazione di delusione mista a rabbia, che riceviamo da un operatore in possesso di regolare concessione” – sottolinea Maurizio Ughi, amministratore unico di “Obiettivo 2016”, associazione in prima linea per il contrasto al gioco illegale e per la “battaglia” che vede da una parte gli operatori privi di concessione italiana e la rete autorizzata – “si tratta di una lettera aperta molto dettagliata e che riassume tutte le contraddizioni di un sistema che da anni danneggia e sta portando al collasso il sistema degli operatori autorizzati. L’unico passaggio che non condividiamo è quello dove si sostiene che avremmo dovuto andare all’estero e aprire così in Italia CTD. Riteniamo infatti utile denunciare combattere e mai aggirare. Quindi continueremo a combattere e prima o poi la spunteremo”.

Ecco il testo integrale della lettera:

“Cari colleghi del mondo del Gioco Regolamentato, leggo con grande attenzione l’intervista di Agimeg al Ceo di Stanleybet, Whittaker e non posso più astenermi dal commentare. Chiedo scusa sin d’ora per l’anonimato ma conosciamo sin troppo bene i meccanismi di questo “strano” Paese dove tutti sanno ma nessuno denuncia, dove alle lamentele generalizzate non seguono mai azioni comuni e dove “mors tua” non è “vita mea” da oramai troppi anni, almeno non la vita dei concessionari italiani.

Sappiamo come in questi duri anni di onesto e “regolamentato” lavoro, le poche voci fuori dal coro siano stranamente scomparse dalla scena e, in fondo, nessuno di noi si spiega come mai non sia mai stato realmente tutelato il settore del gioco telematico regolamentato: ognuno di noi ha commentato con soluzioni così banali e così facilmente applicabili che questi 8 anni di assoluta impotenza appiano più che inspiegabili, al limite, addirittura, sospetti. Il meccanismo dell’invecchiamento ha strani effetti: ti rendi conto di essere più vecchio solo quando metti a confronto due foto scattate a distanza di lungo tempo. Allo stesso modo, ci rendiamo conto di come il nostro mercato si sia deteriorato solo quando mettiamo a confronti la situazione di oggi con quella di partenza. In questo senso è quindi utile ripetersi un po’ la storia per comprendere come siamo deperiti pian piano letteralmente schiacciati da un sistema sclerotico che con la mano destra prende e con quella sinistra distrugge.

Nel 2006 decine di PMI costituite e costituende per l’occasione, hanno partecipato al cosiddetto “Bando Bersani” assumendo impegni economico/finanziari importanti e predisponendo piani industriali e business plan basati su un presupposto fondamentale: che il mercato del gioco telematico venisse regolamentato da AAMS con regole certe, univoche, tempi certi e parità di trattamento e, soprattutto, che il numero di punti fosse quello indicato. Principi fondamentali per un Bando di Gara Pubblico. Gruppi e singoli imprenditori hanno pianificato ed esposto le proprie aziende, i propri beni e infine la propria reputazione per rispondere alla chiamata dello Stato: scegliere di essere nel pieno rispetto delle regole. Nel caso dei Diritti Sportivi, ieri e oggi diretti e svantaggiati concorrenti della RETE PARALLELA, fu proprio AAMS a studiare la compatibilità dei punti rispetto alla popolazione attiva dei Comuni e a predisporre un Bando per collocazione territoriale. Ciò presupponeva che in quello specifico comune, spesso di poche anime, talvolta abbarbicato sul cucuzzolo di una montagna, potesse esserci soltanto un punto ovvero, come nel caso delle grandi città, che ce ne potessero essere non più di 150. Questo significava che, per avere un ritorno degli investimenti adeguato all’asta del Bando, bisognasse fare i conti con la presenza di un numero preciso e localizzato di punti sul territorio nazionale. Impegni, piani e investimenti furono presi su quella base.

Ebbene, non fu così: per ben 6 anni abbiamo cercato di aprire quei diritti sportivi spesso accontentandoci di riuscire semplicemente a non farceli “revocare” proprio da chi ci aveva tratto in inganno: abbiamo dovuto cercare esercenti disposti a prenderli e a scendere, nel migliore dei casi, ad allocazioni di subottimo quando non abbiamo semplicemente dovuto rinunciare. Nel mentre, chi aveva redatto il Bando e stimato il suo impatto, invece di far rispettare il sistema concessorio, si preoccupava di inviare ispettori a controllare che nei punti sportivi l’area mediamente utilizzata per il gioco fosse realmente il 25% e a irrorare multe e sanzioni sproporzionate per ritardi nei pagamenti delle imposte spesso di pochi giorni: abbiamo preso multe e sanzioni che definirei comiche se non fosse che l’epilogo, per i più, è stato tragico. Ad operare, lo stesso Ente che continuava a chiedere Canoni di Concessione come se avere una Concessione fosse il presupposto imprescindibile per aprire un punto sportivo. Siamo rimasti in trepida attesa di poter offrire altri prodotti e abbiamo ottenuto il minimo col massimo sforzo affrontando un mercato pieno di concorrenti che hanno venduto il nostro medesimo prodotto con una tassazione inferiore di 5-10 volte e con una ricchezza di offerta non paragonabile. Infine, abbiamo giustamente osservato tutte le norme accessorie sull’antiriciclaggio e sulla trasmissione dei dati nel mentre, nel locale a fianco, si accettavano scommesse superiori ai nostri limiti o si continuavano a pagare vincite per migliaia di euro. Personalmente, non ho mai affermato che i cosiddetti CTD fossero illegali perché illegale è qualcosa che, una volta scoperto, viene cessato con tutto quel corollario di sanzioni e condanne sia di tipo civile che penale. Invece, questo non è avvenuto e credo quindi che il tema non sia porre una critica a chi ha esercitato un’attività che lo stesso Stato Italiano, attraverso sentenze, ricorsi, Tar e Consigli di Stato ha di fatto legittimato.

Credo che il tema reale sia quello di CHIEDERE allo Stato Italiano perché non ammetta di aver indetto un Bando nullo e di aver causato centinaia di milioni di euro di danni ai partecipanti. Perché i concessionari italiani pagano ancora i canoni di concessione ? Per quale concessione ? Perché non abbiamo tutti aperto CTD e preso licenze nei Paesi della Comunità ? In questo Paese non puoi limitarti a rispettare le regole perché questo rappresenta il primo passo per la rovina. In questo Paese se il mio vicino realizza una veranda abusiva ed io non lo faccio, dieci anni dopo la vedrà sanata e il risultato finale sarà che lui avrà 50mq in più e un valore più alto del suo immobile ed io, che ho voluto rispettare le regole, avrò un danno. Sappiamo tutti di operatori che vendevano Poker quando in Italia il poker era vietato e li abbiamo visti acquistare concessioni telematiche per 300.000€ e spendere decine di milioni di euro in advertising mangiando l’intero mercato: parte di quei soldi li avevano guadagnati qui, mentre noi attendevano di poter proporre quel gioco ai nostri clienti. Oggi il mercato del Poker è caratterizzato da Monopolio e non mi riferisco a quello di Piazza Mastai.

Si parla di “sanatorie”, di Bandi nel 2016 ma pongo a tutti i colleghi, quelli che come me non hanno mai fatto .com, aperto CTD (e non sto dicendo che sia illegale, ma solo che non lo abbiamo fatto): quando mai si dovesse partecipare ad un altro Bando o investire per crescere, quale sarà la proporzione di forze in campo tra chi ha guadagnato cifre folli con i CTD e chi, come noi, ha pagato milioni di tasse e ora è in gravissima difficoltà ? Come verremo accolti da potenziali investitori se proprio noi abbiamo dimostrato di non aver compreso come girano le cose in questo Paese ? Oggi abbiamo un nuovo grande player sul mercato, un altro che fino a ieri accoglieva clienti italiani su piattaforme e licenze estere, prive di concessione italiana (non illegali, ma prive di concessione italiana)… et voilà… decine di milioni di raccolta, investimenti copiosi in personale, mezzi, advertising. Qualche briciola di quel denaro verrà pure dalla raccolta operata prima della licenza in Italia e carpita dal mercato italiano regolamentato ? Non so, domando a chi siede sereno a Piazza Mastai. E’ costato “solo” 300.000€ sanare quella situazione! Oramai il GAP è incolmabile, il danno è fatto: ha vinto chi ha costruito la veranda abusiva che oggi è pienamente legale.

Non si offendano i concessionari con i CTD: in fondo la veranda abusiva non lo è mai stata visto che nessuno, pur vedendola, l’ha realmente rimossa. Il problema è che noi abbiamo pagato perché quella veranda non doveva esserci. AAMS ha continuato ad operare nel rispetto del Bando e delle regole come se tutto quanto detto sinora non fosse mai esistito: con la sua burocrazia, le sue lentezze, un sistema di comunicazione centralizzato, limiti e vincoli all’espansione dell’offerta DETERMINANDO, DI FATTO, ESSA STESSA LA CONCORRENZA SLEALE, sleale da parte nostra che ci siamo auto inflitti la punizione e non dei concessionari esteri che altro non hanno fatto che ignorare quel Bando, contestandolo, impugnandolo e, infine, RENDENDOLO NULLO.

Se quel Bando è nullo non è forse corretto che almeno lo Stato ci restituisca i canoni di concessione e i costi del Bando ? Per non parlare degli investimenti buttati al vento e al danno di immagine: centinaia di milioni di euro se estesi e tutti gli operatori. E infine, se noi andremo a casa e loro rimarranno lì, chi dormirà in veranda domani sera?”.

lp/AGIMEG

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Legge di stabilità, ‘Obiettivo 2016’ e nuovo bando: tre domande a John Whittaker (Stanleybet) e Paolo Tavarelli (Sks365)

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Legge di stabilità, ‘Obiettivo 2016’ e nuovo bando: tre domande a John Whittaker (Stanleybet) e Paolo Tavarelli (Sks365)

Legge di stabilità, ‘Obiettivo 2016’e nuovo bando: tre domande a John Whittaker (Stanleybet) e Paolo Tavarelli (Sks365)

Abbiamo posto a tre storici operatori internazionali – Stanleybet, Sks365, Goldbet – che, non è una novità, operano in Italia privi di concessione statale, tre domande ‘secche’ su quanto sta accadendo attorno e all’interno del mondo del gioco in Italia.

Dalle misure contenute nella legge di stabilità – che prevedono per i centri trasmissione dati un’imposta dell’8 per cento sul triplo della raccolta media realizzata dai concessionari – alla rivoluzionaria proposta di ‘Obiettivo 2016’, che auspica una sola rete di scommesse per i marchi autorizzati e non, fino alle strategie per l’atteso riordino del gaming italiano previsto per il 2016.

Il Ceo di Stanleybet John Whittaker e il chairman Paolo Tavarelli di Sks365 hanno deciso di esprimere la propria opinione, i vertici di Goldbet hanno invece preferito, almeno in questa fase, non commentare.

Qual è la sua opinione sulle misure contenute nella legge di stabilità 2015?

John Whittaker (Ceo Stanleybet): “E’ l’inizio di una nuova guerra, ma questa volta non sarà a senso unico. Le norme coercitive contro i Ctd sono norme discriminatorie, punitive, non proporzionali e saranno tutte disapplicate dai tribunali. Notificheremo ad Aams ed ad altri enti il nostro punto di vista. Ognuno dovrà, come sempre, fare il suo dovere, ma anche, da adesso in poi, assumersene le responsabilità conseguenti. Il tempo del funzionario pubblico che procura danni e la fa franca è cessato, in Italia, quantomeno nel settore del gioco”.

Paolo Tavarelli (presidente di SKS365 Group): “Riteniamo che tutti gli attori si siano espressi, in un senso o nell’altro, evidenziando i pericoli presenti in questa legge. Il Governo del cambiamento ha voluto rivedere la materia dei giochi sottoponendola a una revisione più che altro fiscale. Ma è indubbio come le limitazioni alla vincita, le considerazioni stesse sui Ctd, il palinsesto imposto, siano tutti segnali inviati in un’unica direzione che merita ulteriori e importanti approfondimenti. Ma è evidente come per questa legge sia possibile intravedere un futuro presso la Corte di Giustizia Europea”.

Maurizio Ughi, con l’iniziativa “Obiettivo 2016”, chiede al Governo che si arrivi ad una sola rete, senza i due attuali canali di raccolta e con regole e norme uguali per tutti. Cosa ne pensa?

Whittaker: “Lodevole intento ma intanto, mentre Ughi convoca riunioni, Ginestra si scaglia contro i Ctd. L’obiettivo di una sola rete è condivisibile, ma ci si arriva solo riconoscendo le discriminazioni subite dai Ctd, non tendendo la mano sinistra e attaccandoli con la mano destra. Altrimenti è solo propaganda”.

Tavarelli: “Abbiamo cercato più volte il confronto, proponendo e studiando oggettivamente il sistema senza mai ottenere una risposta reale dagli interlocutori istituzionali. E più volte abbiamo voluto porre l’accento sul ruolo fondamentale dei gestori dei Ctd. Ci auguriamo ora che la proposta portata avanti da Ughi, che conosciamo solo a livello superficiale per quanto riportato dai media, possa rappresentare un punto di incontro tra tutti gli attori. Ma non scordiamo che proprio da Snai sono partiti negli anni pesanti attacchi nei confronti dei Ctd commercialmente collegati a Sks365 tramite il brand PlanetWin365. Ad ogni modo è sicuro che il 2016 dovrà rappresentare uno spartiacque, una svolta tra una politica di chiusura e l’apertura al concetto stesso di iniziativa privata. Le variabili per raggiungere un punto di incontro tra le parti sono numerose, dal controllo tecnico alla definizione del palinsesto, dalla tassazione alla presenza dei Ctd. Lo scontro di questi anni ha portato, oggettivamente, a un indebolimento strutturale, morale e giuridico della rete italiana. Proseguire così, senza trovare un accordo con le volontà dei consumatori avrebbe soltanto ulteriori ripercussioni sul sistema. A chi conviene?”.

Nelle attuali condizioni di mercato, la sua società parteciperà al riordino del 2016?

Whittaker: “Occorrono due requisiti: il primo è che tutti i dirigenti Stanley siano, in tempo utile, privi di qualsiasi squalificazione soggettiva, e – in secondo luogo – che siano previste clausole di salvaguardia, riservate ai Ctd, che abbiano carattere riparatorio per le discriminazioni subite in quindici anni di sistema concessorio illegale nelle sue modalità di realizzazione”.

Tavarelli: “Al momento, e tenendo presente le indicazioni presenti nella legge di stabilità, è difficile prevedere un avvicinamento tra le parti utili a consentire l’ingresso di importanti operatori sul mercato. SKS365 ha acquistato un diritto fisico per il brand PlanetWin365, proprio per testare direttamente il mercato, valutando tutte le sue componenti. Dal consumatore al prodotto all’interfaccia tecnica. Stiamo verificando tutti gli ingranaggi del sistema proprio per meglio comprenderne il funzionamento. La volontà quindi esiste, ma è indubbio come debbano essere poi i numeri a giustificare eventuali scelte commerciali. Al momento è quindi prematuro esprimerci sul 2016. Ma se le discriminazioni proseguiranno, se si continuerà a confondere l’operatore europeo con l’operatore illegale, se si continuerà a bloccare il mercato, sarà difficile trovare una soluzione che cambi lo scenario. L’attuale sistema protegge, infatti, posizioni storicamente acquisite a danno del consumatore”.  NT/Agipro

www.agipronews.it | agipro@agipro.it


1 2 3