RASSEGNA STAMPA – NUOVA LETTERA APERTA SNAI SERVIZI
Si segnala la pubblicazione di una nuova " lettera aperta" di SNAI SERVIZI su alcuni quotidiani nazionali, visualizzabile cliccando sul seguente link https://www.assoagisco.it/?p=7761
Si segnala la pubblicazione di una nuova " lettera aperta" di SNAI SERVIZI su alcuni quotidiani nazionali, visualizzabile cliccando sul seguente link https://www.assoagisco.it/?p=7761
Scommesse: Sul Tg5 servizio sulla questione rete legale e rete parallela
25 luglio 2014 – 13:48
La lettera aperta che l’amministratore di Snai Servizi Maurizio Ughi ha inviato – pubblicandola sui maggiori quotidiani nazionali – al Premier Matteo Renzi per sollecitare un intervento contro la rete parallela delle scommesse ha attratto l’attenzione del TG5. Nell’edizione di questa mattina delle 8.00 è stato trasmesso un servizio, con due interviste allo stesso Maurizio Ughi, e al presidente dell’associazione AGISCO, Francesco Ginestra. “Lo Stato ha perso il controllo del territorio sui negozi di gioco. Questo crea una pericolosa discriminazione nei confronti del consumatore finale che non è tutelato” ha spiegato Ughi, ricordando di aver chiesto più volte l’intervento delle Istituzioni. “Gli operatori autorizzati dallo Stato devono avere una concessione e rispondere a dei requisiti pubblici, e devono ottemperare a dei regolamenti studiati per proteggere il consumatore finale, quelli senza concessione non hanno di fatto nessun obbligo” ha spiegato ancora. Per Ginestra invece, “C’è il rischio che oltre 100mila posti di lavoro vadano via, che tante aziende chiudano. La rete pubblica non è difesa dall’ADM che dovrebbe intervenire in maniera energica per impedire il danno che essa stessa ha riconosciuto, ovvero la perdita di un gettito erariale per 500 milioni di euro l’anno”. lp/AGIMEG
Stanleybet, “La lettera aperta a Renzi di Snai Servizi solo una provocazione”
24 luglio 2014 – 10:28
Non si è fatta attendere la reazione di Stanleybet alla lettera aperta di Maurizio Ughi (Snai Servizi) a Matteo Renzi, pubblicata ieri da diversi quotidiani italiani. Per il bookmaker inglese, “da Ughi solo provocazioni e nessuna soluzione” e “il bookmaker inglese chiarisce la problematica situazione del sistema concessorio italiano”. Ecco il testo integrale della nota di Stanleybet:
“Ughi NON dice
che la normativa monopolistica attuale, che ha portato al collasso il sistema concessorio italiano, era stata ispirata dai titolari di monopoli esistenti già alla fine degli anni 90, tra cui quello delle scommesse ippiche, che faceva capo proprio al Signor Ughi.
Ughi NON dice
che la rete parallela è la conseguenza di normative che hanno protetto e agevolato i monopolisti storici, normative che sono state censurate da ben 3 sentenze della Corte di Giustizia e sono state disapplicate da ben 14 anni di giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione e dei giudici di merito.
Ughi NON dice
al Presidente del Consiglio che eventuali nuove misure legislative che recepissero, ancora una volta, le pretese del Signor Ughi (e degli altri monopolisti storici) sarebbero inevitabilmente destinate alla censura degli organi dell’Unione Europea e alla disapplicazione da parte dei tribunali italiani.
Stanleybet ritiene che sia certamente auspicabile l’inserimento della rete parallela, legittimamente nata in conseguenza del carattere discriminatorio della normativa italiana degli ultimi 16 anni, nel circuito legale.
La Compagnia è tenuta a pagare le imposte nel Paese che l’ha autorizzata ad operare, non a quello che ha fatto e fa di tutto per impedire, in violazione delle norme e dei principi comunitari, la sua attività.
Stanleybet ritiene che, a seguito del riconoscimento della legittimità della rete parallela ad opera della Corte di Giustizia, se seguirà analogo riconoscimento da parte delle autorità italiane, sarà giusto pagare le imposte in Italia.
Ma lo Stato italiano dovrà capire che la soluzione è possibile solo se la rete parallela sarà considerata come una risorsa, e non come un fenomeno da combattere (a beneficio e dietro sollecitazione degli operatori esistenti). Altrimenti assisteremo, ancora una volta, al disastroso scenario di leggi apparentemente in favore dei concessionari, che però saranno disapplicate dai tribunali italiani perpetuando senza fine il fenomeno dei CTD.
Il CEO di Stanleybet, John Whittaker, ha osservato che: “Il Presidente Renzi, se vorrà intervenire nelle norme che regolano il settore, dovrà prima di tutto riconoscere il fallimento del sistema concessorio, nelle modalità discriminatorie con cui è stato realizzato in Italia”. E, prosegue il CEO di Stanleybet, “potrà poi aprire un tavolo di confronto tra gli esperti del settore, evitando le trappole poste dai protagonisti del passato per passare ad un sistema autorizzatorio basato sulla libertà d’impresa, come in quasi tutti gli altri paesi europei”.
Questo è l’unico modo per assicurare la parità di trattamento tra operatori nazionali ed esteri, la libera circolazione dei servizi, la leale concorrenza tra le imprese, e gli adempimenti fiscali nello Stato italiano.
Se non si riesce a capire che la soluzione arriva dal dialogo e non dal contenzioso, si prospetta l’incubo, sia per i Concessionari Statali che per Stanleybet, di un nuovo sistema nel 2016 con 2 diversi circuiti entrambi ‘diversamente’ legali.
“Con le sue provocazioni senza senso,” conclude John Whittaker, “il Signor Ughi sta preparando il perpetuarsi dell’attuale sistema, basato sul contenzioso, sulla violazione delle sentenze della Corte Europea, sulla disapplicazione della normativa interna da parte dei tribunali italiani. Sembra non aver imparato che un tale sistema non conviene più neanche a Lui”.” lp/AGIMEG
23/07/2014 Ore 09:51
Scommesse, Ughi (Snai Servizi) scrive al presidente Renzi: "Ci aiuti a continuare a lavorare per lo Stato"
ROMA – “Presidente Renzi, ci aiuti a continuare a lavorare per lo Stato, ci aiuti a essere ancora la rete dello Stato che garantisce i consumatori, ci aiuti a credere che se ne occuperà personalmente“. Maurizio Ughi, di Snai Servizi, scrive al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e lo fa attraverso una lettera aperta, pubblicata oggi sui principali quotidiani italiani. L`obiettivo è, ancora una volta, quello di farsi sentire e richiamare l`attenzione di tutti sull`attuale situazione degli operatori autorizzati, che vivono tra regole incerte e concorrenza sleale di una rete parallela che “non è obbligata a rispettare le regole“ e “provoca un mancato introito fiscale stimato in 500 milioni di euro“. Sono oltre 5 mila le agenzie che in Italia operano senza licenza del Questore e senza concessioni a fronte di un mercato regolare di 7.400 punti, ha rivelato qualche settimana fa il vicedirettore dell`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Luigi Magistro. Una situazione che va denunciata e combattuta: per questo Snai Servizi lancia, oggi, anche un sito internet, www.snaiservizi.it, dove è possibile segnalare la presenza sul territorio di centri scommesse non autorizzati. La richiesta di Ughi, attraverso la lettera pubblicata oggi, è che il Governo “ponga fine a questa pericolosa discriminazione“. FP/Agipro
www.agipronews.it | agipro@agipro.it
26/06/2014 Ore 18:48
Scommesse senza concessione, Passamonti (Presidente Confindustria-Sgi): "Doppio binario di raccolta compromette mercato legale"
ROMA – "Condivido l`allarme lanciato da Snai Servizi: l`attuale sistema di raccolta delle scommesse, con la presenza di fatto di un doppio binario, sta compromettendo seriamente il mercato legale. E` una situazione che deve essere sanata e la strada maestra – in grado di salvaguardare l`offerta pubblica e legale regolata dalla concessione statale – è la delega fiscale". E` quanto dichiara ad Agipronews il presidente di Confindustria-Sistema Gioco Italia, Massimo Passamonti, commentando l`iniziativa di Snai Servizi, che ha chiesto al Mef il rilascio di un`autorizzazione per la raccolta delle scommesse pur in assenza di concessione.
"I fatti – aggiunge – danno ragione a Maurizio Ughi. E per rafforzare ulteriormente il giudizio critico sulla situazione che si è determinata in modo sempre più evidente e preoccupante negli ultimi anni, occorre ricordare che l`offerta di gioco pubblico con concessione statale è una garanzia non solo per gli aspetti economici ed erariali ma anche per i profili di tutela sociale e ordine pubblico". Secondo Passamonti, "la questione della raccolta parallela di scommesse è uno dei problemi fondamentali che il Governo dovrà affrontare nell`ambito della delega fiscale, con l`obiettivo di rafforzare il sistema legale di offerta di gioco".
NT/Agipro
26/06/2014 Ore 16:48
Scommesse senza concessione, Ughi (Amm. Snai Servizi): “Operatori tra regole incerte e concorrenza sleale: i tribunali faranno chiarezza“
ROMA – “Quale delle nostre istituzioni è in grado di garantire l`esclusiva nella raccolta delle scommesse a una società che intenda partecipare alle gare del 2016, nelle attuali condizioni del mercato? Per questo abbiamo iniziato un percorso nei confronti di ADM ma sono convinto che dovremo chiedere l`intervento dei tribunali amministrativi per ottenere una pronuncia definitiva. Ormai, di fatto, le strategie dei giochi e delle scommesse sono determinate non dal Regolatore preposto, ma dai tribunali amministrativi. Per raccogliere scommesse i bookmaker senza concessione – alcune delle società più note includono fra i loro soci persone fisiche italiane – collocano i server a Malta, dove per altro non è consentito sul quel territorio accettare scommesse, o in Austria“.
E` quanto dichiara ad Agipronews Maurizio Ughi, amministratore di Snai Servizi, sottolineando la necessità di ottenere dalle istituzioni una risposta certa sul futuro del mercato delle scommesse, anche dopo l`intervista rilasciata questa mattina dal vicedirettore dell`Agenzia delle Dogane, Luigi Magistro, che riferisce di almeno 5mila centri esteri non autorizzati e di 500 milioni di imposte non versate.
La richiesta presentata da Snai Servizi al Ministero dell`Economia di un`autorizzazione per la raccolta delle scommesse (in assenza di concessione) aveva già scatenato le reazioni degli operatori, in Italia e all`estero, e c`è anche chi aveva proposto (il ceo di Stanleybet, John Whittaker, in una dichiarazione a Agipronews qualche giorno fa, ndr) l`avvio di un tavolo di concertazione con concessionari, operatori esteri e istituzioni, da organizzare magari con l`attuazione della Delega Fiscale. “Voglio però sgomberare il campo da possibili fraintendimenti: noi non ci stiamo battendo per liberarci dal `palinsesto di Stato`, è un assunto poco convincente, noi puntiamo a sanare una discriminazione che colpisce in prima battuta gli operatori autorizzati. Vogliamo che si superi in maniera efficace e definitiva un `doppio regime` che non garantisce parità di trattamento per i concessionari di Stato, danneggiati da un`inerzia regolatoria che ha di fatto permesso la coesistenza con operatori privi di titoli nazionali“, dice ancora Ughi.
NT/Agipro
26/06/2014 Ore 16:51
Scommesse senza concessione, Ughi (Amm. Snai Servizi): “Non vogliamo pagare tasse ad un altro paese Ue, Stato tuteli la rete“
ROMA – “Snai Servizi potrebbe essere interessata alle prossime gare – prosegue Ughi – manca però un sistema regolatorio unico ed efficace. Ormai decidono tutto i tribunali, come conferma il caso della competenza esclusiva del Tar Lazio, dichiarata incostituzionale dalla Consulta. Ho proposto un quesito per essere in regola con il sistema: se sono stato discriminato, avrò l`autorizzazione di aprire come fanno i bookmaker stranieri. Non con i server a Malta, che è un paradiso fiscale, ma in Italia dove avviene l`accettazione delle scommesse. Non voglio pagare tasse a un altro paese. Aspetteremo la decisione dei tribunali e ci adegueremo di conseguenza. L`azione di Snai Servizi serve per creare un`attività stabile nel tempo e quindi produttiva dal punto di vista economico e finanziario. Così riusciremo a sapere se le concessioni esistono ancora o siamo di diritto passati al sistema di scommesse `private`. E` inconcepibile che sul territorio italiano esistano due sistemi di raccolta scommesse, quello pubblico e quello privato. Il sistema delle scommesse pubbliche è stato creato al fine di controllare il territorio, tutelare lo scommettitore ed evitare che cadesse nelle mani della malavita. La presenza, invece, di punti vendita che accettano scommesse private ha fatto perdere il controllo del territorio. E` arrivato il momento di fare chiarezza e per questo siamo determinatissimi ad affrontare tutti i giudizi fin ad arrivare alla Corte di Giustizia Europea. La mancata presa di posizione determinata da parte dello Stato Italiano fa pensare che sia più attento ai tutelare i ricavi che derivano da giochi come Lotto, Super Enalotto, Gratta e Vinci e Slot più che a trovare la soluzione per difendere il consumatore finale/scommettitore, che tiene in piedi tutto il sistema e quindi va rispettato e tutelato“. NT/Agipro
www.agipronews.it | agipro@agipro.it