RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Legge di Stabilità: ecco il testo integrale dei provvedimenti. Il Governo anticipa l’attuazione della Delega Fiscale con giro di vite sui ctd

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Legge di Stabilità: ecco il testo integrale dei provvedimenti. Il Governo anticipa l’attuazione della Delega Fiscale con giro di vite sui ctd

Legge di Stabilità: ecco il testo integrale dei provvedimenti. Il Governo anticipa l’attuazione della Delega Fiscale con giro di vite sui ctd

16 ottobre 2014 – 11:20
Giro di vite sui CTD nella manovra economica varata ieri sera dal Governo. Palazzo Chigi punta a recuperare gettito anche dai centri trasmissione dati collegati a operatori esteri che raccolgono scommesse senza una concessione rilasciata dallo Stato italiano. Il governo intende applicare un’imposta unica pari a circa il triplo della media della raccolta effettuata nella provincia dove è ubicato l’esercizio di gioco, su un imponibile forfettario. Secondo quanto confermato nella bozza del provvedimento che Agimeg ha potuto visionare – fermo restando che il testo è naturalmente soggetto a modifiche – il giro di vite sui CTD è solo una premessa di quanto già previsto dalla Delega Fiscale (art. 14) ancora in fase attuativa. Nella bozza di legge si chiarisce come i titolari e/o proprietari dei centri trasmissione dati dovranno necessariamente rispettare la normativa Antiriciclaggio (in particolare in riferimento agli obblighi di identificazione), comunicare i dati anagrafici all’Autorità di Pubblica Sicurezza e non offrire eventi non inseriti nel palinsesto, anche complementare, disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Vietata inoltre la raccolta di scommesse che consentono vincite superiori a diecimila euro, mentre continua ad applicarsi il divieto di installazione di apparecchi da gioco (sia slot che Videolottery) all’interno degli esercizi: in ogni caso – si legge – “l’Agenzia delle dogane e dei monopoli non iscrive il titolare dell’esercizio e del punto di raccolta nell’elenco” degli operatori del gioco lecito, o “ne effettua la cancellazione, ove già iscritto”. Inoltre,  la legge ribadisce l’applicazione di alcune disposizioni già previste dal cosiddetto Decreto Balduzzi in materia di divieto di gioco minorile e dell’obbligo di formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro, “nonche’ le relative probabilita’ di vincita devono altresi’ figurare sulle schedine ovvero sui tagliandi di tali giochi”.
 
Ecco il testo integrale degli articoli inerenti i giochi: ”
 
19. Al comma  2-ter  dell’articolo 10 del decreto legge 8 aprile 2013, n. 35 convertito con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64 , le parole: 31 dicembre 2014” sono sostituite dalle seguenti: “30 giugno 2015”.
 
20. In attesa del riordino della disciplina in materia giochi conseguentemente all’attuazione della delega legislativa di cui all’articolo 14 della legge 11 marzo, 2014,  n.23 per assicurare parità di condizione competitive fra imprese che, munite di concessione, offrono scommesse con vincite in denaro per conto del Stato e persone che, in assenza dio tale concessione e fino al momento in cui la conseguono, offrono comunque scommesse con vincite in denaro in Italia, per conto proprio o di soggetti terzi, anche esteri, senza essere collegati all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, non che in considerazione del fatto che in tale secondo caso il contratto di gioco è perfezionato in Italia e conseguentemente regolato secondo la legislazione nazionale, a decorrere dall’anno 2015, nei riguardi, del titolare dell’esercizio e del punto di raccolta trovano applicazione le seguenti disposizioni per esigenze di ordine pubblico e sicurezza, nonché di tutela dei minori di età e delle fasce sociali deboli:
 
a) il decreto legislativa 21 novembre 2007, n. 231, in materia di antiriciclaggio, ed in particolare le disposizioni di cui Titolo II, Capo I, del predetto decreto, in materia di obblighi di identificazione assumendo gli oneri e le responsabilità derivanti dall’applicazione del decreto legislativo 30 giugno 2013, n. 196 e successive modificazioni, in materia di protezione di dati personali;
 
b) è vietata la raccolta per eventi non inseriti nel palinsesto, anche complementare, reso disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli;
 
c) è vietata la raccolta di scommesse che consentono vincite superiori ad euro diecimila;
 
d) continua ad applicarsi l’articolo 7, comme 5 e 8, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189;
 
e) il proprietario dell’immobile in cui ha sede l’esercizio o il punto di raccolta di cui all’alinea, ovvero il titolare dell’esercizio o del punto di raccolta, qualora diverso dal proprietario, comunicano i loro dati anagrafici e l’esistenza dell’attività di raccolta di gioco con vincita in denaro all’autorità di Pubblica sicurezza entro sette giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e, successivamente, entro sette giorni dalla data nella quali l’attività è avviata;
 
f) continua ad applicarsi il divieto di installazione di apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, e in ogni caso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli non iscrive il titolare dell’esercizio e del punto di raccolta nell’elenco di cui all’articolo 1, comma 533, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, e successive modificazioni, ovverno ne effettua la cancellazione, ove già iscritto;
 
g) l’imposta unica di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504, e successive modificazioni, è dovuta dal titolare di ciascun esercizio operante sul territorio nazionale in cui si offre gioco con vincite in denaro ovvero di altro suo punto di raccolta in Italia collegatovi telematicamente. L’importo si applica su di un imponibile forfettario coincidente con il triplo della media della raccolta effettuata nella provincia ove è ubicato l’esercizio e il punto di raccolta, desunta dai dati registrati nel totalizzatore nazionale per il periodo d’imposta antecedente a quello di riferimento, nonché con l’aliquota massima stabilita dall’articolo 4, comma 1, lettera b), numero 3.1), del citato decreto legislativo n. 504 del 1998. Per i periodo d’imposta decorrenti dal 1° gennaio 2015 non opera conseguentemente la disposizione di cui all’articolo 24, comma 10, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111.
 
h) la violazione delle disposizioni di cui alle lettere da b) a f) è punita:
1) quanto alla lettera b), con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro diecimila a euro cinquantamila;
2) quanto alla lettera c), con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro cinquantamila a euro centomila;
3) quanto alla lettera d), relativamente alla violazione degli obblighi di cui all’articolo 7, comma 5, del decreto-legge n. 158, del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 189 del 2012, con la sanzione amministrativa pecuniaria prevista dal comma 6 del predetto articolo 7, nonché con la chiusura dell’esercizio ovvero del punto vendita;
4) quanto alla lettera d), relativamente alla violazione degli obblighi di cui all’articolo 7, comma 8, del decreto-legge n. 158, del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 189 del 2012, con le sanzioni previste dal medesimo comma 8;
5) quanto alla lettera e), con la sanzione amministrativa pecuniaria di euro mille;
6) quanto alla lettera f), con la sanzione amministrativa pecuniaria di euro millecinquecento per ciascun apparecchio installato.
 
20-bis. A decorrere dal 1° gennaio 2015:
a) la percentuale destinata alle vincite per il gioco praticato mediante gli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a), del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, è fissata in misura non inferiore al 70 per cento e il prelievo sulla raccolta di gioco è fissato nella misura del 17 per cento;
b) la percentuale destinata alle vincite per il gioco praticato mediante gli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), del predetto regio decreto n. 773 del 1931 è fissata in misura non inferiore all’81 per cento e il prelievo sulla raccolta di gioco è fissato nella misura del 9 per cento”. im/AGIMEG 

RASSEGNA STAMPA – AGIPROINEWS – Ughi: “Obiettivo 2016: Lo Stato ha perso il controllo, vogliamo una scommessa uguale per tutti”

RASSEGNA STAMPA – AGIPROINEWS – Ughi:  “Obiettivo 2016: Lo Stato ha perso il controllo, vogliamo una scommessa uguale per tutti”

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16/10/2014 Ore 10:25

Ughi: “Obiettivo 2016: Lo Stato ha perso il controllo, vogliamo una scommessa uguale per tutti“

 ROMA – Il conto alla rovescia è iniziato, fra 622 giorni il settore italiano delle scommesse ripartirà da zero: entro l`1 luglio del 2016 “lo Stato italiano dovrà riprendere il controllo del settore, stabilendo una volta per tutte se la rete deve rispondere alle norme pubbliche o può essere lasciata all`iniziativa privata“. E` quanto spiega ad Agipronews Maurizio Ughi, amministratore unico di “Obiettivo 2016“, già Snai Servizi Srl, che da oggi promuove l`iniziativa “Tutti Insieme“, nata con uno scopo chiaro e semplice: portare allo scoperto le incogruenze del sistema attuale ed eliminarle prima dell`azzeramento amministrativo. Per ribadirlo arriva anche il terzo appello sui giornali in tre mesi al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, con il quale si rimarca, ancora una volta, la forte e costante contraddizione che caratterizza il sistema italiano.

“Fino a quando questo obiettivo non sarà raggiunto – spiega Ughi – continueremo a rivendicare il fatto che in Italia dovrà esserci un`unica rete di gioco, privata o pubblica che sia, ma dovrà essere una sola. Una scommessa uguale per tutti, insomma. – prosegue – Con il Decreto Balduzzi lo Stato ha posto la questione dei pericoli per la salute e definito il gioco come settore a rischio: allora di certo non può essere controllato in 3500 punti autorizzati e abbandonato in altri 6 mila collegati a soggetti senza concessione. Gli operatori con licenza italiana hanno investito puntando sul monopolio statale per il gioco, ma sono stati sopraffatti da una rete non autorizzata che, per numero di punti vendita, è addirittura superiore. Oggi, di fatto, il settore è in mano ai transfrontalieri. Coloro che operano in regime di concessione, da anni sono costretti a confrontarsi con negozi di gioco non autorizzati che, come i funghi, nascono da un momento all`altro, magari sfruttando eventi come i Mondiali di calcio, per poi chiudere i battenti con la stessa rapidità. Tutto questo mentre i concessionari assumono impegni per sei anni con lo Stato, che dovranno onorare a prescindere, e con gli utenti“.

Poi, spiegato il punto di partenza, Ughi disegna il traguardo di “Obiettivo 2016“: “E` un progetto aperto – dice ancora Ughi – che con il movimento `Tutti insieme` riunisce concessionari, imprese di gestione e tutti coloro che ne vorranno far parte, anche semplici cittadini, puntando a risolvere un pericoloso problema di mercato, con evidenti ricadute sociali. Oggi – prosegue – esiste una differenza sostanziale tra gli operatori statali e i privati collegati a bookie non autorizzati: la presunta discriminazione è stata completamente ribaltata, tutta a vantaggio di chi non ha una concessione e può permettersi il lusso di cambiare le regole dalla mattina alla sera. Magari può anche essere un vantaggio per gli utenti, ma dall`altra parte ci sono imprenditori che vendono le scommesse pubbliche e rispettano tutte le norme economiche ed amministrative, anche le più onerose. Noi continueremo a evidenziare questa situazione in tutti i modi e a tutti gli interlocutori possibili, politici ed economici – conclude Ughi – finchè non si arriverà a fare chiarezza una volta per tutte: in Italia non possono esserci due modi differenti di rispettare le stesse regole“. PG/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, da Ughi nuovo appello al presidente Renzi: “Lo Stato rinuncia a 500 milioni di euro l’anno”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Scommesse, da Ughi nuovo appello al presidente Renzi: “Lo Stato rinuncia a 500 milioni di euro l’anno”

ANNUNCIO RENZI

 

 

 

 

 

16/10/2014 Ore 09:42

Scommesse, da Ughi nuovo appello al presidente Renzi: “Lo Stato rinuncia a 500 milioni di euro l`anno“

ROMA – “Lo Stato rinuncia a 500 milioni di euro l`anno“, e non ha assunto “comportamenti risolutivi“ di fronte a “una rete in forte espansione da circa un decennio che vende giochi e scommesse senza autorizzazione“. Con un nuovo appello, pubblicato oggi sui principali quotidiani italiani, tra cui “Repubblica“, “Corriere della Sera“ e “Il Messaggero“, Maurizio Ughi, amministratore unico di “Obiettivo 2016“, già Snai Servizi Srl, torna a scrivere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Con il terzo appello in tre mesi Ughi ricorda al premier che “esiste una rete di giochi pubblici autorizzati e certificati dallo Stato italiano“ e che mancano 662 giorni al previsto riordino del settore. Viene, così, lanciato un vero e proprio “SOS“ chiedendo a Renzi di “prendere in esame la vicenda anche imponendo il rispetto delle scadenze risolutive“. RED/Agipro

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COMUNICATO AGLI ASSOCIATI – INCONTRO MERCOLEDÌ 15 OTTOBRE 2014

COMUNICATO AGLI ASSOCIATI – INCONTRO MERCOLEDÌ 15 OTTOBRE 2014

Gentile Associato,

Mercoledì 15 ottobre alle ore 15.00 presso la sede di Confcommercio (Piazza G.G. Belli, 2 00153 Roma Trastevere) ho organizzato un incontro per confrontarci sulle problematiche riferite alla raccolta delle scommesse, di interesse delle nostre imprese che operano nel settore.

Molti colleghi saranno già a Roma per l’Assemblea SNAI Servizi e per Enada, per cui confido che saremo in tanti all’incontro per costruire insieme il nostro futuro.

In attesa di vederci il 15, Ti invio un cordiale saluto.

Francesco Ginestra

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Giochi e fisco, Stanleybet su maxi sequestro da 56 milioni: “Regolamento di conti di Gdf e Aams contro la società”

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Giochi e fisco, Stanleybet su maxi sequestro da 56 milioni: “Regolamento di conti di Gdf e Aams contro la società”

08/10/2014 Ore 11:16

Giochi e fisco, Stanleybet su maxi sequestro da 56 milioni: “Regolamento di conti di Gdf e Aams contro la società”

ROMA –  “Un regolamento di conti di specifici ambienti del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza e di AAMS contro la Stanley”. E’ quanto dichiara in una nota stampa Stanleybet, confermando di essere oggetto di un decreto di sequestro “per equivalente” per 56 milioni di euro, sul presupposto di aver evaso l`imposta sui redditi. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Roma, è “una misura punitiva a carico di un operatore dell`Unione Europea “colpevole” di aver perseguito per 15 anni la legalità e il suo diritto alla parità di trattamento. Tutto ciò all`interno di un Paese che, di contro, ha protetto un sistema concessorio caratterizzato da misure legislative discriminatorie e logorato da tre gare contrarie ai principi comunitari”. Il bookmaker riferisce di “suggestive ricostruzioni contabili-fiscali predisposte per la Procura della Repubblica dal Nucleo Tributario della Guardia di Finanza sono errate, parziali e prive di fondamento. E, considerato il livello di presunta competenza del Corpo, sorprendentemente fuorvianti”.

Il Gruppo Stanley – prosegue il comunicato – “non ha mai perpetrato comportamenti puniti dal codice penale o qualsivoglia omissione fiscale. Questo non è mai stato messo in dubbio da alcuna autorità dei paesi ove opera, a parte l`Italia, dove è stata oggetto in 15 anni di circa 5000 procedimenti penali contro i suoi CTD e i suoi dirigenti, tutti conclusisi a favore degli stessi”.  La Procura di Roma, è scritto, “non ha inteso procedere all`audizione dei dirigenti Stanley malgrado fosse stata espressamente richiesta, non ha approfondito i dati contabili, non ha sentito il bisogno di rivolgersi a periti esperti in materia fiscale: non ha accertato che la Stanleybet Malta Limited, pur essendo legalmente costituita a Malta, è residente fiscalmente nel Regno Unito secondo il principio di “place of effective management“ che è a Malta ai fini del rischio (trading) e nel Regno Unito ai fini della Gestione. Quindi è assoggettata nel Regno Unito, senza alcuna esenzione o benefici fiscali di altro tipo, ad imposizione sui redditi prodotti ai sensi dell`art. 4 della Convenzione contro le doppie imposizioni conclusa tra Regno Unito e Malta”. Nel Regno Unito, secondo la compagnia, le aliquote pagate dalla Stanleybet Malta sono state in alcuni anni più elevate di quelle italiane.

Secondo Stanleybet, “l`impianto accusatorio ha l`obbiettivo di impedire l`accesso al mercato nazionale da parte di Stanley e, quindi, il suo legittimo esercizio diretto delle libertà fondamentali. Lo Stato Italiano prospetta così una differente tipologia di reato, l`omessa dichiarazione delle imposte sui redditi, utilizzando allo scopo l`art. 5 del D.Lgs. 74/2000. In sostanza, le autorità italiane rimettono in discussione la legittimità del modus operandi di Stanley, pur ripetutamente riconosciuta da diverse sentenze della Corte di Giustizia”.

A parere della Stanley, l`ipotesi di reato impedirà di accedere al sistema concessorio Italiano nel 2016 e trovare una stabile sistemazione e organizzazione con la creazione di una Stanley Italia: “Non ci limiteremo a dimostrare l`estraneità al nuovo reato contestato, ma la difesa punterà anche alla risoluzione del grave problema della mancanza, di fatto, di rimedi risarcitori quando si subisce un procedimento penale ingiusto”.

John Whittaker, ceo della compagnia, ha confermato l`intenzione di proseguire le azioni legali in corso contro 71 funzionari dello Stato.  NT/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Giochi e fisco, “Il Messaggero”: sequestro di beni per bookmaker estero

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – Giochi e fisco, “Il Messaggero”: sequestro di beni per bookmaker estero

08/10/2014 Ore 10:05

Giochi e fisco, “Il Messaggero“: sequestro di beni per bookmaker estero

ROMA – Maxi sequestro della Guardia di Finanza ai danni di Stanleybet. Secondo quanto riporta “Il Messaggero“ in edicola oggi, le Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro beni riconducibili ai titolari della società fino a un ammontare di 50 milioni di euro, su disposizione della Procura di Roma, in particolare del responsabile per i reati fiscali, Pierfilippo Laviani. Secondo l`accusa, la società inglese avrebbe ottenuto guadagni senza versare le imposte previste sull`attività italiana. La Stanleybet – dal canto suo – ha sempre contestato le norme italiane di accesso alle concessioni, sostenendo che a far fede devono essere i regimi fiscali (e le autorizzazioni al gioco) del paese in cui è basata la società madre. NT/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – LANCI STAMPA COMUNICATO AGISCO

RASSEGNA STAMPA – LANCI STAMPA COMUNICATO AGISCO

AGIPRONEWS

Scommesse: blackout Sogei, gli operatori pronti alla class action

ROMA – Una class action contro l`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. E` quanto annuncia Agisco, l`Associazione Giochi Scommesse, dopo il blackout della raccolta delle scommesse sportive di domenica 5 ottobre. Una situazione che ha causato “problemi di ordine pubblico e operatori minacciati da clienti esasperati“ si legge in una nota dell`associazione. “L`Agenzia dovrà risarcire il mancato introito e i danni di immagine. Oltre a consentire l`esistenza e la permanenza sul territorio italiano di una rete parallela  – prosegue Agisco – l`Agenzia regala il fatturato di una domenica calcistica e non fornisce alcuna comunicazione ai suoi concessionari e relativi scommettitori“. Per questo “se l`ADM non procederà; autonomamente a risarcire i danni provocati l`associazione promuoverà una `class action` per chiedere il risarcimento“. RED/Agipro

AGIMEG

Giochi: “Adm rimborsi i danni causasti dal blocco delle giocate”

Il blocco della raccolta delle scommesse sportive di domenica 5 ottobre dalle 14.00 in poi è un’ulteriore conferma di come Adm tiene in considerazione il lavoro dei concessionari di scommesse. Oltre a consentire l’esistenza e la permanenza sul territorio italiano di una rete parallela ormai più radicata di quella della Stato Italiano gli regala il fatturato di una domenica calcistica e non si degna di alcuna comunicazione ai suoi concessionari e relativi scommettitori. Una vergogna. Se Adm non procederà autonomamente a risarcire i danni provocati l’associazione promuoverà̀ una “class action” per chiedere il risarcimento”.    cz/AGIMEG

GIOCONEWS

AgiSco: “Blocco raccolta scommesse di domenica, risarcimento o promuoveremo class action

Lo afferma in una nota AgiSco, Associazione giochi e scommesse, secondo la quale “oltre a consentire l’esistenza e la permanenza sul territorio italiano di una rete parallela ormai più radicata di quella dello Stato italiano, gli regala il fatturato di una domenica calcistica e non si degna di alcuna comunicazione ai suoi concessionari e relativi scommettitori. Una vergogna”. La nota si conclude annunciando che “se Adm non procederà autonomamente a risarcire i danni provocati l’associazione promuoverà una class action per chiedere il risarcimento”. Il blocco della raccolta delle scommesse sportive di domenica 5 ottobre dalle 14 in poi è un’ulteriore conferma di come Adm tiene in considerazione il lavoro dei concessionari di scommesse.

BLOCCO RACCOLTA SCOMMESSE SPORT DEL 5 OTTOBRE – COMUNICATO AGISCO E LANCI AGIPRONEWS

BLOCCO RACCOLTA SCOMMESSE SPORT DEL 5 OTTOBRE – COMUNICATO AGISCO E LANCI AGIPRONEWS

Comunicato Stampa AGISCO

AGISCO: DA ADM ALTRO REGALO AI CTD – IN TILT IL CERVELLONE DI AAMS SCOMMESSE SPORTIVE – PROBLEMI DI ORDINE PUBBLICO NEI PUNTI DI GIOCO – CONCESSIONARI MINACCIATI DA CLIENTI ESASPERATI – ADM DOVRÀ RISARCIRE IL MANCATO INTROITO E I DANNI DI IMMAGINE. 

Il blocco della raccolta delle scommesse sportive di domenica 5 ottobre dalle 14.00 in poi è un'ulteriore conferma di come ADM tiene in considerazione il lavoro dei concessionari di scommesse.

Oltre a consentire l'esistenza e la permanenza sul territorio italiano di una rete parallela ormai più radicata di quella della Stato Italiano gli regala il fatturato di una domenica calcistica e non si degna di alcuna comunicazione ai suoi concessionari e relativi scommettitori. Una vergogna.

Se ADM non procederà autonomamente a risarcire i danni provocati l'associazione promuoverà una "class action" per chiedere il risarcimento. 

 

Lanci di Agenzia

06/10/2014 Ore 10:01 – Scommesse sportive: domenica di black-out per il sistema Sogei, rete legale in difficoltà

ROMA – Una domenica di black-out per i gestori delle agenzie di scommesse e dei siti di betting-exchange. Secondo quanto riferiscono ad Agipronews fonti del settore, il sistema Sogei che gestisce le transazioni sullo sport è stato bloccato dal primo pomeriggio alla tarda serata di ieri. I concessionari non hanno così potuto offrire il consueto servizio – sia online che nei punti vendita – ai propri clienti: il danno medio è calcolabile attorno ai 2-3 mila euro per un`agenzia media dislocata in città, con conseguente, indubbio vantaggio commerciale per la rete di accettazione collegata ai bookmaker esteri privi di concessione.   NT/Agipro

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06/10/2014 Ore 14:09 – ​Scommesse sportive: black-out sistema Sogei, impennata degli incassi per i bookmaker senza concessione (+15-20%)

ROMA – Un incremento degli incassi valutabile attorno al 15-20% per chi opera in Italia senza autorizzazioni. E` questo l`effetto più evidente del “black-out“ del sistema Sogei, bloccato per tutto il pomeriggio e la serata di ieri, secondo quanto apprende Agipronews da alcuni bookmaker esteri privi di concessione. Il pomeriggio di domenica – spiegano i concessionari – è stato caratterizzato da lunghe file agli sportelli degli oltre 5mila punti vendita non autorizzati aperti in tutta Italia. Il mancato incasso per la rete legale, secondo stime del settore, può essere quantificato in circa 20 milioni di euro.  NT/Agipro

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06/10/2014 Ore 15:10 – Scommesse, black out Sogei: per la rete legale un buco da 15 milioni di euro

ROMA – Il black out alla rete delle scommesse made in Italy, gestita da Sogei, potrebbe aver causato un buco nella raccolta da circa 15 milioni di euro: è la stima di alcuni operatori interpellati da Agipronews, che ritengono il blocco delle giocate un danno diretto anche per le casse dello Stato, con le giocate tassate mediamente al 4% si traduce in circa 600 mila euro che mancano all`appello, tutto a vantaggio, invece, della rete non autorizzata, online e nei centri collegati con l`estero.

Domenica scorsa la raccolta totale è stata di circa 22 milioni di euro: ieri, con il big match Juve-Roma e altri incontri internazionali di cartello (come Chelsea-Arsenal in Premier League) gli incassi sono stati invece di molto inferiori al previsto.

Lo svantaggio ha colpito in particolare gli operatori dell`online e in negozi di gioco, meno accentuato – apprende Agipronews – il danno derivante dal blocco per i “corner“, i punti scommessa piazzati in bar ed altri esercizi pubblici, che solitamente nel pomeriggio di domenica sono chiusi.  PG/Agipro

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06/10/2014 Ore 15:20 – Scommesse, Allara (Paddy Power): “Black out Sogei: incalcolabili i danni d`immagine“

ROMA – “Non si tratta solo di un danno diretto al business degli operatori e alle entrate statali: il black out di Sogei ha causato danni di immagine incalcolabili agli operatori che domenica pomeriggio pubblicizzavano la propria offerta di gioco live“. E` il parere di Alessandro Allara, Direttore della Comunicazione di Paddy Power Italia, che ritiene il blocco delle giocate “un favore enorme a operatori illegali e non autorizzati. Credo che per il solo settore online la perdita complessiva di gioco sia stimabile sui 5 milioni di euro, per il settore scommesse nel complesso si può arrivare anche a tre volte tanto. Ma per chi in quel momento stava facendo pubblicità per il gioco live – e invece aveva il sito in “down“ – il danno d`immagine è incalcolabile“. PG/Agipro

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RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – RECENTI NEWS

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS – RECENTI NEWS

Contrasto all`evasione fiscale: giocatori online e agenzie non autorizzate nel mirino di Padoan

ROMA – Anche i giocatori che utilizzano i siti non autorizzati finiscono nel mirino degli accertamenti del fisco. Grazie alle informazioni fornite dalle banche e dagli altri intermediari finanziari, sarà possibile individuare “i giocatori che utilizzano siti illegali“ mentre un nuovo provvedimento (in corso di emanazione) permetterà la segnalazione, sempre da banche e istituti di credito, “delle somme trasferite a società di gioco non autorizzate“. E` quanto si legge nel  “Rapporto sull`evasione fiscale“ presentato dal Ministro dell`Economia, Pier Carlo Padoan, al Consiglio dei Ministri e che presto verrà portato all`esame del Parlamento. Il Mef – è scritto nel documento – punta a intensificare i controlli per fare “emergere la ricchezza sommersa“, contrastando l`evasione e arginando “i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata“ in un settore caratterizzato da “elevati flussi di liquidità“. Un numero di “potenziali soggetti abusivi indefinibile“ – è scritto nel report – opera nel settore  giochi a fronte di 2500 concessionari autorizzati: solo nel 2013 la Guardia di Finanza ha eseguito 9.471 operazioni di controllo, portando alla luce movimenti in nero e non tassati per oltre 123 milioni di euro, quasi tutti riferibili a imposta sulle scommesse non pagata (oltre 122 milioni), mentre il resto riguarda il mancato versamento del prelievo erariale sui giochi (circa 940 mila euro). L`obiettivo generale è riportare alla luce 91 miliardi di euro evasi al fisco: nel settore giochi, i punti chiave nel rapporto del Mef passano per controlli più serrati per scommesse e gioco online non autorizzati, oltre alla rete di slot e Vlt. Per il settore scommesse il Ministero punta a individuare l`imposta unica non pagata dai centri scommesse non autorizzati: oggi è possibile contestare ai titolari il mancato versamento delle tasse dovute, grazie a un calcolo induttivo basato sulle giocate effettuate o sulla raccolta media provinciale dei punti autorizzati. Per il gioco online, le misure previste vanno dall`oscuramento dei siti illegali (già 5 mila quelli inseriti nella “black list“ dell`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) all`individuazione dei giocatori e delle somme trasferite sui siti non autorizzati, sulla base delle informazioni fornite dalle banche e dagli altri intermediari finanziari. Anche slot e Videolotteries restano nel mirino dell`azione degli 007 del fisco: il rapporto indica che per recuperare somme in nero il Ministero intensificherà i controlli, in particolare verificando gli scostamenti nella raccolta dei singoli apparecchi collegati in rete. PG/Agipro

Milano, nuovo regolamento: punti gioco a 500 metri da luoghi sensibili, off limits il 99% del territorio

MILANO – Sale gioco e scommesse nel Comune di Milano non potranno aprire ad una distanza inferiore a 500 metri da scuole, chiese, parchi e ospedali, rendendo di fatto impossibile nuove aperture nel 99% del territorio comunale: è quanto prevede il nuovo regolamento, approvato ieri da Palazzo Marino, in materia di edilizia. Il testo ha ricevuto il via libera definitivo, con 26 voti favorevoli e 11 contrari. Le nuove norme, riferisce il Comune, sono state pensate anche “per contrastare la diffusione selvaggia di sale gioco e scommesse che non potranno aprire ad una distanza inferiore a 500 metri da scuole, chiese, parchi e ospedali. Grazie a queste, non sarà possibile aprire nuovi locali nel 99% del territorio urbano abitato“.  “Sono molto soddisfatta perché si conclude un percorso durato oltre un anno, caratterizzato dal confronto e dall`ascolto della città“ ha dichiarato il vicesindaco con delega all`Urbanistica Ada Lucia De Cesaris, sottolineando che “prima di questo ultimo passaggio in Consiglio comunale, infatti, abbiamo dialogato a lungo con ordini professionali, operatori, sindacati, associazioni ambientaliste e cittadine, cooperative. Non solo i due passaggi in Giunta e le tante sedute in Consiglio comunale, quindi, ma ricordo anche la collaborazione con la Asl e l`analisi puntuale delle 468 osservazioni presentate agli uffici che voglio ringraziare per il lavoro fatto, la capacità di ascolto e la professionalità“. RED/Agipro

Giochi, Lombardia: Commissione Attività produttive chiede norme più restrittive su accesso a sale slot

 ROMA – Incontro in Commissione Attività Produttive della Regione Lombardia sul tema del «Regolamento per l`accesso alle aree e ai locali per il gioco d`azzardo lecito» elaborato dalla Giunta in applicazione della legge regionale contro il gioco patologico. Questa mattina sono stati ascoltati rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e delle associazioni dei consumatori. La Commissione, che ha tempo fino al 31 ottobre per esprimere il suo parere sul regolamento, ha dunque chiesto – dopo aver ascoltato le proposte degli interlocutori – interventi più restrittivi in tema di accesso alle sale slot. RED/Agipro

 Scommesse, Commissione Tributaria Bari annulla accertamento su imposta unica per centro non autorizzato

 ROMA – Stop agli accertamenti fiscali sull`imposta unica e al relativo pagamento chiesto ad un centro scommesse di Bari, non autorizzato dal Ministero dell`Economia e collegato al bookmaker estero PlanetWin365. E` quanto ha deciso la Commissione Tributaria Provinciale di Bari, che con un`ordinanza dello scorso 22 settembre “ha sospeso gli effetti di un avviso di accertamento fiscale in materia di imposta unica per l`anno 2008, notificato  a un CTD“, si legge in una nota del bookmaker. La Commissione ha riconosciuto “i possibili gravi e irreparabili danni che l`atto avrebbe potuto causare all`attività del centro“, nel frattempo l`ordinanza cautelare “priva di effetti la pretesa fiscale avanzata da ADM, fino alla data della sentenza“. RED/Agipro

Ddl Semplificazioni, Senato: emendamento FI per finanziare allevatori ippici con entrate dai giochi

ROMA – Il senatore Francesco Scoma (FI) ha presentato un emendamento alla Commissione Agricoltura, impegnata nell`esame del disegno di legge recante “Disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività agricole del settore agricolo, agroalimentare e della pesca“ che, all`articolo 7, contiene la delega al Governo per il riordino, la soppressione e la riduzione degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e per il riordino dell`assistenza tecnica agli allevatori. Il senatore propone che le associazioni di allevatori delle razze equine sportive utilizzino “le risorse presenti nei fondi europei destinati alla politica agricola comune (PAC) relativa al periodo 2014-2020, in particolare relative al programma operativo nazionale (PON) e dalle maggiori entrate provenienti da giochi e scommesse. La ripartizione di tali fondi tra le diverse associazioni di allevatori verrà stabilita con apposito decreto ministeriale“. L`esame del disegno di legge in Commissione è stato rinviato alla prossima seduta, in attesa del parere della Commissione Bilancio sugli emendamenti: l`eventuale parere contrario ai sensi dell`articolo 81 della Costituzione comporterà la dichiarazione di inammissibilità delle proposte di modifica. MSC/Agipro

 Giochi e politica, Causi (PD): “Bando Bingo: investimenti a rischio per norme locali, si attenda Delega Fiscale“

ROMA – Gli operatori che partecipano al bando per il Bingo potrebbero correre il rischio di “acquistare una concessione senza poter ricevere l`autorizzazione, demandata all`ambito territoriale, per aprire la sala di gioco“, un`incertezza che potrebbe essere risolta attendendo i decreti attuativi della delega fiscale. E` quanto si legge in un`interrogazione al Ministero delle Finanze presentata dai deputati Marco Causi e Federico Ginato del Pd. Nell`interrogazione si fa presente come “alcune associazioni di categoria hanno mostrato perplessità in merito alle nuove concessioni previste dal bando di gara, considerata l`indeterminazione normativa che non identifica regole chiare in merito agli spazi per l`apertura di nuove sale, in tal modo minando anche la certezza degli investimenti“. I due deputati chiedono se non si ritenga utile “riconsiderare l`assegnazione delle nuove concessioni previste dal bando di gara emanato dall`Agenzia delle dogane e dei monopoli, in attesa dei decreti attuativi della delega fiscale che garantirebbero l`applicazione di regole trasparenti ed uniformi sull`intero territorio nazionale in materia di titoli abilitativi all`esercizio dell`offerta di gioco“, in maniera da dare “certezza agli investimenti e conseguentemente assicurando all`erario un miglioramento del margine di entrate“. Nell`interrogazione si chiede inoltre “se sia in corso di emanazione il decreto dirigenziale dell`Agenzia delle dogane e dei monopoli con cui stabilire le eventuali disposizioni applicative occorrenti per assicurare, con cadenza biennale, l`avvio delle procedure di riattribuzione concorrenziale delle vigenti concessioni per la raccolta del gioco del bingo“.RED/Agipro

Poker live, Commissione tributaria Perugia: dopo le sanzioni, annullate anche le imposte sulle vincite all`estero

PERUGIA – Le richieste fatte dall`Agenzia delle Entrate per le vincite ottenute all`estero dai giocatori di poker italiani sono totalmente infondate: è quanto ha stabilito con sentenza la Commissione Tributaria Provinciale di Perugia, che ha accolto il ricorso presentato da Carlo Braccini, poker player di Gubbio che era tra i giocatori finiti nel mirino dell`Agenzia delle Entrate nell`operazione “All in“. La sentenza va oltre le precedenti decisioni dei giudici amministrativi perugini, che solo qualche mese fa avevano accolto un ricorso di Braccini, annullando però solo le sanzioni, non le imposte chieste dall`Agenzia delle Entrate. Secondo i giudici tributari la richiesta di pagare imposte e relative sanzioni sulle vincite estere – in questo caso ottenute in un torneo di poker organizzato in una sala da gioco slovena – non è “compatibile con i principi comunitari“. Richiamando alcune sentenze della Corte di Giustizia Europea, la Commissione di Perugia ha rilevato che è legittimo per uno Stato prevedere un ordinamento speciale, anche per tassare le vincite estere, ma questo deve essere fatto “necessariamente con legge per ragioni di certezza del diritto e non in sede amministrativa“ che tutelino ragioni di interesse pubblico “diverse dall`incremento della pretesa fiscale“. Una sentenza che conferma l`orientamento delle Commissioni Tributarie italiane e che potrebbe anticipare quanto deciderà, il prossimo 22 ottobre, la Corte di Giustizia Europea che ha fissato l`udienza sulla doppia imposizione fiscale delle vincite ottenute all`estero dai giocatori italiani. PG/Agipro

Scommesse, Bet1128: Tribunali di Cagliari e Bergamo rinviano atti a Corte Ue

ROMA – I Tribunali del Riesame di Cagliari e Bergamo hanno rinviato alla Corte di Giustizia Europea gli atti relativi ad un ricorso presentato dai titolari di centri scommesse collegati al bookmaker maltese Bet1128, riconoscendo «i profili di dubbia legittimità comunitaria» del bando per l`apertura di 2000 nuovi punti scommesse. Per i due Tribunali, «il profilo della minore durata della concessione rispetto a quelle precedenti, incidendo direttamente sull`ammortamento dei costi di investimento, ha creato sicuramente uno svantaggio nei confronti dell`operatore maltese». Bet1128 aveva già ottenuto un rinvio in Corte Ue dalla Cassazione per un centro di Bisceglie. RED/Agipro

 Scommesse, a Vibo Valentia dissequestro per un centro collegato a bookmaker estero

ROMA – Il Tribunale del Riesame di Vibo Valentia ha annullato il provvedimento di sequestro per un centro collegato al bookmaker maltese Betuniq. “L`indagato non ha potuto ottenere in Italia le necessarie concessioni e/o autorizzazioni a causa di illegittima esclusione dalle gare della società alla quale è collegato“, spiegano i giudici facendo riferimento alla sentenza della Corte di Giustizia Europea e a quella della Corte di Cassazione, secondo la quale “il Giudice nazionale è tenuto ad indagare circa le ragioni del diniego e sincerarsi che le stesse non abbiano determinato diversità di trattamento o posizioni di vantaggio fra i cittadini italiani e quelli stranieri, che siano emerse, nel corso di una procedura chiara e trasparente, e che siano giustificate dal perseguimento di scopi di interesse pubblico preminente“. L`operatore è stato escluso dalla gara per aver presentato una sola dichiarazione rilasciata da un unico istituto bancario per dimostrare la capacità finanziaria, ma secondo i giudici non è una causa di legittima esclusione. Il Tribunale del Riesame pertanto ha riconosciuto valide le ragioni della Betuniq disponendo il dissequestro annullando il provvedimento impugnato. RED/Agipro

Contrasto al match-fixing, Passamonti (Presidente Confindustria-Sgi): “Operatori autorizzati: massima collaborazione nella lotta all`illegalità“

MILANO – “Dalle buone intenzioni, ai fatti: il seminario di oggi segna un passo concreto e decisivo a livello internazionale rispetto a un questione delicata e di grande importanza come la lotta al match fixing“. E` quanto dice Massimo Passamonti, Presidente di Sistema Gioco Italia, intervenuto oggi al seminario organizzato dal Consiglio dei Ministri-Ufficio dello Sport “Contrasto al match-fixing: un fattore chiave per l`integrità dello sport“. Il presidente di Confindustria Giochi esprime soddisfazione per la Convenzione sulla manipolazione delle competizioni sportive del Consiglio d`Europa, firmata già da 15 Paesi, in cui viene citata espressamente “la necessità di contrastare offerta di gioco illegale, cioè quello offerto da operatori non autorizzati nella giurisdizione dove si trova il consumatore. In tal senso l`adozione di stringenti azioni di contrasto degli operatori che offrono attività di gioco in Italia senza il necessario titolo concessorio dell`Agenzia delle Dogane e Monopoli risponde ad una necessità rilevata a livello internazionale“. “Sistema Gioco Italia, da sempre attiva nelle azioni di prevenzione e contrasto alla frode sportiva, condivide appieno le premesse, i valori e gli obiettivi dettati dalla Convenzione illustrati dai relatori di oggi e si mette a disposizione per favorire una maggiore collaborazione e uno scambio di informazione tra autorità pubbliche, organizzazioni sportive e operatori di gioco legali in merito al tema del match fixing“. Tutti gli operatori di gioco legale in Italia, “in qualità di concessionari dell`Agenzia delle Dogane e Monopoli, sono soggetti ad adempimenti di prevenzione, controllo-monitoraggio di quote e segnalazione anomalie in stretta collaborazione con l`Autorità di regolazione. Una premessa, questa, che permette un`azione di controllo capillare“. Nel 2013, per la prima volta però, dopo 13 anni, tutti gli ambiti del settore del gioco – raccolta, spesa effettiva, introiti degli operatori e gettito erariale – hanno registrato una flessione.  Anche per la Guardia di Finanza questo è un segno del fatto che il mercato illegale stia tornando a espandersi. “E` in crescita infatti per la prima volta da quando le scommesse sono state legalizzate il gioco illegale, che vale da solo 23 miliardi. Rispetto agli 80 complessivi di raccolta lorda nel nostro Paese, stando ai dati della guardia di Finanza“ spiega Massimo Passamonti. “Il perché è presto detto – continua Passamonti – sono sempre di più le società di scommesse che operano nel nostro mercato prive di concessione, e che non sono sottoposte agli adempimenti di prevenzione, controllo e monitoraggio delle quote ovvero di restrizioni di prodotto rispetto ai concessionari. E qui entrano in scena i rischi legati al match fixing, perché con questo tipo di operatori è quasi impossibile intercettare i flussi anomali di giocate su singoli eventi“. RED/Agipro

Frodi sportive e gioco illegale: Commissione Ue prepara piattaforma europea e sanzioni per operatori non autorizzati

ROMA – Una piattaforma informatica unica per il monitoraggio delle scommesse a livello europeo. È` l`obiettivo del gruppo di esperti nazionali – che si è riunito ieri a Milano – nominato dalla Commissione Europea e incaricato di individuare gli strumenti più efficaci per l`applicazione della Convenzione internazionale contro le frodi nello sport. Lo apprende Agipronews a margine della Conferenza sul contrasto al match-fixing in corso a Milano.  Lavori in corso, dunque, su un network che faccia dialogare i diversi sistemi nazionali di raccolta delle scommesse a livello Ue ma anche sul contrasto al gioco illegale. Gli esperti dei 28 Stati – per l`Italia il delegato è Luca Turchi, dirigente dell`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – hanno cominciato a lavorare anche sui princìpi che devono ispirare le leggi nazionali che combattono il business degli operatori privi di licenze. NT/Agipro

Delega Fiscale, Magistro (Adm): “Rapporto Stato-Enti locali e tassazione sul tavolo di lavoro“

MILANO – La conversione della Delega Fiscale sarà l`occasione per affrontare “non solo il tema dei centri scommesse collegati a operatori esteri non autorizzati, tutti i nodi del settore sono sul tavolo di lavoro“. E` quanto conferma ad Agipronews Luigi Magistro, vicedirettore dell`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a margine della conferenza sul contrasto al match-fixing, organizzata a Milano. Tante le questioni da affrontare “a partire dalla necessità di avere un quadro più chiaro nel rapporto tra Stato centrale ed enti locali – dice ancora Magistro – in seconda battuta di giungere ad una tassazione complessiva del comparto più coerente“. NT/Agipro

Scommesse e Ctd, Magistro (Adm): “Bando 2000 in Corte Ue: Italia ha posizione chiara“

MILANO – “La posizione dell`Italia sul rilascio delle concessioni e sulla legittimità del bando di gara per 2000 agenzie è ben chiara: non siamo preoccupati, confidiamo nella bontà della nostra tesi e attendiamo con fiducia l`esito della causa alla Corte di Giustizia Europea“. E` quanto dichiara ad Agipronews, in merito alla prossima udienza in Corte Ue fissata per il 22 ottobre Luigi Magistro, vicedirettore dell`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a margine della conferenza sul contrasto al match-fixing, organizzata a Milano.                   NT/Agipro

Dipartimento Politiche Antidroga: 6.804 soggetti sottoposti a trattamento per gioco patologico nel 2013 (+17,3%)

ROMA – «I soggetti sottoposti a trattamento per gioco patologico nel corso del 2013 sono stati 6.804 (83,2% maschi)», con un incremento del 17,3% rispetto all`anno precedente. E` quanto si legge nella relazione sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenze in Italia nel 2013 e nel primo semestre 2014, presentata dal ministro per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi a Camera e Senato. Lombardia e Veneto sono le regioni con il maggior numero di soggetti trattati, ripettivamente con 1.889 (+27,9% rispetto al 2013) e 1.335 pazienti (+102%). Terzo posto per la Sicilia, con 1.049 soggetti (+76%), seguita dalla Campania (600 soggetti, +22%). Nel Lazio sono stati 308 i soggetti sottoposti a trattamento per gioco patologico nel 2013, mentre in Liguria sono 220 (+19,5%). MSC/Agipro

Corte Ue, Stanleybet contro il bando da 2000 agenzie: udienza fissata al 22 ottobre

ROMA – Il prossimo 22 ottobre il sistema italiano delle scommesse sarà esaminato per la sesta volta dalla Corte di Giustizia Europea: i giudici comunitari – come risulta dal calendario della Corte – hanno fissato la data per la trattazione orale del ricorso relativo al bando da 2000 agenzie lanciato a marzo dello scorso anno. La vicenda è arrivata fino in Corte Ue dopo il rinvio disposto dal Consiglio di Stato – seguito poi da diversi tribunali amministrativi e dalla Cassazione – del ricorso presentato dall`operatore Stanleybet: ad agosto dello scorso anno i giudici amministrativi italiani hanno chiesto l`intervento dei loro colleghi comunitari per verificare che alcune disposizioni della gara fossero in linea con i principi comunitari: in particoalre si chiede alla Corte Ue di verificare se il termine per le concessioni – fissato al giugno del 2016 – sia rispettoso delle recenti sentenze della Corte di Giustizia e se sia legittima una durata delle licenze inferiore a quella stabilita dal ministero dell`Economia nelle gare svolte in precedenza. Secondo quanto risulta ad Agipronews da fonti legali, non ci saranno le conclusioni dell`Avvocato Generale della Corte, ma dopo la trattazione orale della causa si deciderà direttamente con sentenza nel giro di qualche mese. All`udienza saranno sentiti gli operatori che hanno fatto ricorso contro il bando di gara – oltre a Stanleybet ci sono altri bookmaker comunitari – oltre ai rappresentanti legali dell`Italia e alla Commissione Europea. PG/Agipro

Tar Lombardia: accolta richiesta cautelare di un Ctd collegato a un bookmaker maltese

MILANO – Il Tar Lombardia ha accolto provvisoriamente la domanda cautelare di un Ctd collegato a un bookmaker maltese contro il provvedimento del Questore di Como che aveva disposto “il divieto di prosecuzione dell`attività di raccolta scommesse su eventi sportivi e di altro genere“ per l`assenza della concessione amministrativa e dell`autorizzazione di pubblica sicurezza. In attesa della trattazione del ricorso in Camera di Consiglio, prevista per il prossimo 8 ottobre, la richiesta di sospensione dell`efficacia del provvedimento da parte delle Società LBGroup Ltd, LBCasinò Ltd e LBPoker Ltd è stata accolta con una motivazione inusualmente dettagliata per un decreto cautelare. Secondo “la più recente giurisprudenza della Corte di Giustizia e del Consiglio di Stato il bookmaker residente all`estero e in possesso delle autorizzazioni previste nel suo Paese può operare sul territorio italiano senza doversi munire della concessione e della licenza previste dall`ordinamento nazionale in applicazione del principio generale di diritto comunitario dell`equivalenza“, si legge nel decreto del Tar Lombardia. Inoltre, secondo i giudici amministrativi, “non constano esistenti esigenze di ordine pubblico e di sicurezza, sul fondamento delle quali si giustificherebbe un intervento da parte della Questura“. SA/Agipro