RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS Ippica, Comitato Lega Ippica Italiana critica il modello dell`IHRA

AGIPRO2

 

 

 

25/07/2014 Ore 18:35

Ippica, Comitato Lega Ippica Italiana critica il modello dell`IHRA

ROMA – Accuse dal Comitato della Lega Ippica Italiana nei confronti dell`Italian Horse Racing Association, struttura creata da diverse associazioni di settore – e presentata ieri – che si candida a gestire la Lega Ippica Italiana, prevista dalla Delega Fiscale nell`ambito di riforma del settore. Secondo quanto si legge in una nota del Comitato, l`IHRA «ha presentato il nostro stesso progetto di riforma del settore ippico e si candida a gestire quel modello che noi proponiamo da oltre due anni e che le associazioni fino a pochi giorni fa avevano disprezzato e rifiutato». Messo in discussione anche il modello di governance proposto dall`IHRA, che secondo il Comitato «prevede un consiglio già predeterminato dalle associazioni». Si legge ancora nella nota che invece nel progetto del Comitato sono «i singoli individui (Allevatori, Proprietari e Società di Corse)» a «eleggere democraticamente il proprio Consiglio». RED/Agipro

www.agipronews.it | agipro@agipro.it

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG – Scommesse: Sul Tg5 servizio sulla questione rete legale e rete parallela

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG –  Scommesse: Sul Tg5 servizio sulla questione rete legale e rete parallela

Scommesse: Sul Tg5 servizio sulla questione rete legale e rete parallela

25 luglio 2014 – 13:48

La lettera aperta che l’amministratore di Snai Servizi Maurizio Ughi ha inviato – pubblicandola sui maggiori quotidiani nazionali – al Premier Matteo Renzi per sollecitare un intervento contro la rete parallela delle scommesse ha attratto l’attenzione del TG5. Nell’edizione di questa mattina delle 8.00 è stato trasmesso un servizio, con due interviste allo stesso Maurizio Ughi, e al presidente dell’associazione AGISCO, Francesco Ginestra. “Lo Stato ha perso il controllo del territorio sui negozi di gioco. Questo crea una pericolosa discriminazione nei confronti del consumatore finale che non è tutelato” ha spiegato Ughi, ricordando di aver chiesto più volte l’intervento delle Istituzioni. “Gli operatori autorizzati dallo Stato devono avere una concessione e rispondere a dei requisiti pubblici, e devono ottemperare a dei regolamenti studiati per proteggere il consumatore finale, quelli senza concessione non hanno di fatto nessun obbligo” ha spiegato ancora. Per Ginestra invece, “C’è il rischio che oltre 100mila posti di lavoro vadano via, che tante aziende chiudano. La rete pubblica non è difesa dall’ADM che dovrebbe intervenire in maniera energica per impedire il danno che essa stessa ha riconosciuto, ovvero la perdita di un gettito erariale per 500 milioni di euro l’anno”. lp/AGIMEG

http://www.agimeg.it/?p=44864

RASSEGNA STAMPA – LANCI AGENZIA SU COMUNICATO STAMPA AGISCO

JAMMA.IT

Ginestra (Pres. Agisco) : “Le parole spese al vento di Giorgio Sandi”

(Jamma) L’Amministratore Delegato di SNAI S.p.A. dott. Giorgio Sandi ha dichiarato, riferendosi alle mie dichiarazioni “vedere questa cosa sui giornali è stata una stupidaggine”. Di stupidaggini, nella mia vita e nella mia attività posso averne anche fatte, ma mai ho detto o scritto delle falsità.

Trovo incredibile che il dott. Sandi affermi, oggi, di non conoscere l’Associazione che presiedo, in quanto non solo la conosce da sempre – da quando si chiamava S.N.A.I (Sindacato Nazionale Agenzie Ippiche) poi Assosnai ora AGISCO – ma con essa, Egli e la Sua struttura ci dialogano costantemente. Egli era addirittura presente all’Assemblea dell’Associazione del 10 dicembre 2013 presso la sede di Confcommercio, quando l’allora Assosnai – alla presenza di ADM, delle Istituzioni e della Stampa – ha semplicemente mutato la propria denominazione in AGISCO – Associazione Giochi Scommesse.

Voglio comunque ribadire che l’obiettivo di AGISCO è far si che SNAI possa guardare con serenità al futuro – a maggior ragione fintanto questo futuro coinvolgerà anche i Gestori che AGISCO rappresenta – e quindi, come sempre, AGISCO è pronta a un dialogo costruttivo basato però su fatti concreti e proposte quantificabili e misurabili, non su parole spese al vento.

Guarda caso AGISCO è divenuta una “associazione sconosciuta” nel momento in cui, dopo numerosi tentativi formali e documentati, ha deciso di rendere pubblica l’azione di rivendicazione dei diritti dei propri Associati.

Per ultimo, in merito alle affermazioni del dott. Sandi sulla conduzione di SNAI da parte della “vecchia gestione”, invito chiunque ne abbia voglia a consultare i dati di bilancio pubblici – presenti anche sul sito SNAI – del 2010 (ultimo bilancio approvato dalla “vecchia gestione”) e quelli del 2013: i dati parlano chiaro e non hanno bisogno di ulteriori commenti.

GIOCO NEWS

Ginestra (Agisco): “Rivendicazione legittima dei nostri diritti, aperti a dialogo con Snai”

Non si placano le polemiche tra il sindacato degli operatori di scommesse Agisco e il concessionario Snai, dopo il botta e risposta tra il presidente dell'organismo, Francesco Ginestra, e l'amministratore delegato della società Giorgio Sandi. E dopo le ultime parole di qeust'ultima, ora è Ginestra a voler chiarire la posizione, ribadendo la legittimità della propria azione sindacale: “Voglio ribadire che l’obiettivo di Agisco è far si che Snai possa guardare con serenità al futuro – a maggior ragione fintanto questo futuro coinvolgerà anche i gestori che Agisco rappresenta – e quindi, come sempre, siamo pronti a un dialogo costruttivo basato però su fatti concreti e proposte quantificabili e misurabili, non su parole spese al vento”.

Agisco, aggiunge Ginestra, “E' divenuta una 'associazione sconosciuta' agli occhi di Sandi (riferendosi alle richeiste di Sandi di approfondire la conoscenza dell'organismo, Ndr) nel momento in cui, dopo numerosi tentativi formali e documentati, ha deciso di rendere pubblica l’azione di rivendicazione dei diritti dei propri Associati”.

E ancora: “Per ultimo, in merito alle affermazioni del dottor Sandi sulla conduzione di Snai da parte della 'vecchia gestione', invito chiunque ne abbia voglia a consultare i dati di bilancio pubblici – presenti anche sul sito Snai – del 2010 (ultimo bilancio approvato dalla 'vecchia gestione') e quelli del 2013: i dati parlano chiaro e non hanno bisogno di ulteriori commenti”.

http://www.gioconews.it/cronache/70-generale20/41081-ginestra-agisco-rivendicazione-legittima-dei-nostri-diritti-aperti-a-dialogo-con-snai

AGIPRONEWS

Giochi, Ginestra (Pres. Agisco): "Agisco pronta a a dialogo costruttivo con Snai"

ROMA – “L’obiettivo di Agisco (Associazione Giochi e Scommesse) è far si che Snai possa guardare con serenità al futuro – a maggior ragione fintanto questo futuro coinvolgerà anche i Gestori che Agisco rappresenta – e quindi, come sempre, Agisco è pronta a un dialogo costruttivo basato su fatti concreti e proposte quantificabili e misurabili”. Così Francesco Ginestra, Presidente di Agisco, risponde al presidente di Snai, Giorgio Sandi, che ha affermato di non conoscere l'Associazione.

“Trovo incredibile – ha proseguito Ginestra – che Sandi affermi, oggi, di non conoscere l’Associazione che presiedo, in quanto non solo la conosce da sempre – da quando si chiamava S.N.A.I (Sindacato Nazionale Agenzie Ippiche) poi Assosnai ora Agisco – ma con essa dialogano costantemente. Lo stesso Sandi era addirittura presente all’Assemblea dell’Associazione del 10 dicembre 2013 presso la sede di Confcommercio, quando l’allora Assosnai – alla presenza di ADM, delle Istituzioni e della Stampa – ha semplicemente mutato la propria denominazione in AGISCO – Associazione Giochi Scommesse. Guarda caso Agisco è divenuta una 'associazione sconosciuta' nel momento in cui, dopo numerosi tentativi formali e documentati, ha deciso di rendere pubblica l’azione di rivendicazione dei diritti dei propri Associati”.

Sulla conduzione di Snai da parte della vecchia gestione, Ginestra dice: “Invito chiunque ne abbia voglia a consultare i dati di bilancio pubblici Snai del 2010 (ultimo bilancio approvato dalla “vecchia gestione”) e quelli del 2013: i dati parlano chiaro e non hanno bisogno di ulteriori commenti”.

CR/Agipro

http://agipronews.it/notizia-24_07_2014-Giochi-Giochi%2C+Ginestra+%28Pres.+Agisco%29%3A+%22Agisco+pronta+a+a+dialogo+costruttivo+con+Snai%22-112283.html

 

RASSEGNA STAMPA – AGIPRONEWS Ippica, Sandi (Pres. Snai): “Ihra si pone come referente istituzionale del settore per salvaguardare e rilanciare il comparto”

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24/07/2014 Ore 13:39

Ippica, Sandi (Pres. Snai): “Ihra si pone come referente istituzionale del settore per salvaguardare e rilanciare il comparto“

ROMA – Una nuova struttura, creata dalle associazioni dell`ippica, che si candida ad assumere la gestione della Lega Ippica Italiana, come previsto dall`articolo 14 della Delega Fiscale: è stata presentata oggi a Roma l`IHRA (Italian Horse Racing Association), che riunisce diverse associazioni di categoria e alcuni ippodromi italiani (Firenze, Follonica, Milano, Montecatini, Siracusa e Taranto). IHRA nasce per supplire all` “assenza di programmazione che finora ha caratterizzato il settore, alla mancanza di un prodotto scommesse interessante e all`impossibilità di  sostentamento della filiera“, ha spiegato il presidente di Snai Giorgio Sandi.

“Gli attori della filiera hanno quindi creato un comitato costituente, per diventare il referente istituzionale del settore, per salvaguardare e rilanciare il comparto, per mantenere i posti di lavoro, per garantire il benessere animale, per valorizzare gli investimenti e le competenze del settore, per innovare il prodotto scommessa (anche ridefinendo il payout e la distribuzione dei ricavi) e per rendere il settore autonomo e autosufficiente“.

La struttura organizzativa prevede un presidente, un segretario generale, rappresentanti di allevatori, proprietari e categorie professionali del trotto e del galoppo, le società di gestione delle scommesse ippiche, un rappresentante del Mipaaf e uno del Mef.

“La spirale che ha portato al calo del volume delle scommesse – ma anche al calo del gettito, al taglio delle corse e dei montepremi e alla diminuzione del numero dei cavalli partenti – va interrotta: Mipaaf e Mef, insieme alla filiera ippica, possono invertire questo trend. È il momento di cambiare perché le scelte fatte finora non hanno portato i risultati sperati. Il settore non ha bisogno di assistenzialismo, ma dell`unione di tutti gli operatori della filiera“, ha concluso Sandi.

MSC/Agipro

 

 

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG: Stanleybet, “La lettera aperta a Renzi di Snai Servizi solo una provocazione”

RASSEGNA STAMPA – AGIMEG: Stanleybet, “La lettera aperta a Renzi di Snai Servizi solo una provocazione”

Stanleybet, “La lettera aperta a Renzi di Snai Servizi solo una provocazione”

24 luglio 2014 – 10:28

Non si è fatta attendere la reazione di Stanleybet alla lettera aperta di Maurizio Ughi (Snai Servizi) a Matteo Renzi, pubblicata ieri da diversi quotidiani italiani. Per il bookmaker inglese, “da Ughi solo provocazioni e nessuna soluzione” e “il bookmaker inglese chiarisce la problematica situazione del sistema concessorio italiano”. Ecco il testo integrale della nota di Stanleybet:

“Ughi NON dice

che la normativa monopolistica attuale, che ha portato al collasso il sistema concessorio italiano, era stata ispirata dai titolari di monopoli esistenti già alla fine degli anni 90, tra cui quello delle scommesse ippiche, che faceva capo proprio al Signor Ughi.

Ughi NON dice

che la rete parallela è la conseguenza di normative che hanno protetto e agevolato i monopolisti storici, normative che sono state censurate da ben 3 sentenze della Corte di Giustizia e sono state disapplicate da ben 14 anni di giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione e dei giudici di merito.

Ughi NON dice

al Presidente del Consiglio che eventuali nuove misure legislative che recepissero, ancora una volta, le pretese del Signor Ughi (e degli altri monopolisti storici) sarebbero inevitabilmente destinate alla censura degli organi dell’Unione Europea e alla disapplicazione da parte dei tribunali italiani.

Stanleybet ritiene che sia certamente auspicabile l’inserimento della rete parallela, legittimamente nata in conseguenza del carattere discriminatorio della normativa italiana degli ultimi 16 anni, nel circuito legale.

La Compagnia è tenuta a pagare le imposte nel Paese che l’ha autorizzata ad operare, non a quello che ha fatto e fa di tutto per impedire, in violazione delle norme e dei principi comunitari, la sua attività.

Stanleybet ritiene che, a seguito del riconoscimento della legittimità della rete parallela ad opera della Corte di Giustizia, se seguirà analogo riconoscimento da parte delle autorità italiane, sarà giusto pagare le imposte in Italia.

Ma lo Stato italiano dovrà capire che la soluzione è possibile solo se la rete parallela sarà considerata come una risorsa, e non come un fenomeno da combattere (a beneficio e dietro sollecitazione degli operatori esistenti). Altrimenti assisteremo, ancora una volta, al disastroso scenario di leggi apparentemente in favore dei concessionari, che però saranno disapplicate dai tribunali italiani perpetuando senza fine il fenomeno dei CTD.

Il CEO di Stanleybet, John Whittaker,  ha osservato che: “Il Presidente Renzi, se vorrà intervenire nelle norme che regolano il settore, dovrà prima di tutto riconoscere il fallimento del sistema concessorio, nelle modalità discriminatorie con cui è stato realizzato in Italia”. E, prosegue il CEO di Stanleybet, “potrà poi aprire un tavolo di confronto tra gli  esperti del settore, evitando le trappole poste dai protagonisti del passato per passare ad un sistema autorizzatorio basato sulla libertà d’impresa, come in quasi tutti gli altri paesi europei”.

Questo è l’unico modo per assicurare la parità di trattamento tra operatori nazionali ed esteri, la libera circolazione dei servizi, la leale concorrenza tra le imprese, e gli adempimenti fiscali nello Stato italiano.

Se non si riesce a capire che la soluzione arriva dal dialogo e non dal contenzioso, si prospetta l’incubo, sia per i Concessionari Statali che per Stanleybet, di un nuovo sistema nel 2016 con 2 diversi circuiti entrambi ‘diversamente’ legali.

“Con le sue provocazioni senza senso,” conclude John Whittaker, “il Signor Ughi sta preparando il perpetuarsi dell’attuale sistema, basato sul contenzioso, sulla violazione delle sentenze della Corte Europea, sulla disapplicazione della normativa interna da parte dei tribunali italiani. Sembra non aver imparato che un tale sistema non conviene più neanche a Lui”.” lp/AGIMEG