AGICOS: GINESTRA: STATO ABBANDONI IMMOBILISMO

GINESTRA "STATO ABBANDONI IMMOBILISMO"

Per il presidente di Assosnai, dalla crisi dell'ippica agli operatori non autorizzati lo Stato “deve rimediare ai danni che ha causato per anni"

Lo Stato si riempie la bocca di belle parole e di tanti progetti, ma poi se ne lava le mani nascondendosi dietro la mancanza di risorse economiche. Vanno attuate le giuste misure in maniera tempestiva, togliendo il terreno all’illegalità e garantendo gli incassi per lo Stato. Questo immobilismo rischia di far saltare migliaia di posti di lavoro”. È il monito di Francesco Ginestra, presidente di Assosnai – associazione che riunisce le imprese del settore delle scommesse – in un intervento a tutto tondo sull’attualità del settore concesso ad Agicos.

La situazione dell'ippica è drammatica” l’amara constatazione sulla crisi del settore. “Tra scioperi e chiusure di ippodromi, l’incasso del 2012 ha registrato un calo del 26% rispetto all’anno precedente. Vanno attuate le giuste misure in maniera tempestiva, togliendo il terreno all’illegalità e garantendo gli incassi per lo Stato. Questo immobilismo rischia di far saltare migliaia di posti di lavoro. Ci vuole un restyling totale, l’offerta al pubblico va riordinata e modernizzata, aumentando la restituzione in vincita e rendendo più ospitali gli ippodromi. La verità è che un progetto così importante è fermo perché si è concentrati sui prodotti che concedono di più all’erario”.

In questo senso, ampio consenso all’introduzione delle scommesse virtuali, i cui decreti attuativi sono stati da poco pubblicati dai Monopoli di Stato: “la loro introduzione può aiutare il comparto ad arginare in parte la crisi derivante dal declino delle scommesse ippiche. Purtroppo il via libera è arrivato in forte ritardo, visto che la ‘concorrenza’ priva di concessione ha già attivato questo tipo di offerta  da tempo”.

Una concorrenza alla quale recentemente anche Stanley, con il lancio del progetto ‘Cartago’, ha annunciato di voler dare battaglia: “Ovviamente sono d’accordo sulla necessità di debellare tutte le irregolarità nel settore – prosegue Ginestra – ma dubito fortemente che sia possibile farlo affianco a chi tutt’ora combatte lo Stato e la nostra attività, poiché è evidente che l’obiettivo principale dell’operatore è quello di eliminare la propria concorrenza, continuando però a raccogliere gioco in Italia senza sottostare alle nostre stesse regole, e ciò è inaccettabile. Lo dimostra ancor di più la strategia adottata da Stanley con il ricorso all’ultimo bando: un operatore che non ha mai avuto intenzione di partecipare ai bandi di gara, pur avendone avuto tutte le possibilità, mostra un’unica modalità d’azione, quella di impugnare i bandi e ostacolare per vie legali la nostra attività. Anche i nostri Associati hanno impugnato l’ultimo bando per denunciare la disparità tra gli operatori autorizzati del settore in termini di durata delle concessioni, requisiti di stabilità economica e di affidabilità, ma l’hanno fatto nel pieno rispetto delle leggi, presentando le offerte per partecipare”.

Lo Stato perciò “deve rimediare ai danni che ci ha causato per anni ed eliminare le discriminazioni, portando tutti gli operatori a lavorare alle stesse condizioni. La differenza sostanziale, oltre che formale, tra gli operatori AAMS e i soggetti esteri privi di concessione italiana – che al di là di operazioni e comunicati non pagano le tasse in Italia né si adeguano alle norme severissime a cui è sottoposto ogni nostro associato – è che i veri discriminati siamo noi: abbiamo un prelievo fiscale che non ci permette di offrire prodotti concorrenziali, un palinsesto rigido che limita alla base l’offerta e vediamo prosperare a fianco alle nostre agenzie soggetti che non si sa quale attività svolgano realmente, a che titolo e collegati a chissà chi”. 

 http://www.agicoscommessenews.it/dett-news.php?id_news=124780

Agimeg: Assosnai: “Duro colpo al mercato illegale grazie all’operazione della GdF di Bari”

 

22 febbraio 2013

Un segnale forte che – finalmente – dà fiducia agli operatori autorizzati. 

E’ il giudizio di Francesco Ginestra, presidente di Assosnai – associazione di categoria che tutela i diritti degli operatori di scommesse sul territorio – in merito alla recente operazione della Guardia di Finanza dello scorso 14 febbraio e che ha portato ha portato al sequestro di 46 centri scommesse, giudicati illegali, dislocati tra Bari e provincia.  

”Siamo pienamente soddisfatti dell’operazione conclusa dalla Guardia di Finanza di Bari alla quale va il nostro plauso – dichiara Ginestra – che ha colpito dei centri di raccolta scommesse non autorizzati dallo Stato. E’ un segnale di giustizia nei confronti di tutti gli operatori che operano nel mercato in assoluto rispetto delle leggi, versando le imposte e tutelando la salute dei cittadini. Auspico adesso che, poiché il fenomeno è nazionale, anche altri gruppi della Guardia di Finanza seguano l’esempio dei Bari e aggrediscano i soggetti non regolari con  la stessa forza “.

 

“L’attività del gruppo di Bari  – spiega Ginestra – ha differenti ed importanti significati: rappresenta un duro colpo al mercato del gioco illegale, che movimenta decine di migliaia di euro ogni giorno danneggiando non solo le casse dell’erario ma anche il settore, già in stato di crisi;  è un importante segnale che invita a riflettere sul fenomeno del gioco d’azzardo patologico, sui danni che procura non solo agli scommettitori, ma anche agli operatori del settore; finalmente l’attività di controllo non si limita solo ai locali autorizzati dallo Stato ma si allarga verso quei soggetti che raccolgono senza le prescritte autorizzazioni di legge.”

 

Fra le sanzioni comminate dalla Guardia di Finanza – per 3,6 milioni di euro complessivi – alcune riguardavano proprio il mancato rispetto dei requisiti di trasparenza e informazione previsti dal Decreto Balduzzi, finalizzato al contrasto del gioco d’azzardo patologico. lp/AGIMEG

 

http://www.agimeg.it/?p=8474

COMUNICATO STAMPA AAMS: BANDO SCOMMESSE 2000 NEGOZI

COMUNICATO STAMPA 

BANDO SCOMMESSE 2000 NEGOZI 

Roma, 6 febbraio 2013 – L’Agenzia delle dogane e dei monopoli rende noto che le attività della Commissione, in relazione alla prima fase di selezione, sono giunte alla fase conclusiva. 

Nel corso dell’ultima riunione, tenutasi la scorsa settimana, sono stati chiesti ulteriori chiarimenti nei confronti di alcuni partecipanti. 

L’Agenzia ritiene che la data  per l’apertura della busta B sarà fissata a breve e, comunque, presumibilmente non oltre il 15 marzo 2013.