Circolare: 2008616 – 2015.12.01 – Fisco – rottamazione delle cartelle
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Dopo l'incontro di oggi fra Governo e Conferenza Unificata Stato Regioni nuovo appuntamento per il 15 dicembre.
Di seguito il testo integrale proposto dal Governo.
Proposta del Governo alla Conferenza unificata il 17/11/2016
PREMESSA
La Conferenza unificata ha avviato, il 5 maggio scorso, il confronto sulla regolazione del settore dei giochi.
La legge di stabilità 2016 (articolo 1, comma 936) dispone, infatti, che, in sede di Conferenza unificata, siano definite:
La finalità delle relative scelte è quella “di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età”.
GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
In coerenza con questa impostazione l'obiettivo che si propone il Governo è regolare la distribuzione dell'offerta di gioco diffusa nel territorio, tenendo conto delle accresciute esigenze sociali.
Nel passato, nel tentativo, giusto, di porre argine alla diffusione incontrollata dell’offerta di gioco illegale, si è pensato che bastasse aumentare quello legale moltiplicando l’offerta nel territorio, in particolare delle slot. Tutto ciò ha indotto a scelte, in generale restrittive, messe in atto dagli enti locali.
A fronte di questo quadro la soluzione prospettata dal Governo è quella di ridurre l’offerta di gioco pubblico e, dunque, l'esposizione dello Stato, in un settore che se, da un lato, garantisce importanti entrate erariali (8,7 miliardi nel 2015; 4,5 miliardi dai soli apparecchi slot), dall'altro misura conseguenze sociali che non possono più essere trascurate.
LE SCELTE GIÀ FATTE
Nel percorso in parte tracciato dall'articolo 14 della delega fiscale abbiamo provveduto ad adottare, nella legge di stabilità 2016, alcuni provvedimenti coerenti con la suddetta impostazione e in particolare:
GLI ULTERIORI PASSI
Si tratta ora di concludere, con una intesa, il confronto con gli enti locali.
A tale scopo il Governo propone una serie di misure il cui fine è quello di realizzare una forte riduzione dell'offerta attraverso una sensibile contrazione e concentrazione dei punti vendita e un innalzamento dei loro standard qualitativi in un’ottica di contrasto alla ludopatia.
LA PROPOSTA
La proposta del Governo, anche dopo i vari incontri con gli Enti locali e tenendo conto delle istanze da loro formulate, si articola come segue:
I punti vendita oggi abilitati alla installazione di AWP (non tutti necessariamente ne detengono attualmente) sono 98.600 ca, così suddivisi:
L'effetto del provvedimento di anticipazione al 2017 della riduzione di AWP, a cominciare dai bar e tabacchi e dai generalisti secondari, comporta, in un anno, come evidenziato nella tabella di seguito riportata, la riduzione a 264.674 macchine ca (in quanto il 30% si applica ai 378.109 ca apparecchi esistenti al 31 luglio 2015). Considerando che attualmente gli apparecchi presenti sul mercato sono ca 397.211, la riduzione effettiva sarà di oltre il 33%.
Ciò significa togliere definitivamente dal mercato 132.537 ca macchine così suddivise: 114.000 ca AWP da bar e tabacchi (oggi ne sono installate 221.000 ca) e 19.000 ca dai generalisti secondari.
Di conseguenza dal 1° gennaio 2018 il numero delle AWP sarà così distribuito sul territorio nazionale:
Regione |
Nr. Apparecchi attivi in esercizio 31/7/2015 |
Nr. Apparecchi attivi in esercizio 9/11/2016 |
Nr. Apparecchi attivi al 31.12.2017 |
ABRUZZO |
10.201 |
10.717 |
7.141 |
BASILICATA |
3.730 |
3.918 |
2.611 |
CALABRIA |
16.853 |
17.705 |
11.797 |
CAMPANIA |
39.171 |
41.151 |
27.420 |
EMILIA ROMAGNA |
31.781 |
33.387 |
22.247 |
FRIULIVENEZIAGIULIA |
8.466 |
8.894 |
5.926 |
LAZIO |
37.831 |
39.743 |
26.482 |
LIGURIA |
10.129 |
10.640 |
7.090 |
LOMBARDIA |
58.790 |
61.757 |
41.151 |
MARCHE |
9.396 |
9.871 |
6.577 |
MOLISE |
2.449 |
2.573 |
1.714 |
PIEMONTE |
27.284 |
28.663 |
19.099 |
PUGLIA |
23.296 |
24.473 |
16.307 |
SARDEGNA |
13.816 |
14.514 |
9.671 |
SICILIA |
20.101 |
21.117 |
14.071 |
TOSCANA |
22.941 |
24.100 |
16.059 |
TRENTINOALTOADIGE |
4.020 |
4.223 |
2.814 |
UMBRIA |
5.319 |
5.587 |
3.723 |
VAL D'AOSTA |
749 |
787 |
524 |
VENETO |
31.786 |
33.391 |
22.250 |
Totale |
378.109 |
397.211 |
264.674 |
Tutto ciò comporta anche la realistica previsione di riduzione di circa il 30/35% complessivo dei punti vendita tra bar e tabacchi e generalisti secondari che ospitano Awp.
Successivamente, a seguito della programmata eliminazione degli apparecchi AWP da bar e tabacchi, i punti vendita si ridurranno ulteriormente.
Perciò, a regime, i punti vendita in cui potranno essere presenti le AWP, rispetto agli attuali 98.600 ca, saranno così distribuiti:
un numero massimo di 18.000 ca sale e punti gioco, rispetto ai 29.600 attuali, (con una effettiva riduzione di oltre 10.000 punti vendita ca), così articolati:
e la quota residua di esercizi che disporranno di aree o locali dedicati secondo i criteri dimensionali relativi alla superficie dei locali.
Entro tale data andrà pure definita la distribuzione territoriale dei punti gioco, in maniera omogenea, sul territorio nazionale, in proporzione al numero, alla densità e alla composizione anagrafica della popolazione di ciascuna Regione o area territorialmente individuata. I suddetti criteri e la loro applicazione saranno definiti in sede tecnica della Conferenza unificata.
2) innalzare il livello qualitativo dei punti gioco.
A tal fine introdurre, per i punti gioco che rimangono dopo la riduzione di cui sopra, una certificazione di doppio livello (classe A e classe B) e un rigoroso sistema di controlli.
In questo nuovo contesto vanno considerate valide, in materia di distanze, le decisioni normative adottate finora dagli enti locali, con la eccezione dei punti gioco di tipo A, nei limiti del numero di punti gioco che saranno ammessi nelle Regioni o aree, come previsti al punto 1), così come definiti in sede tecnica della Conferenza unificata.
A tal fine, oltre ad applicare tutte le decisioni di cui sopra:
La conclusione dei lavori della Conferenza Unificata verrà tradotta in un decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze.
17/11/2016
Legge di bilancio 2017: dall’ippica all’aumento del preu, da domenica al voto gli emendamenti sui giochi
ROMA – Tra le proposte di modifica alla manovra che hanno superato il vaglio dell’ammissibilità da parte della presidenza della Commissione Bilancio e che saranno votate a partire da domenica prossima, circa trenta riguardano il settore dei giochi.
RILANCIO DELL’IPPICA – La Commissione Agricoltura propone la tassazione sul margine per le scommesse ippiche al 33% (al 37% per il gioco a distanza), destinando il 75% del gettito così conseguito al montepremi, alla gestione degli impianti delle corse e alle provvidenze per l’allevamento dei cavalli. Il deputato di FI Paolo Russo propone – per garantire ulteriori risorse al settore – di consentire ai concessionari di "offrire palinsesti di scommesse complementari al palinsesto ufficiale delle scommesse ippiche". Per accelerare il rilancio del settore ippico, due emendamenti presentati dai deputati Giovanni Falcone (PD) e Giulio Cesare Sottanelli (SC) propongono la tassazione sul margine per le scommesse ippiche al 30% "relativamente alle corse da disputarsi sul territorio italiano organizzate dal Mipaaf" e del 20% con riferimento alle altre corse. Il Ministero "fornisce gratuitamente ai concessionari le immagini relative alle corse da disputarsi sul territorio italiano o incluse nel programma ufficiale" e "con decreto del direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono stabilite le modalità per il versamento dell’imposta unica da parte dei concessionari". Inoltre, "entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge", con un decreto dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli" vengano introdotte "espressamente le corse dei cavalli fra gli avvenimenti che possono essere oggetto di scommesse del programma complementare". Infine, il deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe L’Abbate chiede che sia alzata – da 32mila a 35mila euro – la base d’asta del bando scommesse previsto dalla legge di stabilità 2016 e che, "conseguentemente, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi di concerto con il Ministro delle politiche agricole, siano definiti i criteri per l’assegnazione al settore ippico delle risorse derivanti dalla maggiorazione della base d’asta".
GARA DEL SUPERENALOTTO – La deputata Paola Binetti (AP) chiede di aggiungere che la gara del SuperEnalotto, prevista dalla legge di bilancio 2017, si svolga "nelle more dell’adozione della legge di riordino dei giochi pubblici che preveda una disciplina uniforme delle concessioni delle reti di gioco" e che la la concessione sia affidata "nel rispetto dei princìpi e delle regole europei e nazionali", ma anche rispettando "requisiti di onorabilità e trasparenza del contraente e di controllo dei capitali utilizzati". Il deputato Roberto Capelli (CD) propone di alzare la base d’asta da 100 a 200 milioni di euro. Il deputato Matteo Mantero (M5S) chiede "il divieto per il concessionario di qualsiasi forma, diretta o indiretta, di propaganda pubblicitaria, di ogni comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti".
STOP A NUOVI GIOCHI PER 5 ANNI – Mantero inoltre chiede che sia "vietata l’introduzione di nuovi apparecchi e piattaforme on line per il gioco d’azzardo a valere sulle concessioni già in essere e di nuove tipologie di giochi d’azzardo per un periodo di almeno cinque anni".
MODIFICA AL PAYOUT DEI GIOCHI – Il deputato del M5S Massimo Enrico Baroni chiede anche che "a decorrere dal 1° gennaio 2017, la percentuale minima di restituzione in vincite (pay out) della raccolta derivante da giochi sia trasformata in percentuale massima della raccolta derivante dai giochi ed è fissata nella misura del 72 per cento. Una quota pari a 200 milioni di euro delle maggiori entrate derivanti dall’attuazione" di questa norma "sarà poi destinata ad incrementare il Fondo per la prevenzione e cura del gioco d’azzardo patologico".
PROROGA SANATORIA – Il deputato Paolo Tancredi (AP) chiede un’ulteriore proroga dei termini (al 31 dicembre 2016) della procedura di regolarizzazione in materia di giochi per i bookmaker esteri senza autorizzazione, "con almeno 700 centri non autorizzati, che non hanno aderito entro il 31 gennaio 2016 alla procedura di regolarizzazione di cui al medesimo comma, nonché a quelli attivi successivamente alla data del 30 ottobre 2014, che comunque offrono scommesse con vincite in denaro in Italia, per conto proprio ovvero di soggetti terzi, anche esteri, senza essere collegati al totalizzatore nazionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli".
SCADENZA CONCESSIONI – Il deputato Filippo Piccone (AP) propone una modifica della durata dei contratti di servizio connessi alle concessione sui giochi, secondo cui, "alla scadenza delle concessioni cessano anche i contratti degli attuali concessionari con i loro gestori e con i fornitori di servizio di connettività e, i contratti, sono prorogati fino alla data di sottoscrizione delle nuove concessioni attribuite con la predetta procedura selettiva".
LOTTERIA DELLO SCONTRINO – Sergio Boccadutri (PD) ha presentato un emendamento alla norma sulla lotteria dello scontrino per "incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici da parte dei consumatori", aumentando del 20% "la probabilità di vittoria, rispetto alle transazioni effettuate mediante denaro contante, per le transazioni effettuate attraverso strumenti che consentano il pagamento con carta di debito e di credito".
MAGGIORI ENTRATE DAI GIOCHI – Sono una decina le proposte di modifica che riguardano l’aumento del prelievo erariale delle slot e delle VLT per finanziare diversi provvedimenti, mentre un emendamento di Vittorio Ferraresi (M5S) che chiede di alimentare l’istituzione di un fondo di solidarietà per l’indennizzo delle vittime dei reati intenzionali violenti con "gli introiti derivanti dalla specifica destinazione di un’aliquota delle ritenute erariali dei proventi dei giochi e scommesse determinata annualmente con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della giustizia" e con "i premi vinti e mai incassati del fondo giochi e scommesse istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze".
NUOVE LOTTERIE – Infine l’emendamento di Lara Ricciatti (SI) propone l’indizione di lotterie nazionali per la valorizzazione dei carnevali storici italiani, come pure tutti gli emendamenti arrivati dai gruppi parlamentari di minoranza che chiedevano di modificare il prelievo delle slot e delle VLT. MSC/Agipro
AUTORITA’ GARANTE DEL MERCATO: ANCHE I GESTORI POSSONO PARTECIPARE ALLA PROSSIMA GARA SCOMMESSE
In merito alla segnalazione di A.GI.SCO., l’Autorità Garante ha invitato ADM a far rimuovere tutti i vincoli contrattuali che impediscono la libera partecipazione degli attuali Gestori al futuro Bando di Gara. A.GI.SCO. Obbligo di ADM verificare.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), a seguito della segnalazione di settembre 2014 dell’Associazione Giochi e Scommesse (A.GI.SCO.), ha invitato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ad intervenire, in virtù dei propri poteri di vigilanza e controllo del comparto, per rimuovere le criticità delle clausole contrattuali in materia di durata e rinnovo del Contratto dei Concessionari scommesse con i propri Gestori.
In particolare l’Autorità Garante ha evidenziato che devono essere rimosse le clausole contrattuali ove “estendendo la durata del rapporto contrattuale tra concessionario e gestore oltre il periodo di vigenza dell'attuale concessione, rischiano sia di impedire la partecipazione alla futura procedura concorsuale di un elevato numero di gestori in grado potenzialmente di esercitare, al margine, una concorrenza anche sensibile in sede di gara, sia di ostacolare la mobilità dei gestori a valle della gara.”
ADM, recependo il parere ricevuto, ha inviato una propria nota a tutti i Concessionari scommesse, invitandoli a “non stipulare, con i propri gestori dei negozi, contratti la cui durata sia superiore a quella delle concessioni” e ad “attenersi alle disposizioni convenzionali in materia al fine di garantire il rispetto dei principi fondamentali che inspirano l’attività di raccolta dei giochi pubblici”.
Francesco Ginestra, Presidente A.GI.SCO.:
“Finalmente dopo tre anni di mancate risposte alle richieste inviate a ADM di verificare che i contratti di Gestione dei Concessionari fossero rispondenti all’art. 15 della Convenzione (“Rapporti con i Gestori dei Negozi”) vediamo riconosciute dall’Autorità Garante le nostre ragioni, con l’obbligo di ADM di intervenire su tutte le clausole che limitano la libertà di concorrenza.
ADM deve intervenire affinché i contratti di gestione non proseguano automaticamente dopo la data di scadenza della concessione e non abbiano il rinnovo automatico, poiché queste clausole limitano sia l’eventuale partecipazione al futuro Bando Scommesse sia la possibilità di valutare le offerte di gestione di tutti i Concessionari.
Abbiamo scritto a ADM di verificare i contratti e di far rimuovere le clausole che limitano la partecipazione dei Gestori, evidenziando che tali clausole possono rappresentare motivi di discriminazione dei Gestori e ciò potrebbe portare all’annullamento del Bando”.