RASSEGNA STAMPA: RACCOLTA NEWS SU LEGGE STABILITA’ E NUOVI BANDI

RASSEGNA STAMPA: RACCOLTA NEWS SU LEGGE STABILITA’ E NUOVI BANDI

28/09/2015 | 18:39 – Legge di stabilità, Baretta (Mef): "Misure sui giochi ancora da definire, nessuna stima su entrate" RPT

ROMA – «L’obiettivo principale è quello di mettere ordine in un sistema di tassazione introducendo un regime più trasparente». Il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta, a margine di un convegno della Cisl sull’occupazione, ha commentato la notizia della stangata di 800 milioni di euro su slot machine e vlt che dovrebbe arrivare con la prossima Legge di Stabilità, sottolineando che «nessuno ha parlato di 800 milioni, noi non l’abbiamo mai detto e non ci sono stime del Mef», riporta l’Ansa. L’ipotesi circolata è quella di modificare le modalità di calcolo delle tasse sui giochi dall’attuale 13,6% sugli incassi al 60% sul margine lordo (giocate meno vincite). Si tratta però di «una modifica delle modalità di tassazione, tutto il resto è ancora in discussione – continua Pier Paolo Baretta – Non c’entra niente con una manovra eventuale, l’abbiamo proposto ma ancora non si sa se sarà messa nella Legge di Stabilità». Ha spiegato il sottosegretario del Mef, aggiungendo che questo eventuale cambiamento «rende trasparenti le entrate di tutta la filiera e dà certezza sia allo Stato che agli operatori». Questo l’obiettivo di fondo, «i cui effetti in termini di quantità non dipendono dalla tassazione ma dal volume di gioco, mentre i cambiamenti delle percentuali (dei prelievi ndr) sono un’altra cosa che può essere valutata e che valuteremo, ora non c’è niente di sicuro», ha concluso Baretta. PG/Agipro 

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AGIPRONEWS – Stabilità 2016, giochi: il governo studia la stangata sulle slot: 800 milioni di nuove tasse

ROMA – Una stangata da oltre 800 milioni di euro su slot machine e videolotteries. E’ la misura più rilevante – secondo quanto apprende Agipronews – tra quelle allo studio del ministero dell’Economia in vista della prossima Legge di stabilità 2016. La decisione di cambiare le modalità di calcolo delle tasse, dall’attuale 13,6 per cento sugli incassi al 60 per cento sul margine lordo (giocate meno vincite), porterebbe un sostanzioso incremento degli incassi per lo Stato e un appesantimento dei conti delle aziende. Le slot machine darebbero nel 2016 un contributo pari a 3900 milioni di euro, cioè il 60% di 6,5 miliardi, la base imponibile che si ottiene sottraendo le vincite (19 miliardi) dalla raccolta (25,5). Nel 2014, le entrate del fisco grazie alle slot machine sono state molto inferiori (3250 milioni circa) e lo stesso trend è previsto a chiusura 2015. La svolta verso la tassazione sul margine si chiuderebbe così con un saldo di nuove entrate per il Governo per circa 650 milioni di euro. Analogo calcolo i tecnici lo hanno ipotizzato sulle videolotteries, gli apparecchi che consentono vincite fino a 500mila euro. Su una base imponibile di 2,5 miliardi, allo Stato andrebbe il 50% – la metà esatta del ricavo lordo – vale a dire 1250 milioni, contro i 1070 del 2014 e i 1080 previsti quest’anno: in questo caso, l’ipotesi è di almeno 150 milioni di nuove imposte nel prossimo anno. Con queste misure, il Mef prevede una forte contrazione del numero di macchinette. Sul tavolo di via XX Settembre anche uno schema – per ora solo abbozzato – delle gare per Scommesse e Bingo, le cui concessioni sono in scadenza o già in regime di proroga di fatto. Nel caso del betting, però, sarebbe allo studio la possibilità di allungare per un tempo breve (un anno o due) le attuali licenze, riaprendo nei prossimi mesi i termini del condono per chi non ha le autorizzazioni statali e procedendo successivamente ad un riordino complessivo del settore. Se invece si procedesse a nuovi bandi di assegnazione, gli operatori di scommesse – per ottenere i 15mila punti da assegnare – dovrebbero prepararsi ad un esborso di diverse centinaia di milioni di euro. Ma questo ulteriore pacchetto di misure sarà deciso solo dopo un’analisi politica approfondita. NT/Agipro

AGIMEG – Giochi, nella Stabilità 2016 possibile riforma della tassazione per slot e Vlt. Il Mef valuta proroga concessioni delle scommesse e riapertura Sanatoria

Le slot machine e le Vlt di nuovo nel "mirino" della politica. Il Ministero dell'Economia sta infatti valutando l'inserimento nella Legge di Stabilità 2016 di una nuova modalità di calcolo della tassazione per il settore dell'intrattenimento. Per le Newslot si tratterebbe di cambiare dall'attuale prelievo del 13,6% sulla raccolta, al 60% sul margine lordo, vale a dire la raccolta meno le vincite. Per le Vlt la tassazione andrebbe al 50% sempre sul margine lordo. Praticamente, nel 2016 dalle slot andrebbero allo Stato 3,9 miliardi (contro i circa 3,3 del 2014 e del 2015), mentre dalle videolottery poco più di 1,3 miliardi (contro gli 1,1 miliardi del 2014 e di quest'anno). Possibili novità anche per gli operatori di scommesse. Il Mef sta infatti analizzando anche l'ipotesi di rimandare la gara per le concessioni del 2016, allungando di fatto quelle attuali per uno o due anni e prevedere la riapertura della Sanatoria per gli operatori senza concessione che non avevano aderito a quella prevista nella Stabilità 2015. Pronta anche una prima bozza per la gara del Bingo. rg/AGIMEG

AGIPRONEWS – Legge di stabilità 2016: concessioni scommesse, Mef valuta bando di gara e proroga onerosa

ROMA – Una proroga onerosa o un bando di gara per continuare a gestire corner e agenzie di scommesse. Sono le due ipotesi attualmente allo studio del Governo, a partire dall’allungamento delle concessioni. In un dossier che i Monopoli hanno inviato al ministero dell’Economia, secondo quanto riporta il sito de “Il Fatto Quotidiano”, l’eventuale estensione delle licenze viene considerata percorribile solo dopo un confronto con gli organi comunitari (il rischio di infrangersi contro i limiti fissati dall’Unione Europea in materia di gare e concessioni rimane alto) e comunque costerebbe agli operatori 3mila euro per ciascuno degli 8mila corner e 5mila euro per i seimila negozi di betting: l’incasso sarebbe pari a 54 milioni di euro. Ben più onerosa – per le casse dei bookmaker – sarebbe invece la partecipazione ad una gara per 15mila punti, da svolgersi nel corso del prossimo anno. Le basi d’asta per ciascun punto sarebbero in quel caso, secondo quanto risulta ad Agipronews, superiori ai 20mila euro per punto vendita. Una decisione è attesa nelle prossime settimane e non lascia tranquilli gli operatori, che rischiano di pagare salata la permanenza in un sistema che non li protegge – attualmente – né dalle leggi regionali né dalla concorrenza dei bookmaker non autorizzati. NT/Agipro

AGIMEG – Giochi, i dettagli del documento inviato dai Monopoli al Mef. Ecco quanto costerebbe agli operatori di scommesse la proroga delle concessioni, prevista al posto della gara del 2016

I Monopoli hanno inviato al Mef un documento ufficiale dal titolo “Misure in materia di giochi”. Si tratta di un dossier di 13 pagine, con tanto di tabelle, inviato direttamente a Padoan in vista della preparazione della prossima Legge di Stabilità. L’agenzia spiega nel documento che negoziare una riduzione dell’aggio, per il Lotto ed i giochi numerici, è troppo complicato e quindi meglio aspettare la gara prevista per il 2016. Nel documento si parla anche delle concessioni delle scommesse in scadenza a giugno del prossimo anno ed in questo caso i Monopoli suggeriscono un allungamento, anche se a titolo oneroso, delle concessioni stesse piuttosto che l’indizione di una gara. Nel capitolo intitolato “Riduzione degli aggi”, i Monopoli simulano con una serie di tabelle gli eventuali incassi aggiuntivi dello Stato derivanti da una limatura, ma contemporaneamente nel documento consigliano a Padoan di non procedere in tal senso, motivando nel dettaglio la scelta. I Monopoli infatti definiscono alto il rischio che comporterebbe un nuovo negoziato con i concessionari, con l’aggio ritoccato in modo unilaterale. Per quanto riguarda il Lotto dall’Agenzia viene evidenziata anche la non opportunità di procedere ad una limatura dell’aggio, visto che lo stesso dovrebbe scendere al 6% (contro l’attuale 6,3%) con la gara del prossimo anno. Per quanto riguarda le concessioni delle scommesse sportive, ippiche e non sportive, i Monopoli ricordano che nel corso dell’anno prossimo scadono le concessioni di migliaia di soggetti. E nel dossier preparato per il ministro simulano che cosa potrebbe succedere in termini di nuovi incassi in seguito all’indizione di gare. Anche se poi dedicano un intero capitolo alla “Proroga delle concessioni” da ottenere “previa interlocuzione con gli organi comunitari”. Per la proroga gli interessati dovrebbero pagare: 5mila euro ognuno dei 6mila negozi di scommesse, 3mila euro gli 8mila corner. In totale 54 milioni di euro. rg/AGIMEG

AGIPRONEWS – Legge di stabilità, Ughi (Obiettivo 2016): «Dallo Stato norme schizofreniche che non aiutano solidità del settore»

ROMA – «Se siamo arrivati a questo punto è a causa degli organi dello Stato che non si sono assunti le proprie responsabilità e che stanno distruggendo valore per le imprese nazionali di gioco, costrette ad aggregarsi e fondersi tra loro: i grandi player si riuniscono e fagocitano i più piccoli, perchè lo Stato italiano – con le sue norme non chiare e schizofreniche – non ha dato solidità alle imprese». E’ il commento di Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, in merito alle recenti indiscrezioni sulla prossima legge di stabilità. «Lo Stato ha dimostrato di non avere la forza di far chiudere le società transforntaliere e, nel sanare la loro posizione, ne ha incrementato il valore: è imbarazzante vedere che le imprese italiane invece hanno perso valore. Lo Stato deve fare ammenda, riconoscere le proprie colpe e non ’pestare i piedi’ ai propri contrattualizzati che finora hanno contribuito agli incassi dell’erario», ha spiegato Ughi ad Agipronews.  Per quanto riguarda una eventuale proroga delle concessioni delle gare delle scommesse sportive, «dal punto di vista della norma, è necessario che ci sia una nuova gara» anche perchè è facile pensare che «la proroga non sarà ammessa a livello comunitario, la Corte di giustizia UE risponderà in maniera diversa: più volte i giudici di Bruxelles hanno confermato che le gare ci devono essere». La proroga, ha aggiunto Ughi, «non darebbe la possibilità ai nuovi player di entrare nel mercato e tanti piccoli operatori sarebbero obbligati a continuare a lavorare con i contratti in essere, mentre invece «gli operatori dovrebbero poter scegliere il concessionario che gli dà più garanzie» e, in caso di estensione dei termini, potrebbero essere «costretti a ricorrere alla Corte di giustizia europea per rivendicare i propri diritti». MSC/Agipro

AGIMEG – Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016) "Lo Stato ha distrutto valore per i concessionari e creato valore per i transfrontalieri. No alla proroga senza rinegoziazione dei contratti"

E’ una posizione dura ma condivisibile quella espressa da Maurizio Ughi, ex presidente di Snai ed attuale amministratore unico di Obiettivo 2016, in merito alla “discriminazione” che stanno subendo i concessionari italiani di scommesse. “E’ a dir poco strano che lo Stato, nei confronti dei concessionari autorizzati, abbia distrutto valore, mentre per gli operatori privi di concessione lo Stato abbia creato valore. L’opera dello Stato italiano nei confronti dei concessionari ha creato un grande clima di incertezza, nessuna stabilità, tanta confusione e l’impossibilità di fare piani economici seri. Inoltre, uno Stato che non rispetta gli impegni presi attraverso i contratti e modifica in corsa le regole, mina di fatto non solo la sua credibilità ma anche la fiducia di chi aveva scelto la via della legalità. Questo ha portato, ad esempio, alla necessità di avviare fusioni proprio perché gli operatori sono in grossa difficoltà. La cosa scandalosa – sottolinea ad Agimeg Ughi – è che per gli operatori transfrontalieri avviene l’esatto contrario. Lo Stato per loro ha infatti creato valore sottostando a sentenze della Cge che hanno messo in evidenza la debolezza dello Stato stesso nel difendere il suo operato e dando vita ad operazioni, come le sanatorie, che hanno permesso ad operatori privi di concessione di creare grande valore ed essere pronti a vendere, con un ovvio forte ritorno economico, le proprie aziende. Mi chiedo perché distruggere e combattere di fatto chi si è fidato dello Stato. Noi concessionari non siamo solo dei tappabuchi per i bilanci dello Stato, che con il suo fare schizofrenico e con l’unico pensiero di far cassa, ha distrutto valore per i concessionari creando valore per gli altri. Non è più auspicabile, ma necessario che lo Stato faccia ammenda, si assuma la colpa per le condizioni in cui vige l’attuale mercato delle concessioni, perché se continuerà a mettere “toppe” al proprio operato prima o poi la coperta si spezza”. Maurizio Ughi è anche intervenuto, nelle dichiarazioni rilasciate ad Agimeg, sul tema di attualità della possibile proroga delle concessioni di scommesse in scadenza a giugno 2016: “L’ipotesi di proroga delle concessioni merita un approfondimento. Una proroga, in quanto tale, sappiamo bene che non è ammessa a livello comunitario, anche se lo Stato potrebbe trovare il solito escamotage che però potrebbe reggere a livello politico ma non a quello giuridico. Basterebbe infatti che un solo operatore, in qualche modo danneggiato dalla proroga, facesse ricorso alla Corte di Giustizia Europea perché la proroga stessa venisse subito messa in discussione. Io sono contrario alla proroga, perché pensavo che da luglio 2016 si potesse vivere un nuovo mercato più ordinato e permettendo alle aziende di sistemare i conti messi in crisi proprio dall’opera dello Stato. Insomma la nuova gara, se fatta in maniera ineccepibile sia dal punto di vista statale, industriale e comunitario, darebbe la un nuovo slancio economico ed emotivo al settore. Se proprio ci dovesse essere la proroga, la stessa – conclude l’amministratore unico di Obiettivo 2016 – andrebbe fatta inserendo la possibilità per gli operatori di rinegoziare i contratti, altrimenti la Cge vivrà una nuova stagione di ricorsi”. es/AGIMEG

AGIPRONEWS – Legge di Stabilità, Curcio (Sapar): "Dialogo e confronto con le Istituzioni, al settore serve certezza"

ROMA – "Mi auguro che finalmente, cogliendo magari l’opportunità che il sottosegretario Baretta ci ha offerto tramite un tavolo di confronto con il governo, venga dato seguito alle nostre ragioni, per trovare una linea comune condivisa dall’intera filiera. Tra l’altro, è ipotizzabile che nella prossima legge di stabilità verranno inserite delle norme sul gioco. La Sapar proseguirà la propria battaglia per cercare un dialogo con le istituzioni prima che venga redatto il testo, al fine di avere qualche certezza in più nei prossimi decreti sul settore”. E’ quanto ha detto Raffaele Curcio, presidente di Sapar, nel corso dell’assemblea dei soci di Puglia e Basilicata. In merito all’addizionale sulle slot da 500 milioni Curcio ha sottolineato che l’associazione sta "cercando di riprendere una trattativa con le concessionarie, ma vedremo comunque come si esprimerà il Tar", mentre sul ddl Mirabelli "ho ribadito che a mio avviso il problema fondamentale è che probabilmente stiamo assistendo non ad un riordino del settore, quanto ad un taglio irresponsabile del settore gioco, perché se per riorganizzare un settore si intende solo ridurre l’offerta degli apparecchi nei bar e tabacchi, razionalizzando la presenza delle sale gioco nel territorio, si rischia di annullare parte della filiera". L’appello alle istituzioni per una maggiore solidità è arrivato anche da Domenico Distante, vicepresidente vicario di Sapar. "Nonostante le promesse del Governo che aveva garantito la formulazione di un decreto per una ripartizione equa della tassa dei 500 milioni – ha detto Distante – ancora ci ritroviamo nell’incertezza sulle modalità con le quali verranno versati i 300 milioni rimanenti; e ciò sta a testimoniare ancora una volta che questa è una legge che non possiamo accettare così come è stata elaborata: noi siamo disposti a pagare, però in maniera proporzionale e non in quota fissa". FP/Agipro

AGIMEG – Scommesse, Goldbet e Betaland interessati alla “Sanatoria bis” ma solo a condizioni diverse rispetto al primo condono

Tra le ipotesi al vaglio del ministro Padoan, in merito alla prossima Legge di Stabilità, c’è anche la proposta di riaprire la Sanatoria per i centri di scommesse non autorizzati. Ricordiamo che l’ultima Legge di Stabilità ha permesso di sanare circa 2.200 punti, per un introito allo Stato di circa 40 milioni di euro. E’ stato un risultato però inferiore alle attese, visto che le previsioni dello Stato puntavano sull’adesione di 3.500 punti sui circa 7.000 ctd presenti in Italia. Alla prima Sanatoria avevano aderito tre grandi operatori, Planetwin, Goldbet e Betaland. Questi ultimi due, secondo quanto appreso da Agimeg, potrebbero essere interessati ad una nuova Sanatoria e quindi all’inserimento nelle loro reti di punti di ex centri appartenenti ad altri operatori .com. Però sia Goldbet sia Betaland evidenziano come un eventuale riapertura dovrebbe avere parametri e condizioni diverse dalla prima Sanatoria, perché altrimenti non sarebbe possibile intraprendere un nuovo percorso di regolarizzazione. es/AGIMEG

AGIMEG – Bingo, Barbieri (Ascob): "Prima di indire la nuova gara, lo Stato dovrebbe risolvere i conflitti con Regioni e Comuni"

"Non siamo contrari alla gara per il rinnovo delle concessioni del Bingo, ma l'attuale quadro normativo non dà alcuna certezza sugli investimenti effettuati". Salvatore Barbieri, presidente di ASCOB, non nasconde le perplessità sul fatto che il Ministero dell'Economia potrebbe inserire il nuovo bando nella prossima legge di Stabilità. "Il primo passo" spiega a Agimeg, "dovrebbe essere quello di risolvere il conflitto con gli enti territoriali, altrimenti le sale che partecipano alla gara rischiano di non poter proseguire l'attività nei comuni in cui hanno sempre operato. Molte norme regionali o comunali considerano infatti il rinnovo della concessione una nuova attività, e scatta quindi la norma che vieta l'apertura di nuove sale. Cosa compra a quel punto chi partecipa alla gara?" ASCOB aveva anche formulato una proposta alternativa, in sostanza quella di concedere agli attuali operatori una sorta di proroga onerosa: "Ci eravamo detti disponibili a anticipare in qualche modo almeno una parte della quota di partecipazione alla gara, fino a quando lo Stato non avesse risolto i conflitti con gli enti locali. Oltretutto bisogna considerare che alcune delle vecchie concessioni scadranno nel 2.018, altre nel 2.020: la soluzione migliore sarebbe stata quella di allineare le scadenze temporali". Del resto, alcune sale già operano in regime di proroga – una proroga che oltretutto si sta protraendo più del previsto , dal momento che il Tar, circa un anno fa ha annullato il precedente bando – "e stanno pagando 2.800 euro al mese, come corrispettivo"puntualizza Barbieri. E sul contenuto della nuova gara: "L'augurio è che non ripropongano la vecchia gara, epurata delle clausole controverse. C'erano diversi punti controversi – come il numero delle concessioni, la fideiussione, che comunque alcuni concessionari stanno cercando di far valere in appello di fronte al Consiglio di Stato – il Tar si è pronunciato sulla sola clausola che imponeva di versare la metà dell'offerta economica al momento della partecipazione". Il giudice amministrativo ha ritenuto quella clausola sufficiente per annullare l'intero bando, e non ha esaminato alcune delle altre censure. Barbieri da un lato non nasconde la preoccupazione – "In base alle indiscrezioni che circolano, i Monopoli avrebbero deciso di inserire la gara del bingo nella Stabilità solo per fare cassa" – dall'altro spera in una maggiore oculatezza da parte delle Amministrazioni: "Se avessero voluto riproporre la stessa gara, avrebbero potuto farlo il giorno successivo alla sentenza del Tar Lazio. Invece, hanno aspettato tutto questo tempo prima". gr/AGIMEG

NECROLOGI: É MANCATO ANTONIO RETICO – corretta la data

NECROLOGI: É MANCATO ANTONIO RETICO – corretta la data

Oggi é mancato il nostro collega Antonio Retico, storico Agente Ippico.


 

Le esequie si svolgeranno  Roma lunedì 28 alle ore 10 alla chiesa di San Giuseppe in via Boccea 362.


 

Il Presidente, il Consiglio Nazionale e la Segreteria sono vicini a Valerio, nostro collega e Consigliere.


 

SOLE 24 ORE – Bwin e Obiettivo 2016 puntano al 15% del mercato italiano delle scommesse

SOLE 24 ORE – Bwin e Obiettivo 2016 puntano al 15% del mercato italiano delle scommesse

Bwin e Obiettivo 2016 puntano al 15% del mercato italiano delle scommesse

Il colosso delle scommesse on line “Bwin” sbarca sulla terra e sceglie l'Italia. E con il partener “Obiettivo 2016”, azienda fondata da professionisti delle scommesse in Italia, prova a “fare rete” per conquistare il 15% del mercato italiano fisico del betting. L'obiettivo del nuovo progetto presentato a Roma da “Obiettivo 2016” e “Bwin” è raccogliere una fetta importante di tutte le scommesse sportive, ippiche e virtuali effettuate in Italia: in particolare, il 10% di quanto si scommette nelle agenzie e dal 10 al 20% nei corner di gioco, anche attraverso accordi con catene di distribuzione con immagine e valori coerenti>>, ha spiegato Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016.

Scommesse: incassi per 3,7 miliardi nei primi sei mesi 2015 

Nei primi sei mesi del 2015 scommesse sportive, ippiche e virtuali hanno totalizzato incassi – tra fisico e online – per 3,7 miliardi di euro. La proiezione per fine anno è dunque intorno ai 7,4 miliardi di euro: con una partnership già a regime il target di bwin-Obiettivo 2016 sarebbe un turnover da 1,1 miliardi di euro. Entro settembre o ottobre, ha poi aggiunto Ughi, «sarà presentato anche il suffisso marchio ed entro fine dell'anno arriveranno i punti sul territorio». La partnership con Obiettivo 2016 era un'opportunità da cogliere al volo «perché nella nostra storia non avevamo mai utilizzato il marchio per avvicinarci alla rete fisica», ha aggiunto Antonio Costanzo di Bwin che ha voluto comunque precisare che così la «società non tradisce le sue origini, ma utilizza un percorso complementare» con un partener qualificato.

Nel 2016 nuova assegnazione dei diritti di gioco sulle scommesse 

Il nuovo progetto nasce dunque anche in funzione della nuova assegnazione dei diritti di gioco sulle scommesse che i Monopoli dovranno mettere a gara nel 2016. E quel 15% di mercato che Bwin e Obiettivo 2016 si sono posti va tradotto in circa 400-500 negozi e circa 300 corner. «Da qui al 2025 ci aspettiamo un mercato sostanzialmente stabile nei volumi di spesa dei giocatori», ha evidenziato Guido Marino, amministratore unico Mag Consulenti Associati. Nei primi sei mesi del 2015 la spesa degli scommettitori – includendo le puntate sullo sport, quelle sull'ippica e quelle virtuali – è stata di oltre 614 milioni di euro, con oltre 138 milioni spesi online.

Il codice dei giochi resta una priorità 

Ma il successo di questi progetti e relativi investimenti non può più prescindere dalla certezza delle regole. «Il codice dei giochi resta una priorità, il riordino giochi è stato bloccato dall'opinione pubblica e lo Stato deve tornare a fare le regole», ha ricordato Ughi. Un riordino che dovrà seguire almeno due direttrice: prendere atto degli errori fatti nel passato e che hanno consentito a molti operatori transfrontalieri di vedersi riconoscere dai giudici comunitari il diritto al gioco anche in assenza di regolare concessione avviando di fatto una rete di gioco parallela a quella autorizzata da Aams (6.000 punti di trasmissione dati di cui solo 2.100 hanno aderito alla sanatoria prevista dall'ultima stabilità); riconoscere a comuni e regioni il loro diritto a “difendersi” sul settore del gioco senza che lo Stato rinunci alla riserva statale. Al contrario si potrebbe sfruttare la leva del “conflitto di interessi” da parte dei Comuni «prevedendo, ha spiegato Ughi, che il titolo abilitativo all'esercizio delle scommesse finisca direttamente nelle casse dei Comuni, i quali a questo punto avrebbero tutto l'interesse a controllare il territorio per tutelare i loro incassi, e lasciando allo Stato l'intera imposta unica pagata sul consumo».

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PRESS GIOCHI – Bwin, il colosso del betting sceglie Obiettivo 2016 per debuttare in Italia

PRESS GIOCHI – Bwin, il colosso del betting sceglie Obiettivo 2016 per debuttare in Italia

http://www.pressgiochi.it/bwin-il-colosso-del-betting-sceglie-obiettivo-2016-per-debuttare-in-italia/9491

Bwin, il colosso del betting sceglie Obiettivo 2016 per debuttare in Italia

Bwin, il colosso del betting che ha scritto la storia della scommessa on line, rivoluziona la propria filosofia di business e, per la prima volta a livello mondiale, “scende in campo” nelle agenzie terrestri scegliendo come partner Obiettivo 2016, storica azienda fondata dai professionisti delle scommesse in Italia, offrendo così un’ulteriore opportunità di mercato ai concessionari indipendenti. Per scommettere con bwin si potrà, quindi, entrare nei negozi di gioco e nei corner, oltre che utilizzare un pc o uno smartphone.

Obiettivo 2016 forte dell’esperienza che gli ha consentito di essere conosciuto in Italia come il creatore della scommessa made in Italy, inizia questa nuova attività, a fianco di un partner di grande prestigio, bwin, offrendo un’opportunità a chi voglia entrare nel mercato del betting. Il grande marchio e il pacchetto completo e competitivo di sevizi saranno garanzia di qualità, serietà e senso etica del gioco.

“Un provider indipendente per concessionari indipendenti. Un marchio conosciuto e di successo per la necessaria visibilità. Un modello vincente che si imporrà nel mercato per la qualità dei servizi – dichiara Maurizio Ughi, Amministratore Unico di Obiettivo 2016 – . Una soluzione efficiente affinché i singoli concessionari possano competere con i grandi concessionari. Un progetto sviluppato con successo per le necessità del passato, oggi evoluto e implementato per le sfide del prossimo futuro. Obiettivo 2016 e bwin, insieme per regalare nuove emozioni”.

PressGiochi

AGIMEG – Scommesse, accordo bwin-Obiettivo 2016, Ughi: “Puntiamo a una quota di mercato del 15%”

AGIMEG – Scommesse, accordo bwin-Obiettivo 2016, Ughi: “Puntiamo a una quota di mercato del 15%”

Scommesse, accordo bwin-Obiettivo 2016, Ughi: “Finora lo Stato ha pensato più a fare cassa che ad organizzare il settore. Ma è necessaria una legge che riordini i giochi"

"Finora lo Stato ha pensato più a far cassa che a organizzare il settore del gioco. Ora ha paura a dire che c'è la necessità di fare una legge sul gioco. L'ottimo lavoro fatto dal sottosegretario Baretta è stato cestinato dai piani alti". E' quanto dichiarato da Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, nel corso della presentazione dell’accordo con bwin. "La nostra idea è aprire i primi punti al di là della gara, che ci auguriamo possa essere in linea con le indicazioni comunitarie, cercando di capire che errori sono stati fatti. La tassazione sul titolo abitativo dovrebbe essere annuale e a favore del Comune". cz/AGIMEG

Scommesse, accordo bwin-Obiettivo 2016, Ughi: "Puntiamo a una quota di mercato del 15%"

"Scommesse in agenzia e online possono convivere". Lo ha detto l'amministratore unico di Obiettivo 2016 Maurizio Ughi nel corso della presentazione dell'accordo con bwin in corso a Roma. "Puntiamo a controllare una quota di mercato del 15 per cento. Lavoreremo con il 12 per cento dei punti a terra. ma i nostri saranno più performanti" ha detto ancora Ughi. "L'esigenza del cliente ci porta a innovarci. Obiettivo 2016 vuole dare un pezzo di competenza in più sul territorio al servizio dei concessionari". Per Ughi- riporta l'Agimeg – inoltre, "I punti a terra devono essere armonizzati: offrire tutti i giochi ai clienti ma con ordine, con un arredamento e una serie di servizi, e mettendo a disposizione dei clienti anche una serie di dati e di informazioni". Ughi ha quindi sottolineato che "Per aiutare il mercato serve pero' uno slancio anche politico. Lo Stato deve rivendicare la riserva legislativa nei confronti degli enti locali. I comuni e le regioni devono avere voce in capitolo per cintrastare l'offerta di gioco illegale. Ma tutto deve essere armonitzzato e ricondotto sotto il controllo dello Stato. Tutti poi dovranno rispettare le regole del mercato italiano. Si avra' un mercato unico dove Obiettivo 2016 avrà il suo ruolo". cz/AGIMEG

Scommesse, accordo bwin-Obiettivo 2016, cresce il peso dei grandi marchi: nel primo semestre attraggono l'82% della raccolta

Un crescente peso dei grandi marchi delle scommesse e una progressiva regolamentazione degli operatori irregolari. E' il quadro che traccia bwin nel corso della presentazione – oggi a Roma – dell'accordo siglato con Obiettivo 2016 per commercializzare le proprie scommesse anche a attraverso una rete fisica. L'operatore – riporta l'Agimeg – delinea prima una fotografia del settore, ricordando che nel 2014 le scommesse – sportive e ippiche – hanno attratto una raccolta di 3.282 milioni nella rete a terra e 1.650 attraverso i canali online. Le vincite erogate sono state rispettivamente di 2.498 e 1.422 milioni, di conseguenza la spesa effettiva del giocatore è stata di 784 e 228 milioni. Le scommesse virtuali, invece, hanno attratto giocate per 1.080 milioni a terra e 69 milioni online; le vincite sono state rispettivamente 905 e 59 milioni, di conseguenza la spesa effettiva è stata di 175 milioni per le scommesse virtuali offerte nelle reti di agenzie, e 10 milioni per quelle online. I grandi marchi delle scommesse nel 2014 hanno attratto l'80% della raccolta, gli operatori indipendenti il 20%. Nel primo semestre del 2015 il peso dei primi è cresciuto ulteriormente, raggiungendo l'82%, quello dei secondi si è ridotto di conseguenza al 18%. rg/AGIMEG

Scommesse, Costanzo (bwin): "Ampliamo i nostri orizzonti, ma senza tradire la nostra storia"

"Parlando con Ughi abbiamo capito che potevano cogliere l'occasione di approcciarci al mercato terrestre. bwin – riporta l'Agimeg – dopo 15 anni di online ha scelto di avere un accesso fisico al gioco senza tradire la propria storia, continuando a proporre gioco on line, ma ampliando i propri orizzonti". Lo ha detto Antonio Costanzo – direttore per le sport integrity and regulations di bwin- intervenendo alla presentazione dell'accordo siglato tra i due soggetti. cz/AGIMEG

 Scommesse, accordo Obiettivo 2016-bwin, Ughi: "Nella gara del 2016 puntiamo a 500 negozi e 300 corner"

"Entro il 2016 dovrebbe esserci una nuova gara per le concessioni delle scommesse. Questa data rivoluzionerà il mercato" ha detto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016 nel corso della presentazione dell'accordo  siglato con bwin. Il riferimento – informa l'Agimeg – è al fatto che con la gara del 2016 verrà azzerata la rete, ovvero tutte le concessioni assegnate con le precedenti gare scadranno e dovranno essere riassegnate. Sul traguardo che si pone Obiettivo 2016: "puntiamo a circa 400-500 negozi e circa 300 corner" ha detto ancora Ughi. cz/AGIMEG

Scommesse,accordo bwin-Obiettivo 2016: la rete a terra si riduce, ma bwin la trasformerà in uno spazio di eccellenza

La rete di raccolta a terra delle scommesse – secondo i dati forniti da bwin nel corso della presentazione dell'accordo con Obiettivo 2016 per commercializzare i propri prodotti anche attraverso una rete di agenzie – sta subendo una progressiva razionalizzazione, fenomeno visibile anche effettuando un confronto tra i dati 2014 e quelli del primo semestre 2015. I negozi sportivi – informa l'Agimeg – sono passati infatti da 3.227 a 3.198, i corner sportivi da 4.226 a 4.215, e quelli ippici da 4.516 a 4.476. Le reti parallele allestite dai bookmaker comunitari senza concessione contavano a fine 2014 circa 6.000 centri trasmissione dati: grazie alla sanatoria lanciata con l'ultima Stabilità ne sono stati regolarizzati 2.100 circa, ma altri 3.900 risultano ancora attivi. Di qui al 2025, le agenzie tuttavia si trasformeranno in  spazi di eccellenza per l’offerta di gioco, e l’offerta di gioco fisico si focalizzerà sull’intrattenimento. Inoltre, fisico e online saranno sempre più integrati, e un'esperienza di gioco fatta in un canale potrà essere proseguita nell'altro. rg/AGIMEG

Scommesse, grazie all'accordo con Obiettivo 2016, Bwin punta al 15% del mercato

Bwin – grazie al sodalizio con Obiettivo 2016 – punta a conquistare una quota di mercato del 15% nel segmento delle scommesse sportive, ippiche e virtuali. Intende inoltre controllare il 12% delle agenzie e tra il 10 e il 20% dei corner anche grazie a "accordi con catene di distribuzione con immagine e valori coerenti". Secondo bwin – riporta l'Agimeg – entro il 2025, il mercato delle scommesse sarà composto esclusivamente da operatori autorizzati, e vi saranno una sempre maggiore complementarietà dell’esperienza di gioco tra fisico e online e un'integrazione tra tecnologie di gioco del fisico e dell’online. In particolare, secondo Bwin, le giocate live avranno un peso via via maggiore, e vi sarà una forte innovazione nei sistemi di pagamento grazie alle nuove tecnologie di comunicazione. Gli scommettitori faranno sempre un maggiore uso di dispositivi propri per realizzare e concludere la giocata, chiederanno più informazioni facili e di immediato accesso, e vedranno nelle scommesse soprattutto una forma di intrattenimento. Inoltre, vi sarà una sempre maggiore integrazione tra gioco online e fisico. rg/AGIMEG

Scommesse, Costanzo (bwin): "Divieto totale di pubblicità sui giochi un errore dello Stato"

"Il divieto totale della pubblicità sui giochi sarebbe un errore dello Stato", ha sottolineato Antonio Costanzo – direttore per le sport integrity and regulations di bwin. "Sui social media non c'è possibilità di capire la differenza tra operatori legali ed illegali. Da questo punto di vista sarebbe un errore sul lungo periodo". cz/AGIMEG

Scommesse, "Storico accordo" tra bwin e Obiettivo 2016. Ughi: "Primi punti attivi entro fine anno"

Maurizio Ughi ha definito "un accordo storico" quello siglato  "tra quello Obiettivo 2016 e bwin, che consentirà a quest'ultimo di sbarcare nel mercato fisico delle scommesse". L'amministratore unico di Obiettivo 2016 ha quindi specificato che "entro la fine dell'anno saranno aperti i primi punti sul territorio". cz/AGIMEG

Scommesse: Importante accordo tra il colosso del gioco online bwin ed Obiettivo 2016

Bwin –  il colosso del betting online – rivoluziona la propria filosofia di business e, per la prima volta a livello mondiale, “scende in campo” nelle agenzie terrestri scegliendo come partner Obiettivo 2016, storica azienda fondata dai professionisti delle scommesse in Italia, offrendo così un’ulteriore opportunità di mercato ai concessionari indipendenti. Per scommettere con bwin si potrà quindi entrare nei negozi di gioco e nei corner, oltre che utilizzare un pc o uno smartphone. La novità viene presentata oggi a Roma Obiettivo 2016 – forte dell’esperienza che gli ha consentito di essere conosciuto in Italia come il creatore della scommessa made in Italy – inizia questa nuova attività, a fianco di un partner di grande prestigio, bwin, offrendo un’opportunità a chi voglia entrare nel mercato del betting. Il grande marchio e il pacchetto completo e competitivo di servizi saranno garanzia di qualità, serietà e senso etico del gioco. Ronaldinho, Kakà, Beckham. E poi Cristiano Ronaldo, Benzema e Robben. Giocatori immensi, in grado di ridefinire il concetto di calcio a ogni giocata. Per tutti, è lo sport che diventa arte, per bwin, è stata l'opportunità di offrire un'opera artistica, un affresco in movimento del pallone. Bwin li ha 'collezionati' tutti, offrendoli al pubblico mondiale, sponsorizzandone le squadre da leggenda: Milan e Real Madrid, tanto per fare due esempi recenti. Adesso bwin è pronta a seguire il loro esempio, scendendo  in campo in Italia con Obiettivo 2016. "Siamo  orgogliosi di essere partner di Obiettivo2016 con il nostro marchio bwin, punto di riferimento per gli scommettitori italiani ed europei da oltre 10 anni" ha commentato Sam Sadi, Director bwin labels. "Le capacità di chi ha introdotto le scommesse sportive in Italia e il prestigio del marchio bwin, che ha sponsorizzato 3 squadre vincitrici della Champions League in 7 anni, garantiscono ai concessionari indipendenti un pacchetto di servizi ideale per essere vincenti sul mercato italiano".  "Un provider indipendente per i concessionari indipendenti. Un marchio conosciuto e di successo per la necessaria visibilità. Un modello vincente che si imporrà nel mercato per la qualità dei servizi" ha aggiunto Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016. "Una soluzione efficiente affinché i singoli concessionari possano competere con i grandi concessionari. Un progetto sviluppato con successo per le necessità del passato, oggi evoluto e implementato per le sfide del prossimo futuro. Obiettivo 2016 e  bwin insieme per regalare nuove emozioni." lp/AGIMEG

Scommesse, accordo Obiettivo 2016-bwin, Marino (Mag) "Mercato nel 2014 valeva 6 miliardi. Agli operatori 1,1 miliardi"

"Il mercato scommesse tra sport ippica e virtuali nel 2014 valeva 6 miliardi di euro di raccolta. Sport e ippica hanno assicurato 3,3 miliardi per il fisico e 1,6 miliardi per l'online. Il mercato per gli operatori vale circa 1,1 miliardi di ricavi" lo ha detto Guido Marino, amministratore dello studio di consulenza Mag e Associati, intervenendo alla presentazione dell'accordo tra Obiettivo 2016 e bwin, grazie al quale il bookmaker austriaco potrà offrire i propri prodotti nella rete di agenzie di Obiettivo 2016. Secondo Marino – riporta l'Agimeg – "Nel 2015 il mercato legale delle scommesse è destinato a crescere grazie alla sanatoria e al passaggio dei clienti all'online. Nel 2025, l'online avrà un peso ancora maggiore, mentre il fisico sarà ancora più di qualità. Il corner sara' un luogo dove il giocatore passera' un'ora, magari per vedere una partita, e a soprattutto per piazzare una scommessa di qualità". cz/AGIMEG